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E' proprio e sempre fotografia?

 
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Ettore Perazzetta
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MessaggioInviato: Sab 26 Nov, 2016 11:03 am    Oggetto: E' proprio e sempre fotografia? Rispondi con citazione

E' stato detto“ Tutte le fotografie sono immagini ma non tutte le immagini son fotografie ”
questo implica che non basta la fotocamera per far “fotografia”, nelle varie declinazioni del termine.
E' “quasi” assodato che la validità di una fotografia viene data da un insieme variabile e soggettivo di elementi, vediamo se ne saltano fuori alcuni che possano trasformare un'immagine in fotografia. Per contro senza quali elementi una fotografia torna ad essere immagine? Un saluto.


Ultima modifica effettuata da Ettore Perazzetta il Sab 26 Nov, 2016 11:27 pm, modificato 1 volta in totale
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quelo
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Iscritto: 28 Mar 2016
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MessaggioInviato: Sab 26 Nov, 2016 4:34 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ci sono alcuni modi di vedere ed interpretare la fotografia anche singolari che si incontrano nella totalita' della rete.A volte oltre le letture,siamo in qualche modo testimoni,di una piccola parte di quello che rappresenta la fotografia oggi ed è rappresentato nella miriade di immagini caricate frequentemente.Ogni tanto qualcuno ricorda una vecchia discussione,che si riallaccia al tema,presumibilmente l'autore spesso era solito frequentare qualche blog, e tentava di schematizzare i concetti per punti con un ordine definito.Sinceramente e senza tentare analisi piu' ampie e approfondite,potrei dirti "questa non è fotografia"e suonerebbe un tantino supponente.Poco tempo dopo, la definizione stessa di fotografia poi sarebbe non tanto rapidamente,riletta all'occorrenza.La chiamano liberta' di espressione,ma ci sono tutta una serie di comportamenti,dei quali la fotografia non è esattamente artefice,ma in cui è coinvolta suo malgrado,e l'immagine è sintesi,rappresentazione.Se tornassimo alla morale alla concezione consolidata'di cio' che è ritenuto,lecito nelle fotografie veramente possiamo leggere i segni di come si sia evoluto il pensiero condiviso.
Qualcuno evocava una sorte di prova "regina"della fotografia autentica, se il vocabolo risulta utilizzabile e non va a ledere una qualsivoglia altra categoria,della fotografia autentica,se puo' risultare ostico anche autentica,allora vera...diciamo inedita e forse nemmeno...
ciao
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Ettore Perazzetta
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Iscritto: 24 Dic 2015
Messaggi: 1487

MessaggioInviato: Sab 26 Nov, 2016 6:12 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Facciamo le pulci ai termini i quali hanno sempre un significato.

Prima dualità: fotografia intesa come principi che disciplinano l’atto del fotografare, oppure fotografia come prodotto finale del processo fotografico?

Seconda dualità: fotografare come scrivere con la luce da “grafein”, oppure disegnare e/o dipingere, sempre con la luce, da “grapho”? Potrebbe esserci la stessa differenza che esiste tra un libro e un quadro, che poi leggendo un libro si possano immaginare i luoghi e in un quadro leggere una storia è un dato di fatto, ciò non toglie che uno abbia come matrice la letteratura, l’altro la pittura.
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Tropico
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Iscritto: 04 Dic 2014
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MessaggioInviato: Sab 26 Nov, 2016 11:28 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ci dovrebbe essere un'idea, un'invenzione, qualcosa che trascende o magari, a dirla alla Carmelo Bene, di osceno. Fuori dalla scena. Fuori dall'ordinario, (tu lo definiresti normale Very Happy ) ?
Ma no, ci sono capolavori della letteratura e dell'arte in genere che hanno descritto anche l'ordinario ergo è il "come" e non il "cosa".
Te basta per oggi? Wink
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Ettore Perazzetta
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Iscritto: 24 Dic 2015
Messaggi: 1487

MessaggioInviato: Dom 27 Nov, 2016 12:01 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Tropico ha scritto:
Ci dovrebbe essere un'idea, un'invenzione, qualcosa che trascende o magari, a dirla alla Carmelo Bene, di osceno. Fuori dalla scena. Fuori dall'ordinario, (tu lo definiresti normale Very Happy ) ?
Ma no, ci sono capolavori della letteratura e dell'arte in genere che hanno descritto anche l'ordinario ergo è il "come" e non il "cosa".
Te basta per oggi? Wink


Ciao. Il "come" passa, il "cosa" resta, ed è proprio il cosa che dovremo andare a "significare" ma solo dopo averlo "significato". Dire:- "ho fatto una bella fotografia" non significa nulla se non si trovano gli elementi che distinguono la fotografia da altre forme di espressione e di prodotto. Una foto non dovrebbe essere un quadro e nemmeno un libro ed aver caratteristiche intrinseche che la distinguano da un'immagine, anche se ottenuta tramite una fotocamera.
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Tropico
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Iscritto: 04 Dic 2014
Messaggi: 4530

MessaggioInviato: Dom 27 Nov, 2016 12:35 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Ettore Perazzetta ha scritto:
Ciao. Il "come" passa, il "cosa" resta, ed è proprio il cosa che dovremo andare a "significare" ma solo dopo averlo "significato". Dire:- "ho fatto una bella fotografia" non significa nulla se non si trovano gli elementi che distinguono la fotografia da altre forme di espressione e di prodotto. Una foto non dovrebbe essere un quadro e nemmeno un libro ed aver caratteristiche intrinseche che la distinguano da un'immagine, anche se ottenuta tramite una fotocamera.

Ti faccio un esempio che riguarda la vita.
Il lavoro è il "cosa" ma quello che fa la differenza è il "come". Se lavori male stai male, guadagni poco ecc. e viceversa.
Nell'arte poi il "come" è fondamentale, ovviamente esso veicola un "cosa" sennò sarebbe solo un esercizio di stile, ma se un messaggio profondo lo trasmetti male non arriva, giusto? Guarda i grandi oratori, Luther King per esempio, trasmettevano grandi messaggi ma il "come" è stato fondamentale e noi ricordiamo il loro contenuto tramite la forma delle parole che esprimevano, per non parlare del tono della voce, delle espressioni, dei silenzi e cioè tutto il corredo di un ottimo oratore.
Poi sai, il genio (Carmelo bene) non a caso parlava di significato e significante, in pratica lo stesso significato espresso da due significanti diversi può addirittura essere opposto alla fine. A Roma si dice, come saprai, mortacci tua. Bene si può dire in due accezioni diverse, una giocosa che esprime quasi affetto e l'altra velenosa e terribile. Quindi quello che conta è il significante, il significato è solo, come dire, un mezzo, un'espressione.
Tradotto in fotografia questo discorso?
Uno scatta per un motivo e trasmette un certo significato, un altro scatta sullo stesso soggetto e ne trasmette un altro perchè le due persone hanno due storie, due psicologie diverse. Ma non finisce qui perchè abbiamo uno stesso soggetto fotografato con moventi diversi ma poi ci sono milioni di umani diversi che riceveranno quel messaggio e lo interpreteranno a loro volta diversamente ergo le combinazioni sono infinite. Si può arrivare al paradosso che tizio ha fotografato un cane per il motivo X e caio per quello Y. Sempronio vede la foto di tizio e gli da il significato di caio.
Ecco spiegato perchè nascono i forum di fotografia....
LOL
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quelo
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Iscritto: 28 Mar 2016
Messaggi: 176

MessaggioInviato: Dom 27 Nov, 2016 6:09 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

E' necessario oppure,puo' essere facoltativo definire prima fotografia e immagine,poi in seconda fase spostarsi eventualmente sulle relazioni, che legano l'una all'altra e relative considerazioni.Nel poter fermare e scrivere,l'immagine,davvero la figura o l'essenza di cio' che è raffigurato acquisice quella capacita' di superare l'attimo e si possono trovare esempi mirabili,in questo senso.L'immagine non trascritta o raffigurata ha una sorta di vita propria idealizzata che passa da figura a figura senza che sia necessariamente fissata e immobile,perchè mutevole, nel divenire acquisice nell'idea ulteriore intensita'.C'è qualche forum che manda una pubblicita' del tipo "mi hai ispirato"...L'illusione per coninvolgere a partecipare a qualcosa,a volte forse di piu' grande.Nel mondo dell'immagine,il paradosso potrebbe essere che non c'è piu' nemmeno l'immagine,per via di qualcosa che si è talmente trasformato, come se fosse necessario,una sorta di consapevolezza,imprescindibile..Qualche volta perfino quell'apparenza estetica,che se mai fosse un valore ,potrebbe risultare assai carente,e non avrebbe senso tentare di raffigurarla.Nell'immaginario appare come una sorta di vanita' assai inconsistente rispetto ad altri valori,e transitoria soggetta al mutamento,come se la possibilita' di raccontare storie o far di conto continuassero,magari non per sempre,ma per piu' tempo.
Ecco che la fotografia non è solo estetica ma racconta storie,di dolore di vita e allora forse,vale la pena di fermarsi un attimo,ma poi tutto come prima,apro la finestra e va tutto bene,sono gli altri che raccontano storie.Fotografia dell'attimo,che non puo' essere rifatta(davvero?)ed è quello che due secondi dopo poi succede...ma forse non ci sara' piu' lo stesso clima e tizio e caio non saranno uguali,gli alberi saranno abbatuti e anche il paesaggio sara' diverso.Una fotografia cosi' diversa,che non mostra le grinze della gioventu',ma è troppo vecchia per essere mostrata,ferma in se stessa perchè non alterata,ma superata dalle nuove immagini caricate.Perchè sia fotografia e non immagine,ovvero distinguibile e non scattata solo con la macchina,potrebbe aiutare un bel titolo,oppure un paio di commenti in piu',la visibilita',o forse un soggetto tutto sommato gradevole,ma se davvero è qualcosa come dire di piu' concreto,potrebbe anche non curare troppo l'immagine.
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Ettore Perazzetta
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Iscritto: 24 Dic 2015
Messaggi: 1487

MessaggioInviato: Dom 27 Nov, 2016 10:24 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Forse, l'immagine è il lento divenire di un'idea, finito il quale è l'idea la vera protagonista (l'immagine di un'idea come potrebbe essere un disegno). La fotografia è più immediata e l'idea, più che essere una ricerca, assomiglia ad una "nuova scoperta" ed è l'improvvisa, a volte inaspettata, rivelazione che fa premere il pulsante di scatto con risultati anche imprevedibili.

@Tropico Resto dell'opinione che prima di pensare a come fare sarebbe utile conoscere cosa fare, poi ognuno è libero di farlo come meglio crede, si può costruire una casa con i libri messi uno sull'altro ma è una casa che volevo costruire, se mi esce un congelatore forse non ci siamo, fatto salva la soggettività di vedere nel congelatore la casa dei surgelati. Un saluto.
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SlowFlyer
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Iscritto: 27 Ott 2009
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MessaggioInviato: Dom 27 Nov, 2016 10:42 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ettore Perazzetta ha scritto:
Ciao. Il "come" passa, il "cosa" resta, ed è proprio il cosa che dovremo andare a "significare" ma solo dopo averlo "significato".


Io spontaneamente direi proprio il contrario - il "cosa" passa, il "come" resta. I miei riferimenti dal punto di vista artistico sono più letterari che fotografici, ma non riesco a vedere come nella fotografia il rapporto possa invertirsi, a meno che la tua idea di "cosa" non sia diversa dalla mia... e non è una critica, spiegami meglio Smile

_________________
..................................................
Canon 60D + Tamron 17-50/2.8 VC + Canon 24/2.8 STM + Sigma 50-150/2.8 + Canon 55-250IS; Sony Nex6 + 16-50; alcuni vecchi obiettivi in M42 e non solo.
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Ettore Perazzetta
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Iscritto: 24 Dic 2015
Messaggi: 1487

MessaggioInviato: Dom 27 Nov, 2016 11:19 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

SlowFlyer ha scritto:
Io spontaneamente direi proprio il contrario - il "cosa" passa, il "come" resta. I miei riferimenti dal punto di vista artistico sono più letterari che fotografici, ma non riesco a vedere come nella fotografia il rapporto possa invertirsi, a meno che la tua idea di "cosa" non sia diversa dalla mia... e non è una critica, spiegami meglio Smile


In parte ho chiarito nel precedente intervento rivolto all'amico Tropico,il quale pare sia in linea con quanto affermi. Prima di scegliere il percorso per arrivare in una data località "come", dovrei conoscere dove vorrei arrivare "cosa-dove" poi le strade sono infinite ma stà di fatto che prima di scrivere un romanzo devo farmi un'idea di "cosa" sia un romanzo e in cosa sia diverso da una poesia, o da un saggio e posso,di conseguenza, adottare lo stile a me più consono "come", poi, nel tempo potrei anche cambiar modo di scrivere "il come che passa" ma "quel" romanzo resterà. Un saluto.
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Tropico
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Iscritto: 04 Dic 2014
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MessaggioInviato: Lun 28 Nov, 2016 12:59 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

SlowFlyer ha scritto:
Io spontaneamente direi proprio il contrario - il "cosa" passa, il "come" resta.

Anche a me era venuta in mente la stessa cosa ma in realtà il "cosa" (che poi sarebbe il contenuto) e il "come" (la forma) non dovremmo separarli così nettamente, sono uniti indissolubilmente e sono l'uno funzionali all'altro.
Solo la perfetta simbiosi tra i due elementi permette la creazione di una grande opera artistica in generale, pensate se una sinfonia di Mozart fosse eseguita a cavolo di cane, intuiremmo che c'è una grande composizione magari ma la percepiremo male.
In fotografia lo stesso, quante buone idee poi vediamo realizzate male nella forma, sia soprattutto composizione ma anche luce, colore, contrasto ecc.?
Vale il discorso inverso ovviamente, quante volte si vede un'opera realizzata bene tecnicamente ma senza un'idea forte sotto che la erga a capolavoro?
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Ettore Perazzetta
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Iscritto: 24 Dic 2015
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MessaggioInviato: Lun 28 Nov, 2016 3:04 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

@ Tropico

Ho posto lo stesso quesito "dall'altra parte" e la discussione si stà sviluppando su binari differenti; da questa dualità il bisogno di dipanare un tantino la matassa per non trovarmi a far delle cose senza aver fondamenta sulle quali farle crescere. Un saluto.
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Tropico
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Iscritto: 04 Dic 2014
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MessaggioInviato: Lun 28 Nov, 2016 3:21 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ettore Perazzetta ha scritto:
@ Tropico

Ho posto lo stesso quesito "dall'altra parte" e la discussione si stà sviluppando su binari differenti; da questa dualità il bisogno di dipanare un tantino la matassa per non trovarmi a far delle cose senza aver fondamenta sulle quali farle crescere. Un saluto.

Quale altra parte Ettore? Grat Grat
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Ettore Perazzetta
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MessaggioInviato: Lun 28 Nov, 2016 3:38 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Tropico ha scritto:
Quale altra parte Ettore? Grat Grat


Dalle parti di "Imagine" Mandrillo
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Tropico
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MessaggioInviato: Lun 28 Nov, 2016 3:40 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ettore Perazzetta ha scritto:
Dalle parti di "Imagine" Mandrillo

Fai danni dappertutto te... Prrrrrr Wink
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Ettore Perazzetta
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MessaggioInviato: Lun 28 Nov, 2016 4:04 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Tropico ha scritto:
Fai danni dappertutto te... Prrrrrr Wink


Fin da piccolo mi diverto a tirar sassi negli stagni, ma mi beccano sempre perchè non nascondo la mano. Diabolico Ciao.
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Tropico
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MessaggioInviato: Lun 28 Nov, 2016 4:39 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ettore Perazzetta ha scritto:
Fin da piccolo mi diverto a tirar sassi negli stagni, ma mi beccano sempre perchè non nascondo la mano. Diabolico Ciao.

LOL
Ecco perchè all'inizio mi stavi antipatico, te l'ho mai detto? Chiappette
Però pure io ero dispettoso forte... Si si
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quelo
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Iscritto: 28 Mar 2016
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MessaggioInviato: Lun 28 Nov, 2016 4:41 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ho seguito Ettore credo che la visione non sia troppo distante,mi sento di concedere un po' di piu' sull'immagine statica come fotografia.L'immagine che si presta a mille usi e diventa poi stereotipo,perchè di rapido impatto e lettura.C'è una abilita' nel comporre la figura all'interno di una cornice,che è pensata per una funzione,anche quando appare scontata,a volte temo sia confezionata esattamente come doveva essere.Sotto il vestito niente,del gioco di parole,ma c'è il vestito,a volte è solo una fotografia scattata.
C'è la capacita' dell'immagine della figura di divenire icona, e le fotografie iconiche come simbolo di un momento rappresentativo,che continua nella fotografia ,ma con una consapevolezza diversa.La citazione, che non si sa se arrivera', della fotografia,che permette di rivelare cio' che si poteva soltanto,intuire nel momento dello scatto,perchè scrivendo l'immagine si osservano nuovi particolari,con tempi diversi e il tempo si dilata.Non abbiamo accennato all'autore,che cerca di trasmettere qualcosa con dei pennelli ampi,ma sono abbastanza definiti,dalla macchina e da come appaiono le immagini con lo sguardo,qualche rara volta fantasia intuizione.Ci sono fotografia che sono composte da chi è dietro la macchina,e dalla tecnologia dello strumento e la famosa fase successiva e sono il concretizzarsi del concetto dei produttori di consentire a tutti di scattare immagini.
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