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franz_rivo nuovo utente
Iscritto: 31 Lug 2017 Messaggi: 4 Località: Torino
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Inviato: Lun 31 Lug, 2017 6:31 pm Oggetto: Dilemma: perizia di una foto |
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Ciao a tutti.
Sono nuovissimo nel forum, e inizio subito a disturbare i forumisti con un problema che mi assilla da diverso tempo e a cui vorrei dare soluzione.
Possiedo una fotografia originale scattatanel 1945, in un momento assai particolare: l'esèposizione delle salme di Mussolini, Petacci eccetera a Piazzale Loreto. La foto ritrae unpartigiano anonimo in posa sotto alle salme appese, che si intravedono in primo piano.
Cosa questa che dimostra un fatto - che il fatto di farsi i selfies in luoghi e situazioni particolari (anche di dubbio gusto) non è certo un'invenzione moderna.
A parte questo, il problema sorge poiché tale immagine - che ripeto, è unica e originale - viene "confusa" dagli esperti di diverse case d'aste con le immagini che sono state prese e stampate allora in migliaia di copie, diventando cartoline e memorabilia, e finendo poi per essere sequestrate dal Prefetto di Milano proprio per evitarne il mercimonio.
Esiste la possibilità di far certificare l'originalità della foto (se non è possibile, ovviamente, attestarne l'unicità) e la sua coerenza con il momento ritratto in base alle sue caratteristiche tecniche di stampa?
E se sì, come?
La foto, stampata su carta lucida sul fronte e ruvida sul retro, misura 13 x 8.5 cm, e riporta i bordi frastagliati tipici delle foto dell'epoca.
Proprio perché si tratta di un documento storico a mio avviso di un certo valore, mi scuso per la crudezza del tema, ma proverei ad allegarla: prego gli Admin di rimuoverla o censurarla qualora lo ritenessero opportuno. |
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Michaeldesanctis utente attivo
Iscritto: 14 Dic 2004 Messaggi: 1776 Località: termoli
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Inviato: Mar 01 Ago, 2017 8:54 am Oggetto: |
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Hai solo la stampa o anche il negativo?
Onestamente non mi pare un selfie, ma il militare era li di servizio ed hanno scattato la foto.
Dalle foto che si trovano in giro si vede un ampia folla e probabilmente molti fotografi hanno scattato.
Forse per sapere il valore, dovresti anche sapere il fotografo che ha scattato la fotografia.
Se cerchi in rete ci sono altre foto di quel momento e la foto a prima vista sembra autentica.
Sul retro non c'è nessuna scritta, data, appunto? _________________ http://www.michaeldesanctis.it http://www.flickr.com/photos/michaeldesanctis/ |
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franz_rivo nuovo utente
Iscritto: 31 Lug 2017 Messaggi: 4 Località: Torino
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Inviato: Mar 01 Ago, 2017 4:41 pm Oggetto: |
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Zero, assolutamente.
Il mio interesse è anche verso il tipo di attrezzatura che veniva utilizzata allora, ovvero da dove arriva questa foto.
La mia idea è che sia stata scattata da qualche fotografo presente in loco, e poi inviata alla persona ritratta, o che questa persona avesse con se una macchina e abbia pregato qualcuno di scattare la foto. L'inquadratuura infatti è abbastanza "amatoriale" per così dire.
Il problema è trovare qualcuno che abbia una qualifica, e sia disposto a certificare che questa è una fotografia originale, e non (e ce ne sono) una delle tante stampe che sono circolate dopo - che io esckudo proprio perché questa ritrae una persona, e non il fatto in se stesso.
Poi il valore monetario lo decide il mercato. Non è una foto di un professionista famoso, di sicuro, ma è una foto orriginale (e sono sicuro che lo è) scattata durante un momento molto particolare della vita italiana, e che quindi ha un suo valore. |
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Michaeldesanctis utente attivo
Iscritto: 14 Dic 2004 Messaggi: 1776 Località: termoli
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Inviato: Mar 01 Ago, 2017 5:25 pm Oggetto: |
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Citazione: | Il mio interesse è anche verso il tipo di attrezzatura che veniva utilizzata allora, ovvero da dove arriva questa foto.
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Il formato pare un 35mm, quindi reflex ma potrei sbagliarmi.
Citazione: | o che questa persona avesse con se una macchina e abbia pregato qualcuno di scattare la foto. L'inquadratuura infatti è abbastanza "amatoriale" per così dire. |
Mi pare improbabile che nel 45 un militare se ne vada in giro con una macchina fotografica e si sia fatto fare una foto dal primo che passava.
Citazione: | Il problema è trovare qualcuno che abbia una qualifica, e sia disposto a certificare che questa è una fotografia originale, e non (e ce ne sono) una delle tante stampe che sono circolate dopo - che io esckudo proprio perché questa ritrae una persona, e non il fatto in se stesso. |
vedo che sei di Torino, chiedi a qualche studio fotografico vecchio, magari che già allora era presente.
Mi viene da farti una domanda, come ne sei venuto in possesso? _________________ http://www.michaeldesanctis.it http://www.flickr.com/photos/michaeldesanctis/ |
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AleZan coordinatore
Iscritto: 16 Giu 2006 Messaggi: 11699 Località: Bologna
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Inviato: Mar 01 Ago, 2017 6:19 pm Oggetto: |
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franz_rivo ha scritto: | Il mio interesse è anche verso il tipo di attrezzatura che veniva utilizzata allora, ovvero da dove arriva questa foto. |
Per quanto i primi prototipi di reflex risalgano agli anni '30, questo tipo di macchine erano in quegli anni veramente poco diffuse. Anzi direi rarissime.
Così come poco diffuse erano anche le fotocamere di "formato Leica", cioè 24x36.
La tipica macchina "di famiglia" era una folder con soffietto richiudibile (ne vedi tante nei negozi di modernariato). Avevano formati di negativo diversi, spesso il 6x9. Che sarebbe compatibile con la proporzione dei lati della tua stampa.
franz_rivo ha scritto: | Il problema è trovare qualcuno che abbia una qualifica, e sia disposto a certificare che questa è una fotografia originale, e non (e ce ne sono) una delle tante stampe che sono circolate dopo - che io esckudo proprio perché questa ritrae una persona, e non il fatto in se stesso.
Poi il valore monetario lo decide il mercato. Non è una foto di un professionista famoso, di sicuro, ma è una foto orriginale (e sono sicuro che lo è) scattata durante un momento molto particolare della vita italiana, e che quindi ha un suo valore. |
La certificazione di autenticità di una stampa la può fare un perito antiquario specializzato in fotografia, ma immagino costi una certa cifra. D'altra parte chi ha un minimo di pratica di stampa chimica avrebbe pochi dubbi.
Cosa intendi per "una delle tante stampe circolate dopo"?
Da un negativo si stampano quante copie si desidera e hanno tutte lo stesso valore di "originale".
Un'altra cosa sarebbe una riproduzione tipografica. Ma sarebbe una cosa molto evidente...
In ogni caso non è possibile stabilire con esattezza quando è stata stampata. Potrebbe essere una stampa fatta anche dieci anni dopo lo scatto...
Sull'eventuale valore commerciale non saprei dirti.
In effetti quel giorno a Piazzale Loreto è verosimile che siano state scattate centinaia di fotografie che poi sono state stampate in molte migliaia di copie...
La tua stampa in effetti sembra proprio una "foto ricordo" ma anche di questo tipo di foto penso ne siano state fatte parecchie. _________________ Alessandro - www.alessandrozanini.it
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franz_rivo nuovo utente
Iscritto: 31 Lug 2017 Messaggi: 4 Località: Torino
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Inviato: Mar 01 Ago, 2017 8:19 pm Oggetto: |
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Condenso i vostri interventi (grazie!) in una risposta sola.
Ho fatto un po' di ricerche ovviamente, per corroborare le mie argomentazioni e spiego bene a cosa mi riferisco.
Quello che è successo è che nell'occasione si sono scattate migliaia di foto, e i più intraprendenti hanno messo su un commercio, vendendo stampe di foto fatte allora, e stampandone addirittura cartoline commemorative.
Io stesso ne ho diverse, rinvenute nel pacchetto di foto e di stampe da cui proviene questa (e ignoro la provenienza, era nelle carte di mio padre), che però appare diversa da tutte le altre, sia per la sua natura di ritratto, sia per gli evidenti problemi di inquadratura e di composizione. Il retro invece è intonso, e non riporta nulla, nè numeri nè sigle o firme.
Il commercio di questi "souvenir" era così fiorente che due settimane dopo il Prefetto di Milano intervenne per sequestrare tutte le stampe e le cartoline e vietarne il commercio (cosa che le rese più rare e preziose).
Ritengo che sia accaduto che già allora circolassero dei fotografi pronti a immortalare le persone in posa sotto il corpo di Mussolini, e stampando poi le foto-ricordo, esattamente come si fa oggi in occasioni diverse.
Se la stampa sia coeva, o fatta dopo, poco importa: quello che secondo me - e chiedo la vostra opinione - ha interesse è il fatto che questa qui è una fotografia unica, di cui probabilmente si è perso il negativo, e che rappresenta un'immagine originale. E proprio perché unica (anche se ce ne saranno migliaia di altre con lo stesso soggetto), abbia un suo valore - tanto o poco lo decide chi la acquista.
Quindi, basterebbe a questo punto una dichiarazione di un perito di laboratorio fotografico che certifica le caratteristiche, dichiarandone la conformità con gli standard dell'epoca, e la sua derivazione da stampa fotografica e non tipografica. |
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