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BarbaraT
bannato


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Località: Roma-Tahiti

MessaggioInviato: Ven 14 Apr, 2006 12:10 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Derby ha scritto:
BarbaraT ha scritto:
ma in queste Fabio..non puoi appellarti a nulla..saresti sicuramente condannato ad un risarcimento qualora tu le pubblicassi in una mostra e il soggetto incrociasse una delle tue foto
http://www.photo4u.it/album_page.php?pic_id=72840
http://www.photo4u.it/album_page.php?pic_id=57338
http://www.photo4u.it/album_page.php?pic_id=57336
http://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=57332

Non trovo ne' scopi didattici o culturali..ne' eventi pubblici ecc ecc..ma solo delle persone ritratte e ben presenti nell'immagine che nella foto non ne giustificano la presenza...quindi...ATTENTION Smile


Ammetto di essere spesso al limite ed oltre Angelo ed onestamente ne avresti potute trovare anche di "peggiori" nella mia gallery.
Sull'ultima che hai citato però ad esempio non sono tanto d'accordo: la foto è fatta sulla base di una composizione in cui la pavimentazione del monumento è essenziale, altrimenti non l'avrei fatta. Solo un giudice potrebbe definire se rientra o meno nella violazione di una legge...

Nella mia ristretta esperienza comunque ho verificato che, quando ad esempio alcune mie foto sono state pubblicate su Fotocult, la rivista (che non credo non se ne proccupi) non mi ha chiesto alcuna liberatoria, ritenendo evidentemente che quelle foto fossero del tutto legittime; e se non me la chiede Fotocult io sinceramente sto tranquillo.

Poi è chiaro che tutto è discutibile... quindi se ne può discutere Wink
Ho deciso che, finchè penso di aver fatto una foto che vale la pena di far vedere, preferisco rischiare, ed eventualmente difendere il mio diritto di fotografare.


Mi dispiace Fabio..capisco il modus operandi nel tuo campo fotografico ma non lo condivido..il tuo diritto alla fotografia è sacrosanto..le tue immagini sono sempre molto belle..e finchè nessuno ti verrà a recriminare qualcosa nessuno ti chiederà anche una liberatoria per la pubblicazione....ma credimi..nel momento stesso in cui tu mi fotografi su una panchina in cui mi sto baciando o compio un qualsiasi mio gesto quotidiano..li' termina il tuo diritto alla fotografia..poichè stai entrando nella mia vita senza il mio permesso..e scusami se te lo dico..io mi inc----rei e non poco.
Se poi le tue foto le tieni nel tuo Pc e le fai vedere agli amici durante una festa in casa tua va tutto bene..ma se le utilizzi per rappresentare il tuo lavoro..bhè..permetti che sarebbe opportuno che la persona/e che appaiono nei tuoi scatti abbiano almeno ricevuto comunicazione?
E' solo una questione di rispetto Fabio...ed educazione (e non sto dicendo che tu non lo sia..anzi..ti conosco e so che lo sei anche molto)
La tua libertà termina dove inizia la libertà del tuo "vicino"...tu sei libero di fotografare..il tuo "vicino" è libero di scegliere se concederti l'uso della sua immagine (in qualità di essere umano).Non trovi?

Riguardo alla foto in questione....permettimi..ma se chiamavi la ragazza e gli facevi cenno di spostarsi (come fanno i turisti quando fotografano i monumenti) lei si sarebbe spostata..tu avresti immortalato le geometrie senza l'ausilio di una figura umana.Tu hai scattato perchè quella tua foto..senza la presenza di quella bella ragazza sorridente..avrebbe perso se non tutta..ma la quasi totalità dell' effetto visivo.Quindi avresti dovuto chiedere alla ragazza "scusami..ho scattato una bella foto di nascosto..e ci sei anche tu..ti dispiace se poi la pubblico o la utilizzo??"(con tanto di firma su un pezzo di carta)
E diciamocela tutta..nessuno o pochi lo fanno..perchè in questo tipo di società se ti comporti cosi'..su 10 richieste..8 ti avrebbero chiesto dei soldi in cambio o quantomeno ti avrebbero detto "E cosa ho io in cambio?"...siamo sinceri e non nascondiamoci.

Ed infine..voglio raccontarti una storia..non c'entra nulla con la fotografia..ma per farti notare che se ci sono delle leggi e non vengono applicate non per questo bisogna approfittare del "tanto nessuno ci fa caso" o "è consuetudine".
Esiste una conchiglia nei Caraibi..si chiama Strombus Gigas..se vai nei paesi caraibici ci preparano zuppe e ci costruiscono additittura muretti di confine..qui in Italia la vendono ovunque..nei mercatini..ecc ecc.
Ce ne sono a migliaia in acqua...ma c'è un particolare..è una conchiglia protetta da leggi severissime per l'esportazione...stabilito dalla CITES..un'organo mondiale e ufficiale che tutela flora e fauna..
I turisti se ne portano via a centinaia alla fine delle loro vacanze..nessuno batte ciglio..E' CONSUETUDINE.....ti chiudo la storiella per non tediarti..pochi mesi fa a Fiumicino hanno fermato in dogana un turista che ne aveva riportate due..da Cuba...è stato multato di 1200 euro a conchiglia..totale 2400 euro....non credo ci sia bisogno di dire "morale della favola"................
Ciao
Barbara
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Derby
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MessaggioInviato: Ven 14 Apr, 2006 12:34 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Bene, mi sembra assolutamente giusto quello che dici Ok! e giusto è il richiamo a fare attenzione.
Non intendevo assolutamente dire che posso "aggirare" la legge per consuetudine o perchè nessuno mi dice niente.
Anzi ho sempre cercato di tenermi informato. E, in qualche modo, di rispettare lo spirito della legge, che giustamente tutela la libertà di tutti.
Il principio è sacrosanto Ok!
Quando varco il confine so che sto superando un limite, ma confido anche nella mia personale correttezza e nello scopo che mi prefiggo. Tutto qua.
Se mi dovesse accadere di ricevere qualche contestazione cercherò di aggiustare le cose, ma sosterrò anche le mie argomentazioni.

D'altra parte, se inteso in senso generale, sai bene che l'argomento "privacy" è altamente controverso e oggetto tutt'ora di ampi dibattiti: dai satelliti spia, alle registrazioni delle telecamere di sicurezza, all'uso delle irrinunciabili carte di credito fino ai cellulari che ti permettono perfino di localizzare una persona... siamo tutto meno che protetti.

Se poi centriamo il punto su un tipo specifico di espressione personale come la fotografia, avoglia a discutere sul perchè e percome io ho fatto una certa foto. Sottolineo che io tengo molto a questa mia libertà espressiva, garantita anche dalla costituzione (come mi ha insegnato Hippo una volta Smile :
Citazione:
dall'art. 21 cost. "tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola lo scritto ed ogni altro mezzo" in cui rientra, evidentemente, qualsiasi tipo di manifestazione artistica

Alla fine, trattandosi di due diritti irrinunciabili, credo che, come ripeto sempre, valga alla fine il buon senso, l'onestà intellettuale, la coscienza del limite. Non riesco a trovare una regola migliore per autoregolamentarmi. E ringrazio Barbara per avermi dato atto che comunque del rispetto che in ogni caso esprimo verso chi viene fotografato. Smile
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HIPPO
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MessaggioInviato: Ven 14 Apr, 2006 3:29 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Allora ragazzi il discorso è leggermente più complesso e mi sembra che si stia semplificando un pò troppo...
Richiamando quando già detto anche in altri topic citati,
forse sarebbe meglio argomentare a contrario cercando di non perdere di vista la società in cui viviamo, perché - ripeto - si parla di norme che non combaciano con il testo legislativo scritto e che sono in continua evoluzione, che interessano, peraltro, altre tematiche spinosissime del nostro diritto

1)Interesse Culturale

deve ritenersi sicuramente implicito nella fotografia, essendo la fotografia indiscutibilmente una forma d'arte...ovviamente salvo dimostrare il contrario

2) Foto di Derby

Siamo al limite come dice l'autore? forse...ma forse no...
Se, ipotizziamo, questo splendido scatto finisse sui cartelloni pubblicitari per reclamizzare un profumo, cosa succederebbe?
Probabilmente chiunque si riconosca nella foto avanzerebbe pretese, perché qualcuno si sta facendo un sacco di soldi sfruttando tra l'altro la sua immagine;
Sicome però nell'ordinamento Italiano occorre motivare qualunque pretesa, accamperà varie motivazioni, dalla lesione della propria sfera di intimità a danni di ogni sorta provocati da quello scatto...
Il Giudice valuterà sulla base degli interessi in gioco e probabilmente l'interesse culturale dell'immagine passerà in secondo piano rispetto all'aspetto commerciale...lo squilibrio economico tra i soggetti peserà sul riconoscimento di un'indennità (più facile che non un risarcimento) per il soggetto "sfruttato"
In ogni caso sarà posta a carico di chi sfrutta l'immagine e non del fotografo
Con tutta probabilità la questione verrà risolta con un accordo stragiudiziale dopo una citazione dal carattere meramente intimidatorio
Giusto?
Difficile a dirsi, visto che difficilmente si rinviene una lesione vera e propria. Gli innamorati, pur se elemento compositivo importante nell'immagine, fanno parte di un tutto, rappresentano l'espressione del vivere comune in una famosa piazza ....più vicini a tutti gli altri che non all'autore dello scatto...come pensare che il fotografo abbia violato la loro sfera protetta più di quanto essi stessi non l'abbiano resa pubblica mostrandosi in pubblico senza alcun intenzione di appartarsi?
Forse, però, visto gli interessi economici in gioco più facile è propendere per il si (giusto)

3) Danno

Ogni danno và provato.
Poniamo sempre ad esempio la foto di Derby
il nostro ordinamento prevede il danno patrimoniale (la cui prova deve essere specifica) ed il danno morale che ex art. 2059 non ammette interpetazione analogica ed il nostro ordinamento lo prevede solo come conseguenza del reato (e qui reati non ci sono....l'illecito civile è cosa ben diversa)
Difficile provare un danno patrimoniale per i due innamorati anhe perché difficile è sostenere che una lesione della sfra privata comporti un danno di tal sorta (diverso è il caso di un soggetto la cui immagine ha già un valore intrinseco, ma questo è un altro discorso)

Non potendo ricorrersi come detto al danno morale, unica via è il Danno esistenziale o alla vita di relazione, figura ancora meno evoluta del diritto di cui stiamo discorrendo in quanto assolutamente priva di riferimenti legislativi (è creazione puramente dottrinale e giurisprudenziale)
Nella indeterminatezza della figura stessa del danno esistenziale ecco che altri fattori diventano elementi di discernimento tra il lecito ed il non lecito; tra questi primo fra tutti è lo sfruttamento commerciale dell'immagine, l'arricchimento di un solo soggetto (di norma più forte economicamente) rispetto ad un altro....qui l'equità impone un riequilibrio degli interessi in gioco, quindi l'indennità di cui sopra (che non necessita di una lesione stricto sensu)
Salvo sempre il caso in cui una lesione vi sia in effetti...come nel caso che lo scatto non fotografi un posto pubblico dove casualmente si trova il soggetto che avanza pretese, ma invada la sfera di intimità del soggetto stesso.

In questo caso, comunque, l'ordinamento ha una soluzione: il risarcimento in forma specifica, che in questo caso sarebbe l'inibitoria dall'uso dell'immagine e una forma risarcitoria valutabile in via equitativa;
rimane però il fatto che il danno (la lesione) va provato

Si avrà ogni qualcvolta si rinverrano elementi quali la raffigurazione in modo particolare della propria persona (sia essa corrispondente o meno alla realtà) operando o una distorsione dell'identità del soggetto o comportando per riflesso un disagio dello stesso soggetto nei confronti degli ambiti in cui esplica la propria personalità (lavoro, amici famiglia ecc.)
Se la quantificazione del danno può esser fatta in via equitativa e sommaria, non così l'accertamento della lesione che dovrà sussistere secondo l'id quod plerumque accidit, ossia secondo il comune vivere sociale da valutarsi nel caso concreto, ossia nel posto e nel momento dell'assunta lesione
Ecco che il buon senso di Derby è forse la difesa maggiore per un fotografo

Come si vede è una matassa intricata difficile da sbrogliare in cui non si può certo essere ferrati, semplicemente perché si basa molto sull'evoluzione del senso comune

Le ipotesi sono pressoché infinite, e non solo nel campo del diritto, ma anche della fotografia. Lo scatto street non ha nulla a che vedere "per definizione" con lo scatto del fotoreporter paparazzo o quello dell'investigatore privato
Nella street l'espressione culturale è sicuramente più evidente e non può sic et simpliciter limitarsi a favore dell'"essere lasciati in pace", perché verrebbe meno uno dei principi cardine del nostro ordinamento democratico ossia la libertà di espressione

Non so se ho dato qualche risposta o se mi sono dilungato troppo perdendo inevitabilmente il bandolo della matassa Ops , ma forse soluzioni astratte non vi sono ancora, perché occorrerà valutare ogni volta il "caso concreto"...

...evitiamo però allarmismi inutili, soprattutto in ambiti di fotografia come forma d'arte



PS
se mi accorgo che ho tralasciato qualche tema intervengo ancora perché mi accorgo che stare qui davanti allo schermo mi impedisce di mantenere il filo del discorso Ops Ops

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Roberto Carta
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Località: Sardegna

MessaggioInviato: Ven 14 Apr, 2006 3:41 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

HIPPO ha scritto:

3) Danno...omissis...

Ogni danno và provato.
...omissis...

...evitiamo però allarmismi inutili, soprattutto in ambiti di fotografia come forma d'arte



PS
se mi accorgo che ho tralasciato qualche tema intervengo ancora perché mi accorgo che stare qui davanti allo schermo mi impedisce di mantenere il filo del discorso Ops Ops



Può essere ad esempio considerato danno il fatto che i due fossero amanti segreti e dalla pubblicazione della foto si sia venuti a conoscenza della relazione, considerando anche magari il fatto che il loro comportamento era tale perchè non ritenevano di poter essere visti da chi non avrebbe dovuto vederli (leggi moglie, marito, genitori, ecc...ecc...)? Rolling Eyes
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Derby
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Messaggi: 7688
Località: Roma

MessaggioInviato: Ven 14 Apr, 2006 3:49 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

In materia legale sono ignorante e quindi non so dire se tecnicamente la tua spiegazione sia completa, ma dal punto di vista semplicemente intellettivo mi sembra un'ottima analisi, interessante e che tiene sempre conto dei due punti di vista opposti. Non so proprio cosa tu possa aggiungere, e ti ringrazio molto anche per aver preso in esame il "caso" della mia foto Ok! Ops

Comunque in senso più generale credo che anche tu stia puntando ad affermare lo spirito della legge:
HIPPO ha scritto:
Come si vede è una matassa intricata difficile da sbrogliare in cui non si può certo essere ferrati, semplicemente perché si basa molto sull'evoluzione del senso comune
Le ipotesi sono pressoché infinite, e non solo nel campo del diritto, ma anche della fotografia. Lo scatto street non ha nulla a che vedere "per definizione" con lo scatto del fotoreporter paparazzo o quello dell'investigatore privato


Esatto! Ok!
Non sto fotografando le coppiette nascosto fra i cespugli, nè vado in giro a fare le foto alle mutande delle ragazze (a meno che non siano loro ad andare in giro in mutande, cosa che oggi può comunque capitare Mandrillo ).
E' il punto di partenza che è differente, ed è questa la libertà a cui tengo tanto: non è la libertà di fotografare chi mi pare come mi pare quando mi pare. Ma è la libertà di poter realizzare delle foto "street" che brutte e belle che siano sono per me motivo di espressione Wink E' proprio lì che si annida il buon senso... lì dove il limite è impossibile da stabilire per legge.

Ciao
e Buona Pasqua a tutti! Ok!
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HIPPO
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MessaggioInviato: Ven 14 Apr, 2006 3:51 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Teoricamente si...

ma qual'è il danno? Patrimoniale non di certo a meno di rprovare che la moglie ha ottenuto il divorzio solo ed esclusivamente per quel motivo
e sempre che il Giudice ritenga interesse meritevole di tutela la "scappatella" del marito

Senz'altro è possibile (c'è stata una sentenza in tal senso) un danno latu sensu esistenziale diciamo perché ha provocato "complicazioni" nella propria sfera privata...

ma a questo punto e come sempre occorrerà pesare gli interessi in gioco;
se il fotografo non mirava a rovinare la vita del soggetto per soldi (probabile se non era un investigatore) può ravvedersi una semplice colpa, tanto più lieve quanto più la persona non sia il soggetto specifico ritratto nell'immagine ma si trovi in un contesto ampio di vita comune...

allo stesso modo si valuterà la scopo commerciale o meno dell'immagine e il valore artistico desumibile dallo scatto per i detti scopi culturali ed espressivi dello scatto

tanto più questi elementi risultano presenti, tanto più prevarrano sull'interesse a tradire la moglie e tanto più simbolico sarà il risarcimento o, più probabilmente nel caso de quo, risulterà del tutto assente Wink

(in ogni caso rischia più il mensile che l'ha pubblicato Rolling Eyes )

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HIPPO
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MessaggioInviato: Ven 14 Apr, 2006 3:55 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Comunque ogni sentenza valuta anche il punto di vista che è stato espresso dalla difesa Rolling Eyes Rolling Eyes Rolling Eyes

...e non è detto che sia sempre posto nel miglior modo (mi accorgo che la fotografia non è ben compresa nella sua essenza da molti Boh?)

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BarbaraT
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MessaggioInviato: Ven 14 Apr, 2006 4:06 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Hippo..m'hai stremato..nun ce l'ho fatta a legge tutto !!!Smile Smile
Abbandono per sfiancamento dell'avversario.. Smile Smile

Cmq bando alle ciance...rispondimi a questo esempio semplice senza girare intorno con scuse del tipo "forma d'arte" ecc.

Guarda questa immagine di Derby..molto carina...OK?
http://www.photo4u.it/album_page.php?pic_id=57338

Supponiamo che Derby non la utilizzi a scopo di lucro..ma la stampi e la metta in bella vista in una galleria personale a Via dell'Anima non per venderla ma per rappresentare il suo lavoro (esempi)..
Supponiamo che la ragazza raffigurata nella foto abbia avuto una relazione extraconiugale col tipo che è con lei negli anni passati(o viceversa)...capita che la ragazza/o esca a fare una passeggiatina col maritino/moglie e camminando camminando "Oh che bella mostra caro/a..entriamo a vedere"...
E chi ti trova all'interno??La sua donna/ragazzo ritratta con l'ex amante...che lei aveva giurato al marito/moglie(per salvare il matrimonio) che non avrebbe piu' incontrato..storia finita.

Ora per farla breve..pensi che davanti al gudice tu fotografo possa accampare difese in nome della "forma d'arte" ???????? Pensi che non hai arrecato danno a quelle persone??Ma dai!!
E non è un esempio limite...casi del genere possono succedere in qualsiasi momento...nella maggior parte dei casi non succede nulla(anche se è piu' probabile che ti incrocino su internet!!)..ma se anche ci fosse l'1% di possibiltà che davanti ad un giudice mi facciano "nu secchio tant" ..bhè io starei molto attenta a cio' che si pubblica e si maneggia quando si ha a che fare con l'immagine degli altri...

Io intanto ho avuto ragione...dato che nel video c'ero io e le due ragazze....ed il giudice ha sentenziato che colpevole è stato il videoamatore perchè è stata una chiara invasione della privacy ed illecito utilizzo della ns imagine..e colpevole il proprietario del locale che ha mandato in onda il video senza aver chiesto a colui che gli forniva il video alcuna liberatoria..non volevo arrivare a tanto(se leggi i mei post precedenti lo noti)ma se uno se le cerca....
Poi...fate vobis...buona fortuna
Barbara

Ps sarà anche bella la fotografia street..ma trovo sia poco elegante fotografare due ragazzi che amoreggiano...o che litigano..ecc ecc e non chiedere poi un permesso per adoperare suddette immagini.
"Non fare cio' che non desidereresti fosse fatto a te"
Per questo io non scatto foto street....ci sono altri modi per esprimere l'arte nella fotografia senza "sbomballare" il prossimo Smile Smile NO?
Ciao
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HIPPO
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MessaggioInviato: Ven 14 Apr, 2006 6:04 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

BArbaraT ha scritto:
senza girare intorno con scuse del tipo "forma d'arte" ecc.


..non è assolutamente una scusa, è che la fotografia è arte e non penso ci possano essere dubbi a riguardo


BArbaraT ha scritto:
ci sono altri modi per esprimere l'arte nella fotografia senza "sbomballare" il prossimo NO?


c'è sempre un altro modo per fare qualcosa...ogni divieto che poni è però un pezzo di libertà che se ne va...l'importante è che tu lo sappia

...non si tratta di "esprimere l'arte", ma estrinsecare la propria di personalità. Un artista non cerca l'arte, la crea

La libertà di espressione del proprio pensiero è uno dei principi cardine del nostro ordinamento...forse il pilastro più saldo su cui si basa lo stesso concetto di democrazia
E' non solo un principio astratto, ma una "supernorma" , un testo peraltro scritto e con una genesi storica lunga e consapevole ...laddove la "sfera di intimità" rimane un principio giovanissimo, non scritto e che si sta affermando non in positivo, ma in negativo (ossia fin dove la libertà può spingersi)

tra i due, non foss'altro per la potenza del primo, non potrei che difendere il primo, che tralaltro ti permette anche di parlare in questo forum Wink

Come sempre occorre però valutare la cosa caso per caso

Meriti una risposta più precisa alla tua domanda e ti prometto che te la darò...ma ora non ho proprio tempo Ops

saluti e Buona pasqua a tutti

_________________
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PietroF
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MessaggioInviato: Ven 14 Apr, 2006 6:29 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Io, da povero studentello di legge, sostengo la corrente dottrinale dell'autorevole giurista HIPPO Very Happy

Senza nulla togliere alle argomentazioni Barbaresche Wink

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"This is not Vietnam. This is bowling. There are rules."
Le mie foto sono qui
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BarbaraT
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Iscritto: 03 Dic 2005
Messaggi: 1162
Località: Roma-Tahiti

MessaggioInviato: Ven 14 Apr, 2006 6:38 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

HIPPO ha scritto:
BArbaraT ha scritto:
senza girare intorno con scuse del tipo "forma d'arte" ecc.


..non è assolutamente una scusa, è che la fotografia è arte e non penso ci possano essere dubbi a riguardo


BArbaraT ha scritto:
ci sono altri modi per esprimere l'arte nella fotografia senza "sbomballare" il prossimo NO?


c'è sempre un altro modo per fare qualcosa...ogni divieto che poni è però un pezzo di libertà che se ne va...l'importante è che tu lo sappia

...non si tratta di "esprimere l'arte", ma estrinsecare la propria di personalità. Un artista non cerca l'arte, la crea

La libertà di espressione del proprio pensiero è uno dei principi cardine del nostro ordinamento...forse il pilastro più saldo su cui si basa lo stesso concetto di democrazia
E' non solo un principio astratto, ma una "supernorma" , un testo peraltro scritto e con una genesi storica lunga e consapevole ...laddove la "sfera di intimità" rimane un principio giovanissimo, non scritto e che si sta affermando non in positivo, ma in negativo (ossia fin dove la libertà può spingersi)

tra i due, non foss'altro per la potenza del primo, non potrei che difendere il primo, che tralaltro ti permette anche di parlare in questo forum Wink

Come sempre occorre però valutare la cosa caso per caso

Meriti una risposta più precisa alla tua domanda e ti prometto che te la darò...ma ora non ho proprio tempo Ops

saluti e Buona pasqua a tutti


La tua libertà finisce dove inizia la mia Hippo..anche nell'espressione c'è un limite...posso parlare su questo forum..sono libera di farlo..ma senza offenderti..credo che tu sappia anche questo.

Un divieto è atto a tutelare e salvaguardare proprio quello che tu dici..non è un pezzo di libertà che se ne va...ricorda che viviamo tutti su questo pezzo di terra..e credo sia giusto che ognuno possa vivere la sua vita senza essere prevaricato dall'altro.

E non capisco perchè ti ostini a credere che se io ti scatto una foto mentre sei per la strada per i fatti tuoi io abbia poi il diritto e la libertà di farci quello che a me fa piu' comodo..in nome dell'arte o cosa reputi piu' opportuno..Io non ho mai detto che un fotografo non puo' e non deve scattare foto street..ho solo detto che mi sembra logico che poi io ti venga a chiedere un permesso per utilizzare la TUA immagine...già di per se' voi li chiamate scatti rubati..e rubare è reato...mi dispiace..ma siamo distanti milioni di anni luce..forse se un giorno ti capiterà di trovarti in un "caso" del genere e ne risulterai offeso (per qualsiasi motivo esso sia) credo che la tua opinione sarà ben diversa..purtroppo finchè non capita a noi personalmente siamo sempre e solo capaci di chiacchiere.

Sei una persona intelligente Hippo..e si legge nelle tue righe..quindi dovresti capire che è proprio questa la democrazia..cioe' porre anche dei freni a chi tende ad abusare della parola "libertà".Sono principi che ci hanno fatto convivere per milioni di anni.
Io sono cresciuta in un ambiente dove si ha totale rispetto per la natura...in tutte le sue forme (umani compresi)..quindi cerco sempre di non turbare il mio prossimo invadendo la sua vita con la mia "presenza"...in tutte le forme possibili..

Buona Pasqua Hippo
Barbara
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EnricoP
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Località: Grosseto

MessaggioInviato: Ven 14 Apr, 2006 7:03 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Scusate l'intromissione.... Per fare un piccolo esempio, quando ho scattato questa foto prima di farlo mi sono avvicinato e ho chiesto il permesso, simpaticamente mi hanno risposto di si, dicendomi che però non erano molto fotogenici, io gli ho risposto di non preoccuparsi troppo che tanto in controluce li avrei fatti neri Smile

Credo che Barbara abbia pienamente ragione, meglio fare degli scatti dove non ci sono persone riconoscibili altrimenti è sempre meglio chiedere il permeso, se poi chi viene fotografato se ne accorge e magari simpaticamente si mette pure in posa o ha comunque un atteggiamento accondiscendente allora credo che non ci siano problemi, almeno per l'uso che ne facciamo noi...
Basta un po' di buon senso...

Aggiungo anche i miei auguri
Enrico
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Roberto Carta
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MessaggioInviato: Ven 14 Apr, 2006 7:36 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

EnricoP ha scritto:
Scusate l'intromissione.... Per fare un piccolo esempio, quando ho scattato questa foto prima di farlo mi sono avvicinato e ho chiesto il permesso, simpaticamente mi hanno risposto di si, dicendomi che però non erano molto fotogenici, io gli ho risposto di non preoccuparsi troppo che tanto in controluce li avrei fatti neri Smile

Credo che Barbara abbia pienamente ragione, meglio fare degli scatti dove non ci sono persone riconoscibili altrimenti è sempre meglio chiedere il permeso, se poi chi viene fotografato se ne accorge e magari simpaticamente si mette pure in posa o ha comunque un atteggiamento accondiscendente allora credo che non ci siano problemi, almeno per l'uso che ne facciamo noi...
Basta un po' di buon senso...

Aggiungo anche i miei auguri
Enrico



Il buon senso non sempre aleggia nelle strade, in altra parte del forum si discute sul fatto che da certe parti solo se vedono che hai la fotocamera già s'incazzano e qualche volta ti minacciano pure, tipo i mercatini con folta presenza di extracomunitari irregolari, che avranno pure le loro ragioni, ma non per questo devono impedire a qualcuno di esercitare un proprio diritto, (chiaramente senza rompere le palle agli altri).... Rolling Eyes
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HIPPO
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MessaggioInviato: Sab 15 Apr, 2006 12:18 am    Oggetto: Rispondi con citazione

allora, non ho tempo, ma la curiosità mi ha fatto dare uno sguardo e non resisto a dare una risposta veloce Smile

PEr BarbaraT

non so perché ti arrabbi, ma se leggi bene il mio post vedrai anche una certa ostinazione nel sottolineare che su questi temi occorre valutare bene il caso concreto...

so benissimo che la mia libertà finisce dove inizia la tua, ma in realtà il vero principio è sempre la libertà a cui necessariamente uno stato moderno pone dei limiti in alcuni casi per consentire un vivere armonioso

detto questo se si inizia a limitare e circoscrivere una qualunque forma di espressione si viola irrimediabilmente l'art. 21 cost....un traguardo raggiunto in anni di storia (la nostra è una delle costituzioni più moderne pur avendo 60 anni di vita)...un principio potente di cui non può nonn tenersi conto nel disciplinare ogni nuova forma di tutela

E' naturale che occorre una regolamentazione più rigida della materia, ma non certo per gli esempi che posti tu, ma per il dilagare immenso della cirolazione di immagini con ogni strumento, dalle webcam ai telefonini in mano a milioni di persone

una legge in evoluzione cerca di limitare quelli che sono i veri problemi di una società che ormai diventa drammaticamente sempre più diffidente....non devono essere coinvolte situazioni che la legge non voleva coinvolgere...; sicuramente la forma di espressione artistica non voleva essere coinvolta (d'altronde continuo a non vedere alcun testo legislativo che dice il contrario)

Storicamente la fotografia nasce anche dagli scatti di strada...anzi nasce proprio da lì...mi vengono in mente decine di mostre in B/N dove veniva poeticamente raccontata la vita e il costume di diversi anni fà...scatti che sono diventati arte a tutti gli effetti...
forse un contadino ad un bar 50 anni fa era leso ogni volta che si trovava immortalato in uno scatto insieme ad altri conterranei?
Non credo e ripeto che deve considerarsi l'uso in concreto dello scatto ed il tipo di scatto effettuato...sicuramente la tua è stata un'esperienza meritevole di tutela, ma non facciamo di tutta l'erba un fascio Wink


Per EnricoP: senza liberatoria in ogni caso sarà difficile provare il consenso verbale in sede processuale....quindi a questo punto o fai le cose per bene o non affaticarti Wink

Smile

_________________
VIENI A VEDERE!!! Maiale
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BarbaraT
bannato


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Località: Roma-Tahiti

MessaggioInviato: Sab 15 Apr, 2006 1:04 am    Oggetto: Rispondi con citazione

HIPPO ha scritto:
allora, non ho tempo, ma la curiosità mi ha fatto dare uno sguardo e non resisto a dare una risposta veloce Smile

PEr BarbaraT

non so perché ti arrabbi, ma se leggi bene il mio post vedrai anche una certa ostinazione nel sottolineare che su questi temi occorre valutare bene il caso concreto...

so benissimo che la mia libertà finisce dove inizia la tua, ma in realtà il vero principio è sempre la libertà a cui necessariamente uno stato moderno pone dei limiti in alcuni casi per consentire un vivere armonioso

detto questo se si inizia a limitare e circoscrivere una qualunque forma di espressione si viola irrimediabilmente l'art. 21 cost....un traguardo raggiunto in anni di storia (la nostra è una delle costituzioni più moderne pur avendo 60 anni di vita)...un principio potente di cui non può nonn tenersi conto nel disciplinare ogni nuova forma di tutela

E' naturale che occorre una regolamentazione più rigida della materia, ma non certo per gli esempi che posti tu, ma per il dilagare immenso della cirolazione di immagini con ogni strumento, dalle webcam ai telefonini in mano a milioni di persone

una legge in evoluzione cerca di limitare quelli che sono i veri problemi di una società che ormai diventa drammaticamente sempre più diffidente....non devono essere coinvolte situazioni che la legge non voleva coinvolgere...; sicuramente la forma di espressione artistica non voleva essere coinvolta (d'altronde continuo a non vedere alcun testo legislativo che dice il contrario)

Storicamente la fotografia nasce anche dagli scatti di strada...anzi nasce proprio da lì...mi vengono in mente decine di mostre in B/N dove veniva poeticamente raccontata la vita e il costume di diversi anni fà...scatti che sono diventati arte a tutti gli effetti...
forse un contadino ad un bar 50 anni fa era leso ogni volta che si trovava immortalato in uno scatto insieme ad altri conterranei?
Non credo e ripeto che deve considerarsi l'uso in concreto dello scatto ed il tipo di scatto effettuato...sicuramente la tua è stata un'esperienza meritevole di tutela, ma non facciamo di tutta l'erba un fascio Wink


Per EnricoP: senza liberatoria in ogni caso sarà difficile provare il consenso verbale in sede processuale....quindi a questo punto o fai le cose per bene o non affaticarti Wink

Smile



Mi arrabbio?Ma dai Hippo...figurati
Mi dispiace solo che tu stai girando in tondo al problema senza pero' darmi un risposta concreta..mi parli di contadini di 50 anni fa..di telefonini..ecc ecc

Perchè non chiudiamo qui la questione rispondendo a queste semplici domande che ti ho fatto?
Ogni volta che ti ho portato un esempio mi hai sempre risposto con trattati di legislatura e pensieri filosofici.

Qui le cose sono ben chiare Hippo..credimi..e ti ripeto..c'è poco da arrampicarsi sugli specchi.

Se tu mi ritrai in un qualsiasi posto io sia (cinema--su una panchina..al mare..ecc ecc) e nella foto appare evidente che la mia immagine è ben chiara e decisa...cioè è parte integrante della foto e non un piccolo dettaglio se tu usi questa immagine per qualsiasi motivo. la rendi pubblica senza il mio consenso sei passibile di denuncia.

E voglio che infine tu mi risponda a queste mie domande..e ti prego di essere netto..senza troppi giri di parole.

http://www.photo4u.it/viewcomment.php?t=81352

Guarda questa bella foto di MaxU...
1-tu senti di avere il diritto di usufruire della loro "faccia" senza che loro non ne sappiano nulla?
O pensi che forse sarebbe stato giusto chiedere un permesso per adoperare questa immagine?
2-tu credi che se una o tutte e due le ragazze ti citassero in giudizio saresti capace di trovare alcuna giustificazione?
E metti caso che queste due siano due ragazze che studiano nella città dove sono state immortalate ed i loro genitori che vivono al paesello pensano che sono due educande?E se per caso si imbattessero in questa foto..vestite dark-gothic?
Vedi Hippo quale è la libertà...tu puoi scattare..nessuno è li' a bloccare il tuo dito....ma prima dovresti sempre pensare che non stai ritraendo un lampione...ma esseri umani.A cui forse non fa piacere che tu li stia fotografando..semplice no?
Tutto qui Hippo..poche semplici risposte.
Ciao
Barbara
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BarbaraT
bannato


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MessaggioInviato: Sab 15 Apr, 2006 9:07 am    Oggetto: Rispondi con citazione

BarbaraT ha scritto:
HIPPO ha scritto:
allora, non ho tempo, ma la curiosità mi ha fatto dare uno sguardo e non resisto a dare una risposta veloce Smile

PEr BarbaraT

non so perché ti arrabbi, ma se leggi bene il mio post vedrai anche una certa ostinazione nel sottolineare che su questi temi occorre valutare bene il caso concreto...

so benissimo che la mia libertà finisce dove inizia la tua, ma in realtà il vero principio è sempre la libertà a cui necessariamente uno stato moderno pone dei limiti in alcuni casi per consentire un vivere armonioso

detto questo se si inizia a limitare e circoscrivere una qualunque forma di espressione si viola irrimediabilmente l'art. 21 cost....un traguardo raggiunto in anni di storia (la nostra è una delle costituzioni più moderne pur avendo 60 anni di vita)...un principio potente di cui non può nonn tenersi conto nel disciplinare ogni nuova forma di tutela

E' naturale che occorre una regolamentazione più rigida della materia, ma non certo per gli esempi che posti tu, ma per il dilagare immenso della cirolazione di immagini con ogni strumento, dalle webcam ai telefonini in mano a milioni di persone

una legge in evoluzione cerca di limitare quelli che sono i veri problemi di una società che ormai diventa drammaticamente sempre più diffidente....non devono essere coinvolte situazioni che la legge non voleva coinvolgere...; sicuramente la forma di espressione artistica non voleva essere coinvolta (d'altronde continuo a non vedere alcun testo legislativo che dice il contrario)

Storicamente la fotografia nasce anche dagli scatti di strada...anzi nasce proprio da lì...mi vengono in mente decine di mostre in B/N dove veniva poeticamente raccontata la vita e il costume di diversi anni fà...scatti che sono diventati arte a tutti gli effetti...
forse un contadino ad un bar 50 anni fa era leso ogni volta che si trovava immortalato in uno scatto insieme ad altri conterranei?
Non credo e ripeto che deve considerarsi l'uso in concreto dello scatto ed il tipo di scatto effettuato...sicuramente la tua è stata un'esperienza meritevole di tutela, ma non facciamo di tutta l'erba un fascio Wink


Per EnricoP: senza liberatoria in ogni caso sarà difficile provare il consenso verbale in sede processuale....quindi a questo punto o fai le cose per bene o non affaticarti Wink

Smile



Mi arrabbio?Ma dai Hippo...figurati
Mi dispiace solo che tu stai girando in tondo al problema senza pero' darmi un risposta concreta..mi parli di contadini di 50 anni fa..di telefonini..ecc ecc

Perchè non chiudiamo qui la questione rispondendo a queste semplici domande che ti ho fatto?
Ogni volta che ti ho portato un esempio mi hai sempre risposto con trattati di legislatura e pensieri filosofici.

Qui le cose sono ben chiare Hippo..credimi..e ti ripeto..c'è poco da arrampicarsi sugli specchi.

Se tu mi ritrai in un qualsiasi posto io sia (cinema--su una panchina..al mare..ecc ecc) e nella foto appare evidente che la mia immagine è ben chiara e decisa...cioè è parte integrante della foto e non un piccolo dettaglio se tu usi questa immagine per qualsiasi motivo. la rendi pubblica senza il mio consenso sei passibile di denuncia.

E voglio che infine tu mi risponda a queste mie domande..e ti prego di essere netto..senza troppi giri di parole.

http://www.photo4u.it/viewcomment.php?t=81352

Guarda questa bella foto di MaxU...
1-tu senti di avere il diritto di usufruire della loro "faccia" senza che loro non ne sappiano nulla?
O pensi che forse sarebbe stato giusto chiedere un permesso per adoperare questa immagine?
2-tu credi che se una o tutte e due le ragazze ti citassero in giudizio saresti capace di trovare alcuna giustificazione?
E metti caso che queste due siano due ragazze che studiano nella città dove sono state immortalate ed i loro genitori che vivono al paesello pensano che sono due educande?E se per caso si imbattessero in questa foto..vestite dark-gothic?
Vedi Hippo quale è la libertà...tu puoi scattare..nessuno è li' a bloccare il tuo dito....ma prima dovresti sempre pensare che non stai ritraendo un lampione...ma esseri umani.A cui forse non fa piacere che tu li stia fotografando..semplice no?
Tutto qui Hippo..poche semplici risposte.
Ciao
Barbara


Ho estrapolato un articolo tratto da un concorso nazionale..Tuttocittà..leggi attentamente Hippo..


ART. 6 – PROPRIETA’ E DISPONIBILITA’ DELLE OPERE
L’autore dell’opera presentata alla selezione, di cui al presente bando, garantisce che l’opera stessa è esclusivo frutto del proprio ingegno.

Ogni partecipante è responsabile del contenuto delle proprie opere e garantisce di godere di tutti i diritti relativi ai lavori inviati per il concorso, ovvero di averne ottenuto le necessarie liberatorie. Non saranno ammesse al concorso fotografie contenenti immagini di persone riconoscibili, a meno che gli autori non alleghino tassativamente all’opera una liberatoria alla pubblicazione scritta e controfirmata dai soggetti ritratti. La liberatoria deve essere inviata a mezzo raccomandata A/R o via fax a Pensativa c/o Consorzio To Lab, via Cesare Battisti 15 - 10123 Torino, oppure via fax al numero 01119716209, indicando nome, cognome ed e-mail con cui ci si è registrati al concorso e la città per cui si è partecipato. Gli organizzatori non sono in alcun modo responsabili per eventuali richieste di risarcimento avanzate da soggetti ritratti che appaiono nelle fotografie inviate. Si precisa che il mancato rispetto di tale requisito comporterà l’esclusione dalla selezione.


Piu' chiaro di cosi' !!?!!
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Derby
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MessaggioInviato: Sab 15 Apr, 2006 4:27 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Barbara, capisco il tuo punto di vista, e ti assicuro che trovo del tutto legittima la tua affermazione di libertà e protezione della privacy: solo che per affermare la libertà dell'individuo di non essere fotografato ricadi nella negazione della libertà di fotografare. Non ci siamo Wink ! Valgono entrambe le libertà, ed è per valutare il confine far le due che il buon senso conta.

Se poi vogliamo parlar del punto di vista strettamente legale:
BarbaraT ha scritto:
Guarda questa bella foto di MaxU...
1-tu senti di avere il diritto di usufruire della loro "faccia" senza che loro non ne sappiano nulla?
O pensi che forse sarebbe stato giusto chiedere un permesso per adoperare questa immagine?
2-tu credi che se una o tutte e due le ragazze ti citassero in giudizio saresti capace di trovare alcuna giustificazione?


Le mie risposte:
1 - il punto è la parola che hai utilizzato, "usufruire": se "usufruisco" per una pubblicità di uno shampoo probabilmente hai ragione, ma se "usufruisco" per una mia esigenza espressiva, e l'uso è finalizzato a quello, penso che se ne debba discutere.
2 - mi sembra di aver capito che io non devo trovare giustificazione proprio per niente, casomai sono loro a dover provare di aver ricevuto un danno. SE POI loro provassero un danno, ALLORA potrei ribattere una giustificazione di tipo culturale/artistico/espressivo. Di partenza io che scatto non devo ptrovare proprio niente Wink
Citazione:
E metti caso che queste due siano due ragazze che studiano nella città dove sono state immortalate ed i loro genitori che vivono al paesello pensano che sono due educande?E se per caso si imbattessero in questa foto..vestite dark-gothic?


Mi spiace ma questo esula dalla fotografia in questione: c'entra solo il fatto che loro si siano presentate in pubblico in cotal modo. Non sono mica entrato a casa loro.
E, metti caso, anzichè vedere la fotografia i genitori si fossero trovati a passare e vederle lì di persona? Non rovesciamo troppo le responsabilità... a ciascuno le proprie Wink
Su questo punto specifico la legge mi sembra chiarissima: se non ledo l'onore la rispettabilità il decoro delle persone ritratte, il resto sono affari loro, e mi sembra anche giusto così, troppo semplice affibbiare tutte le colpe alle possibilità di diffusione dell'immagine, è come se dicessi che il reato nasce SOLO quando i genitori vedono la foto: e allora che reato è?

Una sola domanda a cui nessuno mi ha mai dato risposta, a parte Hippo che ha sottolineato più volte come ciò sia vero:

NON CONOSCO UN SOLO CASO CONCRETO DI FOTOGRAFIA ARTISTICA/ESPRESSIVA CHE SIA STATO CONDANNATO IN BASE A QUESTA LEGGE

E ogni volta che vengono chiesti esempi si risponde:
- o con esempi riguardanti ben altri oggetti di discussione (foto da voyeur senza alcuna valenza espressiva, sfruttamenti biacamente commerciali, video, ecc...)
- o con le solite storie dell'"amico del cugino del mio amico che fu condannato a pagare milioni di euro per una foto fatta a una turista". Io non lo so se questi ultimi casi esistano, ma so che nessuno mi è stato in grado mai di portare la specifica sentenza riguardante lo specifico caso!

Ciao
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Derby
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Iscritto: 02 Ott 2004
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MessaggioInviato: Sab 15 Apr, 2006 4:39 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Rileggendomi, vorrei ulteriormente chiarire il mio pensiero:
non sono un fautore del "fotografa ciò che vuoi" fregandotene degli altri!
Al contrario, poni la massima attenzione a chi e cosa e come fotografi, e fallo se è una esigenza della tua espressione comunicativa personale.
In questa interessante discussione spero che nessuno si senta automaticamente assolto.
Ma neanche automaticamente condannato.

Smile
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Alessandro Bassi
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MessaggioInviato: Sab 15 Apr, 2006 5:05 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Citazione:
Penso di aver fatto cosa gradita a chi cercava notizie su leggi in fatto di fotografia , non e tutto frutto del mio paniere ,anzi la maggior parte e stata tratta da : "corso di giornalismo fotografico “ nuova arnica editrice di G.F.ARCIERO
ISBN 88-87726-15-9
La mia fatica è stata quella di rendere più comprensibile la lettura e dato che sono un tecnico elettronico sicuramente ho sudato parecchio
Il libro è molto interessante quindi lo consiglio ,soprattutto a che si avvicina alla fotografia e cerca risposte di facile comprensione .

Tratto da "corso di giornalismo fotografico “nuova arnica editrice " di G.F.ARCIERO
ISBN 88-87726-15-9

Il fotoreporter è tenuto a osservare tutte le prescrizioni imposte dalla legge in generale per quanto concerne la ripresa , la divulgazione delle immagini, e non ultimo,i codici deontologici, il più recente imposto dalla legge n.675/96.
Si vedrà, comunque, comunque come in tema di "privacy" sia vincolato al codice deontologico anche "chiunque altro , anche occasionalmente ,eserciti attività pubblicistica
(art . 13 codice deontologico relativo al trattamento dei dati personali nell’ esercizio dell’ attività giornalistica (emanato in base all’ art. 25 della legge n.675/96).
L’ autore scrive che non condivide un codice deontologico emanato da leggi formali e non dalla categoria stessa , per di più è eccessivo che un soggetto che pubblichi occasionalmente un saggio, un articolo, magari per la prima e ultima volta nella sua vita debba essere assoggettato a norme che investono da sempre il pieno esercizio di una professione ben definita e definibile.

Tutela delle immagini fotografiche

Perché un opera dell’ 'ingegno possa essere ammessa alla tutela , ai sensi della vigente legge sul diritto d'autore (n.633/1941 e successive modifiche e integrazioni ) è necessario che in essa venga individuato un apporto di creatività che non può essere disgiunto dal carattere dell’ originalità.
Ci si domanda: quali adempimenti bisogna assolvere perché si possa far valere la titolarità del diritto d'autore sulle proprie opere, risponde al quesito il codice civile che all'art 25/76 recita :
"acquisto del diritto , il titolo originario dell' acquisto del diritto è costituito dalla creazione dell’ opera, quale particolare espressione dell’ intelletto".
Appare cosi in piena evidenza come non si renda necessaria alcuna azione per acquistare quella che viene definita "titolarità dei diritti".
L'espressione diritto d'autore costituisce , si potrebbe dire , la sintesi di una bipartizione interna nel senso che questa espressione assomma la facoltà dell’ autore di sfruttare l'opera (diritto di utilizzazione economica) e l'esistenza in suo favore di un diritto di carattere personale di natura non patrimoniale.
In sostanza l autore dell’ opera puo disporre del suo potenziale economico nel modo che ritiene più opportuno (per esempio pubblicando e diffondendo in proprio un libro oppure cedendo dietro corrispettivo i diritti di utilizzazione a un editore ).E in questa facoltà si concretizza il diritto patrimoniale .
A fronte di questi troviamo i diritti morali a tutela della personalità del autore che si estrinsecano nella facoltà di rivendicazione della paternità dell’ opera anche dopo la cessione dei diritti di utilizzazione economica , oltre che nel diritto di opposizione a qualsiasi deformazione , mutilazione o altra modificazione e ogni atto a danno dell’ opera stessa , che possano essere di pregiudizio al suo onore e alla sua reputazione. Questo per le opere in generale.
Per quanto concerne la fotografia va rammentato il decreto del presidente della repubblica 8 gennaio 1979 n 19 relativo all’ applicazione della convenzione internazionale di Berna ratificata nell’ atto di bruxell, ha operato una distinzione tra semplici fotografie e opere fotografiche , ammettendo le prime al godimento dei soli diritti patrimoniali e le seconde alla tutela per i diritti patrimoniali e a tutto il complesso dei diritti morali .
iL PROBLEMA QUINDI SUSSISTE NEL ' INDIVIDUARE QUELLA LINEA DI CONFINE non essendo possibile una loro classificazione a priori in tal senso , senza voler generale facili entusiasmi ,si potrebbe affermare che , se una fotografia e assurta a al rango di pubblicazione evidentemente e portatrice di un contenuto originale e creativo , quindi ed è quindi collocabile nel versante delle opere a piena tutela , ma questa affermazione va pero presa con dovuta riserva.Entra nello specifico il prof. Salvatore Loi nel servizio fotografia e diritto d autore pubblicato prima del dpr8 gennaio 1978
il fotoreporter e quella in cui e facile avvertire una incidenza del fattore intellettuale e dell’ originalità espressiva , decisamente superiore a quelle della apporto strettamente tecnico ,
la matrice dell’ fotoreporter ha una matrice strettamente intellettiva , il discorso per immagini possiede infatti il presupposto di una predeterminata e ragionata impostazione realizzativa e obbedisce a esigenze di regia e di scenografia - programmate o strumentali oppure immediate e intuitive - del tutto simili a quelle richieste per le opere cinematografiche vere e proprie.

A chi appartengono i diritti

bisogna far riferimento a due tipologie di fotografo
fotografo indipendente ( free lance)
fotografo dipendente dall’ azienda editoriale

Nel primo caso le sue immagini sono state realizzate in piena autonomia decisionali e quindi godrà dei diritti patrimoniali e in presenza di opere fotografiche , la tutela morale.
Per fotografie realizzate all’ interno di un rapporto di committenza - e in tale situazione viene a trovarsi il fotografo dipendente- i diritti di utilizzazione spetteranno all’ editore .

Le riprese in luogo pubblico , aperto al pubblico e privato

Per le riprese in esterno in linea di massima non presentano particolari limiti , per le riprese in luogo aperto a pubblico e necessario tener presenti alcune modalità e osservare particolari prescrizioni .
Nel primo caso , infatti , di norma ,non è censurabile l atto del riprendere immagini ma può essere soggetta a particolari condizioni la divulgazione delle immagini riprese.Il fotografo/fotoreporter dovrà tener presenti le nozioni della tipologia dei luoghi , secondo questa classificazione :
luogo pubblico , aperto al pubblico e privato
la loro tipologia e desumibile dagli orientamenti della suprema corte si cassazione :
luogo pubblico ' quello - strada o piazza- per cui ogni persona può liberamente transitare o trattenersi senza che occorra , in via normale , il permesso dell’ autorità o qualunque altra modalità per accedervi ;luogo aperto al pubblico è un luogo chiuso - teatro cinema- ove l accesso, anche se subordinato a un apposito biglietto di ingresso , è consentito ad un numero indeterminato di persone ; luogo privato è quello in cui solo determinate persone hanno diritto di entrare.
Deduciamo quindi , da ciò la suddetta licealita' di riprese in luogo pubblico, la necessita di richiedere un accredito o il permesso per accedere e fotografare per i luoghi aperti al pubblico e il divieto di riprendere immagini in luoghi privati senza in consenso dei titolari del diritto

I diritti delle persone fotografate e la liceità della divulgazione del ritratto ,LA TUTELA DELLA PRiVACY

Il diritto all’ immagine passa attraverso tre distinte previsioni di legge:il codice civile ,la legge sul diritto d’autore le leggi sulla privacy.

L’ art 10 codice civile, nel riconoscere a ciascun soggetto il diritto esclusivo sulla propria immagine , contempla l azione di cessazione dell’ abuso e l’eventuale risarcimento del danno.

L’art 96 della legge su diritto d autore (633/1941) inibisce l esposizione , la riproduzione e la messa in commercio senza autorizzazione della persona raffigurata mentre l art 97 enuncia i casi un cui il ritratto può essere riprodotto - e quindi divulgato - senza il consenso della persona raffigurata (notorietà del soggetto o ufficio pubblico ricoperto, necessita di giustizia o di polizia ,scopi scientifici, didattici e culturali,riproduzione collegata a fatti , avvenimenti, cerimonie di interesse pubblico o svoltisi in pubblico) precisando che in ogni caso , il ritratto pubblicato non può arrecare danno , morale ,danno all’ onore , al decoro .
E comunque la pubblicazione di un ritratto anche nei casi in cui la legge non prevede un autorizzazione dovrà rispondere a una motivazione "socialmente effettiva " .

La legge 675/96 - tutela delle persone e di atri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali - ,detta della privacy , come avrete notato esisteva gia un consistente corpo di leggi, atte a soddisfare in pieno la legittima istanza della riservatezza dell’ persone anche prima del dicembre 1996.
Alle norme gia contemplate , e riportate, della legge 633/1941(legge su diritto d autore)è infatti da aggiungere la legge del 8 aprile 1974 , n 98 tutela della riservatezza e della liberta e segretezza delle comunicazioni, e la carta dei doveri del giornalista , dalla carta di Treviso e dalla legge sulla stampa ,e diverse norme su situazioni più specifiche come la tutela della dignità delle persone "tradotte" per motivi di giustizia o le persone affette da malattie.
In particolare e utile richiamare espressamente la legge 98/1974 e articolo del codice penale (615 bis prevede che " chiunque , mediante l’ uso di strumenti di ripresa visiva o sonora , si procura indebitamente notizie o immagini attinenti alla vita privata svolgentesi nei luoghi indicati dall’ art. 614 , e punito con la reclusione dai sei a quatto anni.Come facilmente rilevabile in questo caso non è punita la divulgazione dell’ immagine ma la sola ripresa e,quindi , si dovrà intendere operante la censura penale a partire dall’ immagine latente.
La legge 675/96 ha inciso in modo consistente nell’ ambito del fotogiornalismo avendo generato , tra l altro , ai sensi dell’ articolo 25 , il nuovo codice deontologico.Il detto articolo originario pubblicato nella gazzetta ufficiale n 5 del 8 gennaio 1997 era riferito al trattamento dei dati particolari esclusivamente nell’ esercizio della professione di giornalista a questa interpretazione a posto riparo il decreto legislativo 9 maggio 1997 n123 , Disposizioni correttive ed integrative della legge 31 dicembre 1996 , 675 , in materia della tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali che , al comma2 dell’ art 2 (trattamento di dati in ambito giornalistico )recita:
Nell’ articolo 25 della legge 31 dicembre 1996 n 675, è aggiunto , infine il seguente comma:<<4-bis . Le disposizioni della presente legge che attengono all’ esercizio della professione di giornalista si applicano anche ai trattamenti effettuati dai soggetti iscritti nell’ elenco dei pubblicisti o nel registro dei praticanti di cui agli articoli 26 e 33 della legge 3 febbraio 1963 n69 , nonché ai trattamenti temporanei finalizzati esclusivamente alla pubblicazione o diffusione occasionale di articoli, saggi e altre manifestazioni del pensiero.
L’IMMAGGINE DELLA PERSONA ENTRA ANCHE NELLA LEGGE 675/96 in una nota del garante 2 luglio 97 , a proposito della diffusione di foto segnaletiche di persone arrestate dagli organi di polizia : La diffusione di foto segnaletiche non e più permessa dopo l’entrata in vigore della legge675/99 che esplicitamente qualifica come "dato personale" qualsiasi informazione che consenta di identificare un soggetto quindi ,le fotografie . La legge 675/96 considera dato personale qualunque informazione che consenta l identificazione dei soggetti interessati anche attraverso , e le immagini .
Queste interpretazioni non vengono condivise in pieno e sono oggetto di interessanti note , una su tutte: in questa legislazione per dato personale si intende qualsiasi informazione relativa a persona identificata od identificabile ; inoltre questi dati possono essere contenuti in scritti , ma anche in registrazioni od immagini contenute in diversi supporti , ed ancora : <<se a ciò si aggiunge che la legge italiana si applica al mero "trattamento dei dati personali "e non più , come la legislazione finora vigente in molti paesi europei in materia di tutela della riservatezza , ai soli archivi elettronici od archivi strutturati di dati personali, si può ben comprendere come la nuova disciplina , non si riferisce soltanto ai grandi o piccoli archivi giornalistici , che siano strumentali all’ esercizio della funzione informativa , ma anche alla mera raccolta od utilizzazione di un singolo dato personale a fine informativo e, più in generale , di diffusione del pensiero ,
con un richiamo a una fonte autorevole quale: l'Enciclopedia del diritto :
..l'immagine di una persona è destinata ad essere conosciuta dai terzi e la persona non ha il diritto che questi non guardino e quindi non conoscano le sue sembianze quando la persona le mostri:che la conoscenza dell’ immagine altrui è nell’ ordine naturale del vivere sociale .


ho riesumato questo post mio di un po di tempo fa'
non ho letto bene tutti gli ultimi sviluppi da voi postati forse sto gia replicando ma dategli un occhiata

byeeeee
io ho solo fatto un riassunto non lo potevo copiare tutto violavo i diritti d autore Smile

ciaoooooo

_________________
e col tempo poi ...
come la neve caduta ,come l'acqua sui vetri anche il cuore si asciuga e tu speri soltanto di dimenticare , che vietata ai tuoi occhi è la luce del sole. P.F.M. DRACULA
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NickZ
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Iscritto: 10 Apr 2006
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MessaggioInviato: Mar 02 Mgg, 2006 11:42 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Scusami, ma se ho ben capito, posso fotografare estranei per strada, ma non posso fare commercio di queste foto...? Mah
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Fuji Finepix S9500; Yashica FX3 Super; Nikon 601 AF; Nikon Nikonos IV; Zenza Bronica ETRS/i;

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