Fotogiornalista = Precario

[AleZan]

Un'intervista interessante per chi volesse intraprendere questa meravigliosa professione...
http://amisnet.org/agenzia/2009/09/16/fotogiornalismo-il-bavaglio-e-la-precarieta/


ciao

[_NN_]

Beh è l'era del precariato, non vedo perchè il fotogiornalismo debba essere un settore che deve passare indenne a quest'ondata del vivere ai confini della sopravvivenza spicciola.

Il tono dell'articolo tocca delle punte alte quando associa la professione del fotogiornalista ai servizi in zone calde e cita la libertà d'informazione. Tra quei tremila fotogiornalisti però la maggior parte si occupa di cronaca spicciola, cronaca di paese, malpagati, sfruttati e strumentalizzati dai summenzionati editori.

Dispiace perchè molti sono giovani entusiasti e appassionati che credono di poter trasformare in un lavoro una passione, con la stessa facilità con cui riescono a riempire le CF.

Come detto nell'articolo l'alternativa stando così le cose è, passatemi il termine, dare il fondoschiena a qualcuno: la segreteria di un partito che ti ingaggia per fare foto ai comizi, l'amministrazione comunale che ti ingaggia per fare foto alla sagra di paese, etc.

Piuttosto desolante come scenario.

[bird101]

beh, lavorare nella news oggi praticamente significa fare il galoppino in scooter per la città in speranza di pubblicazione, per poi la tessera, il tutto per un rimborso spese o poco più... per poi approdare a collaborazioni...

nel reportage di storie invece i costi sono più alti, li anticipa il fotografo, poi si cercano clienti in giro per il mondo (in italia meglio non perdere nemmeno tempo...) e se va bene si pubblica qualcosa. al max entra in ballo una agenzia di rappresentanza che oggi come oggi non prendono fotografi se questi non portano clienti all'agenzia stessa (sono messe alla canna del gas...)

per campare?
hi hi hi... o vai sotto i ponti o fai altro