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In guerra e in fotografia tutto è permesso???;)
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Autore Messaggio
Funboy
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MessaggioInviato: Mar 23 Ott, 2007 5:10 pm    Oggetto: In guerra e in fotografia tutto è permesso???;) Rispondi con citazione

Mi chiedevo, è il fine o il mezzo che ha importanza?o entrambe?
Al di là di digitale e analogico, di pixel e pellicola, ai fini dell'arte è importante come si arriva ad un risultato o solamente che ci si arrivi?
Ai tempi dei grandi pittori del passato queste controversi vi erano?i pittori di diverse scuole , magari alcune più legate alla tradizione mentre altre più innovative, si criticavano vicendevolmente?
Magari l'uso di un nuovo strumento per scolpire o per dipingere era visto come artificioso, come meno "artistico" di altri più tradizionali.
Ma alla fine nel tempo non è risultato indifferente come arrivavano a creare quelle stupende opere che noi ora possiamo ammirare?
Questo non vale ancora oggi?O c'è un limite.
Che ne dite?riflettevo oggi.

Ciao Wink

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M. Giacomelli
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claudiom
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Iscritto: 05 Lug 2004
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MessaggioInviato: Mar 23 Ott, 2007 5:30 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Il mezzo condiziona il pensiero, il mezzo non è neutro, il mezzo deve essere ponderatamente deciso, il mezzo determina il risultato finale.

ciao claudiom
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Funboy
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Iscritto: 23 Ago 2004
Messaggi: 2047
Località: ABRUZZO, forte e gentile!

MessaggioInviato: Mar 23 Ott, 2007 5:49 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

La penso anche io così Claudiom , ma quel che non capisco dalla tua risposta è se il mezzo e relativo, cioè non nel senso della sua importanza ma nel senso del "tipo" di mezzo che si usa.
Cioè, non so se riesco a spiegarmi, il mezzo in quanto tale è determinante, ma questo avviene anche a secondo del mezzo che si usa?
Se riesci , o meglio se si riuscirà mai un giorno, ad ottenere con una stampa digitale le stesse caratteristiche di una chimica a quel punto il mezzo sarà comunque determinante ma indifferentemente da quale dei due si userà?
O intendi che la mancanza di artigianalità, di fisicità , di materialità di un mezzo ne determina comunque la sconfitta rispetto al suo opposto?Cioè vi è bisogno di difficoltà tecnica, di impegno,di artigianalità ,ecc per aggiungere qualcosain più alla propria produzione artistica?
Ma in questo caso se per produrre tramite photoshop un ritocco "artistico" impiego ore e ore di lavoro, magari tentando e riuscendo in modalià nuove, mai usate, utilizzo comunque un mezzo e quindi un modo per condizionare il mio pensiero e il risultato finale?
O alla fine è una questione solo di scelta, cioè soggettiva per cui quel mezzo per me è migliore in quanto rispecchia il mio modo di pensare e creare ma alla fine un mezzo sbagliato e uno giusto non esisterebbe quindi?
Mamma quante domande, scusa! Mandrillo Very Happy

Ciao

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M. Giacomelli
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bigiagia
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MessaggioInviato: Mar 23 Ott, 2007 8:25 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

[quote="Funboy"]Cioè vi è bisogno di difficoltà tecnica, di impegno,di artigianalità ,ecc per aggiungere qualcosain più alla propria produzione artistica?[/quot

Non credo proprio.
Il lavoro come fatica e sacrificio che si vedono per arrivare a dei risultati
è una visione tradizionalmente cattolica e direi un pò menosa.
A chi non piacerebbe guadagnare 10.000 € al mese, lavorando
3 ore al giorno?
Nell'arte poi meno che meno. Se si potessero ottenere grandi capolavori
col minimo della fatica, sai che pacchia. però qualcuno ci riesce.
Se ai tempi di michelangelo fosse esistito photoshop, sai che sveltimento
di lavoro fare la cappella sistina!
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malinamelina
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Messaggi: 2647
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MessaggioInviato: Mar 23 Ott, 2007 8:27 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ti do un parere, Funboy. Il mezzo non è relativo, nel modo più assoluto. Dal punto di vista del mezzo, possono darsi in futuro esiti identici per una medesima immagine, ma il problema è che non ci saranno più certe immagini, perché scattare sapendo che poi ho photoshop (ma è solo un esempio) induce a vedere letteralmente non solo in un altro modo ma cose differenti da quelle che si vedevano prima e che letteralmente non si vedranno più.
Il punto è che un cervello che pensa elettronicamente non pensa analogicamente e viceversa.
Personalmente non credo esistano mezzi giusti o sbagliati, esistono mezzi profondamente diversi che generano pensieri profondamente diversi e civiltà profondamente diverse.
C'è chi sostiene che il cinema è nato solo perché era nato prima il treno.

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pask
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Iscritto: 15 Feb 2006
Messaggi: 5941
Località: Salerno

MessaggioInviato: Mar 23 Ott, 2007 11:03 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Personalmente ritengo che il mezzo conti poco, molto poco...
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Io non vivo nel mondo reale.
Vivo nel mondo astratto, creato dalla mia fantasia.
Ed è un bel posto...
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Cosimo M.
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MessaggioInviato: Mer 24 Ott, 2007 12:15 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Questo è un tema a cui anche 1/2 addormentato riesco a rispondere.
Imho dipende tutto dal portatore di fotocamera.

C'è quello che usa solo il flash della fotocamera perchè ce l'ha davanti.
C'è quello che costruisce tutto un set per ottenere la luce che dice lui.
Ma in generale - concordo con claudiom - il mezzo non può non influenzare chi lo usa.

Non concordo col pessimismo di malinamelina.
Almeno io per capire cosa voglio fare nelle mie foto prendo ispirazione da quelle altrui che mi piacciono.
Poi mi chiedo: come posso arrivare a quel risultato?
Magari serve una procedura di postwork, e allora mi spulcio il web e studio.
Magari (caso reale di questi giorni) mi servono un paio di lampade da terra dell'ikea e una gabbia di luce cinese.

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ldani
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Località: Livorno

MessaggioInviato: Mer 24 Ott, 2007 6:32 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Secondo me il mezzo conta tanto, molto tanto Smile

Es. Prendiamo un musicista in grado di suonare molto bene sia il violino che il piano. Facciamogli suonare un pezzo per violino con il violino e lo stesso pezzo con una tastiera elettronica che abbia campionato esattamente i suoni del violino. Secondo voi le 2 interpretazioni saranno identiche o il fatto che uno strumento si tiene sulla spalla, si suona con l'archetto, ecc. porterà qualche differenza rispetto all'altro che ha i tasti e si suona standoci seduti di fonte?

Es. 2 (Non è la diatriba Chimico/Digitale) Prendiamo 2 reflex (una digitale e una a pellicola) con la stessa ottica montata, scattiamo la stessa foto in BN. Prendiamo il file, lo portiamo sul pc e belli seduti di fronte al monitor con il mouse in mano lo sviluppiamo/post-elaboriamo e lo stampiamo. Prendiamo il negativo prodotto dall'altra reflex, e belli chiusi al buio nella CO, scegliamo la carta, l'esposizione, le maschere, ecc. produciamo la stampa. Secondo voi le 2 interpretazioni saranno identiche?

Es. 3 Prendiamo una reflex e una telemetro... (forse basta con gli esempi Very Happy )

Daniele.

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federico
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Iscritto: 08 Lug 2005
Messaggi: 130
Località: lago di como

MessaggioInviato: Mer 24 Ott, 2007 7:56 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Non credo che il probelma del mezzo sia generalizzabile a tutte le forme espressive.
Non credo che nella pittura o nella letteratura, nella danza o nella pesia, il mezzo sia determinante.
Lo è nelle forme espressive che hanno bisogno di mediazione.
La musica, la scultura e, naturalmente la fotografia.

Credo che il mezzo sia molto importante perchè la scelta dello stesso, fa parte del "gesto artistico".
Non potrei realizzare quella fotografia, in quel modo, se non usassi quella macchina, quell'obiettivo, quell'ingranditore, quella carta, ecc.
Con il computer, penso, tutto diventi più asettico, ma non cambia il concetto.

Che dite?

Ciao.

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federico
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claudiom
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Iscritto: 05 Lug 2004
Messaggi: 5459

MessaggioInviato: Mer 24 Ott, 2007 8:22 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Se permettete vorrei tentare una statistica:
Quanti di voi adoperano molto le mani per fare lavori precisi, non grossolani, lungo la giornata?

So di me e di Funboy, che siamo molto impegnati con le mani e non abbiamo dubbi che il mezzo condizioni il risultato e gli altri?

grazie ciao claudiom
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claudiom
non più registrato


Iscritto: 05 Lug 2004
Messaggi: 5459

MessaggioInviato: Mer 24 Ott, 2007 8:35 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Ci sono due aspetti secondo me fondamentali sull'argomento:

Uno è quali zone del cervello vengano usate con mezzi diversi, aspetto abbastanza oggettivo per fortuna.
Un altro il condizionamento che deriva dalle caratteristiche del mezzo.

La fatica, il duro lavoro sono altra questione, mi pare, con Bigiagia.

Sul cervello si può dire, alla grossa, che in arte figurativa si adopera la parte destra (MMMolto alla grossa) e che al computer si adopera la parte sinistra, quella verbale, perchè indotti dalla massiccia presenza di parole scritte (l'aureo libretto; "disegnare con la parte destra del cervello", per introdursi alla problematica).
Questa penso faccia abbastanza meditare, le conseguenze traetevele come vi pare.

L'altro, il mezzo...bè su questo non ci piove: il disegno di una rosa con la matita hb è costruito molto diversamente dallo stesso disegno con il pennarello spesso, avere a disposizione un solo scatto in una fotocamera in cui inquadri su vetro girato al contrario induce a pensieri molto diversi da una reflex con 10 giga di memoria.

ciao claudiom
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Funboy
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Iscritto: 23 Ago 2004
Messaggi: 2047
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MessaggioInviato: Mer 24 Ott, 2007 9:30 am    Oggetto: Rispondi con citazione

La mia era una riflessione, data proprio dal fatto che osservavo giorni fa qualcuno fare un lavoro come il mio ma in modo completamente diverso e molto più semplificato.
Io ho una visione dell'arte molto ARTigianale, due cose che non scindo una dall'altra a dir il vero.

Una riflessione che comunque mi sento di fare sull'idea di caludiom dello scatto unico con banco ottico e reflex da 10 giga e che a lungo andare quando sviluppi una certa ricercatezza e voglia di elevarti dalla mediocrità ti rendi conto che anche avendo a disposizione migliaia di scatta da fare non è detto che li farai.
Dico questo perchè ad esempio domenica sono stato in montagna con tutta la mia attrezzatura digitale e ho giarato sopra e sotto, in lungo e in largo, mi sono seduto ho tirato fuori tutto e poi l'ho rimesso dentro, ho camminato ancora ma alla fine ZERO scatti.
E mi capita sempre più spesso di scattare poco.
Con questo non voglio assolutamente paragonare le due cose e considerarle simili, ma qualcosa nella mente quando vuole cercare e creare scatta, scatta la consapevolezza di ciò che si sta facendo non come un gesto banale e meccanico ma come qualcosa di più ponderato.

All'inzio quando mi sono riavvicinato alla fotografia dopo diversi anni ho colto il vantaggio della digitale proprio per la sua semplificazione e velocizzazione dallo scattare al visualizzare il risultatp finale, questo sopratutto perchè avevo poco tempo a disposizione da dividere tra diversi interessi.
Però ora che la fotografiaè diventato quasi il primo interesse , mi rendo conto che la mia mente va spesso al mio ingranditore che ho in soffitta in campagna e alla mia reflex analogica nell'armadio.Wink

Ciao

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Alessandro Frione
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MessaggioInviato: Mer 24 Ott, 2007 11:13 am    Oggetto: Rispondi con citazione

bigiagia ha scritto:

Se ai tempi di michelangelo fosse esistito photoshop, sai che sveltimento
di lavoro fare la cappella sistina!


Generalizzando molto, dal basso delle mie limitate conoscenze, non mi pare che gli artisti/autori scelgano il mezzo più facile o veloce. Piuttosto quello più adatto o a loro congeniale.
Penso, per esempio, a Galimberti e alle sue polaroid.

Ale

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bigiagia
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Iscritto: 18 Set 2005
Messaggi: 1793
Località: milano

MessaggioInviato: Mer 24 Ott, 2007 12:39 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Alessandro Frione ha scritto:
bigiagia ha scritto:

Se ai tempi di michelangelo fosse esistito photoshop, sai che sveltimento
di lavoro fare la cappella sistina!


Generalizzando molto, dal basso delle mie limitate conoscenze, non mi pare che gli artisti/autori scelgano il mezzo più facile o veloce. Piuttosto quello più adatto o a loro congeniale.
Penso, per esempio, a Galimberti e alle sue polaroid.

Ale


Certo...la mia è solo una provocazione!!
Provocazione contro l'equazione:
tanta fatica uguale tanta qualità.

Per il resto penso che i mondi espressivi viaggino concatenati al
proprio tempo a alle filosofie ed alle tecnologie del proprio tempo.
Anzi, spesso sono le tecnologie a suggerire idee e soluzioni al
proprio immaginario. Come diceva Marshall mac Luhan, il medium
è il messaggio, cioè spesso spesso il contenuto espressivo coincide
col linguaggio tecnico usato. Tuttavia oggi siamo in un'epoca espressivamente
pluridirezionale. Possono convivere varie forme espressive che si occupano del presente ognuna a modo suo. proprio perchè da un pò
di anni viviamo in una sorta di atemporalità circolare, dove tutto
ritorna e nulla sparisce, in contrapposizione ad un tempo lineare e
progressivo, illuminista, che supera sempre sè stesso in nome
del progresso a vantaggio di un futuro migliore che esalta le nuove
tecnologie espressive rendendo obsolete quelle dell'altro ieri.
Dato che oggi questa visione di fiducia nel futuro e di linearità della storia
non ce l'abbiamo più, può essere attuale anche il lavoro di uno
che fabbrica fotografie in modo lento ed inattuale con un banco ottico
di 50 anni fa ed una pellicola a lastre recuperata inqualche fondo di magazzino.
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federico87
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Iscritto: 22 Apr 2007
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MessaggioInviato: Mer 24 Ott, 2007 1:13 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Citazione:
Una riflessione che comunque mi sento di fare sull'idea di caludiom dello scatto unico con banco ottico e reflex da 10 giga e che a lungo andare quando sviluppi una certa ricercatezza e voglia di elevarti dalla mediocrità ti rendi conto che anche avendo a disposizione migliaia di scatta da fare non è detto che li farai.


Io la questione la vedo in modo diverso, un conto è la mediocrità o le probabilità statistiche che su 1000 scatti uno decente ci sia.
Il mezzo reflex digitale è diverso dal mezzo banco ottico, entrambi consentono di ottenere ottimi risultati, alcune cose sono fattibili solo con il primo altre solo con il secondo, ma se uso la reflex è perchè non voglio usarla come userei un banco ottico e viceversa. Oltre alle differenze nel loro funzionamento sceglierò uno dei due sistemi in base a ciò che voglio fare e allo stesso tempo quello che farò sarà condizionato dall'aver scelto uno dei due.

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Alessandro Frione
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MessaggioInviato: Mer 24 Ott, 2007 1:41 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Quindi, per arrivare a un punto, il mezzo risulta non solo importante ma influenzante e determinante.

claudiom ha scritto:
Se permettete vorrei tentare una statistica:
Quanti di voi adoperano molto le mani per fare lavori precisi, non grossolani, lungo la giornata?

So di me e di Funboy, che siamo molto impegnati con le mani e non abbiamo dubbi che il mezzo condizioni il risultato e gli altri?

grazie ciao claudiom


In ambito fotografico nessun dubbio anche per me.
Ci aggiungo la soddisfazione personale, per me indispensabile, di aver "fatto con le mie mani".

In ambito professionale la tecnologia digitale mi ha semplificato non poco la vita.
Una volta disegnavo a mano (disegno tecnico), poi inchiostravo (passavo a china). L'impegno e la preparazione necessari erano decisamente maggiori di quelli che impiego oggi per progettare al cad tridimensionale. La velocità operativa però è decisamente maggiore e la libertà nella modellazione pure. Posso gestire facilmente curve complesse senza impazzire a rappresentarle graficamente, commetto meno errori ed ho maggior controllo.

Ale

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malinamelina
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MessaggioInviato: Mer 24 Ott, 2007 6:15 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Non sono pessimista, Cosimo. Magari a disagio, qualche volta, ma non pessimista. La pluridirezionalità di cui parla bigiagia non permette visioni unificanti, più opportuno sospendere il giudizio, però stare a guardare, osservare, non rinunciare a "farsi una qualche idea"...
Il problema è piuttosto che chi conosce la CO e il banco ottico, per esempio, quando arriva al digitale e quando lo maneggia, proviene da una cultura che chi inizia a fotografare con il digitale -e non conosce altro- non ha e probabilmente (e qui sta il punto) non avrà.
Ma a dire la verità non so quanto sia davvero un problema... saranno gli smanettoni di photoshop a dirci cosa pensano dei loro "prodotti" e troveranno nuove categorie interpretative e valutative, immagino...sempre che gliene importerà qualcosa di interpretare e valutare (su questo, francamente, piangerei) Smile

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Alessandro Frione
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MessaggioInviato: Gio 25 Ott, 2007 7:34 am    Oggetto: Rispondi con citazione

malinamelina ha scritto:

Il problema è piuttosto che chi conosce la CO e il banco ottico, per esempio, quando arriva al digitale e quando lo maneggia, proviene da una cultura che chi inizia a fotografare con il digitale -e non conosce altro- non ha e probabilmente (e qui sta il punto) non avrà.


Questa è una cosa di cui sono convinto anch'io.
Ho notato differenze sostanziali, osservando il lavoro di fotografi che conosco, tra chi ha iniziato con il digitale e chi proviene da anni di esperienze con la pellicola e la CO.
Non so se sia/sarà un problema, senz'altro le fotografie ne risentiranno.

Ale

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Cosimo M.
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MessaggioInviato: Gio 25 Ott, 2007 8:25 am    Oggetto: Rispondi con citazione

malinamelina ha scritto:

Il problema è piuttosto che chi conosce la CO e il banco ottico, per esempio, quando arriva al digitale e quando lo maneggia, proviene da una cultura che chi inizia a fotografare con il digitale -e non conosce altro- non ha e probabilmente (e qui sta il punto) non avrà.


Quello che dici è giusto, ma ritengo che sia un sottoinsieme di una questione più ampia.
Quello che si ottiene in fotografia è sempre il risultato di un percorso personale.
Ognuno ha il suo e non riguarda solo aspetti prettamente tecnici.
C'è dietro l'intero background culturale del fotografo, ma non dimentichiamo la sua esperienza umana che necessariamente è proiettata nelle sue immagini.
Imho chi vuole sperimentare lo fa comunque.
Semmai il problema è la carenza di spazi culturali in cui esprimersi.
Oggi per fortuna c'è internet con le sue potenzialità, limiti e difetti.
Eppure anche per foto molto migliori delle mie, leggo che è molto difficile farci qualcosa di più che pubblicarle in un forum o appenderle nel proprio salotto.
(Si, parlo di una oensta valorizzazione economica).

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federico87
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MessaggioInviato: Gio 25 Ott, 2007 10:11 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Citazione:
Ho notato differenze sostanziali, osservando il lavoro di fotografi che conosco, tra chi ha iniziato con il digitale e chi proviene da anni di esperienze con la pellicola e la CO.
Non so se sia/sarà un problema, senz'altro le fotografie ne risentiranno.


Non sono mai stato a osservare queste differenze, ma mi stupirei se non ci fossero, il mezzo è cambiato e non tanto per resa\qualità ma proprio per il procedimento con cui si ottiene la fotografia, però non deve essere una cosa negativa, è normale che ci sia un cambiamento nel tempo, specialmente se cambiano i mezzi

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