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Quando il brutto piace...
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opisso
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MessaggioInviato: Gio 12 Gen, 2017 8:47 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Tropico ha scritto:
Spero non te la sia presa se ironizzavo un pò. Rolling Eyes


Ma no è che come diceva Frank Zappa qui si "balla di architettura" Very Happy
E poi personalmente i miei (pochi) argomenti li ho esternati tutti.
Che poi il punto/topic non è neanche convincervi che Shore e tutti i fotografi "famosi" che non vi piacciono siano dei geni. Anche se fosse nessuno può approfondire tutti i fotografi del mondo. Va comunque operata una preselezione a monte.
L'obiettivo per me era convincervi che forse tra tutti quelli che vi fanno schifo non tutti sono poi così sopravvalutati e che fermandosi un attimo ad approfondire si possono fare delle scoperte interessanti. Dove nel caso si volesse ad esempio approfondire Shore (masochismo o no?) sarebbe meglio comprarsi "Uncommon Places" o anche al limite più economico "American Surfaces" che scaricarsi da internet foto non sue LOL
Comunque appunto non vi interessa? Approfondite Winogrand. Anche lui non è affatto banale, anzi io lo trovo abbastanza ostico, e a molti il suo lavoro non dice niente (vedi sotto).

Ma visto che è inutile parlare coi sordi invito tutti, Ettore in primis a fare questa prova. Per favore fatela davvero Wink
Ascoltatevi questo album considerato la pietra miliare del free jazz che piace tanto a Tropico (così tanto inquadrate meglio con chi abbiamo a che fare Very Happy)
https://www.youtube.com/watch?v=xbZIiom9rDA
Per favore fatelo davvero. Ritagliatevi un po' di tempo e provate ad ascoltarlo. Se ne avete poco Tropico può indicarvi i minuti più significativi.
Se qualcuno non lo apprezza lo dica apertamente.
Ecco adesso Tropico vi convincerà che non sono dei bambini che stanno accordando gli strumenti ma che sono dei geni della musica e vedrete che dopo la sua spiegazione non potrete fare a meno che ordinare una copia del cd.
Magari si può anche aprire un topic a parte Very Happy
Ci riuscirà se siete completamente digiuni di jazz e se non provate necessità alcuna di approfondire la musica di questi "debosciati"?
Provate a rispondervi...

Altro esercizio più "semplice" per chi è piaciuta la foto di Winogrand.
La mostri ai parenti, al panettiere, al macellaio e agli amici fotografi.
Provate a farlo per davvero Wink
Adesso convinceteli (non basta uno svogliato "si, simpatica") che questo è un capolavoro e che molti streeters darebbero un rene per averla scattata loro. Se la persona con cui parlate è un fotografo provate anche ad invogliarlo ad impossessarsi di tutta l'opera di Winogrand. Prolifico ma morto giovane non dovrebbe aver scattato più di qualche milione di foto.
Se sulle prime non battete chiodo provate a stupirlo dicendogli che la foto è stata esposta al MOMA Very Happy Non sono sicuro ma probabilmente è anche vero...
Seriamente fatelo davvero poi seppiatemi dire Wink

Passo e chiudo Ciao

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AleZan
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MessaggioInviato: Gio 12 Gen, 2017 10:16 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Senza voler far polemica e sempre ricordando che (come diceva Bernardo di Chartres) noi siamo nani sulle spalle di giganti, mi fa sempre un'impressione un po' curiosa la nostra capacità di liquidare autori e opere in due parole, tralasciando totalmente il fatto che magari gli stessi autori ed opere hanno ormai un riconoscimento universale, non legato ad una moda passeggera o commerciale.

Mi pare che noi corriamo sempre il rischio di confondere il nostro mi piace/non mi piace con "vale molto" oppure "non vale nulla".
È un trabocchetto nel quale cado anch'io, quando ho la pretesa di credere di essere "competente" su qualcosa.
Poi "mi riprendo" e penso: se questa cosa che a me non piace viene descritta come molto importante da persone che professionalmente si occupano di questa materia, forse allora sono io a non capirla. Continuerà a non piacermi, ma la guardo sempre con rispetto.

Davvero dico questo senza polemica. Smile
Le nostre sono discussioni interessanti ma trovo che ancor più interessante sia l'andare al di là di una lista di mi piace/non mi piace che hanno un valore esclusivamente personale.
Per ognuno di noi è molto più utile che la discussione faccia nascere dei dubbi, piuttosto che confermare apparenti certezze.
Smile

Sempre grazie a tutti per l'aria che si respira qui.

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Tropico
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MessaggioInviato: Gio 12 Gen, 2017 10:27 am    Oggetto: Rispondi con citazione

opisso ha scritto:
Ma no è che come diceva Frank Zappa qui si "balla di architettura" Very Happy
E poi personalmente i miei (pochi) argomenti li ho esternati tutti.


Passo e chiudo Ciao

Cosa passi e chiudi Non si fa! che ti devo ancora sistemare per le feste anche se sono passate. LOL
Stai facendo paragoni azzardati per dimostrare quanto sia grande Shore ma a parte che non hai risposto alle mie obiezioni specifiche sull' "estetica" di tale mostro dell'arte contemporanea, se lo facessi te ne sarei molto grado visto che la capacità non ti manca certo, che c'azzecca Shore con Winogrand lo sai solo tu che insisti su questo tasto. Grat Grat
Quella è street anzitutto, qui stiamo parlando di paesaggi anonimi e banali e quotidiani, (Ghirri postato da Ale in questo senso era perfetto per il discorso) quell'immagine delle scimmie è tutt'altro che anonima, tutt'altro che un paesaggio banale, tutt'altro che quotidiana a meno che tu non veda scene del genere tutti i giorni, io non ne vedo eppure qui da me è pieno di scimmie. LOL
Che è brutta lo stai dicendo tu, poi che lo dica il panettiere sotto casa mi frega il necessario, peraltro non lo abbiamo manco interpellato per averne certezza.
Lo dici ovviamente non perchè pensi che sia brutta ma perchè la vuoi inserire a forza come esempio per dimostrare altro, prova a dimostrarmi che Shore è un grande con le foto di Shore, analizzale come ho fatto io anche (ma non solo) scherzando, che poi pensa il paradosso, prima che tu mettessi Morosetti ho fatto la finta recensione proprio con quello spirito di mettermi nei panni del critico esaltatore del NULLA.
Spiegami a parole tue, visto che quelle del Morosetti non mi hanno convinto, perchè è stupenda la foto della stazione di servizio, M'oma o non M'oma che sia, io t'ho spiegato perchè quella non va, come ho spiegato per quella di Ghirri, ovviamente mio punto di vista assolutamente criticabile, ci mancherebbe.
Quindi gli argomenti non li hai esternati tutti, forse le citazioni, gli accostamenti spesso azzardati, i premi alla carriera, dai tira fuori il meglio dalla TUA capoccia, ce la puoi fare, ne sono certo, ne hai mezzi e capacità, magari mi convinci pure... Wink
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Ettore Perazzetta
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MessaggioInviato: Gio 12 Gen, 2017 10:29 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Ci sono generi nelle varie forme d’espressione (pittura, scultura, letteratura, musica, architettura, ecc.) che non “sento” affini. Ho una visione della vita piuttosto tradizionale, la famiglia, la stufa, i mobili di legno, la casa colonica, la falce, le serate con gli amici, l’ordine naturale delle cose . Certe forme espressive mi richiamano alla mente ambienti nei qual non riesco a sentirmi a mio agio, penso al caos delle grandi città, piuttosto che di una zona industriale e via così. Prediligo chi rappresenta il mio mondo, senza nulla togliere a chi la vede in modo diverso. Al FreeJazz preferisco la musica celtica, una baita di montagna all’ultima creazione di Calatrava e, udite udite, un Caravaggio ad un Picasso.
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AleZan
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MessaggioInviato: Gio 12 Gen, 2017 10:29 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Notizia di contorno.
Se vi capita di passare da Parigi la prossima primavera, non mancate la grande retrospettiva di Walker Evans, che molti degli autori citati qui considerano una delle loro "radici".

http://moisdelaphotodugrandparis.com/event/walker-evans/

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Tropico
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MessaggioInviato: Gio 12 Gen, 2017 10:36 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Ettore Perazzetta ha scritto:
Ci sono generi nelle varie forme d’espressione (pittura, scultura, letteratura, musica, architettura, ecc.) che non “sento” affini. Ho una visione della vita piuttosto tradizionale, la famiglia, la stufa, i mobili di legno, la casa colonica, la falce, le serate con gli amici, l’ordine naturale delle cose . Certe forme espressive mi richiamano alla mente ambienti nei qual non riesco a sentirmi a mio agio, penso al caos delle grandi città, piuttosto che di una zona industriale e via così. Prediligo chi rappresenta il mio mondo, senza nulla togliere a chi la vede in modo diverso. Al FreeJazz preferisco la musica celtica, una baita di montagna all’ultima creazione di Calatrava e, udite udite, un Caravaggio ad un Picasso.

Retrogrado! Non capisci la modernità! LOL
Scherzi a parte pure io ho le stesse tue corde se non si era capito, free jazz a parte. Ma sai, viviamo in un mondo dove ci deve essere sempre la novità, il vecchio è vecchio e passato, peccato che molto del nuovo sia un rifacimento del passato fatto male, pensato male ancor prima. Non tutto ovviamente, ma bisogna aver la capacità per discernere, capacità che purtroppo non molti posseggono, me compreso s'intende, però almeno ci provo.... Wink
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Tropico
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MessaggioInviato: Gio 12 Gen, 2017 10:52 am    Oggetto: Rispondi con citazione

AleZan ha scritto:
Senza voler far polemica e sempre ricordando che (come diceva Bernardo di Chartres) noi siamo nani sulle spalle di giganti, mi fa sempre un'impressione un po' curiosa la nostra capacità di liquidare autori e opere in due parole, tralasciando totalmente il fatto che magari gli stessi autori ed opere hanno ormai un riconoscimento universale, non legato ad una moda passeggera o commerciale.

Mi pare che noi corriamo sempre il rischio di confondere il nostro mi piace/non mi piace con "vale molto" oppure "non vale nulla".
È un trabocchetto nel quale cado anch'io, quando ho la pretesa di credere di essere "competente" su qualcosa.
Poi "mi riprendo" e penso: se questa cosa che a me non piace viene descritta come molto importante da persone che professionalmente si occupano di questa materia, forse allora sono io a non capirla. Continuerà a non piacermi, ma la guardo sempre con rispetto.

Davvero dico questo senza polemica. Smile
Le nostre sono discussioni interessanti ma trovo che ancor più interessante sia l'andare al di là di una lista di mi piace/non mi piace che hanno un valore esclusivamente personale.
Per ognuno di noi è molto più utile che la discussione faccia nascere dei dubbi, piuttosto che confermare apparenti certezze.
Smile

Sempre grazie a tutti per l'aria che si respira qui.

D'accordo con te in linea generale ma io, come ho appena detto ad opisso, ho spiegato direi molto analiticamente perchè non mi piace la stazione di servizio e la tua foto di Ghirri, invito anche te a controbattere su quello (e anche sull'obiezione che ti è stata mossa da Ettore). Sennò che facciamo, siccome la critica (e qui ci sarebbe da discernere ulteriormente su questi critici) plaude ad un'artista noi dobbiamo prenderne atto e basta pur mantenendo i nostri gusti? E allora che senso ha discuterne come stiamo facendo, andiamo tutti al Moma e chi s'è visto s'è visto... Very Happy
P.S. manco il vero scienziato e non quello a servizio delle multinazionali ti direbbe che la scienza ha definitivamente dimostrato qualcosa, affermerebbe che è un processo in divenire e che quello che è vero oggi può essere confutato domani, cosa che peraltro la stessa storia della scienza dimostra. Se è vero per la scienza figuriamoci per l'arte e la critica ad essa relativa. Dei riconoscimenti poi m'importa assai, hanno dato il premio Nobel per la pace ad Obama che le guerre le ha continuate a fare sotto il suo mandato... Rolling Eyes Wink
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Crunchy
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MessaggioInviato: Gio 12 Gen, 2017 11:30 am    Oggetto: Rispondi con citazione

opisso ha scritto:
Guarda che non ha proprio senso prenderlo se non conosci il lavoro di Adams. Le 20 foto all'interno secondo me non lo fanno apprezzare pienamente.

Allora lo tolgo dalla lista Ok!

Ps : queste discussioni le seguo con interesse visto che apprezzo proprio i "sopravvalutati" Eggleston, Parr, Shore, Ghirri e probabilmente molti altri che ancora non conosco ma che, in un modo o nell'altro, appartengono a quel "mondo" fotografico. Ma non chiedetemi di convincervi perchè io sto ancora studiando, preferisco leggere voi e stare in silenzio.
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Tropico
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Iscritto: 04 Dic 2014
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MessaggioInviato: Gio 12 Gen, 2017 11:49 am    Oggetto: Rispondi con citazione

AleZan ha scritto:

Per ognuno di noi è molto più utile che la discussione faccia nascere dei dubbi, piuttosto che confermare apparenti certezze.
Smile

Sempre grazie a tutti per l'aria che si respira qui.

Aria buona, concordo.
Vorrei ulteriormente precisare questo punto appena quotato e sul quale concordo pienamente, coltivare il dubbio è una sana pratica.
Proprio per questo io (ma anche Ettore) insinuavamo il dubbio che certe operazioni e certi artisti seppur conclamati non valessero molto o comunque certamente meno di quello che comunemente si pensi.
Nè, come ho spiegato prima, mi accontento delle certezze date dalla critica, i critici oltretutto son spesso in disaccordo tra loro, basti pensare alle celeberrime dispute Bonito Oliva-Sgarbi per citare qualcosa che tutti conoscono perchè spettacolarizzato dalla tv.
Un mio insegnante di storia della musica, noto critico a livello mondiale, ha messo in discussione tanta di quella critica ufficiale che è stato emarginato nell'Italia dei baroni di cattedra ed è dovuto emigrare.
Wink
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opisso
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MessaggioInviato: Gio 12 Gen, 2017 12:02 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Tropico ha scritto:
Nè, come ho spiegato prima, mi accontento delle certezze date dalla critica...


Ok allora accontentati delle certezze di un paio di sconosciuti su internet (di cui uno, il sottoscritto, ha anche un avatar da demente) la cui principale fonte di informazioni, dopo le foto of course, è proprio questa famigerata critica.

Oppure pensi che io e AleZan conosciamo personalmente Shore? Ebbene si sono un suo parente e se vi convinco a comprare "Uncommon Places" Stephen mi aumenta la paghetta Very Happy

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Tropico
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MessaggioInviato: Gio 12 Gen, 2017 12:20 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

opisso ha scritto:
Ok allora accontentati delle certezze di un paio di sconosciuti su internet (di cui uno, il sottoscritto, ha anche un avatar da demente) la cui principale fonte di informazioni, dopo le foto of course, è proprio questa famigerata critica.

Oppure pensi che io e AleZan conosciamo personalmente Shore? Ebbene si sono un suo parente e se vi convinco a comprare "Uncommon Places" Stephen mi aumenta la paghetta Very Happy

La foto dell'avatar è un pò demenziale ma tutto sommato mi piace, non è certo banale, almeno lei. Very Happy
Scherzi a parte le certezze infatti le stavate esprimendo voi a nome della critica, soprattutto tu e lo confermi qui ulteriormente.
Ora se la critica è così potente e universale di cosa discutiamo, prendiamo quella per buona e chiudiamo i forum oppure lasciamoli come vetrina per pollicionarsi a vicenda.
Intendiamoci, non sto invitato a non considerarla la critica stessa, sto dicendo che si può benissimo criticare la critica, mi si perdoni il bisticcio. Oppure sono guru e non esseri umani come noi che hanno solo delle qualifiche nemmeno sempre dimostrabili visto che parliamo di arte? Stiamo ancora al "lei non sa chi sono io?" di italica memoria trasposto per l'occasione nel "lei non sa chi sono loro?" Surprised
Seriamente, io mi accontenterei che le tue certezze (e mi frega relativamente se, come e quante ne hai e da chi le hai attinte) le spiegassi cercando di guardare te stesso, esprimendo opisso e non dimostrarmele attraverso pensieri di altri più o meno altolocati nelle gerarchie della critica. Fai come me, prendi una foto dei toponomastici, perchè alla fine di quella si parla, e criticala senza fare il verso al Morosetti di turno, dimmi TU cosa pensi e perchè ti piace, perchè è rivoluzionaria, perchè quello che vuoi...fai come quelo, trova la risposta dentro di te anche se è sbagliata...
LOL Wink
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Tropico
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MessaggioInviato: Gio 12 Gen, 2017 12:56 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Torniamo alle immagini così chiariamo meglio alcuni dei concetti espressi finora. Prendiamo ad esempio una foto tratta dal nostro forum proprio per capire come si possa realizzare uno scatto di luoghi comuni e banali senza banalizzare l'immagine stessa.
Quella che vedete è stata realizzata dall'ottimo Mario/Webmin, ci parla di un luogo che non è certamente una villa del Palladio, siamo nella quotidianità più assoluta e anche un pò nel degrado tipico di certe zone urbane, quindi nel campo dei toponomastici. Eppure qui c'è un'idea, d'accordo che sconfina nel mondo street ma poco importa in questo caso, oltre che una bella realizzazione visiva e soprattutto cromatica che non per questo non mette in evidenza anche quotidianità e degrado, appunto. A dimostrazione che certe cose si possono fotografare eccome, ma i risultati cambiano e pure di brutto a secondo di come ci si approccia a tali soggetti:



album_pic (1).jpg
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album_pic (1).jpg


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AleZan
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MessaggioInviato: Gio 12 Gen, 2017 1:22 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Smile Smile Smile dovrei mettere cento faccine...
Continuiamo a fare confusione. Cerco di essere diretto sperando di non essere brusco.

È del tutto irrilevante che a me (o a te) piaccia o non piaccia una foto.....
Chi si occupa di storia della fotografia (e quindi NON un critico...) osserva un'evoluzione (e può farlo solo a distanza di anni...) e dice che ad un certo momento appare "qualcosa"... Un modo diverso di usare la fotografia da diversi punti di vista (come dicevo prima: l'atteggiamento del fotografo, la scelta del soggetto, il modo di trattare il soggetto, la fruizione che si innesca in chi guarda la foto..., ecc.).

Lo storico dice che questo fatto è importante perché segna una discontinuità con il passato. E quindi è un piccolo importante segmento che contribuisce a costruire la "storia della fotografia".
Non dice che la foto è bella, che è ben fatta tecnicamente, che i "nuovi" sono meglio dei "vecchi". Dice che è "importante".

"Importante" non ha nulla a che vedere con "bello" e "brutto" o tecnicamente "giusto/sbagliato". Per questo non è possibile rispondere a obiezioni che si basano su "sovraesposizione", oppure mi piace/non mi piace.
Lo stesso storico ti dice anche che il "vecchio" (quello che c'era prima) è molto importante..... Smile

Per quanto riguarda l'odierna tempesta di critica poco qualificata e i fenomeni mediatici, con me sfondi una porta aperta. Non sono certo questi i miei riferimenti autorevoli. Non li prendo nemmeno in considerazione....

Butto lì un altro esempio, totalmente diverso.
Secondo me Michael Acherman è interessante/importante.
Prova a trovarmi una sua foto tecnicamente "giusta" o classicamente "bella" se ci riesci....
Very Happy

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MessaggioInviato: Gio 12 Gen, 2017 1:40 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Io sto seguendo, anche se di solito non intervengo (sono discorsi che si fanno ovunque si parli di una qualsiasi arte), comunque applico un pollicione in su a AleZan e Opisso Ok! Ok! .

L'arte non è natura: non è scritta lì e non tocca farla a quel modo e basta. C'è un cambiamento continuo, si va in più direzioni di cui alcune sopravvivono altre no, ecc. La fotografia ad un certo punto aveva anche il bisogno di differenziarsi dalla pittura: 28000 negativi da cui sceglierne 80 sono qualcosa che la pittura non può fare.

Le cosiddette regolette nascono dall'arte ma servono soprattutto a chi fa artigianato (il 99% di chi fotografa coscientemente), dove è più comodo usare la regoletta nota per avere un risultato assicurato (ma non innovativo). Le regolette sviluppate da alcuni dei contemporanei le useremo tra vent'anni per le foto ricordo, come l'estetica dei quadri astratti è comparsa nell'uso comune (es pubblicità) ben più tardi di quando sono stati dipinti.

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Tropico
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MessaggioInviato: Gio 12 Gen, 2017 1:41 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

AleZan ha scritto:
Smile Smile Smile dovrei mettere cento faccine...
Continuiamo a fare confusione. Cerco di essere diretto sperando di non essere brusco.

È del tutto irrilevante che a me (o a te) piaccia o non piaccia una foto.....
Chi si occupa di storia della fotografia (e quindi NON un critico...) osserva un'evoluzione (e può farlo solo a distanza di anni...) e dice che ad un certo momento appare "qualcosa"... Un modo diverso di usare la fotografia da diversi punti di vista (come dicevo prima: l'atteggiamento del fotografo, la scelta del soggetto, il modo di trattare il soggetto, la fruizione che si innesca in chi guarda la foto..., ecc.).

Lo storico dice che questo fatto è importante perché segna una discontinuità con il passato. E quindi è un piccolo importante segmento che contribuisce a costruire la "storia della fotografia".
Non dice che la foto è bella, che è ben fatta tecnicamente, che i "nuovi" sono meglio dei "vecchi". Dice che è "importante".

"Importante" non ha nulla a che vedere con "bello" e "brutto" o tecnicamente "giusto/sbagliato". Per questo non è possibile rispondere a obiezioni che si basano su "sovraesposizione", oppure mi piace/non mi piace.
Lo stesso storico ti dice anche che il "vecchio" (quello che c'era prima) è molto importante..... Smile

Per quanto riguarda l'odierna tempesta di critica poco qualificata e i fenomeni mediatici, con me sfondi una porta aperta. Non sono certo questi i miei riferimenti autorevoli. Non li prendo nemmeno in considerazione....

Butto lì un altro esempio, totalmente diverso.
Secondo me Michael Acherman è interessante/importante.
Prova a trovarmi una sua foto tecnicamente "giusta" o classicamente "bella" se ci riesci....
Very Happy

Se il tuo modo di essere brusco è questo complimenti intanto, poi vedo che ti scappa pure qualche risata e mi fa piacere, anche il modo di sdrammatizzare certi argomenti apparentemente pesanti aiuta, concorderai. Very Happy
Hai fatto bene a precisare ulteriormente e io concordo pure anche se a questo punto la discussione prende due strade, una della storicizzazione e l'altra sul giudizio estetico e critico in generale. Storicizzazione che però, anche qui, non è inossidabile ma in divenire quindi, per esempio, non sappiamo se da qualche parte, precedentemente, ci siano stati altri tentativi che magari verranno scoperti in futuro riscrivendo di fatto la storia come in altri campi avviene all'ordine del giorno scienza compresa.
Detto questo si può affermare che c'è stata rottura col passato ma le foto sono brutte? Io credo di sì e sto cercando di spiegarlo dal mio punto di vista soggettivo, ovviamente. Pure il nazismo o il fascismo son state rotture con le democrazie fragili dell'epoca, eppure non possiamo dire che son state belle cose, per fare un esempio forte ma che renda bene l'idea.
Infine l'autore che citi non lo conosco, sono andato su google (magico anche se talvolta toppa come nella foto di Shore) e che dirti, questo si che sa rompere le regole bene per quel pò che ho visto (parliamo sostanzialmente di ritratti ma qui ha poca importanza la differenza nel discorso che stiamo facendo ora) usa errori, sfocature ecc. in maniera veramente interessante, come vedi non sono contro non solo a riprendere il quotidiano e il banale, ma nemmeno all'uso di errori voluti, dipende sempre COME, questo è il punto dove dovremmo concentrarci per sviscerare bene il tema da me proposto....grazie a te.... Wink
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MessaggioInviato: Gio 12 Gen, 2017 1:46 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

SlowFlyer ha scritto:
Io sto seguendo, anche se di solito non intervengo (sono discorsi che si fanno ovunque si parli di una qualsiasi arte), comunque applico un pollicione in su a AleZan e Opisso Ok! Ok! .

L'arte non è natura: non è scritta lì e non tocca farla a quel modo e basta. C'è un cambiamento continuo, si va in più direzioni di cui alcune sopravvivono altre no, ecc. La fotografia ad un certo punto aveva anche il bisogno di differenziarsi dalla pittura: 28000 negativi da cui sceglierne 80 sono qualcosa che la pittura non può fare.

Le cosiddette regolette nascono dall'arte ma servono soprattutto a chi fa artigianato (il 99% di chi fotografa coscientemente), dove è più comodo usare la regoletta nota per avere un risultato assicurato (ma non innovativo). Le regolette sviluppate da alcuni dei contemporanei le useremo tra vent'anni per le foto ricordo, come l'estetica dei quadri astratti è comparsa nell'uso comune (es pubblicità) ben più tardi di quando sono stati dipinti.

Evidentemente o hai letto male i miei interventi o non mi sono spiegato abbastanza bene io. Grat Grat
Dove avrei scritto che l'arte va fatta solo in quel modo lì? Surprised
A riprova nel mio ultimo intervento, ma non solo in quello, affermo:

Infine l'autore che citi non lo conosco, sono andato su google e che dirti, questo si che sa rompere le regole bene per quel pò che ho visto (parliamo sostanzialmente di ritratti ma qui ha poca importanza la differenza nel discorso che stiamo facendo ora) usa errori, sfocature ecc. in maniera veramente interessante, come vedi non sono contro non solo a riprendere il quotidiano e il banale, ma nemmeno all'uso di errori voluti, dipende sempre COME, questo è il punto dove dovremmo concentrarci per sviscerare bene il tema da me proposto...

Wink
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MessaggioInviato: Gio 12 Gen, 2017 2:38 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

@Slowflyer
La tua argomentazione è assolutamente rilevante. E aiuta a capire come l'innovazione generata dall'arte influenzi l'evoluzione del concetto comune di bello/brutto. Sempre con un certo inevitabile e notevole ritardo.....

In questo topic che parla di "brutto" (e quindi necessariamente di "bello") sarebbe utile prendere individualmente coscienza (se ne siamo inconsapevoli) di quali radici (fotografiche) ha la nostra personale concezione di bello/brutto fotografico.
E così scoprire di quanti anni (o decenni) siamo in ritardo rispetto a quello che succede sotto il nostro naso.
Smile


@Tropico
Sono felice di vedere che questa importante distinzione (le due strade) sia passata.
Quindi cambiando prospettiva e lasciando il percorso storico, rispetto agli autori che abbiamo nominato, ti posso dire molto poco.
Non sono un critico ma uno che fa fotografie. Quello che so è che i fotografi di "Viaggio in Italia", e tanti altri della miglior tradizione che ha seguito quella strada, toccano fortemente le mie corde, corrispondono molto alla mia sensibilità e quindi da semplice "nano" (sulle spalle dei giganti) mi rendo conto che influenzano quello che faccio fotograficamente. Dipende da cosa faccio.
Diciamo che quando mi trovo a pensare come affrontare fotograficamente certi progetti, "quel modo" mi pare funzionale al risultato che vorrei ottenere.

Il mio timore (a cui ancora non ho trovato risposta) è che certe scelte stilistiche finiscano per "cristallizzarsi" e quindi diventino delle soluzioni estetiche fini a se stesse. Questo lo dico in generale, pensando agli innumerevoli "seguaci" di quella scuola.
Mi spiego. Se trovo perfettamente un senso a certe soluzioni stilistiche trovate trent'anni fa, la loro ripetizione meccanica oggi non si giustifica più.
Si possono ancora usare quei modi (penso soprattutto alla scelta dei soggetti, al tipo di composizione, alla distanza dal soggetto, alla presenza/assenza/peso degli umani), ma bisogno riportare l'attenzione sul contenuto. Che in questo caso significa semplicemente attenzione alla significatività di quel che si vede.

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opisso
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MessaggioInviato: Gio 12 Gen, 2017 2:46 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Tropico ha scritto:
Scherzi a parte le certezze infatti le stavate esprimendo voi a nome della critica, soprattutto tu e lo confermi qui ulteriormente.
Ora se la critica è così potente e universale di cosa discutiamo, prendiamo quella per buona e chiudiamo i forum oppure lasciamoli come vetrina per pollicionarsi a vicenda.


Ma cosa c'entra la critica serve a spiegarti come si colloca quell'autore e come va contestualizzato. Poi ti guardi le foto e se non ti piacciono/interessano mica sei obbligato a fartele piacere.
La rottura delle regole di Ornette Coleman, la portate del free nel mondo della musica jazz l'utilizzo dell'improvvisazione, il fatto che suonasse con un sax di plastica, il fatto che venisse preso a pesci in faccia dalla "vecchia scuola". Tutte ste cose come le sai? Sei amico di Ornette? Se vuoi comprendere di più la portata del fenomeno è più esauriente un libro di Polillo o due scambi con un tizio su internet a cui magari piace più Dexter Gordon? Poi magari se vuoi sentire un'altra campana ti prendi anche un altro saggio.
E poi alla fine? Non è che dopo aver letto il motivo ti appare più "orecchiabile".
L'unica è risentirlo più volte o ascoltarsi prima qualche disco propedeutico per farsi prima l'orecchio. Al limite qualche amico che conosce i tuoi gusti ti può consigliare i dischi con cui iniziare il percorso.

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Tropico
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MessaggioInviato: Gio 12 Gen, 2017 3:09 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

AleZan ha scritto:
@Slowflyer
La tua argomentazione è assolutamente rilevante. E aiuta a capire come l'innovazione generata dall'arte influenzi l'evoluzione del concetto comune di bello/brutto. Sempre con un certo inevitabile e notevole ritardo.....

In questo topic che parla di "brutto" (e quindi necessariamente di "bello") sarebbe utile prendere individualmente coscienza (se ne siamo inconsapevoli) di quali radici (fotografiche) ha la nostra personale concezione di bello/brutto fotografico.
E così scoprire di quanti anni (o decenni) siamo in ritardo rispetto a quello che succede sotto il nostro naso.
Smile


@Tropico
Sono felice di vedere che questa importante distinzione (le due strade) sia passata.
Quindi cambiando prospettiva e lasciando il percorso storico, rispetto agli autori che abbiamo nominato, ti posso dire molto poco.
Non sono un critico ma uno che fa fotografie. Quello che so è che i fotografi di "Viaggio in Italia", e tanti altri della miglior tradizione che ha seguito quella strada, toccano fortemente le mie corde, corrispondono molto alla mia sensibilità e quindi da semplice "nano" (sulle spalle dei giganti) mi rendo conto che influenzano quello che faccio fotograficamente. Dipende da cosa faccio.
Diciamo che quando mi trovo a pensare come affrontare fotograficamente certi progetti, "quel modo" mi pare funzionale al risultato che vorrei ottenere.

Il mio timore (a cui ancora non ho trovato risposta) è che certe scelte stilistiche finiscano per "cristallizzarsi" e quindi diventino delle soluzioni estetiche fini a se stesse. Questo lo dico in generale, pensando agli innumerevoli "seguaci" di quella scuola.
Mi spiego. Se trovo perfettamente un senso a certe soluzioni stilistiche fatte trent'anni fa, la loro ripetizione meccanica oggi non si giustifica più.
Si possono ancora usare quei modi (penso soprattutto alla scelta dei soggetti, al tipo di composizione, alla distanza dal soggetto, alla presenza/assenza/peso degli umani), ma bisogno riportare l'attenzione sul contenuto. Che in questo caso significa semplicemente attenzione alla significatività di quel che si vede.

Tanta carne al fuoco e pure buona, andiamo con ordine.
Anzitutto non buttarti troppo giù, sei meglio di tanti critici che circolano indisturbati sia per come ti esprimi, sia per conoscenza (che non è mai troppa ma nel tuo caso abbondante) che, soprattutto, per capacità, appunto, critica.
Concordo col tuo incipit in risposta a Slow con la precisazione ulteriore che nel mio caso (ho messo la foto di Webmin a testimonianza) non sono certo chiuso rispetto a certi soggetti e modi di fotografare, ero addirittura entrato nel particolare a spiegarlo proprio sugli esempi, sia in positivo che in negativo. In breve si può fotografare il brutto ma con una bella immagine, spero sia chiaro ora. E bella non perchè priva di errori ma perchè quegli errori, come nel caso di Acherman, sono funzionali ad un'idea, progetto, chiamalo come vuoi, che nei topografici non vedo oltre al fatto che hanno deciso di rompere coi paesaggi classici, che mi sembra condizione non sufficiente da sola per parlare di arte sublime.
Chiarite dunque anche le due strade da percorrere, andiamo alla fine del tuo discorso, la significatività. Qui credo ci sia l'equivoco su cui si batteva Carmelo Bene, il significato e il significante, e che Ettore in altri modi esprime spesso anche se talvolta può risultare ermetico e un pò brutale. Very Happy
L'artista non esprime tanto il significato quanto quel significato attraverso la sua elaborazione che poi sarebbe il significante. Quindi il significato di una qualunque cosa può essere diametralmente opposto se messo in scena da due significanti differenti, al punto che l'Otello di bene era totalmente rivoltato come un pedalino dal suo (grandioso e geniale) significante.
Caliamo il tutto nello specifico, il significato di quotidiano e degrado nei toponomastici è esattamente quello che Bene definiva dei mestieranti del teatro, pura rappresentazione, nella foto di Webmin, di Winogrand, Salgado c'è la trasposizione, l'interpretazione. Spero finalmente di essermi spiegato ma nel caso contrario vado avanti ad oltranza...
LOL Wink
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Tropico
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MessaggioInviato: Gio 12 Gen, 2017 3:29 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

opisso ha scritto:
Ma cosa c'entra la critica serve a spiegarti come si colloca quell'autore e come va contestualizzato. Poi ti guardi le foto e se non ti piacciono/interessano mica sei obbligato a fartele piacere.
La rottura delle regole di Ornette Coleman, la portate del free nel mondo della musica jazz l'utilizzo dell'improvvisazione, il fatto che suonasse con un sax di plastica, il fatto che venisse preso a pesci in faccia dalla "vecchia scuola". Tutte ste cose come le sai? Sei amico di Ornette? Se vuoi comprendere di più la portata del fenomeno è più esauriente un libro di Polillo o due scambi con un tizio su internet a cui magari piace più Dexter Gordon? Poi magari se vuoi sentire un'altra campana ti prendi anche un altro saggio.
E poi alla fine? Non è che dopo aver letto il motivo ti appare più "orecchiabile".
L'unica è risentirlo più volte o ascoltarsi prima qualche disco propedeutico per farsi prima l'orecchio. Al limite qualche amico che conosce i tuoi gusti ti può consigliare i dischi con cui iniziare il percorso.

E aritanghete come se dice a Roma! Very Happy
Ma sai che mi frega che lo dice la critica, con questo metro alcune cosette che mi hanno insegnato a scuola dovrebbero essere universalmente valide, a cominciare dal crocifisso che non ho scelto quando sono nato ma stava appeso su tutte le classi, per finire alle guerre patriottiche quando il concetto di patria non mi appartiene tantomeno quello di guerra per avere la pace! Secondo te avrei dovuto accettare tutto questo perchè qualche ente superiore, la scuola e gli insegnanti (che rappresenterebbero i critici nel raffronto) me lo diceva se non proprio inculcava? Anche qui caschiamo nel vecchio: l'ha detto il telegiornale, quindi è vero, salvo poi scoprire che la maggioranza dei giornalisti son solo velinari asserviti ai potenti di turno e son pronti a scrivere cazzate o a sminuire fatti ed esaltarne altri solo per propri o altrui interessi! A me interessa capire con la mia testa, ascolto tutti e mi faccio le mie idee, ho lasciato la scuola perchè nessuno mi aiutava a ragionare col mio cervello, mi davano solo nozioni, quelle me le cerco pure da solo oggi a maggior ragione che basta un click. Quindi continua a ribattere che blablabla la critica serve, sto ancora aspettando tuoi pensieri, cosa pensa opisso, quello mi interessa veramente adlilà se lo condivido o meno, anzi soprattutto se non lo condivido... Wink
P.S.parla della foto di webmin e dimmi cosa pensa opisso su quanto ho scritto, dai su, scommetto che sarà molto interessante.
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