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Dove mettere a fuoco nel paesaggio

 
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sava
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MessaggioInviato: Gio 31 Ago, 2017 11:22 am    Oggetto: Dove mettere a fuoco nel paesaggio Rispondi con citazione

Ciao a tutti vi scrivo perché vorrei sciogliere questo dubbio.
Come fate a stabilire dove mettere a fuoco per avere tutta l'immagine nitida?

Grazie a chi vorrà rispondere

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MessaggioInviato: Gio 31 Ago, 2017 12:03 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Devi prima di tutto valutare quanto si estende il campo (la distanza da te) che vuoi a fuoco.
Hai familiarità con il concetto di profondità di campo e di distanza iperfocale?

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sava
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MessaggioInviato: Gio 31 Ago, 2017 12:19 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ciao. Si, abbastanza. La pdc è la parte nitida della foto mentre l'iperfocale è quella distanza che permette di avere a fuoco dalla metà dell'iperfocale stessa fino all'infinito.

Uno dei miei problemi è sul campo.
Ho un 18-55 senza finestrella delle distanze.
Come faccio a calcolare precisamente la distanza iperfocale su cui mettere a fuoco?

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MessaggioInviato: Gio 31 Ago, 2017 1:09 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Bene. Quindi in una foto di paesaggio sembra logico applicare l'uso della distanza iperfocale come strumento per sfruttare al massimo tutta la pdc.

Così è, salvo che le tabelle di calcolo della pdc e dell'iperfocale si basano su un concetto (il circolo di confusione) che parte da una valutazione completamente empirica, legata all'osservazione ad occhio nudo di una stampa fotografica.

Noi oggi spesso valutiamo le immagini su un monitor e con uno zoom al 100%. E in questo modo ingrandiamo enormemente il circolo di confusione e così vediamo ovunque del fuori fuoco, e le tabelle sembrano sbagliate.
A causa di queste "condizioni di osservazione" più severe è consigliabile rivedere le tabelle della pdc "al ribasso". Cioè ad esempio diaframmare a f/11 ma poi leggere la tabella come se stessimo lavorando a f/8, o addirittura a f/5,6.

Il tuo obiettivo come tanti è senza tacche di riferimento. Quindi non hai molta scelta.
Puoi valutare ad occhio (o misurare sul terreno) che un oggetto secondario che hai davanti a te effettivamente sia (quasi) alla distanza che ti interessa impostare nella messa a fuoco.
Metti a fuoco su quello, poi blocchi la maf o la passi in manuale, ricomponi e scatti.

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MessaggioInviato: Gio 31 Ago, 2017 1:51 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Per fare un esempio pratico:
Nella app metto 24mm f9= 2 - inf (iperfocale 3.45)
E poi chiudo a f11?

Per quanto riguarda le tacche di riferimento mi hanno detto che negli obiettivi zoom non sono così precisi mentre le tacche di riferimento sono molto più precise negli obiettivi primari.
Per precisione intendo che se regoli la maf alla distanza che vedi sulla tacca è veramente quella mentre invece negli obiettivi zoom ci si avvicina. È vero?
Perché a questo punto sarebbe più logico prendere un primario piuttosto che uno zoom.
Grazie in anticipo

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MessaggioInviato: Gio 31 Ago, 2017 2:40 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Nel tuo esempio tra f/9 ed f/11 c'è meno di uno stop.
Starei un po' più largo. Come nel mio esempio.

In un epoca schiava dell'AF, la precisione delle scale sull'obiettivo dipende più dalla serietà del produttore e dal particolare modello di obiettivo piuttosto che dalla categoria zoom/prime.
Si parte dal presupposto che le scale della messa a fuoco non le usi più nessuno. Ed in gran parte è vero....
Il discorso cambia sugli obiettivi che hanno solo la messa a fuoco manuale.

Fino a pochi anni fa nel cinema la distanza si misurava normalmente con la cordelia metrica.

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MessaggioInviato: Gio 31 Ago, 2017 3:50 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ah ok! Quindi almeno uno stop

Scusami se insisto ma come si fa a prescindere dalla scala dell'obiettivo? Mi spiego meglio.
Ho un plugin di LR che mi indica la distanza di messa a fuoco.
In una foto ho messo a fuoco a circa 2m (i 2m li ho calcolati ad occhio). Il plugin di LR mi indica che ho messo a fuoco a 2.24m (e fin qui va tutto bene).
In un secondo scatto ho messo a fuoco abbondantemente più in lontananza (ad occhio e croce circa a 3,5m/4m)ma il plugin mi restituisce sempre il valore di 2.24m come distanza di messa a fuoco.

Lo dico perché se metto a fuoco a 2 m (con quel diaframma e quella lunghezza focale) ci sta non avere nitido fino all'infinito, ma se io metto a fuoco ad una distanza che ad occhio e croce dovrebbe avvicinarsi di più alla distanza iperfocale e alla fine ottengo una messa a fuoco pari alla precedente mi aspetterei di avere nitido fino all'infinito e invece mi trovo nelle stesse condizioni del primo scatto.
E quindi non mi viene in aiuto né le tacche dell'obiettivo (perché non le ho) né la distanza iperfocale calcolata a occhio (dato che anche se calcolo a occhio e croce la distanza questa non viene "letta" dalla macchina fotografica). Posso eventualmente inviarti le prove dell'esperimento se lo ritieni opportuno.

Spero di essermi spiegato bene 😀😀😀😀

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MessaggioInviato: Sab 02 Set, 2017 10:20 am    Oggetto: Rispondi con citazione

sava ha scritto:
Ho un plugin di LR che mi indica la distanza di messa a fuoco.
In una foto ho messo a fuoco a circa 2m (i 2m li ho calcolati ad occhio). Il plugin di LR mi indica che ho messo a fuoco a 2.24m (e fin qui va tutto bene).
In un secondo scatto ho messo a fuoco abbondantemente più in lontananza (ad occhio e croce circa a 3,5m/4m)ma il plugin mi restituisce sempre il valore di 2.24m come distanza di messa a fuoco.

Lo dico perché se metto a fuoco a 2 m (con quel diaframma e quella lunghezza focale) ci sta non avere nitido fino all'infinito, ma se io metto a fuoco ad una distanza che ad occhio e croce dovrebbe avvicinarsi di più alla distanza iperfocale e alla fine ottengo una messa a fuoco pari alla precedente mi aspetterei di avere nitido fino all'infinito e invece mi trovo nelle stesse condizioni del primo scatto.


Faccio fatica a fare il "detective" perché qui i "testimoni" dicono due cose diverse.
Tu dici di aver cambiato la messa a fuoco, il plug-in dice che è sempre la stessa. Chi ha ragione?
Io mi fiderei più di te che del plug-in. Però c'è la prova empirica del cattivo risultato anche nel secondo caso...

In ogni caso quando fai foto di paesaggio metti la messa a fuoco in manuale o dissocia la messa a fuoco dal bottone di scatto. Occorre evitare che anche per errore la macchina rimetta a fuoco con la pressione dello scatto dopo che tu accuratamente avevi regolato la messa a fuoco su una distanza decisa da te.

Altra cosa. Non puoi immaginarti quanto sia insidioso il micromosso che ti frega anche con tempi di scatto "di sicurezza". E lo vedi solo sul monitor con zoom al 100% e magari lo scambi per un leggero sfocato.
Ci vorrebbe sempre il cavalletto. Oppure sempre fare diversi scatti (da paragonare) per vedere se c'è un problema di fuoco o di micromosso.

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sava
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MessaggioInviato: Dom 10 Set, 2017 6:46 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ciao pensavo di averti risposto e invece a quanto pare no. Volevo ringraziarti e dirti che leggendo a ribasso l'app dell'iperfocale ho fatto meno errori. Spero di poter approfittare della tua cortesia in futuro qualora dovessi aver ulteriormente problemi. Grazie mille!
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GiovanniQ
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MessaggioInviato: Ven 01 Lug, 2022 7:04 am    Oggetto: Rispondi con citazione

AarnMunro ha scritto:
In paesaggistica usare un superwide vuol dire non sapere cosa fotografare.


Insomma...Io con l'8-16 (anche se su APS-C) ho fatto foto discrete, scegliendo di includere tutto quanto il possibile, anche questa e' una scelta, puo' non piacere, ma il tuo giudizio mi sembra troppo netto, escludendo di fatto queste focali.

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71ISO
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MessaggioInviato: Dom 20 Nov, 2022 7:27 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Dico sommessamente la mia: a parte le autorevoli risposte che sono sicuramente tutte corrette, ci mancherebbe, io quando sono fuori sinceramente non sto a fare calcoli di iperfocale o altro. Per me i concetti base, molto speditivi, ci mancherebbe, sono:
1) più è grande il sensore, meno PDC hai. Io scatto con APS-C per cui già parto avvantaggiato, sotto questo punto di vista
2) se i soggetti da mettere a fuoco distano più di 3 metri dalla fotocamera, NEL MIO CASO, chiudo l'otturatore a f11 (o poco oltre) e metto a fuoco sull'interesse più lontano.
3) se invece uno dei soggetti è a meno di tre metri, sempre chiudendo a f11 faccio un'esposizione sul soggetto vicino ed una sul più lontano e poi unisco in post-produzione.
Questo funziona per me ed è quanto di più lontano da essere un metodo ortodosso o teoricamente corretto, ma tendo a non volermi complicare la vita.
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MessaggioInviato: Ven 25 Nov, 2022 8:54 am    Oggetto: Rispondi con citazione

AarnMunro ha scritto:
In paesaggistica usare un superwide vuol dire non sapere cosa fotografare.

Dipende…
Dipende da come riempi il fotogramma. Senz’altro se con un un grandangolo io fotografo una catena montuosa tutta su un piano lontanissimo, ottengo una foto piatta.
Ma se inserisco diversi elementi posti su piani più vicini, allora può funzionare.

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MessaggioInviato: Ven 25 Nov, 2022 8:59 am    Oggetto: Rispondi con citazione

71ISO ha scritto:
Per me i concetti base, molto speditivi, ci mancherebbe, sono:
1) più è grande il sensore, meno PDC hai.

Attenzione perché la PdC non dipende dalle dimensioni del sensore. Anzi se parliamo di circolo di confusione, un sensore più grande ha più PdC.

Diciamo che con un sensore più grande, a parità di angolo di campo, uso una lunghezza focale maggiore che mi dà meno PdC.

Apparentemente è la stessa cosa… ma la causa non è la dimensione del sensore…

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