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gerarcone utente attivo

Iscritto: 04 Mgg 2004 Messaggi: 5313 Località: Roma
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Inviato: Mer 08 Set, 2004 6:50 pm Oggetto: Mi faccio la camera oscura! |
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Oggi ho parlato con una collega di mio cognato che aveva un ingranditore Durst B30 abbandonato nello studio (ho avuto un bel colpo d'occhio a scorgerlo tra le cianfrusaglie) che mi regala!
Per cui, dando per scontato che funzioni tutto nell'ingranditore (ma credo di si), ho pensato di acquistare da fotomatica i seguenti prodotti. Magari potreste segnalarmi qualcosa che mi manca, o che dovrei sostituire o togliere perché inutile.
TANK MINICOMPACT con una spirale
CILINDRO GRADUATO trasparente 100 cc
Caraffa semitrasparente 3 litri
TERMOMETRO in vetro ad alcool, da 0 a 40 °C
LAMPADINA DI SICUREZZA ROSSA
2 BOTTIGLIE SOFFIETTO ROWI 1 litro
BW-TNEG 250 cc diluizione 1+6 (rivelatore)
BW-UNIFIX 500 cc diluizione 1+4/1+9 (fissaggio)
ILFOSPEED MULTIGRADE 500 cc diluiz. 1+9 (fissaggio per stampa)
SET 3 BACINELLE 24x30
ILFORD MG RC IV 13x18 25 fg. 25M (fogli... giusto per iniziare)
Fatemi sapere! |
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giuseppe77 utente attivo

Iscritto: 10 Gen 2004 Messaggi: 852 Località: Napoli
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Inviato: Mer 08 Set, 2004 6:53 pm Oggetto: |
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Eh eh... poi ti posso venire a trovare a casa mi fai un pò dis cuola???  _________________ NIKON: DSLR D70 + SLR F80 (+ MB 16) | www.solonikon.com |
NIKON: 18/70 f3.5-4.5 + 50 f1.8 + 24-120 VR f3.5-5.6 | SIGMA: 70/200 f2.8 EX HSM + EX 2X APO + Apo Macro S. II f70-300 f4.0-5.6
NIKON: Flash SB 800 | MANFROTTO : 055 Pro + 141 RC + 681 + 234 RC + Mbag 90P | TAMRAC : Expedition 5 + Pro 12 | Filtri Hoya e B&W |
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gerarcone utente attivo

Iscritto: 04 Mgg 2004 Messaggi: 5313 Località: Roma
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Inviato: Mer 08 Set, 2004 7:29 pm Oggetto: |
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giuseppe77 ha scritto: | Eh eh... poi ti posso venire a trovare a casa mi fai un pò dis cuola???  |
Eh... Dammi il tempo di imparare!  |
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reed utente

Iscritto: 11 Feb 2004 Messaggi: 278 Località: Vimodrone (Mi)
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Inviato: Mer 08 Set, 2004 7:35 pm Oggetto: |
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A parer mio mancano:
il timer per l'ingranditore
il set di 3 "pinze" per maneggiare la carta nelle bacinelle
il marginatore
l'esposimetro
il microscopio (apposito) per la messa a fuoco
Inoltre, visto che intendi usare carta a contrasto variabile, dovrai comprare anche il relativo set di filtri. |
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gerarcone utente attivo

Iscritto: 04 Mgg 2004 Messaggi: 5313 Località: Roma
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Inviato: Mer 08 Set, 2004 7:39 pm Oggetto: |
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Molto interessante...
reed ha scritto: | A parer mio mancano:
il timer per l'ingranditore |
Adotto qualche soluzione casalinga, su questo non ci sono problemi.
Citazione: | il set di 3 "pinze" per maneggiare la carta nelle bacinelle |
Servono proprio? Se si, le metto.
Citazione: | il marginatore |
E' il coso che si mette intorno alla carta sul piano dell'ingranditore, vero? Ma mi pare che costi tantissimo! E' proprio necessario? Come si usa? HELP!
Citazione: | l'esposimetro
il microscopio (apposito) per la messa a fuoco |
Questi due a quanto ho letto sono superflui per un principiante come me...
Citazione: | Inoltre se intendi usare carta a contrasto variabile dovrai comprare anche il set di filtri. |
Chissà se il mio ingranditore li supporta... Altrimenti l'unica alternativa è la carta a contrasto fisso, vero?
Grazie del tuo intervento Reed! |
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Tommy Retrò utente attivo

Iscritto: 04 Ago 2004 Messaggi: 1337 Località: Torino
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Inviato: Mer 08 Set, 2004 8:04 pm Oggetto: |
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Noooooo come ti invidio!!!!!
spero solo che il risultato della tua prima stampa sia diverso dal mio..ehhehe..cioè un foglio totalmente nero..
(Anche se x affetto l'ho anche appesa in camera..) _________________ Ogni volta, quando una mia foto ha successo, mi chiedo: come ho fatto a fregarli ancora?
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edgar amministratore

Iscritto: 15 Dic 2003 Messaggi: 6378 Località: Milano
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Inviato: Mer 08 Set, 2004 8:08 pm Oggetto: |
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Cominciamo dal necessario per lo sviluppo:
Attrezzatura per lo sviluppo
Lo sviluppo NON necessita di grandi investimenti in attrezzature, e non comporta grandi sacrifici logistici. Solo una buona solidità psicologica (scherzo naturalmente!) per convincere la moglie a laciarci monopolizzare il bagno o la lavanderia. Il materiale necessario è il seguente:
· Tessuto per l’oscuramento porte e finestre.
E’ una cosa importante, essenziale. La protezione dalla luce deve essere accurata e TOTALE. Le pellicole moderne sono in gran parte pancromatiche e quindi non possono essere nemmeno esposte alla luce di sicurezza giallo-verde o rossa come le carte da stampa. Non ci sono storie, l’oscurità deve essere completissima. Per ottenerla è necessario che OGNI VETRO, FESSURA SOTTO PORTE E FINESTRE, E BUCHI DELLA SERRATURA siano ricoperti con un tessuto a tenuta di luce. Si tratta di un apposito tessuto gommato che EFFETTIVAMENTE FA IL BUIO TOTALE. Sconsiglio altre soluzioni, tramite vecchie coperte o tessuti riciclati ecc, che non garantiscono sufficiente tenuta alla luce. RIPETO, l’oscuramento è una cosa seria: ogni minima infiltrazione potrebbe velare irrimediabilmente le vostre preziose immagini. Per essere sicuri che la stanza prescelta sia davvero a tenuta di luce è necessario chiudervisi e lasciar trascorrere almeno 4/5 minuti. Dopo di che, l’occhio acquisice la sensibilità necessaria a percepire eventuali infiltrazioni. Se ne trovate, anche minime, siate inesorabili e sigillatele. NON addormentatevi in camera oscura, NON è dignitoso.
· Tank (Fig. 1).
Si tratta dello strumento fondamentale. E’ la vera e propria vasca di sviluppo, a forma cilindrica, con coperchio a tenuta di luce, che permette di introdurre e versare i vari liquidi di sviluppo e di lavaggio. Quelle storiche sono della Patterson e ci sono di varie dimensioni: da 1, 2, 3 e 5 pellicole. Le pellicole vengono disposte all’interno di una spirale di materiale plastico, disposizione che garantisce il perfetto distanziamento tra le spire e il movimento delle soluzioni di sviluppo intorno alla pellicola, assicurandone il corretto ricambio. Le spirali possono ospitare, tramite una semplice regolazione, sia pellicole 35mm che medio formato. Consiglio di acquistare una tank da 3 spirali, che consente di sviluppare contemporaneamente 3 pellicole 35mm oppure 2 pellicole formato 120 (medio formato). Tiene 1 litro circa e quindi sfrutta perfettamente le confezioni dei bagni in polvere, che sono tipicamente tarate su questa capacità.
· Spirali (Fig. 2).
Alcune sono di solito in dotazione alla tank, ma se ne possono acquistare altre a parte. Per l’utente medio il numero corretto è 3.
· Termometro.
È importante disporre di un termometro preciso e di lettura chiara. Deve avere almeno la precisione del mezzo grado. Averne uno di scorta è buona abitudine, perchè se si rompe il termometro (è di vetro, può succedere e siccome può succedere, succede. E quando succede, succede in maniera bastarda, giusto prima dello sviluppo della pellicola più importante della vostra vita) e si rompe prima di una sessione di sviluppo importante siete fregati. Anche perchè, come da legge di Murphy, se uscite di corsa a comprarne uno in emergenza, scoprirete che non ne vengono più consegnati da mesi in nessun negozio della vostra città e che i prossimi arrivi sono previsti tra 6 mesi!
· Timer.
È fondamentale avere un timer per il controllo preciso dei tempi di sviluppo, dotato di segnale acustico.
· Vasi graduati (Fig. 3).
E’ bene disporre di un paio di vasi graduati da 1 litro, con beccuccio per non spandere liquidi durante i travasi.
· Tubi graduati. (Fig. 3)
Ne servono un paio, uno da 250ml e uno da 50ml.
· Bottiglie (Fig. 4).
Le più comode sono quelle di plastica a soffietto. Ne occorrono almeno 5, più una per ogni sviluppo supplementare che si vuole utilizzare.
§ 1 per il bagno di sviluppo
§ 1 per il bagno di arresto
§ 1 per il bagno di fissaggio
§ 1 per il bagno di Selenio
§ 1 per il bagno di imbibente
Le bottiglie per camera oscura sono dotate di una prodigiosa caratteristica, mai convincentemente spiegata da alcun esperto: si moltiplicano a dismisura e difficilmente dopo qualche mese di attività, ve ne trovate in giro meno di una ventina. Accettatela con serenità, non ci potete fare nulla.
· Aprirullini (Fig. 5).
E’ una specie di apribottiglie che serve ad aprire l’astuccio metallico dei rullini 35mm. In mancanza di meglio, si può rimediare con un normale apribottiglie per bibite. Se comprate quello specifico, NON lasciatelo usare ai figli come apribottiglie, altrimenti non lo ritroverete mai più (tra i giovanissimi diventa immediatamente un oggetto trendy e terribilmente irresistibile, soprattutto quello con scritto “Ilford”).
· Forbici.
Servono per tagliare la coda e gli angoli della pellicola. Se al mattino ci avete tagliato il pesce senza poi lavarle, avrete dei fotogrammi che puzzano di branzino. (è ovviamente un garbato modo di consigliarvi una certa minima ragionevole pulizia negli strumenti di camera oscura).
· Pinze portapellicola con pesetti.
Servono ad appendere le pellicole ad asciugare dopo lo sviluppo. Giusto perchè vi sappiate regolare, una pellicola 35mm da 36 pose è lunga circa 150cm. Tenetelo presente per decidere a che altezza da terra appendere le pinze (ed evitare l’umiliante situazione di vedere un pezzo della pellicola che striscia per terra!).
· Pinze per asciugatura.
Hanno la superficie delle branche rivestite di gomma morbida. Servono a detergere le pellicole appese dall’eccesso di acqua, per evitare che si formino macchie durante l’asciugatura. Non tutti le usano. Io non le uso più. Che dio mi banni per sempre se le uso ancora.
· Guanti.
Bianchi di cotone per maneggiare i negativi. DOVETE averli. Non chiedete altro.
· Prodotti chimici.
Per il ciclo completo di sviluppo servono i seguenti prodotti:
§ Sviluppo.
Può essere in polvere, da sciogliere e diluire prima dell’uso, o liquido che va solo diluito. Alcuni sono monouso e vanno gettati dopo l’uso, altri possono essere riutilizzati fino al numero massimo di rullini indicato sulla confezione. Attenetevi alle indicazioni del produttore sulle capacità dei bagni e sulle scadenze, onde evitare sviluppi incompleti e malriusciti. Una volta preparata la soluzione di lavoro essa può avere una durata che va da poche ore a una settimana, secondo il tipo.
Esistono sviluppi “normali” che sfruttano tutta la sensibilità della pellicola e danno un risultato di notevole equilibrio (es.: Ilford ID 11, Kodak D79), altri che permettono un “tiraggio” della sensibilità (es.: Ilford Microphen), altri ancora che esaltano alcune caratteristiche, come la finezza della grana (es.: Ilford Perceptol).
Consultando i siti dei principali produttori (Ilford, Kodak, Agfa, Ornano, ecc), si possono trovare le indicazioni relative ai principali sviluppi e le tabelle con i tempi di riferimento per ogni tipo di pellicola.
http://www.ilford.com/html/us_english/bwit.html
http://66.102.9.104/search?q=cache:7fO6DGzE_OsJ:www.nital.it/Nital/Escnital.nsf/0/65121effbddb0b47c1256dd600618543/%24FILE/SBW_sviluppi_per_pellicole.pdf+sviluppi+kodak&hl=it&ie=UTF-8
http://www.agfa.com/photo/products/pdf/Prof_Chem-Brochure_English_2002.pdf
http://www.ornano.it/
§ Arresto.
È un bagno necessario per fermare istantaneamente l’azione del bagno di sviluppo. In genere, essendo gli sviluppi soluzioni basiche, l’arresto è un acido. Il più diffuso è costituito da una soluzione di acido acetico.
§ Fissaggio.
È il bagno che serve a completare lo smaltimento dei sali d’argento che non sono stati colpiti dalla luce, in modo che l’immagine sulla pellicola possa restare stabile nel tempo. Vi sono sul mercati diversi prodotti validi, nei cataloghi dei produttori di sviluppi.
§ Selenio.
È un bagno che rende la pellicola ancora più stabile ed esercita anche un’azione sulle basse luci, migliorando la prondità dei neri.
§ Imbibente.
È un bagno leggermente saponoso, che serve ad evitare la formazione di macchie di calcare sulla pellicola durante l’asciugatura.
Per quanto riguarda invece la parte di stampa:
Valgono le integrazioni fatte da Reed.
Tra gli oggetti indicati puoi evitare timer, esposimetro e marginatore (eventualmente fissi la carta con lo scotch, ma NON PUOI evitare le pinze per maneggiare la carta nelle bacinelle, e il focometro (non puoi metter e fuoco).
Inoltre le bacinelle devono essere almeno 4: sviluppo, arresto, fissaggio, ipo clearing agent. 5 se usi anche il selenium toner.
Non indispensabile, ma davvero utilissima, la smaltatrice.
ciao EDGar |
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gerarcone utente attivo

Iscritto: 04 Mgg 2004 Messaggi: 5313 Località: Roma
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Inviato: Mer 08 Set, 2004 8:25 pm Oggetto: |
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Beh... Che posso dire... Maggiore assistenza non l'avrei potuta desiderare! Mi rimangono solo dubbi riguardo alla stampa... Devo ancora capire se con il mio ingranditore posso usare i filtri, e non ho capito a che serve il focometro e come si usa, non si dovrebbe poter mettere a fuoco semplicemente sul piano dell'ingranditore? Grazie del vostro aiuto! |
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Tommy Retrò utente attivo

Iscritto: 04 Ago 2004 Messaggi: 1337 Località: Torino
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Inviato: Mer 08 Set, 2004 8:26 pm Oggetto: |
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Grazie Vescovo.. una guida + che completa..
adesso mi rendo conto che mi mancano ancora un sacco di cose..
ma tra quelle che hai citato è cosi indispensabile il focometro?..
io nn l'ho mai usato.. xò penso che si veda abbastanza bene quando l'immagine è a fuoco.. almeno a me smbra di riuscirci..(anche se sono un pò miope).. e anche il timer nn ho mai usato.. (x risparmiare conto ancora fino a tre molte volte..)ma prima o poi proverò..
cmq x gerarcone.. x iniziare penso che te la puoi proprio cavare con poco..
un solo consiglio..(tenendo sempre conto che sono novizio quanto te) inevece di tubi e tubetti graduati..forse ti conviene farti due belle taniche da dieci litri di sviluppo e fissaggio.. che poi a fine lavoro recupererai con due imbuti.. io cosi facendo sto risparmiando una valanga di soldi..  _________________ Ogni volta, quando una mia foto ha successo, mi chiedo: come ho fatto a fregarli ancora?
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reed utente

Iscritto: 11 Feb 2004 Messaggi: 278 Località: Vimodrone (Mi)
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Inviato: Mer 08 Set, 2004 8:46 pm Oggetto: |
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Ok, allora...
Timer.
Tieni presente che prima della stampa finale dovrai fare i provini (molti nei primi tempi, quando non sarai ancora capace di determinare "a naso" quale potrà essere un'esposizione di partenza abbastanza buona). Generalmente, per evitare di sprecare tanta carta in prove, si usa esporla a pezzi e ad intervalli di tempo crescenti in modo da avere più prove sullo stesso foglio. Dopo la prima serie di esposizioni si sviluppa, si fissa e si valuta. Una volta stabilita un'esposizione soddisfacente si ripete il procedimento tenendo quella come base e così via fino a che non ottieni il risultato voluto.
Ti faccio un esempio (numeri a caso ma che servono a rendere l'idea): ammettiamo che all'inizio tu reputi abbastanza corretta un'esposizione di 12" a F4. Imposti il diaframma ed esponi la carta per 3". Poi mascheri quasi tutto il foglio ed esponi per altri 3". Quindi scopri un altro pezzo ed esponi per altri 3". Ripeti il tutto altre 4 volte ed alla fine avrai una stampa che parte da un'esposizione di 3" fino ad arrivare a 21". Analizzando la stampa ti accorgi che quella di 15" sembra la più corretta. Ma ti accontenti? Ovviamente no perchè stai cercando l'esposizione ottimale per il tuo negativo. Allora prendi un altro foglio e lo esponi per 14" secondi (sempre a F4). Copri i 2/3 del foglio ed esponi per 1". Scopri un altro terzo ed esponi per 1" secondo. Risultato: carta esposta per 14", 15" e 16". Nella prima serie di esposizioni la carta non è mai stata esposta per 14" e 16" secondi, e magari adesso ti sembra migliore l'esposizione per 16". Allora che fai? Sicuramente un altra prova esponendo per 15,5", 16", 16,5" e 17". Come vedi devi iniziare a lavorare con i mezzi mezzi secondi, e qui non puoi avere la certezza della misurazione del tempo se non utilizzando il timer.
Pinze
Non sono indispensabili, però sono più comode rispetto ad un paio di guanti (mica vorrai mettere le mani nei bagni vero?)
Marginatore
Non è indispensabile, utile se vuoi avere il bordo bianco intorno alla foto e per tenere in piano fogli non proprio dritti.
Esposimetro
Anche questo non è indispensabile, ti aiuta a determinare il primo set di esposizioni.
Focometro (sono andato a riverdermi la scritta sulla scatola perchè ero sicuro che non si chiamasse microscopio ).
Indispensabile per mettere a fuoco la grana del negativo sulla carta, non provare ad usare una lente d'ingrandimento perchè tanto non ci riesci.! Il focometro è costruito in modo tale da riuscire ad illuminare la carta usando la luce proveniente dall'ingranditore e senza che tu ci proietti sopra la tua ombra.
Filtri per carta a contrasto variabile
Se la testa dell'ingranditore non prevede lo scomparto per i filtri mi sa non che ci sia alternativa a comprare carta di differente contrasto. |
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Muad'Dib utente attivo

Iscritto: 26 Lug 2004 Messaggi: 16432 Località: Trapani
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Inviato: Mer 08 Set, 2004 9:07 pm Oggetto: |
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Grande vescovo sei stato perfetto anche troppo.
Concordo su tutto tranne su una cosa , l'uso delle bottiglie a soffietto, anchio le comprai (secoli fa) ma finirono nel cestino dopo poco tempo, i motivi sono semplici: impossibili da pulire in modo perfetto e poi essendo nere non è possibile vedere le condizioni dei liquidi, le ho buttate e sostituite con normali bottiglie di vetro da un litro, che tra l'altro essendo rigide sono perfette per fare un litro di fissaggio con la confezione da 125 di Agefix, incollo poi una etichetta di carta su cui segno il numero delle pellicole fissate, dopo un po le passo come arresto e cosi risparmio con l'arresto all'acido acetico.
Se posso poi vorrei chiederti lumi sul Bagno al selenio, da quello che ho capito dovrebbe agire come un induritore o viraggio trasmormando l'argento metallico in sale di selenio, non capisco l'effetto sulle basse luci puoi essere piu preciso ???
Grazie.
Ah, dimenticavo concordo per le pinze tergifilm servono solo a rigare le nostre preziosissime pellicole appena sviluppate.
Mi permetto di specificare che la smaltatrice si usa solo con carta baritata e MAI con carte politenate pena risultati disastrosi, e ora che rivedo il tuo post non trovo niente sulle tabelle di conversione necessarie a sviluppare con temperature diverse dai 20 gradi standard, a meno che si abbia una sviluppatrice termostatata.
Ciao Enzo  _________________ Canon eos 6D | EF 50/1.8 | EF 20-35 3,5-4,5 | EF 28-135 IS 3,5-5,6 | PHOTOSHOP: La Miniguida
Yashica FX7 | Contax 139Q | Mir 20/3,5 | ML 28/2,8 | DSB 50/1,9 | Planar 50/1,7 | ML 135/2,8 | |
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gerarcone utente attivo

Iscritto: 04 Mgg 2004 Messaggi: 5313 Località: Roma
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Inviato: Mer 08 Set, 2004 9:12 pm Oggetto: |
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Ringrazio tutti di vero cuore... Non ho capito però come si stampano le carte multigrade, cioè come si utilizzano i filtri per l'ingranditore: dove si mettono, quanti sono (sono filtri colorati), come faccio a capire se il mio durst li prevede? |
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Felipe utente attivo

Iscritto: 07 Giu 2004 Messaggi: 985
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Inviato: Mer 08 Set, 2004 9:25 pm Oggetto: |
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gerarcone ha scritto: | Ringrazio tutti di vero cuore... Non ho capito però come si stampano le carte multigrade, cioè come si utilizzano i filtri per l'ingranditore: dove si mettono, quanti sono (sono filtri colorati), come faccio a capire se il mio durst li prevede? |
I filtri si comprano, li ho ma non ricordo qanti sono ... piu' di dieci ?
nella testa ci dovrebbe essere un cassettino dove questi si inseriscono .
Io li ho usati per un po', poi ho comprato un ingranditore con la testa "multigrade", basta ruotare una manopolina per stabilire la gradazione 8) moooolto meglio ....ma non lo uso da molto...forse lo metto in vendita  _________________ Nikon F70 - Nikon FM2 - Yashica T zoom - Leica d-lux 3 - 19 mm Vivitar - 28 mm Sigma - 50 mm Nikkor - 85 mm nikkor - 135 russo - 24-120 Nikkor - 70-300 apo macro Sigma - CanoScan FS4000US + VueScan - |
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reed utente

Iscritto: 11 Feb 2004 Messaggi: 278 Località: Vimodrone (Mi)
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Inviato: Mer 08 Set, 2004 9:30 pm Oggetto: |
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gerarcone ha scritto: | Non ho capito però come si stampano le carte multigrade, cioè come si utilizzano i filtri per l'ingranditore: dove si mettono, quanti sono (sono filtri colorati), come faccio a capire se il mio durst li prevede? |
Sul mio ingranditore c'è un cassettino tra la lente condensatrice ed il soffietto con l'obbiettivo.
I filtri sono una dozzina, il colore parte dal giallo (contrasto 00) fino ad arrivare al viola (contrasto 5) |
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gerarcone utente attivo

Iscritto: 04 Mgg 2004 Messaggi: 5313 Località: Roma
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Inviato: Lun 13 Set, 2004 12:35 pm Oggetto: |
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edgar ha scritto: |
Aprirullini
E’ una specie di apribottiglie che serve ad aprire l’astuccio metallico dei rullini 35mm. In mancanza di meglio, si può rimediare con un normale apribottiglie per bibite. Se comprate quello specifico, NON lasciatelo usare ai figli come apribottiglie, altrimenti non lo ritroverete mai più (tra i giovanissimi diventa immediatamente un oggetto trendy e terribilmente irresistibile, soprattutto quello con scritto “Ilford”). |
Ma come si usa l'apribotiglie con i rullini? Non sono ancora riuscito ad aprirne uno! |
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Corto utente attivo

Iscritto: 02 Mgg 2004 Messaggi: 6781 Località: Napoli
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Inviato: Lun 13 Set, 2004 12:47 pm Oggetto: |
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Bravo bravo così vengo a casa tua a trovarti spesso eeh?  |
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Iggy utente

Iscritto: 10 Ago 2004 Messaggi: 328 Località: Bologna
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Inviato: Lun 13 Set, 2004 8:59 pm Oggetto: |
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edgar ha scritto: | · Pinze per asciugatura. /.../Non tutti le usano. Io non le uso più. Che dio mi banni per sempre se le uso ancora. |
Posso chiederti perchè tu non le usi più? Hanno qualche controindicazione? Tipo portano via l'emulsione, rischiano di graffiare la pellicola o cose del genere?
Citazione: | § Imbibente.
È un bagno leggermente saponoso, che serve ad evitare la formazione di macchie di calcare sulla pellicola durante l'asciugatura. |
E' indispensabile o si può fare a meno disponendo ad esempio di pinze per detergere le stampe? Nei vari manualetti, articoli su internet etc. che ho consultato non fanno riferimento all'Imbidente e al Selenio ma solo a sviluppo, arresto e fissaggio.
Mi illumini per favore?  _________________ flavio |
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