Didattica della fotografia

claudiom · non più registrato Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459

E' OT: i capolavori di tutti generi sono tutti ambigui, nessuno escluso, pensa un momento al goal di Maradona all'Inghilterra, con i difensori imbambolati quasi a guardarlo passare, o al cosiddetto "Amor sacro e amor profano" di Tiziano che per quasi 500 anni è rimasto senza una spiegazione filologica, eppure è rimasto ambiguo ma capolavoro...e non dico della Gioconda.

E' una caratteristica di base delle opere d'arte che sono tali (anche) perchè ognuno ci vede intensamente quel che vuole, è una differenza sostanziale dalla pubblicità che è il contrario (il messaggio deve essere univoco e mai ambiguo) ed è la ragione principale per cui le opere d'arte non sono fatte per la comunicazione, non danno risposte, ma pongono domande.

cià
c.

Paolo Dalprato · Inviato: Mar 25 Ago, 2009 11:59 am Oggetto:

La mia curiosità nasce dal fatto che non ho mai pensato a come deve essere un capolavoro, credo che inconsciamente abbia sempre dato per buono che un capolavoro non segue regole, e la tua frase ha fatto scattare l'interesse per l'argomento. Che non so se è OT, nel senso che se i capolavori si possono in qualche modo categorizzare, come sembrerebbe dalla tua risposta allora la domanda successiva potrebbe essere "ma allora si può insegnare come fare un capolavoro?", che si ricollega in qualche modo col thread e che mi sembra un controsenso. Ovvio che è una domanda provocatoria (ma non cattiva).

claudiom · non più registrato Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459

Si può provare vagamente ad insegnare cosa NON fare:

Voler comunicare.
Voler "dire" qualcosa.
Voler suscitare una emozione.

Queste le cose che non si devono fare (parlo di appassionati di fotografia, non di professionisti).

Quel che si dovrebbe insegnare è per me molto difficile: insegnare a fare fotografie, non quadri.

Difatti sono sicuro che un corso di fotosciop lo debba tenere, come maestro e sovrintendente, un insegnante di pittura, l'insegnamento della pittura è quel che manca a quasi tutti quelli che postano qui immagini in qualche modo postworkate.

cià
c.

Paolo Dalprato · Inviato: Mar 25 Ago, 2009 12:30 pm Oggetto:

L'elemento comune delle tre cose che secondo te non si devono fare (sia pure come appassionati) è "volere", quindi quello che non si deve fare nella fotografia è l'intenzionalità?

Anonimo. · non più registrato Iscritto: 14 Gen 2006 Messaggi: 6707

...siccome in vacanza mi ruga non avere niente da fare Party

ho offerto i miei servigi allo Sheraton di Soma Bay (Egitto), che mi ha tosto messo tra le Activities... Very Happy

Grande successo di critica e di pubblico, considerata la concorrenza del mare e del reef.

Alberto

claudiom · non più registrato Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459

L'intenzionalità per come la vedo io ci deve essere ed essere massiccia, ma l'intenzionalità è solo la tecnica, la tecnica a cui nemmeno pensi più mentre scatti, pur facendo tutto in manuale.

Per il resto nessuna volontà, solo assuefazione, da lì la necessità di vedere tante foto/foto e pian piano distinguerle dai quadri, ma a livello preconscio, quello che faresti fatica a spiegare.

Quando spieghi cosa vuol dire la foto che hai fatto non è una buona foto.

cià
c.

Paolo Dalprato · Inviato: Mar 25 Ago, 2009 1:17 pm Oggetto:

sono d'accordo con quello che dici, anche se io userei un'altra parola che non intenzionalità per quello che hai scritto (ci devo pensare a quale parola userei, ma non ora).

sono d'accordo due volte con questa tua frase
"Quando spieghi cosa vuol dire la foto che hai fatto non è una buona foto"

grazie
Paolo

claudiom · non più registrato Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459

Ed io sono d'accordo con la tua frase in epigrafe.
Fidanziamoci.

:-)
cià
c.

Paolo Dalprato · Inviato: Mar 25 Ago, 2009 1:34 pm Oggetto:

dai!!!
troviamoci a cena con i rispettivi genitori, così le famiglie si conoscono...
:D