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Joe Rosentahl- Iwo Jima, 1945

 
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Zen lento
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MessaggioInviato: Mer 18 Ott, 2006 11:27 pm    Oggetto: Joe Rosentahl- Iwo Jima, 1945 Rispondi con citazione

Non e' una considerazione profonda, ma vale la pena di accennarne: gli adolescenti del 2001 ricorderanno per sempre le immagini delle Twin Tower, torri parallele, e spesso le vedranno riapparire sotto forme o contesti appena diverse. Accadra' per lungo tempo.

Questa estate a 94 anni e' morto un fotografo , si direbbe, di provincia. E' famoso , credo ma non ne sono certo, per una sola fotografia (se mi smentite ve ne sono grato). Vinse il premio Pulitezer per quella immagine. Fotografo dilettante prosegui' la carriera come cronista e fotografo (mestiere pressoche'estinto), era tuttavia abituato a cogliere al volo la notizia e a vagliarne il senso.

L'immagine rappresenta la conquista di Ivo Jima ed e' stata accolta come un sospiro di sollievo, appariva come l'anticamera per la vittoria sul Giappone. Questa fotografia e' conosciutissima, ha suscitato appalusi, eppure grava su di lei il sospetto di falso (o meglio di plagio, cosi' sostenne l'accusa), perche' si sarebbe trattato della ripetizione di un atto gia' avvenuto e fotografato e solo sucessivamente fatto ripetere dal Rosentahl.
Il fatto e'stata risolto dal successo, come a dire che il successo sciacqua ogni cosa. In effetti non e' nemmeno tanto importante che sia vero_falsa o falsa-falsa. Ormai e' di tutti. Per me questo fotografo e' uno dei pochi casi di giornalista premiato per non aver scritto, succedesse piu'spesso !

Quando la foto venne vista gia' celebrava una vittoria, era una immagine intrisa di eroismo. La marcia verso il Giappone (vera spina nel fianco americano) era quasi un fatto compiuto. Si tirava il fiato dopo tanto penare. Questa fotografia e' una icona. Battete in Google "Jima" nella sezione immagini per sincerarvene, vedrete reinterpretazioni di ogni tipo , compresi cartoon. La battaglia di Ivo Jima e' questa foto forse piu' che il fungo su Hiroshima la vittoria definitiva.
Ma questa fotografia ha anche dei pregi che vanno al di la' della cronaca di allora.

Per il pubblico dell'epoca sembrerebbe apparisse cosi':




Dico sembrerebbe perche' se avete consultato google (vi rinvito a farlo) troverete diversi tagli, tutti spesso validi (alcuni accentuano la diagonale della bandiera dall'alto a sinistra, fino al marines in gionocchio in basso a destra), altri migliorano i grigi, altre la verticalizzano ulteriormente. Insomma le rielaborazioni sono parecchie. Io farei un commento su quella che vi propongo, supponendo sia l'originale (croppato dall'autore).

Della diagonale ho appena detto, accennerei ad un altro paio di suggestioni.
La bandiera si muove apparentemente controvento, come quelle delle navi a vela(i bimbi la disegnano sempre sbagliata,secondo la direzione della nave). E' come se il vento (in poppa , verrebbe da dire) coadiuvasse questo titanico sforzo ; innegabilmente si rimane colpiti da questa idea che anche la natura collabori con la volonta' dei marines. E' un segno praticamente divino. Credo che questa interpretazione si affacciasse in chi allora la vedeva per la prima volta stampata sul quotidiano.
La cosa buffa e' che se guardate il celebre monumento tratto da quella fotografia, per lo piu' la bandiera (in tessuto e non in bronzo) sventola in direzione opposta a quella della fotografia. C'e' tuttavia una persistenza che va ben oltre la composizione dell'immagine, il vento tira dove vuole, ma nella fotografia solo lo sventolare della bandiera lo indica accentuando l'effetto leva.

C'e' molto cielo nella fotografia, e i 4 corpi (sottoesposti, ma non in pieno in controluce) agiscono come uno solo; chi accompagna, chi spinge, chi sostiene, chi tira, tutti egualmente fusi in un unico intento. Ma non basta, per accentuare questa plasticita' d'intenti e fatica, il cielo viene sbiancato ulteriormente per creare un'aurea gloriosa. Socchiudendo gli occhi parrebbe quasi di vedere una lomografia contemporanea.

Analiticamente parlando si puo' scorgere dell'altro nella composizione (base tormentata, orizzonte, etc), ma per farla breve a me pare (parlo del grumo di corpi) la classica forma a fiamma in versione eroica, ma per questo lascio parlare Michelangelo Buonarroti:

"E per rappresentare questo moto non vi è forma più accomodata che quella de la fiamma del foco, al quale secondo che dicono Aristotele & tutti i Filosofi, è l’elemento più attivo di tutti, & la forma de la sua fiamma è più atta al moto di tutte. Perché ha il cono & la punta acuta con la quale par che voglia rompere l’aria, & ascendere a la sua Sfera. Sì che quando la figura havrà questa forma sarà bellissima."


Buona Giornata,

Zen Lento Smile


Ultima modifica effettuata da Zen lento il Mer 18 Ott, 2006 11:30 pm, modificato 1 volta in totale
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Zen lento
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Iscritto: 16 Gen 2006
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MessaggioInviato: Mer 18 Ott, 2006 11:28 pm    Oggetto: Re: Joe Rosentahl- Iwo Jima, 1945 Rispondi con citazione

Rolling Eyes

Pardon, doppio invio.
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claudiom
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MessaggioInviato: Gio 19 Ott, 2006 11:44 am    Oggetto: Rispondi con citazione

rimosso

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Roberto Carta
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MessaggioInviato: Gio 19 Ott, 2006 3:43 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

A me la cosa che più ha sorpreso la prima volta che ho visto la foto è stato che fossero in 4 per tirare su una bandiera, riguardandola la seconda volta invece ho avuto la sensazione che uno (quello inginocchiato) stesse cercando di piazzarla ed invece gli altri tre cercassero di impedirlo appendendosi all'asta, scherzi a parte cmq non mi è mai piaciuta, non so il motivo preciso, forse per il poco equilibrio generale, oppure per il fatto che sapevo che si diceva fosse posata....
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massimiliano ingrosso
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MessaggioInviato: Gio 19 Ott, 2006 4:04 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

claudiom ha scritto:
Non credo siano veramente buone le foto che abbisognano della didascalia.
anche secondo me, se hanno bisogno di didascalia, il fine non è stato raggiunto: far parlare la foto.

Se devo metterci un minitrattato storico o un articolo di cronaca, forse e' solo una illustrazione a contorno non una fotografia.

Ciao
Max

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Le foto del raduno
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hamham
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MessaggioInviato: Gio 19 Ott, 2006 8:09 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

massimiliano ingrosso ha scritto:
claudiom ha scritto:
Non credo siano veramente buone le foto che abbisognano della didascalia.
anche secondo me, se hanno bisogno di didascalia, il fine non è stato raggiunto: far parlare la foto.

Se devo metterci un minitrattato storico o un articolo di cronaca, forse e' solo una illustrazione a contorno non una fotografia.

Ciao
Max


d'accordissimo anch'io Smile
aggiungerei che mi sto convincendo sempre più che anche il titolo spesso è inutile.
però l'assurdo che ha fatto claudio lo trovo un tantinello forzato.
lo condivido come critica al cappello introduttivo alla (seppur buona) analisi di zen lento, ma non adatto a spiegare la forza di una fotografia. almeno, così credo Wink

_________________

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claudiom
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Iscritto: 05 Lug 2004
Messaggi: 5459

MessaggioInviato: Ven 20 Ott, 2006 8:28 am    Oggetto: Rispondi con citazione

rimosso

Ultima modifica effettuata da claudiom il Ven 04 Giu, 2010 10:43 am, modificato 1 volta in totale
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s0nik0
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MessaggioInviato: Ven 20 Ott, 2006 9:29 am    Oggetto: Rispondi con citazione

claudiom ha scritto:
Una considerazione che qui avrei voluto non fare:
A uno che non possa vedere gli statiuniti quella foto è solo una conferma dell'imperialismo americano, gli risulta noiosa.
Stop.

Contraddizione: ho scritto che la data non conta, non è vero.

Nella storia dell'arte e quindi anche della fotografia la data conta eccome.
Nel giudizio estetico conta l'originalità di una immagine e l'originalità è la data in cui è stata fatta l'opera.
Ci sono foto di Kertesz, che fu molto originale (per me il numero uno) che ti stupiscono prima di tutto per la data:
http://www.nga.gov/exhibitions/2005/kertesz/kertesz_ss5.shtm

Ciao, Claudio.


Sono felice di queste tue valutazioni.

La foto di Rosenthal è stata osannata e fortemente criticata, ma cmq e un simbolo che va ben al di la della immagine, la bandiera americana e i marins sono un po la chiave di lettura degli ultimi 60 anni di storia nel ben e nel male, e innegabile.


Inoltre non posso che concordare riguardo alla finale considerazione sull'importanza del luogo e data di realizzazione.
Sono elementi importanti per una qualsiasi opera d'arte, sia essa un bronzo del 500 A.C. una un quadro del 300 o una stampa del 800, la datazione colloca in uno spazio temporale che cmq influenza l'artista e lo stile che ne implica una chiave di lettura affiancata a i mezzi e alla cultura del tempo.

_________________
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Eos 3,5D,20D,10D, C10-22f/3,5-4,5,S15-30f/3.5-4.5EX, C28-70f/2.8L ,C70-200f/2.8L ,C50f/1.4USM,C100f/2.8Macro,C300f/4L IS, C420EX
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Roberto Carta
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Iscritto: 20 Gen 2006
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MessaggioInviato: Ven 20 Ott, 2006 9:49 am    Oggetto: Rispondi con citazione

claudiom ha scritto:
......

Ci sono foto di Kertesz, che fu molto originale (per me il numero uno) che ti stupiscono prima di tutto per la data:
http://www.nga.gov/exhibitions/2005/kertesz/kertesz_ss5.shtm

Ciao, Claudio.



Queste 2 le trovo fantastiche, grazie del link Wink

http://www.nga.gov/exhibitions/2005/kertesz/kertesz_ss2.shtm
http://www.nga.gov/exhibitions/2005/kertesz/kertesz_ss8.shtm

La seconda l'avevo già vista, non ricordo dove, qualche rivista di sicuro, la prima invece non la conoscevo...
Wink
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Zen lento
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Iscritto: 16 Gen 2006
Messaggi: 320
Località: Brescia

MessaggioInviato: Ven 20 Ott, 2006 11:55 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Rolling Eyes
claudiom ha scritto:
Proviamo a fare così: cambiamo qualcosa alla fotografia: per esempio il luogo, invece che un isola del pacifico, Washington.
E' interessante uguale?
....
Cosa resta: una foto leccata con un gesto alla Muybridge, con troppa poca e confusa base.
Evitiamo confusioni col miliziano di Capa, finto pur' esso.

Non credo siano veramente buone le foto che abbisognano della didascalia.

Ciao, Claudio.


Rispetto ogni opinione, ma per cortesia claudiom, non usare ipotesi ad hoc per convincermi che il tuo paraocchi sia quanto meglio esista o l'unica via e mezzo della fede; ne', te ne prego, affibbiami opinioni che non ho manifestato.
Sei bravo, competente, critico, conciso. Ti e' riconosciuto da tutto il forum, ma devi anche fare il censore dell'ortodossia ? L'unico che discerne continuamente brutto dal bello, eterno dal caduco, sei tu, non io.

Mi chiedo se la composizione intesa, come qui mi pare si intenda rigidamente, aggiunga granche' allo scattare con il marchingegno piu' sofisticato o con la macchina piu' arcaica. Insegnano di piu' a mio avviso i commenti settimanali di Edgar, o chenneso', le foto e i commenti di Giuliano, che non questo atteggiamento da Pasdaran della composizione.

Comunque eccole le linee dinamiche, di stretta osservanza fisicista e gestaltica della percezione del tira e spingi: una risultante di forze. Ma forse abbiam letto scuole gestaltiche diverse , ramificazioni a me sconosciute dell'originale, pero' leggere due volte un post non fa del tutto male, erano ben scritte. Gia', ma questo finisce nelle categorie preconcette dei "gesti dei cronofotografi", orrore !

Se, se, se...! se io o chiunque fossimo nel deserto, su una duna, abbeverati della sola fede,ma vivi, e forti della forza di sole 8 braccia , per dichiarare lode a Dio alzeremmo la croce proprio come quei marines, senza funi. E' un innalzamento della croce, non escludo che in pittura ne esistano analoghi: e' la bandiera di una fede, e' rappresentata benissimo e di impatto immediato, anche per questo e' famosa (non solo per questo probabilmente,ma un po' di storia non fa male). Che quella fede sia indigesta e' un'altra questione. Vuoi una foto eroica e dai toni anche retorici (ora,non allora)? Jima e il Miliziano vanno benissimo sono gia' un'icona, sono della medesima natura e di una forza intrinseca. Certo un Giapponese o un Franchista non la leggerebbe cosi', restano foto di guerra in campi contrapposti.

Induco e arzigogolo troppo ? Mi spiace, contenuti a parte, questo e' il mio stile, non ne adottero' un altro. Si fa quel che si puo', con le proprie misere conoscenze, sopratutto se della tecnica un po' ci se ne sbatte gli zebedei e la si prende come un mezzo utile, ma nulla di piu'. La tecnica e' cumulativa e senza memoria, l'upgrade e' dentro di lei invisibile, eccitante, ma dopo poco tempo dimenticato; una foto si ripete all'infinito e non si dimentica che dopo molto tempo, al passare di generazioni, e non si cumula mai, bisogna solo rivederla o rispolverarla, a volte accade la si interpreti anche diversamente. Pero' e' sempre viva e lascia un graffio per la sua testimonianza o per la sua creativita', comunque e' documento spesso imapreggiabile (anche quando e' un falso).
Si potrebbe anche dimostrare in pratica,ad esempio: qui ci sono fotografi, professionisti o no, di ogni parte d'Italia; bene, una fotografia ciascuno sui suoi luoghi ed una bel team che seleziona , un ritrovo e un contest in meno, ed ecco un documento straordinario su questo Paese, probabilmente inimitabile. Cosa c'e' di meglio per condurre una simile iniziativa che un forum avviato, misurando le proprie e i propri talenti forze in uno sforzo collettivo ? Si imparerebbe molto anche di fotografia.

Mi spiace di aver postato questo topic su un fotografo minore, poco prima di aver letto Edgar e la sua direttiva programmatica, solo ora esplicita , che accetto come gia' gli ho risposto senza patemi. Non potendo intendere la sezione in questo modo straordinariamente restrittivo, ovviamente non mi e' possibile dire spontaneamente alcunche' di sensato per me, figuriamoci per altri. La penso diversamente, ho pseudocompetenze diverse e poco originali, che mantenga i polpastrelli a riposo non e' un male per nessuno. Capita di sbagliare quando ti becca l'entusiasmo. Leggero' e imparero' qualcosa da quel che scrivete.
Ora me ne torno al mio sabba.

Buon fine settimana,

Zen lento Smile

-------------------------------

carta:
anch'io ho avuto le tue medesime perplessita'. Cambia punto di vista: pensa che lasta sia pesante, quelle pose ti sembrerebbero ancora una pantomima ? A me no.

Hamham e ingrosso:
vero, le didascalie non dovrebbero servire. Pero'ogni opera ha un titolo e dei riferimenti: segnano un fatto, un luogo, un limite della tecnica (anno). Pensarci dovrebbe diventare automatico. Didascalie (termine gia' spregevole per un fotografo) sinceramente nel mio post non ne ho viste, ve le siete immaginate.

C'e' tutta una corrente di pensiero che sostiene che l'ammirazione e il riconoscimento del bello viene da parziali imperfezioni. Le pornostar, come molti fotografi, non lo credono ,nessuna di loro metterebbe i baffi per piacere al suo pubblico o lascerebbe penzolare i seni come pere cotte. Eppure c'e' chi i baffi li ha disegnati sulla riproduzione di un celebre quadro (per irriverenza surreale) e il gesto (alla Muybridge si direbbe) e'passato alla storia e c'e' anche chi considera i baffi in una donna un fatto interessante e sensuale . La globalizzazione insomma e' qualcosa che sta ancora davanti a noi, infatti arabi e cinesi usano ancora alfabeti diversi. In Africa poi e' ancora peggio, li' usano ancora sistemi numerali diversi.
Non vorrei apparire un relativista incontenibile (non lo sono), ma queste cose aiutano a comporre , comunicare,condividere, capire per me ne' piu' ne' meno che altre. Nessuna intenzione di convincervi, e' un moto lento che viene da se', prima o poi.
L' originalita' viene anche da stranezze, ma la ricerca ossesiva dell'originalita' spesso si tramuta appunto in stranezze stucchevoli. Come si dice qui per evitare polemiche, IMHAO!



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Roberto Carta
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Iscritto: 20 Gen 2006
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MessaggioInviato: Ven 20 Ott, 2006 2:50 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Zen lento ha scritto:
:
carta:
anch'io ho avuto le tue medesime perplessita'. Cambia punto di vista: pensa che lasta sia pesante, quelle pose ti sembrerebbero ancora una pantomima ? A me no.





il fatto è che anche tecnicamente quel sistema di posa dell'asta è improponibile, almeno con la postura dei tre in piedi, chiunque abbia posato un palo d'antenna si rende conto che è improbabile che i due dietro riescano ad esercitare una qualsiasi azione d'aiuto, il fatto che possa essere molto pesante caso mai giustificherebbe la presenza dei due (extra) solo nell'ipotesi che la stessero sorreggendo e non inalzando, in questo caso avremmo la conferma che stanno posando per il fotografo, cmq mi pare di capire che per te non è questo quel che conta, forse pensi che rappresenti un simbolo e per quello che serve faccia bene il suo dovere, non sono dello stesso parere, un simbolo deve essere prima di tutto credibile, altrimenti diventa una parodia, con tutte le conseguenze del caso....





P.s. per dovere di cronaca e solo per quello, devo dire che non sono per niente antiamericano anzi forse sono esattamente all'opposto....
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Zen lento
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MessaggioInviato: Sab 21 Ott, 2006 1:03 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Roberto Carta ha scritto:
[

...CUT...

il fatto è che anche tecnicamente quel sistema di posa dell'asta è improponibile, almeno con la postura dei tre in piedi, chiunque abbia posato un palo d'antenna si rende conto che è improbabile che i due dietro riescano ad esercitare una qualsiasi azione d'aiuto, il fatto che possa essere molto pesante caso mai giustificherebbe la presenza dei due (extra) solo nell'ipotesi che la stessero sorreggendo e non inalzando
.... CUT...


Ho detto "pesante", ma tu forse hai pensato "molto" pesante e poco alla leva, perdona la mia imprecisione. Suggerire un esperimento mentale (es. sollevare l'albero della cuccagna su un terreno accidentato, senza foro preciso) poteva funzionare meglio.
Un simbolo non perde mai credibilita' , semplicemente perche' rappresenta una credenza, per questo la satira dei simboli e' per lo piu' inefficace nel favorire il mutare dell'opinione del credente.

Si dice che la fortuna aiuta gli audaci, ho cercato con google per te e ho trovato questo, che forse chiarisce parte dei tuoi piu' che leciti dubbi sulla veridicita' della fotografia: http://www.iwojima.com/raising/raisingb.htm

Rispondo per cortesia, ma per serieta' e dovere di ospitalita' devo anche rammentarti che tutto questo 3d e' OT: foto e commenti non rispondono all'indirizzo della sezione. Inutile insistere.

Buon fine settimana,

Zen lento Smile
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