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photo4u.it - Interviste
Le interviste di photo4u.it! 5 min. con Gennaro Morga
Per la Sezione Interviste - "5 minuti con…" La nostra Redazione ha intervistato Gennaro Morga, fotografo ed ex Staff Architettura molto apprezzato e conosciuto, con noi dal 2010, per aiutarci a conoscerlo meglio. La Sezione Interviste è stata unita al gruppo di interviste "5 minuti con...", formando un gruppo unico di interviste a utenti che nel corso del loro cammino su photo4u.it si sono contraddistinti per meriti fotografici e personali.

Raccontiamo attraverso alcune domande e relative risposte, con contributo visivo di foto dell'Autore, la storia fotografica e il cammino intrapreso.

Le interviste passate sono disponibili qui Buona lettura a tutti!






Domande a cura di Teresa Zanetti e di Laki85

Ciao Gennaro, tanto per cominciare, raccontaci qualcosa di te, soprattutto qualcosa della fotografia, del tuo modo di intenderla, di come ci sei arrivato e di quando hai capito che l’architettura era il tuo interesse fotografico principale.

Innanzitutto vorrei cogliere l’occasione per ringraziare lo Staff per avermi dato la possibilità di poter parlare di me e del mio modo di intendere la fotografia.

Sono sposato e padre di due bambine Gaia e Diletta rispettivamente di 10 e 7 anni, ed è proprio per immortalare la primogenita nel modo migliore che decisi di comprare una di quelle macchinone nere con quei cannoni davanti che tutti chiamano reflex, ma di cui io penso che facciano solo buone fotografie.

In seguito mi imbatto in uno dei libri della collana “La biblioteca del fotografo”, dove l’autore era Bryan Peterson, un libro eccezionale che mi darà il modo di scoprire un mondo bellissimo e affascinante che darà inizio ad una vera e nuova passione.

Sin da subito mi sono reso conto che prediligevo immortale scene pulite , con rigore e con equilibrio, istintivamente avevo scelto qualcosa senza che lo volessi coscientemente, avevo scelto l’architettura ma nn sapevo neanche che esistesse una foto specializzata in tal settore, lo scoprii con photo4u, guardando le sezioni e seguendo i fotografi che postavano in essa.

Ricordo addirittura un tutorial di ZioMauri29 su come correggere le linee cadenti “che divenne bibbia per me”.

(I tutorial di Architettura sono Qui ndr)

Come intendo io la fotografia?

Non la intendo, la percepisco la sento va oltre il pensiero è intima.

Gennaro MorgaGennaro MorgaGennaro MorgaGennaro Morga
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Profilo su p4u: Qui e Gallery su p4u: Qui

Hiroshi Sugimoto, con una felice metafora, ha definito l’architettura “un’illusione” di spazio. Uno spazio artificiale, che si inserisce in quello naturale, dando l’impressione di aumentarlo. Sebbene non sia una regola fissa, ho notato che nella tua ricerca fotografica si incontrano sia immensi spazi naturali, volutamente ritratti vuoti, sia spazi antropici in cui i volumi si assommano gli uni agli altri, quasi congestionando il frame.

Che cosa è, per te, lo spazio? Quale ne è “il senso”?


Inevitabilmente quando si pensa ad uno spazio la prima immagine che il cervello elabora è quella dell’infinito, ma non per un fotografo: lui cercherà di estrapolare una porzione di esso escludendo il resto, cercherà un soggetto o un avvenimento e con esso sintetizzerà e definirà uno spazio che inizialmente era infinito ma che ora ha una dimensione e una realtà, è a questo che solitamente penso quando scatto un paesaggio o una struttura architettonica nella sua interezza, diversamente accade in alcuni scatti dove congestiono il frame, dove il mio pensiero è più rivolto ad esaltare altri particolari, principalmente architettonici.

La metafora di Hiroshi Sugimoto?!? Geniale!

Nel 2006 nel suo saggio “Architettura e felicità”, Alain de Botton racconta che il benessere dell’uomo è in stretto rapporto con l’ambiente in cui vive, che esiste una stretta correlazione tra la bellezza degli edifici e la felicità di chi li abita. Osservando le tue fotografie emerge proprio il tuo amore per la bellezza architettonica, ricercata con dedizione non solo in edifici storici, che con una semplificazione potremmo definire “artistici”, ma anche in quelli ultramoderni, più austeri. Anche per te “architettura è felicità”?

È sicuramente vero affermare che esiste una correlazione tra la bellezza degli edifici e la felicità di chi li abita, chi non lo sarebbe se abitasse in un edificio realizzato da Renzo Piano o da Zaha Hadid o magari da Lloyd Wright, ma non credo neanche si possa restringere il campo alla sola bellezza che l’architettura offre, c’è sicuramente qualcosa di più intrinseco e personale nel legame che si instaura tra l’uomo e l’ambiente in cui vive, magari passa inosservato all’osservatore ma di sicuro l’architetto che lo ha progettato ne ha fatto un principio.

Personalmente l’architettura mi rende decisamente felice per due motivi: il primo è viverla.

Il secondo, non meno importante, è ricercarla fotograficamente laddove non è scontata, laddove un occhio poco incline non la vedrebbe, esaltare anche un singolo particolare con l’ausilio di una luce radente che ne esalti la materia, o magari con un’ombra che giochi con le sue linee rimarcate disegnando un altro spazio che c’è ma non si vede …

Ecco, questo mi appaga.

Questa ricerca mi porta indistintamente sia verso edifici storici classici, per i quali preferisco sempre una ripresa rigorosa, sia a quelli ultramoderni, con i quali posso anche scegliere una ripresa volta ad enfatizzare maggiormente le loro linee accattivanti.

Frequentemente associamo la fotografia di architettura ai Becher, alla loro storia di assoluto rigore, determinazione, attenzione … Ma mi pare di capire che per te, invece, esista anche una dimensione di divertimento, oserei dire ludica nell’approccio a questo tipo di fotografia. Forse accostabile allo “sguardo fanciullo” (con ciò intendendo uno sguardo “nuovo” che si posa su ciò che osserva senza pregiudizi) di un Renger-Patzsch affascinato dalla bellezza del mondo. Mi sbaglio? (dimmi di no!)

No non sbagli, credo che in un percorso fotografico in particolare quello di architettura sia fondamentale studiare, ed anche emulare chi questo genere lo ha inventato, i Becher hanno buttato delle fondamenta principalmente nel rispetto di alcuni canoni come la rigorosità e l’equilibrio nelle loro riprese, e tutt’oggi rimangono dei capisaldi dai quali non si può prescindere, vero anche che le regole una volta apprese si possono forzare portandole al limite ma sopratutto farlo con la consapevolezza di chi sa, allora si può dar vita a delle riprese nuove, originali, atte a sfruttare le geometrie che l’architettura moderna offre, o magari provare a giocare con le linee cadenti tanto da generare una visione surreale.

È un consiglio che ho dato spesso, quando ero nello Staff di photo4u, ai nuovi utenti e ne sono fortemente convinto, tra l’altro si inizia quasi sempre emulando un fotografo che ci piace ma poi proviamo a crearci un nostro percorso.

Anche se quella che sto per farti potrebbe sembrare una domanda banale, penso che possa rivelare molto della tua visione di un genere fotografico che può apparire freddo e asettico.

Se dovessi elencare in ordine di importanza gli elementi che rendono memorabile una fotografia di architettura, cosa metteresti alle prime posizioni e perché?


La tua non è una domanda affatto banale, e spero piuttosto che non lo sia la mia risposta.

Penso che una foto di architettura non sia quasi mai memorabile, ma credo piuttosto che sia funzionale e che abbia lo scopo di attrarre l’osservatore e dargli più informazioni possibili su un luogo o magari anche su di un particolare , basti pensare al lavoro di Gabriele Basilico in “Ritratti di fabbriche” come e quante informazioni abbia dato in una sequenza di foto architettoniche ma allo stesso tempo narrative, in quella serie sembra che il tempo si sia fermato e le foto siano sospese, questo per esempio potrebbe essere un elemento che metterei nelle prime posizioni per rendere una foto architettonica più intrigante.

Se invece pensiamo alle foto di Fontana, allora direi che il colore, i volumi che si sovrappongono, le ombre che donano una tridimensionalità pazzesca aggiungono altri elementi alla lista.

Credo che non esista un ordine di importanza ma che molto dipenda dal tipo di foto a cui vogliamo rivolgerci, anche nella stessa architettura.

Dando un’occhiata alla tua galleria non ho notato una predilezione particolare per le proposte in bianco e nero piuttosto che a colori. Trattandosi di due linguaggi fotografici diversi, quando secondo te è opportuno scegliere l’uno piuttosto che l’altro nella fotografia di architettura?

Da un punto di vista puramente tecnico trovi più insidioso gestire in modo efficace un buon monocromo o equilibrare le tinte in una foto a colori?


Indubbiamente siamo di fronte a due linguaggi estremamente differenti, non prediligo uno in particolare ma molto dipende dalla luce che trovo in quel momento, una luce molto contrastata con delle ombre interessanti e nette sono un invito a nozze per un bianco nero, a volte lo utilizzo anche per dare la sensazione che il soggetto emerga dall’oscurità.

Il bianco e nero non distoglie l’attenzione come il colore, e fa sì che lo sguardo di chi osserva sia focalizzato solo sulle geometrie o sulla materia, mantenendo sempre quel mistero sul tempo, se non ci sono dettagli come persone o auto potremmo non capire in che periodo sia stata scattata.

Se scatto all’imbrunire non posso che scegliere il colore, che miscelato con le luci artificiali ha sempre il suo fascino, in molti casi spingendo sui diversi colori presenti riesco a dare più importanza a certi volumi che ad altri, diventa un modo per dare un certo equilibrio alle masse presenti.

Decisamente trovo più insidioso equilibrare le tinte in una foto a colori, non fosse altro che non mi piace farlo e quindi non mi voglio applicare, mentre il bianco nero mi affascina e quindi mi applico con più interesse, forse anche perché ho acquisito più esperienza in tal senso con Photoshop.

La luce della tua terra insieme alle ombre nette dei pomeriggi estivi; il biancore degli edifici che si inseguono e si accumulano ieratici (penso a Otranto, per essere originale) e insieme la bellezza opulenta, barocca e mozzafiato di Lecce (lo so che sei di Bari, adesso ci arrivo!); il respiro della tua città, che per chilometri si estende e si protende sul mare, la preziosità degli edifici aulici e insieme i suoi luoghi oscuri (ben descritti da Carofiglio nei suoi libri come anime di luoghi) …

Quanto tutto questo ha influito sulla “tua” fotografia?


Sul biancore degli edifici che si accumulano penserei più alla città di Ostuni e a quella di Polignano che si eregge su una scogliera con dei panorami mozzafiato, mentre la terra del nord barese con le sue colline e con i suoi colori mi hanno ispirato in tante fotografie di paesaggio fatte essenzialmente di pochi elementi, anche in questo genere cerco sempre di mantenere una pulizia generale della scena.

E poi la mia Bari, con la linea del cielo che si fonde con quella del mare, i suoi palazzi storici e le sue architetture imponenti appartenenti al periodo fascista, hanno decisamente influito la mia fotografia.

Vivere in città inoltre mi ha permesso di apprezzare maggiormente lo sviluppo urbano migliorando la visione dello spazio, e rappresentandolo al meglio mantenendo sempre inalterato il suo equilibrio.

Inconsciamente direi che tutto questo mi ha decisamente influenzato.

Possiamo pensare alle fotografie di architettura come a ritratti: primi piani, ritratti ambientati, dettagli, ed è quanto in effetti si ritrova nella tua galleria. Come decidi quale realizzare? È solo una “questione di feeling”, di ispirazione del momento?

È una bella similitudine non ci avevo mai pensato, le dona un tocco di romanticismo in quella che potrebbe sembrare asettica come fotografia, ma non lo è affatto.

È sicuramente il soggetto a darmi delle indicazioni, questo genere fotografico come ben sai deve presentare una scena priva di elementi che possano distogliere lo sguardo, in realtà vorrei riproporre quasi il disegno del progetto, ma sicuramente ad oggi non è sempre possibile a meno che ci si trovi dinanzi ad interventi maestosi come l’Oceanografico di Calatrava, una struttura che si presta ad essere scattata anche nella sua interezza.

Ma quando così non è, mi concentro sui particolari, giro e rigiro guardo da diverse distanze ed angolazioni sino a quando non scatta la scintilla.

Come si compone il tuo corredo fotografico? Ma soprattutto … Smartphone sì? Smartphone no? Lo so che per chi “fa architetture”, abituato ai tilt-shift, quando non direttamente al banco, potrebbe apparire una bestemmia in chiesa ma … Ormai anche i phonini sono attrezzati per mille necessità. Quanto sei disposto a lasciarti corrompere dalla comodità in fotografia?

Chiaramente posseggo una reflex “ Nikon”, non ho ancora fatto il grande passo a full frame e non so se lo farò, al momento non ne sento l’esigenza.

Il mio corredo di obiettivi è composto da un Sigma 24/105mm f4 e da un 10/20mm; Nikon 50mm f1,4; Zeiss 35mm f1,4.

Ultimamente è passato a miglior vita il mio Nikon 18/200mm, un buon tutto fare.

Non posseggo ottiche tilt-shift, per i costi elevati ed anche perché ora con la post puoi correggere tanto, per cui preferisco investire quei soldini in ottiche che veramente ti fanno fare la differenza , per esempio uno Zeiss con il quale puoi cominciare quasi a dimenticarti la post produzione.

Telefonini?! NOOOO!!! Non mi faccio corrompere dalle comodità del caso, il telefonino rompe la magia; è per chi non ha tempo, per chi non si vuol prendere il suo tempo, tempo necessario per fare delle scelte che in modo artistico determineranno uno scatto: la profondità di campo, il diaframma, i tempi … sono tutte scelte che con una reflex possiamo ancora fare.

E poi c’è l’atto finale: guardare nel mirino e pensare a cosa escludere dal frame, perché il resto sarà la nostra fotografia.

Quale e quanto posto occupa nel tuo flusso di lavoro la post produzione?

In realtà non amo passare molto tempo davanti al computer per elaborare un file, ma quando scatti in raw è un passaggio obbligato.

Cerco di fare il possibile in fase di scatto per avere più dettagli possibili, quindi luci non bruciate e ombre non troppe chiuse, se scatto una struttura cerco di evitare il più possibile le linee cadenti e lasciare anche lo spazio necessario per un eventuale ritaglio per la correzione delle linee, ma ci sono volte in cui una visione della tua foto potrebbe cambiare in post produzione, magari il risultato finale non sarà come lo avevi immaginato inizialmente e allora i tempi si allungano: è come se iniziasse una nuova fase artistica fatta di altre scelte, pensare ad un bianco nero e cominciare a pensare a come lo vorresti, a quali zone lasciare più chiare o quali più scure, se farlo più drammatico o cercare di ottenere una buona scala di grigi, oppure il colore, che con i suoi viraggi aprirebbe sicuramente a nuovi scenari.

Chiaramente non sono a favore degli stravolgimenti o delle post molto spinte come gli hdr, vorrei un trucco molto leggero, quel che basta per impreziosire la foto. Non deve essere il trucco a renderla bella, ma il suo contenuto a farne una buona foto.

Infine per rispondere alla tua domanda la post produzione in maniera poco gradita occupa comunque tanto posto nel mio flusso di lavoro.


E ora la mia domanda preferita (la faccio a tutti, non potevi certo pensare di sottrarti!), che scava nelle personali motivazioni di chi fotografa: nella mostra del 1978 “Mirrors and Windows”, John Szarkowski, l’allora direttore del dipartimento di Fotografia del MoMA, organizzò e curò la mostra “Windows and Mirrors” in cui riunì i lavori dei maggiori fotografi dal 1960 a quel momento, classificandolo in “specchi” e “finestre”, appunto, a seconda che con le loro fotografie raccontassero (secondo il suo insindacabile giudizio) se stessi, piuttosto che il mondo che li circondava. Tu da che parte ti metteresti?

Se devo necessariamente scegliere scelgo senza dubbio di classificarmi in specchi, non per una questione di autocompiacimento, ma perché penso che la fotografia sia un linguaggio del nostro corpo e che venga decifrato attraverso i nostri occhi o dalla nostra mente.

Ma se non dovessi scegliere necessariamente l’uno o l’altro, direi che preferisco raccontare alcuni luoghi che meglio esprimono me stesso, è un concetto che porta ad essere sia specchi che finestre che ho maturato in questi 10 anni di fotografie e l’ho maturato riguardando i miei scatti e decifrando quel linguaggio.

Tanti anni su photo4u, hai anche fatto parte dello Staff, proprio nella sezione architetture: quali sono i suoi punti di forza? Quali le cose da migliorare? C’è qualcosa di cui, invece, si sente la mancanza. Hai qualche suggerimento, qualche consiglio, per poter migliorarci e così rispondere sempre più alle attese di chi ci frequenta?

Il forum è stata una scuola di fotografia a cui devo molto, direi che la maggior parte delle cose che ho imparato le devo ai tanti suggerimenti ma anche alle tante critiche costruttive, nel corso di questi anni ho conosciuto tante persone ed ognuno di loro mi ha insegnato qualcosa, ne cito solo alcuni: Silvano Romanelli, Francesco Ercolano, Salvatore Gallo.

Poi ci sono stati dei veri maestri, che in un secondo momento sono diventati (e lo sono tutt’ora dei compagni, anche se amiamo più definirci “compari”), sono le persone con cui ho condiviso lo staff di architettura: Maurizio Blasco – per tutti ZioMauri29.

Beh, persona squisita dalle mille capacità umane e professionali e grande fotografo, un pilastro di questo forum. Poi Massimo Tolardo. Grande fotografo, sopra ogni schema, un visionario pazzesco, pochi come lui.

E poi c’è Piergiulio Pj, tanta roba, grande fotografo, grande anche nel suo ruolo di Staff, i suoi consigli e le sue critiche hanno fatto crescere davvero tanta gente ed è a loro che vorrei rivolgere un sentito grazie per avermi accolto nella loro sezione ed avermi insegnato tanto.

Bisogna cercare sempre di migliorarsi e non stancarsi mai. Vedo che nel forum c’è sempre tanta passione e questa è l’arma migliore per portarlo avanti, l’unico consiglio che sento di dare è quello di non far diventare mai i commenti dei semplici “MI PIACE”, usati spesso sui social, ma delle vere critiche costruttive, a volte anche aspre, ma sempre nel rispetto della persona.

Sopratutto i nuovi utenti vanno instradati verso una “buona fotografia” e non solo “bella fotografia”, solo così il forum continuerà ad essere una scuola di fotografia.

Infine ringrazio te Teresa per questa conversazione e per queste domande così accurate , in un certo qual modo mi hanno dato il tempo di interrogarmi su questioni che non mi ero mai posto e trovato delle risposte.

Gennaro MorgaGennaro MorgaGennaro MorgaGennaro Morga
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Gennaro MorgaGennaro MorgaGennaro MorgaGennaro Morga
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Gennaro MorgaGennaro MorgaGennaro MorgaGennaro Morga
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Per finire oltre ad ammirare la tua gallery qui su photo4u: LINK

Ti chiediamo di scegliere alcune foto a cui sei più affezionato che hai postato nel tempo qui su p4u e magari scrivere una breve descrizione a corredo.



Sono passato e ripassato dinanzi a questa chiesa,
ho dovuto vederla da diverse angolazioni e distanze per poi trovare
quello che cercavo , un intreccio di luci e ombre che valorizzassero
tutto il resto. Parrocchia S. Giovanni Barletta.Link Foto su p4u


Claudia Costantino ha scritto:
Complimenti Gennaro davvero elegante nella composizione e nel bn.
Ciao


Massimo Tolardo ha scritto:
Minchia ragazzo. Questa è assolutamente spettacolare. Un B&W che la rende quasi grafica. Bravissimo e complimenti.


batstef ha scritto:
Eccellente. Immagine che coniuga materia, armonia, ombre luci e tutto ciò che sta in mezzo per un risultato di rara bellezza.
Complimenti


AarnMunro ha scritto:
Belle merlature...la parte più interessante è il susseguirsi di lati illuminati e di ombre che salgono morbide...
Grande immagine.


Piergiulio ha scritto:
Ottima prova un bilanciamento ponderato e di deciso impatto.
Ed è pure dritta...
Wink)
pj


lodovico ha scritto:
Eccellente!
Un saluto e complimenti!


teresa zanetti ha scritto:
E' raro che mi manchino le parole.
Ma con questa fotografia me le hai portate vie tutte.
Ci sarebbe "archilicious", ma il copyright è di - Max - (non lo perdonerò mai per aver inventato una delle parole più belle della fotografia).
Me la porto in cambusa, e ti lascio tanti complimenti.
Buon tutto
Tere


Laki85 ha scritto:
Scatto di gran classe, una luce che accarezza le forme ora spigolose ora sinuose che sei riuscito a isolare con questa bella ripresa.
Il bianco spara molto, personalmente (anche perché sopporto poco il 2:3 verticale) avrei rifilato un po' in alto.
Ciao Ciao


MauMa ha scritto:
eccoti qua amico mio!
bellissima visione e composizione, elegante la post che ne esalta geometrie ed essenza, regalando al cemento un'anima!

complimenti una delle tue migliori che ricordi!

ciao e buona luce



Qui c’è tutta la fortuna del caso, passare nel momento giusto,
al posto giusto, senza quella luce li pronta a disegnare delle
ombre sarebbe stata un’immagine molto piatta,
considerando che l’edificio era in costruzione, quindi
non c’erano finestre e i balconi erano solo un riflesso.Link Foto su p4u



Harma ha scritto:
Vedere la bellezza in un oggetto quasi insignificante,questo si che vuol dire avere un ottimo occhio!!
Complimenti,mi piace moltissimo!!


GiovanniQ ha scritto:
E' una foto che mi ha colpito sin dall'anteprima, un pezzo di un puzzle, tra il vero e l'irreale, la materia e la sua ombra, un ripetersi di elementi che presuppone una continuità inbasso e in alto anche se la foto ne contepla solo due di elementi che si ripetono.

Un B/N gestito in modo che le ombre e le luci si mescolino e sia piu' difficile, ma piu' interessante, per il fruitore della foto capire il giusto verso.

Una foto che racchiude molto dell'Autore che abbiamo imparato a conoscere qui su photo4u, ancora una buona immagine che parla di Architettura.

Preferita.


AarnMunro ha scritto:
Bellissima!
Te lo dico solo adesso perchè pensavo in realtà di avertela già commentata... Crying or Very sad


elis bolis ha scritto:
ottima anche per me, mi piace molto
ciao
Elis


bunjin ha scritto:
Hai avuto occhio nel vederla e saperla comporre in modo egregio.
Ciao Smile


Antonio Mercadante ha scritto:
Bella pulita, ben vista e realizzata, mi sarebbe piaciuta anche una figura umana. Un caro saluto Ciao


Laki85 ha scritto:
Ottimo colpo d'occhio, giochi di luci ed ombre notevoli!
Da segnalare solo quel refuso da lavorazione del file evidenziato da Stefano, ma la foto è ottima Ok!


batstef ha scritto:
Mi piace tantissimo, soggetto, composizione e BN eccellenti.
Ti segnalo solamente un problema in basso a sinistra lungo il bordo dell'immagine, forse dovuto a ritaglio.
Complimenti!



Ho perso molto tempo per questa foto.
Non doveva esserci vento perché svaniva il riflesso, la luce era
quella pomeridiana con il sole basso mi donava l’ombra del balcone,
ma le mancava ancora qualcosa una macchia di colore che
rompesse la monotonia, allora ho utilizzato la palla delle
mie bambine con la collaborazione di mia cognata
che lanciava la palla al posto giusto.Link Foto su p4u


essedi ha scritto:
Magnifica composizione e splendidi colori.Uno scatto rigoroso e poetico! Ok! Ciao


Piergiulio ha scritto:
Ciò che differenzia un fotografo da un amatore..è l'essenziale e la pulizia.
Qui ci sono tutti gli elementi compositivi con un guizzo di colore concentrato ed equilibrato dal pallone rosso.
Non ho critiche bravo compare..
pj Wink


AarnMunro ha scritto:
A me va bene qui...
Anzi, ne cambierei il titolo in Lo zen e l'arte della semplicità...
Ammetto però che io sono il meno indicato a dare classificazioni in quanto cammino sempre sulle righe di confine...
Molto delicata, un ottimo digestivo. Ok!


pamar ha scritto:
Un’immagine che prova ad andare oltre il consono e architettonicamente standard. A mio parere ci riesce. La palla rossa, l’ombra e l’acqua 8che riflette la finestra) sono tutti elementi non comuni che a loro modo “fanno” l’immagine. Per me valida quindi.
Come forse sai io non sono un maniaco delle foto puramente architettoniche e quanto rientra nella categoria architettura per me è oltre a quanto viene ammesso su questo forum. A mio avviso quindi non ho nulla da dire. Tuttavia (secondo i canoni architettonici vincolanti qui’) se noti, gli oggetti/elementi che spiccano in tale fotografia non rientrano nell’ambito architettonico: una palla, un specchio d’acqua e (forse) un’ombra. Prova a togliere tali elementi dallo scatto: esso si ridurrebbe ad una banale fotografia di un muro con una finestra. Ripeto, per me un ottimo scatto. Forse per i canoni vincolanti meglio in varie ??? E per me in uno scatto del genere non contano elementi quali la coincidenza dell’ombra o la sua incompletezza (con tutto il rispetto per chi ha sottolineato tali elementi, ci mancherebbe, è solo il mio pensiero). Sono altri i punti salienti da giudicare in uno scatto dal genere.
Quindi complimenti per tale foto.

Marco


jus ha scritto:
Quando è la luce con le sue ombre a dettare il tempo e, quando un buon occhio la sa cogliere.
Mi piace. Ciao.


Cristian1975 ha scritto:
Guarda Gennaro, solo per gusto personale avrei incluso l'ombra in esatta coincidenza con il suo angolo in alto a dx. Mi sbaglierò ma mi sembra leggermente stirata verso sx la finestra e l'avrei vista piu in varie. Detto ciò è solo da ammirare per ilo spettacolo che restituisce un semplice minimal e me la metto diritta diritta belle preferite . Ok! Ciao


MauMa ha scritto:
105 macro?
mi piace molto per pignoleria mi manca quel pezzetto di ombra in alto a dx, per il resto un minima ben riuscito con delle tonalità intriganti.

complimenti!

ciao e buona luce

ps:finalmente !!!!




Poggiorsini, un posto meraviglioso per la pace e la visione,
e questa foto credo che la racconti in tutto.Link Foto su p4u



Clara Ravaglia ha scritto:
Davvero spettacolare. Il lato quasi balocco, nei colori gioiosi e nelle linee nette, di un paesaggio naturale di rara bellezza. Qui la saturazione delle tinte e il contrasto potente hanno un loro perché.

Ciao
Clara Smile


Perretta Giuseppe ha scritto:
Bellissima!! Rimane solo quella anomala e indefinita lama bianca, ma che nonostante tutto riesce a non rompere il bellissimo equilibrio compositivo...un gran bella foto. Complimenti
Un saluto Wink


cheroz ha scritto:
Concordo per l'impronta naif. Una gran bella foto, con una visione paesaggistica non banale, una composizione accurata ed una azzeccata tonalità. Le dolci ondulazioni, le tre casette ed il filare di alberi sulla destra sono delle chicche.. un po' meno lo specchio d'acqua che riflette troppo la luce e quindi risulta un poco disturbante della visione cheta del resto. Comunque una foto che si ricorda.


lexis29 ha scritto:
Un immagine di grande impatto visivo secondo me,sia per lo splendido scorcio che per le bellissime tonalita'.
Complimenti Gennaro

Un saluto


Pietro Bevilacqua ha scritto:
Ciao...
Bellissimo il luogo e l'interpretazione...
Personalmente avrei preferito un taglio che valorizzasse maggiormente le case e qualche dettaglio in più sull'acqua...
Un saluto
Pietro


MauMa ha scritto:
titolo te non lo metti ma io te lo scrivo :-presepe-

bella compo ed buona la gestione luci in post, lo sfalzare dei piani regala una ottima tridimensionalità alla scena, trovo solo leggermente innaturale lo stacco che percepisco fra le case ed il terreno, soprattutto mi manca una accentazione leggera dell'ombra a dx di queste d.ove si intravede ma troppo lieve.

complimenti mi piace molto

ciao e buona luce


jus ha scritto:
Questo scorcio di terra è spettacolare.
Tu ne hai fatto una gran foto.
Complimenti. Ciao.



È sicuramente una delle mie preferite: avevano appena terminato
i lavori di quello che sarebbe diventato un centro commerciale,
e quale momento migliore per rappresentare una scena pulita,
sicuramente complice il colore con il giusto connubio tra
l’arancio e l’azzurro del cielo, l’immancabile nuvoletta
ed un po’ di rigore e il gioco è fatto.Link Foto su p4u


Massimo Tolardo ha scritto:
Una foto che pagherei per avere nella mia galleria.
Grande occhio e ottima perizia nella composizione sfrondata da ogni orpello superfluo, quasi un astratto.
Complimentoni sinceri Gennaro.
Max


Francesco Ercolano ha scritto:
I tanti suggerimenti che hai ricevuto certificano la bellezza dello scatto e le potenzialità del posto ripreso...
Le nuvole per me sono il valore aggiunto, sicuramente avrai scattato diverse inquadrature; proverei a sbizzarrirmi col taglio quadrato ritornandoci e provando a tirarne fuori una piccola serie...
I miei complimenti...
Bravissimo,
Franco
Smile


Paolo Dalprato ha scritto:
Se l'avessi fatta io l'avrei fatta sicuramente diversa MA Gennaro sono certo che non ha pubblicato la sua foto per sapere come io l'avrei fatta, piuttosto quali siano le mie (e di tutti) impressioni sulla sua foto. Che a me piace parecchio, mi sembra abbia dietro un modo attento di guardare e la capaictà di usare quello che vede. A sensazione personale la struscia di cielo mi sembra sbilanciata, troppo poca per essere elemento protagonista, troppa per non essere notata. Sono certo che l'autore saprà valutare tutte le opinioni e saprà anche che farne, aggiungo solo una cosa su come l'avrei fatta io: probabilmente non l'avrei fatta perchè non avrei saputo vedere quello che ha visto Gennaro.


ZioMauri29 ha scritto:
Direi che è una foto che sicuramente va interpretata e filtrata a seconda del proprio modo di vedere e di 'sentire' la scena.. Smile perché son condivisibili tutte le osservazioni fatte prima.. chi avrebbe tolto le nuvole, chi avrebbe tagliato in basso, chi avrebbe cancellato della macchie.. e chi avrebbe scattato in orizzontale.. Smile

E qui mi inserisco anche io.. perché, a mio modo di vedere, scattata in orizzontale, avrebbe avuto sicuramente più respiro, aumentandone la resa grafica e dei colori..

ma mi rendo conto che forse avrebbe perso un po' nello sviluppo in verticale e nel susseguirsi notevole dei vari piani e delle varie cromie.. ogni pezzo crea un salto cromatico fondamentale. Comprese le mattonelle rosse nella zona centrale.

E la simmetria nella ripresa non si discute, quei paletti in fondo sono centrati e centrali, forse la fila rossa di mattonelle non è stata fatta proprio con la precisione assoluta che noi andiamo cercando! Smile

Opinione personale, e che tale rimane, direi che è perfetta così come è. Ma che orizzontale sarebbe stata ancora più perfetta! Wink Wink


Piergiulio ha scritto:
La foto ha colori bellissimi ed è accattivante..secondo me gli elementi ci sono tutti anche i mattoncini..ma è sbagliato il taglio..orizzontale sarebbe stata perfetta..il problema è dato dal fatto che la verticalità dei mattoncini spezza l'occhio nella fuga laterale che a mio giudizio dovrebbe prevalere con un taglio stretto e lungo;))
ma i colori sono troppo carini..Wink)) Surprised Surprised Surprised Surprised
un sorriso
Piergiulio


Diego D.T. ha scritto:
Davvero bello, bravo, per me sarebbe stato il top senza nuvole. Ma questo è un parere tutto mio.


Antonino Di Leo ha scritto:
per me è semplicemente splendida! Complimenti... Ok!


rrrrossella ha scritto:
E’ molto accattivante questa immagine… equilibrata, secondo me, nella composizione.
Vedo solo due piccoli nei: il non allineamento dei birilli con le righe (o delle righe con la striscia di mattoncini rossi) e le macchie (di olio?) sui mattoni a sx. Ma non è colpa tua…
Quindi bella.

Ciao, Rossella


Mauroq ha scritto:
Dall'asfalto in su mi piace molto e già dice tanto a livello di forma e colori, il marciapiede coi mattoncini ce lo vedo meno Wink





Gennaro MorgaGennaro MorgaGennaro MorgaGennaro Morga
Basilica di S. Nicola Bariststst

Gennaro MorgaGennaro MorgaGennaro MorgaGennaro Morga
stststst

Gennaro MorgaGennaro MorgaGennaro MorgaGennaro Morga
ststStFinestre...


Ringraziamo Gennaro per l'intervista che ci ha concesso. Utente ed ex Staff storico del ns. portale, con noi dal 2010, attraverso la sua Fotografia abbiamo imparato a conoscerlo e ad ammirare i suoi scatti.

Gennaro e' presente sul web qui:

Facebook
Flickr







Gennaro MorgaGennaro MorgaGennaro MorgaGennaro Morga
Ststcome fermo nel tempo ....con la testa per aria .....

Gennaro MorgaGennaro MorgaGennaro Morgaesponi
StststAnche un palazzo ha la sua colonna vertebrale ....

Gennaro MorgaGennaro MorgaGennaro Morgaesponi
ststBasilica di S.Nicola BariSt





Intervista a cura di Teresa Zanetti e GiovanniQ

con la collaborazione di Laki85 - Sezione Architettura


Autore: Laki85 - Inviato: Gio 25 Apr, 2019 9:42 am
Grande ammirazione, Gennaro: fai delle foto fantastiche, sicuramente tra i migliori in assoluto Ok!
Autore: batstef - Inviato: Gio 25 Apr, 2019 10:14 am
Grandissimo Gennaro, da sempre uno dei fotografi da me più ammirati qui su Photo4u.
Complimenti a te ed a tutto lo Staff per questa bellissima intervista Smile
Autore: MauMa - Inviato: Gio 25 Apr, 2019 11:01 am
ho letto con piacere questa tua intervista, sei sempre stato un riferimento fotografico e lo sei ancora, fra i pochi che seguo sempre con interesse.

ciao e buona luce
Autore: ant64 - Inviato: Dom 28 Apr, 2019 8:47 pm
Interessantissima intervista!
Antonio
Autore: Gennaro Morga - Inviato: Dom 12 Mgg, 2019 10:48 am
Laki85 ti ringrazio , ci si sente sempre lusingati quando si ricevono complimenti , ma quando arrivano da fotografi che stimi tanto beh allora ti gongoli Ok!

Batstef guardare le tue foto e sapere quanto sei cresciuto e quanto bravo sei è motivo di orgoglio per me , mi appaga sapere che in qualche modo ti abbia aiutato . Leggerti mi ha fatto davvero piacere GRAZIE .... Amici

Mau , compare mio è di certo un onore sapere che un fotografo bravo come te in più campi fotografici segua i miei scatti e mi abbia in questi tempi avuto come esempio è stato davvero un piacere conoscerti ed averti affianco sul forum perché per certi versi eri uno dello staff aggiunto di architettura ...
grazie Mau Amici

Cesare rivederti e leggerti è un piacere anche per me , e sono lusingato delle tue parole Ok!

Antonio sono contento che l'abbia letta e trovata interessante , ci ho messo un po di tempo a scriverla sperando che nn risultasse troppo banale Ciao

A questo punto io dovrei scusarmi con un amico prima , poi con un grande fotografo di questo forum , Antonio Nuzzo detto Mr 500mm , perché nn so come abbia fatto ma mi sono dimenticato di citarlo , proprio lui che mi ha presentato il forum ,colui che mi ha dato i primi suggerimenti fotografici e di post produzione , trovarlo è stato per me una manna dal cielo .
Grazie Anto un amico prima di tutto Amici

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