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Fieramosca nuovo utente
Iscritto: 13 Giu 2014 Messaggi: 3
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Inviato: Ven 13 Giu, 2014 11:49 pm Oggetto: Chiedo lumi riguardo alle caratteristiche di una foto |
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Salve, onestamente non so se questa è la sezione giusta, ma, credetemi, mi sono sforzato di studiarmi preliminarmente il forum per non iniziare col piede sbagliato, eppure non sono riuscito a convincermi della sezione ove postare.
Se ho sbagliato correggetemi, e scusate tanto!
Vengo alla questione, semplicissima, al punto che vi chiedo scusa se si tratta di cose già dette e ridette (ma non avevo proprio idea di come cercare le informazioni che mi servivano tra le vecchie discussioni!) : sul web ho trovato una foto che testimonia l'eruzione, nel 1973, di un vulcano in Islanda. La foto è questa:
http://immaginisparse.tumblr.com/image/57737597375
Cosa sapreste dirmi, dal punto di vista tecnico, di questa foto?
Mi spiego meglio: non è che voglia sapere com'è stata fatta (ma se partirete con discussioni tecniche al riguardo leggerò comunque con interesse eh!), ma più che altro sapere che nome dare a ciò che già vedo da me. Insomma, io vedo dei colori molto brillanti, che mi fanno pensare quasi ai pastelli, ma che mi sembrano anche, come dire, "granulosi". Mi piacerebbe sapere se ho isolato e descritto correttamente le caratteristiche della mia percezione, e quali nomi, in gergo, vengono date a queste caratteristiche. Per esempio, è il caso in cui si parla di colori molto saturati?
Ma qualsiasi altra informazione è ben accolta: la foto è così per scelta stilistica, per i limiti dell'apparecchiatura dell'epoca, per le particolari condizioni ambientali, per imperizia...
Mi rendo conto che la domanda è vaga e fumosa, ma così sono le mie cognizioni della materia, e non trovo modi migliori per tentare di imparare qualcosa!
Vi ringrazio in anticipo! |
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_Alex_ staff tecnica

Iscritto: 22 Ago 2004 Messaggi: 5334
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Inviato: Sab 14 Giu, 2014 9:01 am Oggetto: |
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Dunque, gli unici colori veramente saturi sono quelli della lava in alto, dovuti alla maggiore luminosità di quest'ultima rispetto a tutto il resto.
La granulosità di cui parli è dovuta all'uso di una pellicola ad alta sensibilità ed alla successiva scansione per digitalizzare l'immagine.
La grana è da sempre un terreno di scontro tra i puristi della pellicola ed i fondamentalisti digitali, col tempo scoprirai da solo se per il tuo gusto è meglio l'una o l'altra.
Comunque le dimensioni della grana sono un limite costruttivo delle pellicole.
La foto è stata scattata in un momento molto pericoloso, non c'era tempo di inquadrare correttamente e fare tutto con precisione, può essere considerata come foto di reportage (se inserita in un gruppo di foto con tema analogo) oppure come street, ma in entrambi i casi sarebbe un'ottima testimonianza dell'evento. _________________
 
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il signor mario bannato

Iscritto: 01 Ago 2006 Messaggi: 9653
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Inviato: Sab 14 Giu, 2014 1:44 pm Oggetto: |
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Dipende da quale chiave di lettura si preferisce, vediamo un po':
la foto è caratterizzata da un forte rigore compositivo malgrado sia di "cronaca", la composizione segue l'impostazione della sezione aurea sia nella gestione degli elementi naturali, terra e cielo, sia nell'inserire i soggetti principali lungo delle linee guida forti e sempre riconducibili alla sezione aurea, per quanto riguarda invece la struttura cromatica dire che anche in questo senso il rigore formale è fortissimo, due colori portanti, nero e rosso, interrotti solo da un punto di giallo e dal cielo grigio azzurrognolo.
Per l'aspetto tecnico direi che quasi certamente è stata scattata, trattandosi di uno scatto per il National, su diapositiva e probabilmente, qui azzardo un po', su Kodachrome e questo ha certamente contribuito a restituire dei colori molto brillanti.
Sicuramente in linea con i livelli qualitativi del National.
La foto è così perché chi l'ha scattata è un grandissimo fotografo
escludiamo quindi l'imperizia; i limiti dell'apparecchiatura c'entrano poco sia perché in genere usavano il top (Nikon F2 o Canon F1, qualcuno Minolta XM) sia perché all'epoca la qualità della fotocamera entrava poco in gioco nella qualità finale dell'immagine, c'erano due aspetti fondamentali: la pellicola e l'ottica ma anche in questo in National si aveva il meglio in assoluto; le condizioni ambientali (presenza di cenere, obbligo di tempi lunghi -per quanto ottime le pellicole di allora, soprattutto diapositive, viaggiavano su sensibilità di 25; 50 e 64 ISO-); di tempo a disposizione non direi, la foto è scattata con un lungo tele, da qui l'effetto di schiacciamento prospettico, quindi con tutto il tempo di scattare la foto in massima sicurezza (i fotografi del National arrivavano a scattare foto anche sull'orlo del vulcano, non a caso son delle leggende viventi); unico appunto, se proprio vogliamo trovarlo, è nel leggero mosso e nella sfocatura che aumentano, più che le caratteristiche intrinseche della pellicola di per sé poco granulosa, l'effetto sgranato che vedi.
Concludendo direi che la foto è ai massimi livelli ottenibili allora (40 anni fa) e anche adesse a vederne di foto così... |
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Fieramosca nuovo utente
Iscritto: 13 Giu 2014 Messaggi: 3
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Inviato: Dom 15 Giu, 2014 2:31 pm Oggetto: |
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Grazie ad entrambi, questi confronti per me sono molto importanti. Ho imparato più prendendo questa foto come esempio che provando a farmi una cultura da solo sul web (cosa che magari proverò a fare lo stesso eh!).
A me la granulosità piace, ma non ero completamente a posto con la coscienza (vabbè, si fa per dire). Mi spiego: immagini così granulose (ma non così belle, ovvio!) a me sono venute (per puro caso), quando mi è capitato di scattare foto digitali in condizioni di luminosità un po' particolari. E da lì ho sempre avuto il dubbio che valesse l'equazione granuli = dilettantismo estremo. Però ho continuato ad apprezzare questa granulosità delle immagini, che mi dà la sensazione che i colori siano più "materiali".
Comunque le foto delle eruzioni vulcaniche sono davvero spettacolari, e mi affascina sapere tutti i metodi che sono stati escogitati per riprenderle da vicino minimizzando i rischi. Mi viene da pensare a quel poveretto di Plinio il vecchio che perse la vita per poter osservare da vicino l'eruzione del Vesuvio! |
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Pasi moderatore

Iscritto: 15 Dic 2007 Messaggi: 11361 Località: Romagna
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Inviato: Dom 15 Giu, 2014 5:28 pm Oggetto: |
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Fieramosca ha scritto: | E da lì ho sempre avuto il dubbio che valesse l'equazione granuli = dilettantismo estremo. |
Assolutamente no...
La granulosità salta fuori sia con le pellicole, che con il digitale... e come ti sei accorta, lo fa in maniera maggiore quando si alza la sensibilità, perché c'è poca luce.
Sia come origine che come effetto le due granulosità sono diverse, a molte persone la grana della pellicola piace, mentre raramente quella digitale è apprezzata. Ma non vuol dire che la foto sia amatoriale...
Pensa che c'è chi sceglieva le diverse pellicole anche in base alla grana che producevano! Oppure ci sono plug-in di photoshop che emulano la grana di diversi tipi di vecchie pellicole...  _________________
Marcello Absit iniuria verbis!
Tubi Kenko: una recensione - Che manuale prendo? - Adattare vecchi obiettivi su corpi nuovi
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Fieramosca nuovo utente
Iscritto: 13 Giu 2014 Messaggi: 3
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Inviato: Dom 15 Giu, 2014 8:47 pm Oggetto: |
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Bene, devo fidarmi di più del mio senso estetico allora.
Comunque qua la lava sembra dipinta, è un effetto che mi piace molto. |
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