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Anonimo. non più registrato
Iscritto: 14 Gen 2006 Messaggi: 6707
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Inviato: Dom 01 Gen, 2012 5:08 pm Oggetto: |
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Il Bacio di Doisneau è una delle POCHE esperienze percettive dopo cui ti senti di dire "se l'infarto mi stroncasse ADESSO potrei dire di aver visto abbastanza".
C'è dentro tutto l'amore che abbiamo dato, quello che avremmo voluto dare e ricevere, la dolcezza che abbiamo solo potuto sognare, l'abbandono che non abbiamo mai potuto o voluto permetterci.
Che l'immagine sia autentica, posata, costruita al computer, che i protagonisti siano due ragazzi veri, due attori, due vecchietti in costume o due viziosi trans pagati con fondi neri sottratti alla Protezione della Giovane non interessa.
L' arte, pardon, l' Arte ti colpisce, e in questo caso al cuore, col risultato finale.
Il resto sono pippe di eruditi, blabla di galleristi o rosicamenti di mancati artisti della domenica. |
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Cooperman bannato

Iscritto: 10 Apr 2007 Messaggi: 2179
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Inviato: Dom 01 Gen, 2012 9:49 pm Oggetto: |
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Scusa ma un bel "chissenefrega" ? A parte il termine "cagare" che non userei, ma è questione di educazione, quella foto semplicemente non mi piace.
Poteva costare 1€ o 12.000.000€ che il mio giudizio non cambiava di una virgola. |
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Un_Allegro_Ragazzo_Morto bannato

Iscritto: 24 Mgg 2011 Messaggi: 232
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Inviato: Lun 02 Gen, 2012 2:29 am Oggetto: |
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Cooperman ha scritto: | Scusa ma un bel "chissenefrega" ? A parte il termine "cagare" che non userei, ma è questione di educazione, quella foto semplicemente non mi piace.
Poteva costare 1€ o 12.000.000€ che il mio giudizio non cambiava di una virgola. |
Ti è sfuggito pure "ecchecazzo" se vogliamo sottilizzare i miei epiteti poco educati.
XNencioni: mi sembri stagionatello e parli ancora di amore come un ragazzetto di 15 anni ?Sono quasi commosso. Capisco che serva per continuare a dare un'aura di sacralità a quello che in realtà non lo ha però il mondo dei GRANDI (in senso anagrafico) è un po' diverso. Saranno i postumi dell'atmosfera natalizia e del volemose sempre bene. _________________ "Donne, Donne, è arrivato Popolino" C. |
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Anonimo. non più registrato
Iscritto: 14 Gen 2006 Messaggi: 6707
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Inviato: Lun 02 Gen, 2012 9:38 am Oggetto: |
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Un_Allegro_Ragazzo_Morto ha scritto: | ... però il mondo dei GRANDI (in senso anagrafico) è un po' diverso.... |
...la mia fortuna è che ogni tanto in vita mia incontro (sulla Internet poi abbondano) quelli che hanno capito tutto e me lo spiegano....  |
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vfdesign utente attivo

Iscritto: 14 Ago 2006 Messaggi: 7804 Località: Puglia
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Inviato: Lun 02 Gen, 2012 12:52 pm Oggetto: |
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Ragazzi, sono forse la persona più giovane per formulare "la paternale" di turno... ma vogliamo attenerci al tema del topic, senza sbroccare, senza stuzzicarsi, e soprattutto nel pieno rispetto del buon senso e della buona educazione, utilizzando un linguaggio adeguato? grazie per la collaborazione.
P.S.: questo è un messaggio di moderazione, non sono ammesse repliche, per nessun motivo. |
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frank66 utente attivo

Iscritto: 11 Dic 2006 Messaggi: 5726 Località: Milano
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Inviato: Lun 02 Gen, 2012 3:25 pm Oggetto: |
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Sentendomi responsabile dell' apertura di questo topic, cerco di ricondurre la discussione al tema.
Ad un certo punto é stata tirata in ballo la celebre fotografia del "bacio"di Doisneau. A mio parere é allo stesso tempo naturale e sorprendente il fatto che si sia scelta proprio questa foto come esemplificativa in una discussione sul genere street. Sorprendente perché se é vero - come sembra sia - che questo scatto é stato concertato tra il fotografo e i due soggetti, la foto non rientrerebbe nei canoni tipici del genere, che non prevedono la costruzione a tavolino della scena. D'altro canto é fuori di dubbio che il risultato dello scatto sia quanto di meglio si possa desiderare da una "street". In questo senso é naturale che lo si porti ad esempio come fotografia emblematica del genere.
Per uscire dall'apparente contraddizione, utilizzerei in questo caso l' escamotage della "eccezione che conferma la regola"; in questo caso il fotografo é stato cosi' bravo da rendere perfettamente plausibile e naturale una scena che magari é stata ripetuta svariate volte.
Uscendo dalle inutili questioni "etiche" su quali e quante concessioni il fotografo street si possa permettere nella sua attivitá di cacciatore di realtá, mi sentirei di affermare che il genere street oscilla tra due approcci estremi:
- Approccio di scatto in parte costruito (dico in parte perché, ritornando all'esempio in oggetto, non credo proprio che gli altri passanti fossero anch'essi "comparse");
- Approccio che definerei "passivo", che vorrebbe che nessuna interazione esistesse tra fotografo e soggetti, né di tipo "manipolativo" (i soggetti non devono accorgersi di essere fotografati), né di carattere "creativo" (il fotografo limita al minimo la ristrutturazione della scena, quindi le soluzioni compositive, scelta dell' inquadratura, etc).
A mio parere, superando da una parte e dall'altra questi estremi, si sfocia, o in una fotografia palesemente costruita, quindi non riconducibile alla categoria street (per quanto "bella" possa essere) o in qualcosa non molto dissimile da un fotogramma casuale catturato da una videocamera di sorveglianza in un angolo di strada, quindi difficilmente di interesse dal punto di vista fotografico, se non per un caso fortuito.
Questi limiti, secondo voi, esistono o non dobbiamo porci il problema?
E se non dobbiamo porci il problema, e quindi giudicare ogni foto per quello che mostra, ha ancora senso parlare di fotografia street e differenziarla da altri generi?
Buon anno a tutti _________________ Franco
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Max35 utente attivo

Iscritto: 21 Gen 2007 Messaggi: 2810 Località: Mo
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Inviato: Lun 02 Gen, 2012 9:06 pm Oggetto: |
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frank66 ha scritto: | Sentendomi responsabile dell' apertura di questo topic, cerco di ricondurre la discussione al tema.
Ad un certo punto é stata tirata in ballo la celebre fotografia del "bacio"di Doisneau. A mio parere é allo stesso tempo naturale e sorprendente il fatto che si sia scelta proprio questa foto come esemplificativa in una discussione sul genere street. Sorprendente perché se é vero - come sembra sia - che questo scatto é stato concertato tra il fotografo e i due soggetti, la foto non rientrerebbe nei canoni tipici del genere, che non prevedono la costruzione a tavolino della scena. D'altro canto é fuori di dubbio che il risultato dello scatto sia quanto di meglio si possa desiderare da una "street". In questo senso é naturale che lo si porti ad esempio come fotografia emblematica del genere.
Per uscire dall'apparente contraddizione, utilizzerei in questo caso l' escamotage della "eccezione che conferma la regola"; in questo caso il fotografo é stato cosi' bravo da rendere perfettamente plausibile e naturale una scena che magari é stata ripetuta svariate volte.
Uscendo dalle inutili questioni "etiche" su quali e quante concessioni il fotografo street si possa permettere nella sua attivitá di cacciatore di realtá, mi sentirei di affermare che il genere street oscilla tra due approcci estremi:
- Approccio di scatto in parte costruito (dico in parte perché, ritornando all'esempio in oggetto, non credo proprio che gli altri passanti fossero anch'essi "comparse");
- Approccio che definerei "passivo", che vorrebbe che nessuna interazione esistesse tra fotografo e soggetti, né di tipo "manipolativo" (i soggetti non devono accorgersi di essere fotografati), né di carattere "creativo" (il fotografo limita al minimo la ristrutturazione della scena, quindi le soluzioni compositive, scelta dell' inquadratura, etc).
A mio parere, superando da una parte e dall'altra questi estremi, si sfocia, o in una fotografia palesemente costruita, quindi non riconducibile alla categoria street (per quanto "bella" possa essere) o in qualcosa non molto dissimile da un fotogramma casuale catturato da una videocamera di sorveglianza in un angolo di strada, quindi difficilmente di interesse dal punto di vista fotografico, se non per un caso fortuito.
Questi limiti, secondo voi, esistono o non dobbiamo porci il problema?
E se non dobbiamo porci il problema, e quindi giudicare ogni foto per quello che mostra, ha ancora senso parlare di fotografia street e differenziarla da altri generi?
Buon anno a tutti |
gli assunti a cui ti vuoi prostrare, ne senti proprio l'esigenza(questo e' indicativamente il frutto delle pene umane in termini di consapevolezza) rappresentano esattamente il totale disorientamento su cosa sia la fotografia .
Il dover considerare una foto come eccezione per sentirsi sicuri delle proprie regoline coralmente accondiscese .. il massimo della mortificazione umana .
Quando basterebbe capire che il fotografo e' sempre uno scenografo , oltre che un regista , per cui cio' che ne deriva casualmente o no , e' il frutto di una concertazione dove ogni pretesa di osservanza a regole determinate porta alla disconoscenza di cio' che facciamo , ed alla conseguente produzione di pensieri ed emozioni falsificate , dettate da un presuntuoso modo di fuggire la verita' , la nostra verità .
Non so se sia piu' commovente l'atteggiamento pseudo maschio alfa del carrozza morta, che di persona credo sia l'esatto contrario, o il tornar fanciullo di alberto , entrambi sono uomini feriti , lo siamo tutti , il bacio della foto in esame e' molto cinematografico , i film se ci pensate sono spesso sequenze di street , sequenze del nostro immaginario .
Il fotografo non è cacciatore di realtà , ma di verità .
E infatti nell' ultima parte del tuo intervento sfoci nelle dichiarazioni più false che abbia mai sentito riferibili alla street ed alla fotografia .
Quando poi affermi che i soggetti non debbano essere consapevoli di essere ripresi si arriva al totale paradosso .
Questo testimonia il fatto di doversi a tutti costi sentire delle specie di videocamere di sorveglianza e non più delle persone .
Buon anno a tutti . _________________ Massimo |
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Un_Allegro_Ragazzo_Morto bannato

Iscritto: 24 Mgg 2011 Messaggi: 232
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Inviato: Lun 02 Gen, 2012 9:12 pm Oggetto: |
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frank66 ha scritto: |
Questi limiti, secondo voi, esistono o non dobbiamo porci il problema?
E se non dobbiamo porci il problema, e quindi giudicare ogni foto per quello che mostra, ha ancora senso parlare di fotografia street e differenziarla da altri generi?
Buon anno a tutti |
I limiti esistono solo per l'appassionato che vuole trovare uno stimolo ulteriore per fotografare in strada. Questo integralismo per il singolo fotoamatore è una sfida, ma cozza con esigenze pratiche che sono seguite da chi, magari in strada fotografa per altri scopi.
Provo a schematizzare con un esempio:
Diversi anni fa ero un fotoamatore integralista. Mai sistemare la scena, mai interagire per interrompere il noramale flusso degli eventi e compagnia bella. Lo ero perchè potevo permetterlo, perchè un fotoamatore non ha nè scadenze, nè particolari esigenze, e può permettersi di passeggiare per puro piacere un intero giorno in città senza fare nemmeno una foto. L'integralismo è un puro ed ulteriore diletto.
Quando sono avanzato di livello a "tirapiedi" di un reporter , quell'approccio mi ha danneggiato non poco, non fosse altro perchè al tizio sembrava un'eresia che, per esempio, nel corso di una manifestazione pubblica io mi mettessi ad attendere il famoso attimo irripetibile che tanto rincorre lo strettarolo appassionato.
"Se lo striscione non si legge, sistematelo", "Se la gente ad una manifestazione di protesta non è incaxxata, digli di protestare", "Se ad una festa la gente non sorride, chiedi di farlo" ... Non si tratta di manipolare la realtà, quanto piuttosto di ottenere nel ristretto lasso di tempo che è concesso per descrivere un evento, le giuste foto che lo raccontano.
L'integralismo e i limiti connessi sono cosa che riguarda esclusivamente la sfera del fotoamatore. Da questo punto di vista il dubbio se il limiti debbano esistere o meno è una questione che riguarda ciascun fotoamatore che dovrebbe rispondere solo a se stesso.
Noialtri, noi spettatori, si dovrebbe in ultima istanza decidere se uno scatto è valido o non lo è solo per quel che appare e non tanto per come è stato realizzato. Deciderlo sul piano estetico, in primo luogo, almeno in questo contesto, piuttosto che su quello etico che, si sa, sta su un altro livello. Non sempre ciò che è bello è eticamente corretto e viceversa.
BUON ANNO anche da parte mia e LOVE and PEACE al Nencioni che da quanto leggo in generale sembra essere una persona intelligente (lo frega solo il fatto che è sentimentale).
 _________________ "Donne, Donne, è arrivato Popolino" C. |
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frank66 utente attivo

Iscritto: 11 Dic 2006 Messaggi: 5726 Località: Milano
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Inviato: Lun 02 Gen, 2012 9:47 pm Oggetto: |
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Max35 ha scritto: | gli assunti a cui ti vuoi prostrare, ne senti proprio l'esigenza(questo e' indicativamente il frutto delle pene umane in termini di consapevolezza) rappresentano esattamente il totale disorientamento su cosa sia la fotografia .
Il dover considerare una foto come eccezione per sentirsi sicuri delle proprie regoline coralmente accondiscese .. il massimo della mortificazione umana .
Quando basterebbe capire che il fotografo e' sempre uno scenografo , oltre che un regista , per cui cio' che ne deriva casualmente o no , e' il frutto di una concertazione dove ogni pretesa di osservanza a regole determinate porta alla disconoscenza di cio' che facciamo , ed alla conseguente produzione di pensieri ed emozioni falsificate , dettate da un presuntuoso modo di fuggire la verita' , la nostra verità .
Non so se sia piu' commovente l'atteggiamento pseudo maschio alfa del carrozza morta, che di persona credo sia l'esatto contrario, o il tornar fanciullo di alberto , entrambi sono uomini feriti , lo siamo tutti , il bacio della foto in esame e' molto cinematografico , i film se ci pensate sono spesso sequenze di street , sequenze del nostro immaginario .
Il fotografo non è cacciatore di realtà , ma di verità .
E infatti nell' ultima parte del tuo intervento sfoci nelle dichiarazioni più false che abbia mai sentito riferibili alla street ed alla fotografia .
Quando poi affermi che i soggetti non debbano essere consapevoli di essere ripresi si arriva al totale paradosso .
Questo testimonia il fatto di doversi a tutti costi sentire delle specie di videocamere di sorveglianza e non più delle persone .
Buon anno a tutti . |
Secondo me non hai capito un cazzo di quello che ho scritto  _________________ Franco
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frank66 utente attivo

Iscritto: 11 Dic 2006 Messaggi: 5726 Località: Milano
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Inviato: Lun 02 Gen, 2012 9:53 pm Oggetto: |
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Un_Allegro_Ragazzo_Morto ha scritto: | [...cut]"Se lo striscione non si legge, sistematelo", "Se la gente ad una manifestazione di protesta non è incaxxata, digli di protestare", "Se ad una festa la gente non sorride, chiedi di farlo" ... Non si tratta di manipolare la realtà, quanto piuttosto di ottenere nel ristretto lasso di tempo che è concesso per descrivere un evento, le giuste foto che lo raccontano.
L'integralismo e i limiti connessi sono cosa che riguarda esclusivamente la sfera del fotoamatore. Da questo punto di vista il dubbio se il limiti debbano esistere o meno è una questione che riguarda ciascun fotoamatore che dovrebbe rispondere solo a se stesso.
[cut...]
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Mi sembrava ovvio che in questa discussione ci si riferisse soltanto al mondo amatoriale. Come del resto in quasi tutto il forum, direi. I professionisti hanno altro a cui pensare....
Ciao _________________ Franco
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frank66 utente attivo

Iscritto: 11 Dic 2006 Messaggi: 5726 Località: Milano
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Inviato: Lun 02 Gen, 2012 10:09 pm Oggetto: |
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Prima di essere bannato per avere scritto una brutta parola rivolta ad un gentile utente, voglio cercare di spiegarmi per l'ultima volta. Se poi non riesco sará solo colpa mia.
Quando scrivo frasi del tipo "il fotografo street non dovrebbe mettere in posa le persone, etc, etc" oppure "la fotografia street dovrebbe essere cosí o colá" vorrei spiegare che non parlo di supposte regole che nella mia mente limitata da povero idiota (come sottolineato da max35) vorrei fossero applicate a forza, limitando la creativita'del fotografo. Quello di cui parlo, e vorrei capire se é un'idea condivisa da qualcuno o meno, é di un punto di vista peculiare di alcuni fotografi (meglio fotoamatori), i quali spontaneamente (cioé senza autoimporsi regole dettate dall'esterno) si sentono di fotografare in un certo modo e non in un altro.
Per me questa particolare forma mentis era quello che poteva forse caratterizzare il genere street. Magari non lo sará, ma allora cosa é che caratterizza il genere?
A parte commenti denigratori ed insulti velati con belle parole, a questo nessuno ha ancora cercato di rispondere.
Buona notte _________________ Franco
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Max35 utente attivo

Iscritto: 21 Gen 2007 Messaggi: 2810 Località: Mo
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Inviato: Lun 02 Gen, 2012 10:25 pm Oggetto: |
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frank66 ha scritto: | Secondo me non hai capito un cazzo di quello che ho scritto  |
a proposito di scurrilità , in un titolo hanno un certo peso , differente che all'interno di una conversazione ,
ti rammento che il (tuo) titolo : "Ma che minchia é la fotografia street?!"
non poi così simpatico, denota uno sprezzo, una certa ignoranza ed arroganza nel voler quindi tentare di mistificare una cosa che manco si conosce o si comprende . _________________ Massimo |
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Cooperman bannato

Iscritto: 10 Apr 2007 Messaggi: 2179
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Inviato: Lun 02 Gen, 2012 10:40 pm Oggetto: |
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Questi modi hanno veramente scocciato.
Parlate così al bar con i vostri amici, ma non con chi non conoscete !!!!
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Max35 utente attivo

Iscritto: 21 Gen 2007 Messaggi: 2810 Località: Mo
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Inviato: Lun 02 Gen, 2012 10:56 pm Oggetto: |
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frank66 ha scritto: | Prima di essere bannato per avere scritto una brutta parola rivolta ad un gentile utente, voglio cercare di spiegarmi per l'ultima volta. Se poi non riesco sará solo colpa mia.
Quando scrivo frasi del tipo "il fotografo street non dovrebbe mettere in posa le persone, etc, etc" oppure "la fotografia street dovrebbe essere cosí o colá" vorrei spiegare che non parlo di supposte regole che nella mia mente limitata da povero idiota (come sottolineato da max35) . . . . . |
frank66, nei miei interventi ho espresso un dissenso al modo di non approcciarsi alla fotografia di questa discussione, motivando il dissenso , il mio dissenso non e' tuttavia mai sfociato in commenti scurrili o personali , ma sempre rivolti a considerare con piu' consapevolezza temi importanti che riguardano non solo la street , ma la materia fotografica .
Ora tu per paura di eventuali provvedimenti ti rivolgi alla platea dicendo che io ti ho detto che sei un idiota .. questo e' penoso .  _________________ Massimo |
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fast2 utente attivo

Iscritto: 10 Set 2006 Messaggi: 2082 Località: underground
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Inviato: Lun 02 Gen, 2012 11:11 pm Oggetto: |
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Se è il risultato è quello che conta, si può anche utilizzare manichini di plastica messi in posa  |
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frank66 utente attivo

Iscritto: 11 Dic 2006 Messaggi: 5726 Località: Milano
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Inviato: Mar 03 Gen, 2012 12:22 am Oggetto: |
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Max35 ha scritto: | a proposito di scurrilità , in un titolo hanno un certo peso , differente che all'interno di una conversazione ,
ti rammento che il (tuo) titolo : "Ma che minchia é la fotografia . |
Accipicchia! Mi sono pure scordato di spiegare che il titolo del post era volutamente provocatorio. Hai proprio ragione, sono veramente penoso.... _________________ Franco
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Un_Allegro_Ragazzo_Morto bannato

Iscritto: 24 Mgg 2011 Messaggi: 232
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Inviato: Mar 03 Gen, 2012 1:32 am Oggetto: |
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frank66 ha scritto: |
Per me questa particolare forma mentis era quello che poteva forse caratterizzare il genere street. Magari non lo sará, ma allora cosa é che caratterizza il genere?
A parte commenti denigratori ed insulti velati con belle parole, a questo nessuno ha ancora cercato di rispondere.
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La forma mentis non traspare nelle foto, è questione del fotografo, sua e di nessun altro. Non vedo perchè lo spettatore dovrebbe ficcarsi nella mente del fotografo e ricostruire il suo modus operandi.
I confini del genere li si ricava per differenza dal reportage. Torna con la mente al passaggio dalla fotografia documentaria di Walker Evans a quella del duo Winogrand/Friedlander e capirai come si è arrivati alla street staccandosi dal genere della fotografia sociale.
Cambia l'oggetto dell'osservazione: dai "grandi" fatti che era opportuno e necessario denunciare, si è passati al racconto del quotidiano, di fatti che potevano tranquillamente passare insosservati.
Fatta questa prima premessa la seconda riguarda il criterio per scremare tra i fatti del quotidiano quelli interessanti da quello che non lo sono. In genere io trovo interessante quello che è nuovo e che mi incuriosice e tendo ad annoiarmi del già visto. Tradotto in fotografia posso ipotizzare che molti spettatori siano attratti dalla nuova interpretazione della realtà quotidiana ed annoiati dalla riproduzione della realtà quotidiana come può essere vista affacciandosi dalla finestra di casa (leggasi anche sparando foto a caso tra la folla).
Se riesci a stupire, incuriosisci. Se nel frame riesci a mescolare i soliti pezzi di mondo che messi insieme acquistano un significato diverso da quello che hanno normalmente, allora attrai lo spettatore.
Attenzione però, perchè la capacità di stupire è inversamente proporzionale all'esperienza dello spettatore. Più si guardano "street" innovative, più la stessa trama narrativa viene a noia ed il "bello" non è più tale, si è trasformato semplicemente in ordinario.
Vengo al tuo dubbio sulla necessità di non intervenire nella foto. Diciamo che può essere un fine seguito dal fotoamatore perchè è più facile che qualcosa di "nuovo" e non di già visto accada spontaneamente, piuttosto che in una scena posata. Spontaneità è spesso sinonimo di imprevedibilità.
A questo punto, però, non so veramente se vuoi ascoltare dagli altri la loro risposta o la risposta che hai in mente tu, perchè mi sembra che le risposte non siano mancate. A questo punto diccela perchè un'opinione credo tu la abbia. _________________ "Donne, Donne, è arrivato Popolino" C. |
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Haller utente

Iscritto: 05 Mgg 2009 Messaggi: 218
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Inviato: Mar 03 Gen, 2012 1:47 am Oggetto: |
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G-T ha scritto: | Per restare in tema di valutazioni soggettive, ecco: tu rapporti l'aggettivo "brutto" ad un contesto estetico. Io lo intendevo in senso più ampio, coinvolgendo anche il contenuto. Perciò - non me ne voglia l'autore della foto - definendo quello scatto "brutto" ne sottolineavo la futilità espressiva e la carenza di contenuto.
Per altro verso, non bastano le classificazioni o l'inserimento in una categoria per dare valenza o significato ad una cosa, qualunque essa sia, foto o non foto. Una cosa è quello che è e vale quello che vale. Il resto sono solo alibi postumi.
E lo ribadisco: mi sembra una questione inutile. Una foto è una foto. E questo dovrebbe bastare per giudicarla. |
Concordo assolutamente.
Bisogna tornare indietro. Liberarsi dalle convenzioni una volta conosciute. Padroneggiare le regole, disimparare da esse e guardarle poi con aria di sberleffo. Non basta, però, a creare il bello. Per questo non ci sono ricette, ci vuole talento e non tutti ce l'hanno. Ed è bene mettersi l'anima in pace, soprattutto in fotografia. La cui arte dà l'illusione di potersi esprimere per immagini grazie alla semplicità tecnica d'esecuzione, un'illusione alla portata di tutti, ma che lascia anche trasparire quanto ci sia da esprimere, cosa e in che modo.
La strada potrebbe essere quella di limitarsi a fotografare ciò che ci piace e nel modo che più ci piace. La bellezza del risultato sarà indicativa. _________________
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mike1964 utente attivo

Iscritto: 09 Feb 2004 Messaggi: 22585 Località: Salerno
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Inviato: Mar 03 Gen, 2012 9:57 am Oggetto: |
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frank66 ha scritto: | Secondo me non hai capito un cazzo di quello che ho scritto  |
frank66 ha scritto: | Prima di essere bannato per avere scritto una brutta parola rivolta ad un gentile utente... |
Allora... siamo all'inizio dell'anno, l'epifania ancora non è arrivata e ci sentiamo ancora tutti buoni, visto il clima natalizio. Per tale ragione nessuno sarà bannato, anzi non faccio neppure una ammonizione ufficiale.
-Però-... è il primo e l'ultimo avvertimento, per frank66 e per tutti quanti, in genere.
Fate i bravi!!!  _________________ [size=10]Pentax K100DS - Qualche vetro - Fuji S6500 |
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frank66 utente attivo

Iscritto: 11 Dic 2006 Messaggi: 5726 Località: Milano
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Inviato: Mar 03 Gen, 2012 8:13 pm Oggetto: |
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Un_Allegro_Ragazzo_Morto ha scritto: | [...cut]
A questo punto, però, non so veramente se vuoi ascoltare dagli altri la loro risposta o la risposta che hai in mente tu, perchè mi sembra che le risposte non siano mancate. A questo punto diccela perchè un'opinione credo tu la abbia. |
Ho aperto questo topic per stimolare una discussione su quali fossero per ciascuno i metri di giudizio per valutare una buona foto street da una cattiva foto street. Perché stimolare la discussione? Perché leggendo molti interventi di chi commenta e di chi posta nella categoria “street and life” ho l’impressione che il genere street sia considerato da molti come lo scattare un’istantanea qualsiasi in strada e poi cercare di valorizzarla con un titolo cervellotico o ad effetto o leggendovi a posteriori improbabili racconti o fantasiosi accostamenti.
Mi interessava sapere se qualcuno ritenesse che una foto “street” si possa invece concepire (in fase di scatto) e analizzare (in fase di commento) secondo alcuni canoni “basilari” comuni piú o meno a tutti i generi fotografici. Mi interessava sapere se qualcuno pensasse che esista un minimo comun denominatore che possa definire il genere al di lá dei contenuti di ogni singola immagine.
Tornando alla tua ultima domanda, il mio pensiero personale ha poca importanza; ad ogni modo, per chi fosse interessato (diciamo un amatore... ) il mio punto di vista, oltre ad emegere tra le righe dei miei vari interventi (a parte i fraintendimenti di chi ha scambiato una domanda o un’affermazione provocatoria per una mio personale convincimento), é espresso nel tutorial che é stato citato e linkato tra i primi interventi del topic. Di questo tutorial sconsiglio la lettura a chiunque pensi di trovarci quacosa di piú che qualche mera indicazione tecnica e metodologica, che in ogni caso rispecchia il mio, e solo il mio, modo di intendere questo genere fotografico. Ma soprattutto, come fattomi giustamente notare, é ben lungi dal coprire il vasto universo della cosiddetta fotografia di strada, che, come altre forme comunicative, é in continua evoluzione.
Saluti _________________ Franco
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