Filtri e digitale: cosa mi serve davvero?

[MrZzz]

Filtri e digitale: cosa mi serve davvero?

Ho notato che ci sono alcuni utenti un po' confusi sui filtri e il loro impiego. Mi farebbe piacere dare una mano a coloro che si avvicinano la prima volta a questo tipo di accessorio, vuoi per caso o vuoi per necessita'.

Nella mia storia personale, ricordo che ero entusiasta di tutti questi vetri colorati che mio padre teneva nella valigia della Nikon FM: è stato allora che ho iniziato ad interessarmi ai filtri, arrivando persino a costruirmene alcuni per gli usi piu' strani.

In questa breve trattazione, parleremo unicamente dei filtri per il digitale. Non me ne vogliate, ma allargarsi all'analogico mi costringerebbe a scrivere un trattato (solo per le conversioni di temperatura, ce ne sarebbe da dire! )... Grazie al formato RAW, è possibile modificare molti dei parametri che una volta richiedevano filtri appositi: cio' semplifica il lavoro e l'apprendimento di certi concetti, ed abbassa il rischio di commettere errori ai meno esperti.

---

Iniziamo dal principio: ci sono alcuni filtri che potremmo definire comodamente "di base", poiche' si incontrano molto spesso nelle vetrine o nelle borse dei fotoamatori. Si tratta dei filtri UV e Skylight, e dei polarizzatori: vediamo ciascuno di loro in dettaglio.

Filtro UV (UV15 e UV17): E' uno dei filtri piu' diffusi come lente di protezione. Ho indicato due codici, UV15 e UV17: la differenza fondamentale e' la capacita' di filtraggio alla frequenza a 400nm. Detta cosi' puo' spaventare, ma semplifichiamo dicendo che il 17 e' piu' potente del 15 (il primo filtra il 97% di quella frequenza, il secondo l'81%). Lo scopo del filtro UV e' di schermare la frequenza dei raggi ultravioletti: il nostro occhio non e' in grado di coglierli, ma le nostre foto vengono spesso impastate da foschie strane che per noi erano invisibili. L'UV provvede a garantire cieli piu' limpidi, toni piu' caldi ed eliminare una certe dominante azzurra delle foto scattate durante le ore centrali della giornata.

Senza: - Con:

Filto Skylight (SKY 1A): Il suo funzionamento e' analogo all'UV, aggiunge infatti calore ed elimina foschie e dominante blu. E' altrettanto diffuso come lente di protezione. Questo filtro a volte e' leggermente rosato: introduce quindi una variazione cromatica nella foto. Se non gradite, meglio un UV o un Haze.

Filtro Haze (HAZE 1 e HAZE 2A): Anche per questo filtro, vale lo stesso discorso dei due precedenti. Addirittura l'Haze 2A filtra completamente la frequenza dei 400nm.

Abbiamo quindi visto i 3 filtri che vengono spessi usati come protezione delle ottiche montate. E' bene ricordare tuttavia, che un filtro e' tale perche' modifica la luce che usiamo per le nostre fotografie: andrebbe quindi impiegato SOLO quando c'e' davvero bisogno. Per proteggere le ottiche esiste un filtro specifico chiamato CLEAR, che non applica alcuna modifica alla luce in ingresso. E' quindi consigliabile laddove sia possibile, scegliere questo per proteggere i nostri acquisti.

Passiamo ai polarizzatori.

Filtro Polarizzatore (PL e CPL): Il filtro polarizzatore e' genericamente indicato come capace di rimuovere riflessi dalle superfici e di saturare i colori nell'immagine. E' bene chiarire che un polarizzatore da solo non basta a fare delle foto fantastiche: bisogna fare un po' di pratica per capirne i limiti e le potenzialita', e non si deve aver paura di sperimentare.
La differenza fondamentale tra PL e CPL e' legata alla tecnica costruttiva: il PL e' il cosiddetto polarizzatore lineare, di piu' antica concezione; il CPL invece e' il polarizzatore circolare, resosi indispensabile con l'avvento delle ottiche autofocus (AF). Le differenze costruttive, rendono il CPL generalmente piu' costoso del PL: dal punto di vista della resa finale, i risultati sono identici (anche se personalmente, e non sono solo tra i fotoamatori, preferisco sempre un buon lineare ad un circolare...).
Una delle caratteristiche fondamentali del polarizzatore e' la sua capacita' di ruotare: in pratica, scoprirete che il filtro si avvita normalmente davanti al vostro obiettivo, ma la parte anteriore che contiene la lente rimane libera di ruotare. Cio' si rende necessario poiche' il filtro polarizzatore agisce su un solo piano per volta... forse e' il caso di spiegare!
Un raggio di luce, in fisica e' assimilabile ad un'onda: il punto e' che questa onda vibra in tutte le direzioni. Accade pero' che quando questa onda colpisce una superficie riflettente o semiriflettente (metalli, la superficie del mare, le particelle di vapore acqueo nell'atmosfera), questa venga riflessa in una sola direzione: si dice che la luce e' stata polarizzata su un piano. Il filtro polarizzatore e' in grado di assorbire ed eliminare questi specifici piani di riflesso: per questo motivo, una volta montato potrete osservare come ruotandolo cambi drasticamente la quantita' di luce riflessa nella vostra inquadratura.
Il filtro polarizzatore viene impiegato sia nelle riprese dei panorami, per ridurre le foschie e saturare i colori (cieli blu e prati verdi), sia nelle riprese al mare per mostrare il fondo (se lo desideriamo). Puo' venire comodo anche nel ritratto o in sessioni di street, quando magari c'e' una finestra o una vetrina che ci infastidisce. E' una lente che abbassa la luminosita' della scena, quindi il suo uso va attentamente vagliato.
Se siete al vostro primo acquisto e possedete una macchina moderna e AF, preferite l'acquisto di un CPL: alcuni sensori AF vanno in crisi se viene impiegato un polarizzatore lineare, poiche' taglia alcune frequenze fondamentali per il loro funzionamento.

Senza: - Con:

Abbiamo quindi preso in esame i filtri fondamentali di un corredo fotografico di base. Il CLEAR per proteggere le ottiche, UV, HAZE e SKYLIGHT per rimuovere le foschie, PL e CPL per saturare i colori e ridurre i riflessi.

Lavorando in digitale, potreste tranquillamente non avere bisogno di altro. Questi sono i filtri che io mi porto dietro durante le uscite, e sono utili sia per foto di panorami che per macro, per foto sportive o ritratti.

Ovviamente, l'appetito vien mangiando... Ci sono un altro paio di filtri che io tengo in borsa, e che possono risultare utili in pochi ma significativi casi.

Filtro Neutral Density (ND2, ND4, ND8): Questo tipo di filtro non comporta alcuna modifica al colore delle nostre immagini: il suo scopo e' soltanto ridurre la quantita' di luce che arriva alla pellicola o al sensore. Le varie sigle si riferiscono alle diverse capacita' di schermo: l'ND2 abbassa di 1 stop la luminosita', mentre l'ND4 arriva 2 stop e l'ND8 a 3 stop.
Lo scopo dei filtri ND non e' univoco: ci sono vari casi in cui possono risultare utili, ma il loro utilizzo non e' semplice e immediato e richiede un po' di esperienza. Vanno impiegati quando c'e' bisogno di allungare i tempi di posa: per esempio perche' vogliamo sfocare decisamente lo sfondo e quindi siamo costretti a tenere il diaframma molto aperto in una giornata luminosa; oppure se vogliamo ottenere effetti particolari su dei soggetti in movimento (una cascata o un auto).
I filtri ND esistono anche in versione graduale (vale a dire che passano dal trasparente al grigio), e possono servire soprattutto nelle riprese dei panorami per abbassare la luminosita' di una parte dell'inquadratura (ad esempio un cielo troppo luminoso) e garantire cosi' una corretta esposizione complessiva. Questo tipo di ND (di solito indicato come GND), non e' fondamentale per il digitale: lavorando in postproduzione, e' possibile correggere l'esposizione di singole zone della fotografia, e quindi scegliere di scattarla leggermente sottoesposta o sovraesposta per apportarvi modifiche in seguito.

Senza: - Con:

Filtro Sunsoft: Questo filtro fa parte della categoria dei diffusori. Esistono vari tipi di diffusori, che garantiscono diversi risultati nell'immagine finale: in generale, il loro scopo e' quello di creare una atmosfera "romantica" attorno al soggetto, esaltando le alte luci e sfocando leggermente i contorni. E' un filtro adatto essenzialmente alla foto a colori: si utilizza principalmente nei ritratti. E' un filtro di cui potreste fare tranquillamente a meno, perche' puo' essere riprodotto in fotoritocco in pochi secondi: potenza del digitale...

Senza: - Con:

Nella mia borsa potrete trovare anche un Cross-Screen, utile per creare un effetto "stella" attorno alle luci nei panorami notturni o se vogliamo rendere "insolito" un riflesso. Oggi e' un filtro soppiantato dai vari STAR: ne trovate di vari tipi, adatti a realizzare effetto stella a 2, 4, 8 o 16 punte.

Senza: - Con:

---

Possiamo fermarci qui. Abbiamo fatto la conoscenza di alcuni tra i filtri piu' noti ed utilizzati nel campo della fotografia, ed in particolare quelli piu' utili per il digitale.

Qualche consiglio finale: se siete alle prime armi, non ammazzatevi a comprare 2000 filtri. Il piu' delle volte finirete per non usarli, o usarli e sbagliare la foto. Quando si e' agli inizi, e' bene concentrarsi sulla corretta composizione dell'inquadratura e su una corretta esposizione, messa a fuoco, scelta della profondita' di campo... L'utilizzo dei filtri richiede una certa padronanza dei concetti di base: il loro scopo e' di aggiungere un tocco finale ad una foto gia' di per se' tecnicamente perfetta.

Ricordate: una bella foto non si distingue per i cieli azzurri o i prati verdi, ma per la sensazione che riuscite a trasmettere a chi la guarda. Le foto che mi hanno dato maggiori soddisfazioni, le ho scattate senza filtri: ma ho avuto il piacere di far provare a chi le guardava, le stesse emozioni che ho provato io mentre le scattavo.

[MrZzz]

Appendice 1: il sistema Cokin

Dopo aver letto tutta questa trattazione, alcuni di voi avranno scoperto che i filtri non sono esattamente tutti a buon mercato. Un UV decente, è possibile pagarlo anche pochi euro: certo per garantirsi qualita' ottica e costruttiva eccellente, si puo' arrivare a spendere anche decine di euro per un solo filtro. Come fare?

Alcuni filtri bisogna comprarli. Spendo sempre una decina di euro per ogni ottica che compro: ci metto davanti un CLEAR o un UV, e sono tranquillo che le mie ditate e qualche sfortunato incidente (o la pioggia e la sabbia), non rovineranno il trattamento del mio obiettivo.

Per tutti gli altri filtri, dal polarizzatore al ND, e' possibile risparmiare qualche euro ricorrendo al sistema Cokin (http://www.cokin.co.uk/pages/main.htm).



Che cos'e' il sistema Cokin? E' una ingegnosa idea di un signore francese (tale Coquin se non ricordo male). Esistono in commercio molti obiettivi, e spesso nel nostro corredo ci troviamo con diametri di filtri diversi a seconda dell'ottica: acquistare un polarizzatore (magari di marca) diverso per ciascuno dei nostri obiettivi, ci puo' costare una fortuna. Senza contare la scocciatura di portarsi dietro ogni volta 10 filtri, di cui magari 3 o 4 sono doppioni.

Il sistema Cokin scavalca questo problema: mediante l'uso di anelli di vario diamentro, adatti a coprire la gamma dei vari obiettivi in commercio, e' possibile sfruttare sempre lo stesso filtro per tutto il proprio corredo.

Cosa vi occorre per utilizzare i filtri Cokin: un anello (o piu' anelli) per il diametro del vostro obiettivo; un portafiltri (capace di ospitare 3 o 4 filtri contemporaneamente); i filtri che preferite.

Il sistema Cokin esiste in diverse varianti: serie A, P, Z e X. Nella fotografia reflex, vale la pena prendere in considerazione solo le serie A e P, capaci rispettivamente di coprire ottiche con diametro anteriore fino a 62 e 82mm. Per il mio corredo ho scelto di adottare il sistema P, cosi' da poter impiegare ottiche semi-pro il cui diametro anteriore e' di solito superiore ai 62mm.

Il kit di anello e portafiltri (spesso identificati come ring ed holder), costa pochi euro: trovate in commercio sia la versione originale Cokin, che alcune riproduzioni Kood o "made in china". Se la qualita' vi sembra buona, non preoccupatevi: di solito solo al 100% compatibili.

I filtri sono disponibili in diverse versioni a seconda della serie: un filtro A non puo' andare su un portafiltri P (troppo piccolo - volendo esiste un adattatore, ma vi trovereste in difficolta' con le ottiche grandangolari), e ovviamente un filtro P non entra in un portafiltri A. I filtri P costano qualche euro in piu' di quelli A, ma non si parla di differenze abissali.

Qualche svantaggio, il sistema Cokin ce l'ha: c'e' il rischio di qualche Lens Flare nelle foto controsole (ma quello anche con i filtri normali). Usando il flash integrato di alcune reflex, nelle foto macro potrebbe accadere di vedere aloni scuri nella parte alta (soprattutto se usate un sistema P). Infine, lasciare anello e portafiltri montato puo' non essere comodo in tutte le situazioni.

Il sitema Cokin non e' universalmente gradito: tuttavia e' una buona soluzione per i fotoamatori, grazie alla sua flessibilita' e alla vasta gamma di differenti filtri in commercio. Con il sistema Cokin, diventa ragionevole pensare di investire qualche euro di piu' in filtri: dovendo comprare un solo polarizzatore, possiamo tranquillamente prendere un Cokin originale.

---

Appendice 2: codici filtri Cokin

Riepiloghiamo brevemente i codici Cokin dei filtri di cui abbiamo parlato.

UV: 231
Skylight: 230
PL: 160
CPL: 164
ND2: 152
ND4: 153
ND8: 154
Sunsoft: 694
Star 4: 057
Star 8: 056

Vi ricordo che e' possibile distinguere tra le varie serie mediante una lettera che precede il codice filtro: ad esempio, un polarizzatore circolare serie A lo troverete sotto il nome di A164, quello serie P come P164.

[Eddard75]

Complimenti!!
Conciso, ma allo stesso tempo chiaro ed esaustivo!

Ciao

[spawn150]

grazie mille...davvero molto molto utile!

[MrZzz]

Grazie ad entrambi.

[marklevi]

ottimo lavoro!

[Aragorn77]

Veramente un buon lavoro, credo che sia giusto mettere questo topic in rilievo.

[MrZzz]

Grazie anche a voi.

[bgianni]

Grazie...veramente utile!
Ciao. Gianni

[Zet@]

WOW
da principiante mi serviva proprio una miniguida ai filtri

[muzly]

ho letto l'articolo..... direi perfetto!!!!!!!!


ma perche non simette come guida?

[luca0672]

da neofita, ho letto in maniera molto interessata il post sui filtri, mi ha tolto alcuni dubbi, ma me ne ha aggiunti anche degli altri; dunque, giustamente a fine post, viene consigliato vivamente di imparare le tecniche base, poi cominciare a cimentarsi coi filtri, ok, ho acquistato uno SKYLIGHT 1A e un polarizzatore (ed anche qui poi chiederò lumi) e vedrò di utilizzarli al meglio finchè non diventerò "padrone del mezzo" per poi sbizzarrirmi in lungo e in largo.
a questo punto mi chiedo: -ma il venditore mi ha preso per il ... naso? avevo chiesto una lente per proteggere l'obbiettivo. mi ha dato lo SKY.
per le foschie tipiche delle zone di mare, mi ha dato il polarizzatore.
ho letto che per proteggere la lente e meglio il CLEAR, non varia la luce. è meglio prendere questo o mi posso tenere lo SKY?
adesso veniamo all'altro dubbio. un CPL ha la lente frontale che gira, giusto? ora il polarizzatore che mi hanno venduto per la mia D50 è marchiato sull' astuccio di cartone PL, il filtro non ha nessuna marchiatura se non il diametro dello stesso, la marca e la scritta Polarized, ma la lente frontale gira. sono io che non capisco ancora una fava, o era sbagliata l'etichetta sull'astuccio?
grazie
luca
P.s. probabilmente, anzi sicuramente, per voi queste saranno stronzatine da pivello (quale io sono), ma per me sono cose abbastanza importanti per continuare nella conoscenza di questo splendido mondo.

[MrZzz]

Lo SKY va bene per proteggere l'ottica.

I polarizzatori ruotano tutti: quindi e' tutto regolare.

Una sola considerazione, che manca nel post originario: occhio ai filtri economici. Spesso il loro trattatamente antiriflesso non e' adeguato, e causano un buon numero di riflessi e giochi di luce indesiderabili (flare).

Spendete qualche euro in piu' per mettervi al sicuro.

[marietto]

Ottimo lavoro MrZzz. Grazie.

[Kairos]

Grandissimo MEMO!!!
Molto chiaro e esaustivo.......per porteggere meglio il clear, altrimenti, se serve, UV e Skylight.....giusto?!
solo 2 domandine:

1 ma tra UV e Skylight, non c'è praticamente differenza?!?

2 Quando parli di filtri di qualità sui quali conviene investire qualcosa cosa intendi!?Quali marche?!?!Intorno a quali prezzi!?!?

Grazie ancora per il prezioso lavoro........


Kairos

[MrZzz]

1 - Praticamente nessuna, ma gli Skylight a volte sono leggermente rosati (e quindi introducono una modifica cromatica).

2 - Hoya e' una buona via di mezzo. Si trovano a prezzi simpatici. Quanto simpatici dipende dal tuo budget. Sicuramente prendendo quelli da 100€ non si sbaglia (quasi) mai...

[pacult]

Bella miniguida, molto chiara e sintetica.

Un unico dubbio, ma se monto un filtro clear ad esempio (ma anche UV o Sky) per proteggere la lente, non è che degrada in qualche modo le prestazioni dell'obiettivo? Ad esempio il contrasto?

[MrZzz]

L'ho scritto: un filtro e' un filtro. Se si chiama cosi', e' perche' FILTRA la luce e cambia le caratteristiche dell'immagine.

Se di buona qualita', aggiunge qualcosa.
Se di cattiva qualita', toglie qualcosa.



Scusa ma sono di fretta...

[elavmi]

Ciao a tutti, sono nuova del forum e non da molto ho acquistato una 350D.
Ho acquistato un nuovo obiettivo canon 17/85 stabilizzato ultrasonic, ma essendo un diametro 67 devo comprare un nuovo polarizzatore ... dubbio che differenza c'è tra HOYA HMC - HOYA PRO 1 DIGITAL E HOYA SUPER HMC. Fino ad ora sono riuscita a trovare solo HMC, ma il non conoscere le differenze non mi rende sicura nell'acquisto. Ho fatto delle ricerche in rete ma non ho trovato nulla se qualcuno mi può aiutare mi fate una cortesia!
Buona Pasqua

[Zet@]