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dissolvere il pensiero calcolante
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di oltre n
Lun 29 Mar, 2021 4:45 pm
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oltre n
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MessaggioInviato: Lun 29 Mar, 2021 4:47 pm    Oggetto: dissolvere il pensiero calcolante Rispondi con citazione

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oltre n
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Iscritto: 03 Giu 2019
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MessaggioInviato: Lun 29 Mar, 2021 4:48 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

La metafisica,secondo Martin Heidegger, ha messo in circolazione un’unica forma di pensiero: il pensiero calcolante ( riduzione di tutto il pensiero alla calcolabilità), che ha trovato nell’economia e nella tecnica l’espressione più alta e organizzata.
La tecnica è infatti la realizzazione compiuta dell’intenzione segreta della metafisica, la più idonea a garantire non solo la disponibilità di tutte le cose, ma anche la loro riproducibilità. Eppure, la razionalità imposta dalla tecnica, che esige di raggiungere il massimo degli scopi con l’impiego minimo dei mezzi, finisce per mettere fuori gioco la condizione umana.
Ciò che fuoriesce da questa razionalità, per la tecnica è solo un elemento di disturbo e dunque deve essere eliminato.
Accade però che l’uomo non sia solo razionalità, ma anche irrazionalità. Infatti irrazionale è la fantasia, l’immaginazione, l’ideazione, il desiderio, il sogno. E se questi aspetti vengono ridotti o soppressi, abbiamo ancora a che fare con l’uomo?
Al tempo di Heidegger la tecnica poteva ancora essere considerata uno strumento nelle mani dell’uomo. Oggi non lo è più: è diventata l’ambiente in cui l’uomo vive, e l’uomo stesso è diventato un funzionario della tecnica.
Noi abitiamo ancora la Terra o unicamente la tecnica? Oggi la tecnica è molto di più che uno strumento nelle mani dell’uomo: è l’ambiente in cui l’uomo vive.

Umberto Galimberti

https://www.feltrinellieditore.it/opera/opera/heidegger-e-il-nuovo-inizio/#descrizione
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-Max-
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MessaggioInviato: Lun 29 Mar, 2021 7:11 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

L'uomo con la clava era un uomo felice?
La figura racchiusa nell'ipercubo è al centro di ciò che ha costruito o che le è stato imposto?
L'isolamento nel punto più centrale e quindi lontano dai gangli nervosi sollecitati, che ci distraggono dal pensiero cosciente e consapevole, a volte è un percorso necessario e irrisolvibile.
Realizzazione caleidoscopica di uno stato d'animo e fisico ben rappresentato.

_________________
- Fotografo della domenica
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rrrrossella
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Iscritto: 14 Set 2011
Messaggi: 10508
Località: Roma

MessaggioInviato: Mar 30 Mar, 2021 11:26 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Comprendo e condivido, per certi versi, quanto hai detto presentando questa immagine, ma credo che una totale dissolvenza non sarà più possibile… potremmo, forse, arrivare a una convivenza.
Molto bella la tua rappresentazione del concetto, in un’immagine di valore concettuale e anche estetico. Ma… non hai utilizzato la tecnica per realizzarla? Smile

Ciao! Ciao
Rossella
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MessaggioInviato: Gio 01 Apr, 2021 3:59 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

-Max-,rrrrossella
Grazie a d entrambi per le letture ed apprezzamento.

A mio avviso, alla parola “tecnica”, ottenuta dalla traduzione del testo dal tedesco in italiano, andrebbe sostituto il termine “tecnicismo”, rispecchierebbe meglio quanto descritto nella didascalia . Heidegger, all' applicazione prettamente tecnicista della scienza, contrappone il pensiero meditante.
L' immagine, che descrivo brevemente, è il risultato ottenuto dopo aver “ meditato” sul testo e video di Galimberti
https://www.feltrinellieditore.it/opera/opera/heidegger-e-il-nuovo-inizio/#descrizione

Il pensiero calcolante ( forme geometriche ) è parte integrante dell'essere vitale, fisico, mentale ,spirituale e non può essere eliminato, così come la razionalità non può essere separata dalla irrazionalità. Con la meditazione ( figura al centro avviluppata dalla opalescenza bianca ) si percepisce una stato di unicità con il tutto, in cui il pensiero calcolante “ tace” , non valuta e non calcola . Tra i due pensieri, avviene un dissolvimento-aggregazione alchemico (solve et coagula ), in cui c'è la trasmutazione continua e spontanea di un aspetto nell' altro, con un equilibrio dinamico in armonia con il tutto. Con questa modalità si può avere un nuovo paradigma esistenziale, non più soggetto alla scelta tra un aspetto ed il suo opposto, tipico del sistema dualistico.
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