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robocop utente attivo
Iscritto: 13 Ott 2010 Messaggi: 3983
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Inviato: Lun 23 Mgg, 2016 4:54 pm Oggetto: Quando vedi una bella cosa ma la foto ti esce male |
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Qual'é il problema tipico che riscontrate quando vi rendete conto che la foto appena scattata é molto diversa da come vi immaginavate di riprendere la scena?
Il mio problema principale é rappresentato dalle luminositá di una scena, entro magari in una bella atmosfera e mi viene subito da scattare, poi la foto esce spesso male, o piatta o troppo contrastata piú del previsto...
Dalla parte opposta a volte scatto (raramente) perché c.é un elemento di interesse che voglio riprendere mentre l.illuminazione mi sembrava brutta, ma sul sensore vedo una bella immagine che mai avrei pensato!
Bisognerebbe imparare a vedere come vede il sensore, forse in questo la pellicola con l.obbligo di ragionare di piú le foto prima di farle aiutava in questo senso.
Il secondo problema sono le foto che escono molto piú piatte di quando vedevo la scena immerso in essa (siete mai stati in un bel bosco e quando avete scattato la magia era sparita?)
Questo invece ho capito quale sia il motivo, la tridimensionalitá della nostra visione, se vedete una scena che vi esce sempre male, prima di scattare provate a chiudere un occhio, con un occhio solo é ugualmente bella la scena? Con un occhio solo é come vede la macchina attraverso l.obiettivo _________________ se potessi fotografare quello che vedo sarei un gran fotografo - robo
l'assenza, la penombra, l'enigmatico, ha sempre il vantaggio di non deludere - cioran |
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AleZan coordinatore
Iscritto: 16 Giu 2006 Messaggi: 11699 Località: Bologna
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Inviato: Lun 23 Mgg, 2016 9:10 pm Oggetto: |
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Cerca in qualche biblioteca i manuali di Andreas Feininger e leggi i capitoli dove parla del "vedere fotograficamente". _________________ Alessandro - www.alessandrozanini.it
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robocop utente attivo
Iscritto: 13 Ott 2010 Messaggi: 3983
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Inviato: Mar 24 Mgg, 2016 10:50 pm Oggetto: |
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Grazie lo faró presto!!
Per l.assenza di commenti deduco che il mio modo di non riuscire dev.essere personalissimo e originale... _________________ se potessi fotografare quello che vedo sarei un gran fotografo - robo
l'assenza, la penombra, l'enigmatico, ha sempre il vantaggio di non deludere - cioran |
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opisso utente attivo
Iscritto: 11 Set 2014 Messaggi: 5471 Località: Genova
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Inviato: Gio 16 Giu, 2016 10:42 am Oggetto: |
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Be' la foto è sempre "diversa" dalla scena
Io poi sono l'anti previsualizzazione. Ma la prendo con filosofia: spero sempre che la foto esca più bella di come l'ho vista
Per cui ti capisco benissimo.
Per la luminosità personalmente non ho però particolari problemi visto che il mirino elettronico sulla mia macchina dà già un'idea di massima di quello che uscirà fuori.
In realtà c'è poi la post a complicare tutto il discorso.
Ricordo chiaramente un paio di scatti scialbi che tramite qualche stupido preset BN in Lightroom si "riprendevano" completamente... _________________ opisso su instagram = angolo.b |
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SlowFlyer utente attivo
Iscritto: 27 Ott 2009 Messaggi: 1134
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Inviato: Gio 16 Giu, 2016 12:57 pm Oggetto: |
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robocop ha scritto: | Grazie lo faró presto!!
Per l.assenza di commenti deduco che il mio modo di non riuscire dev.essere personalissimo e originale... |
no, così diffuso che viene dato per scontato
A parte leggere Feininger (cosa che io non ho fatto ancora), io so che la bella cosa (oggetto panorama gattino) e la bella fotografia sono due cose diverse. Purtroppo ci sono occasioni in cui, immerso nel bello (bello in senso lato ovviamente), mi pare possibile catturarlo tutto, e sono le volte in cui scatto tante foto da buttare via. Un artificio che in questi casi mi aiuta è porre dei paletti stretti: per esempio, un tele in una situazione in cui il primo pensiero è usare un grandangolo. Infiniti scatti di canali con gondole distorte, niente di salvabile... ma costretto dal tele, trovo dettagli che diventano improvvisamente fotografie. Cercherò Feininger. _________________ ..................................................
Canon 60D + Tamron 17-50/2.8 VC + Canon 24/2.8 STM + Sigma 50-150/2.8 + Canon 55-250IS; Sony Nex6 + 16-50; alcuni vecchi obiettivi in M42 e non solo. |
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AleZan coordinatore
Iscritto: 16 Giu 2006 Messaggi: 11699 Località: Bologna
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Inviato: Gio 16 Giu, 2016 1:00 pm Oggetto: |
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robocop ha scritto: | Per l.assenza di commenti deduco che il mio modo di non riuscire dev.essere personalissimo e originale... | Ma no, all'opposto. È qualcosa che è successo a tutti.
Ed è la distanza tra la realtà e una fotografia della realtà...
Si supera con la conoscenza approfondita del mezzo che usi, che ti permette di capire che da una certa scena non puoi ricavare nulla o al contrario una foto può diventare più interessante del "vero". _________________ Alessandro - www.alessandrozanini.it
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robocop utente attivo
Iscritto: 13 Ott 2010 Messaggi: 3983
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Inviato: Gio 16 Giu, 2016 2:35 pm Oggetto: |
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si slowflyer penso che capisco cosa intendi, ad esempio quando visiti un posto nuovo che ti colpisce e ti verrebbe da scattare senza neanche pensare, ma in verità il fatto che ti abbia colpito ti ha più che altro abbagliato da una reazione emotiva, che ti rende come shockato e se non si è calmi e tranquilli è difficile fotografare bene...
direi le classiche foto da turista, poco ragionate, con elemneti di disturbo e non veramente pensate.. _________________ se potessi fotografare quello che vedo sarei un gran fotografo - robo
l'assenza, la penombra, l'enigmatico, ha sempre il vantaggio di non deludere - cioran |
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schyter utente attivo
Iscritto: 30 Mgg 2014 Messaggi: 1314 Località: Lodi
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Inviato: Gio 16 Giu, 2016 4:14 pm Oggetto: Re: Quando vedi una bella cosa ma la foto ti esce male |
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robocop ha scritto: | ... forse in questo la pellicola con l.obbligo di ragionare di piú le foto prima di farle ... |
uso praticamente solo la pellicola e a parte i soliti discorsi triti e ritriti sulla "superiorità" di un metodo piuttosto che un altro (e che francamente hanno stancato), penso che la pellicola nn ha l'obbligo di portarti a ragionare di +. Almeno... non vedo perchè, anche usando una dgt, nn si debba/possa "meditare" lo scatto come fosse in analogico. In definitiva il "ragionare di più con l'analogico" è un luogo comune sin troppo abusato dai talebani della fotografia argentica.
L'unico vantaggio che vedo, usando la pellicola, è che il risultato non lo vedi subito... passano gg se nn settimane dallo scatto allo sviluppo/stampa e così hai tutto il tempo di "dimenticarti" come era bella la scena che hai ripreso e di conseguenza, non potendo raffrontarla con la stampa che tieni tra le mani, ti puoi compiacere sempre del risultato ottenuto... _________________ Consultare le regole della composizione prima di scattare una fotografia è come consultare la legge di gravità prima di fare una passeggiata.
Solo i pesci morti seguono la corrente. ;/)
Cos'è la fotografia pinhole? Come dire che si sente un leggero fruscio ascoltando un vecchio 78 giri su un grammofono a manovella! ;/) |
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robocop utente attivo
Iscritto: 13 Ott 2010 Messaggi: 3983
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Inviato: Ven 17 Giu, 2016 8:39 am Oggetto: |
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però sul fatto che ti obblighi a ragionare di più secondo me è vero, ovvio anche con la digitale puoi farlo, ma con la digitale ti abitui a puntare e vedere già lo scatto come verrà, e in pochi secondi hai già scattato e cancellato se non va bene e ri-scattato, e questa veloce sequenza diventa il metodo, e quindi perchè stare a cercare di valutare le varie luminosità della scena quando in pochi secondi hai già fatto foto e controllata?
per questo intendo che la pellicola ti obbliga a ragionare di più _________________ se potessi fotografare quello che vedo sarei un gran fotografo - robo
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schyter utente attivo
Iscritto: 30 Mgg 2014 Messaggi: 1314 Località: Lodi
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Inviato: Ven 17 Giu, 2016 10:43 am Oggetto: |
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robocop ha scritto: | ... e quindi perchè stare a cercare di valutare le varie luminosità della scena quando in pochi secondi hai già fatto foto e controllata?
... |
... perchè, così facendo, nn andrei fotograficamente da nessuna parte e nn "crescerei" tecnicamente. Sarei "schiavo" degli automatismi e nn mi riterrei, io, fino in fondo, autore/responsabile dello scatto.
Dimenticavo... scatto solo su pellicola, ma unicamente utilizzando (o quasi) vecchissime fotocamere esenti da automatismi di maf etc etc... alcune ante-guerra.
robocop ha scritto: | ... ma con la digitale ti abitui a puntare e vedere già lo scatto come verrà, e in pochi secondi hai già scattato e cancellato se non va bene e ri-scattato... |
e se nn va bene cancellato e poi ancora e ancora e ancora... se sommi questi tempi forse... -----> Domanda... indipendentemente da analogico/digitale, nn concordi che forse sarebbe meglio, propedeuticamente, "imparare" (sbagliando) a leggere la luce/scena e responsabilmente decidere tu quali parametri settare??
La fotografia in definitiva si compone di 2 (+1) cose fondamentali:
Tempo - Diaframma - + Iso _________________ Consultare le regole della composizione prima di scattare una fotografia è come consultare la legge di gravità prima di fare una passeggiata.
Solo i pesci morti seguono la corrente. ;/)
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robocop utente attivo
Iscritto: 13 Ott 2010 Messaggi: 3983
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Inviato: Ven 17 Giu, 2016 10:48 am Oggetto: |
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si ma io sono daccordo sul fatto che sia meglio ragionare un minimo, ti portavo esempi di come la fotografia digitale attuale del "tutto subito" faccia desistere dal ragionarci sopra _________________ se potessi fotografare quello che vedo sarei un gran fotografo - robo
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schyter utente attivo
Iscritto: 30 Mgg 2014 Messaggi: 1314 Località: Lodi
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Inviato: Ven 17 Giu, 2016 10:59 am Oggetto: |
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il messaggio era chiarissimo... volevo semplicemente dire che se si vuole ci si può ragionarci sopra, anche con il dgt. E' solo una questione di "mentalità"! _________________ Consultare le regole della composizione prima di scattare una fotografia è come consultare la legge di gravità prima di fare una passeggiata.
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robocop utente attivo
Iscritto: 13 Ott 2010 Messaggi: 3983
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Inviato: Lun 20 Giu, 2016 3:28 pm Oggetto: |
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Ho trovato in biblioteca questo saggio che secondo me centra il problema di cui parlavo, parla del fotografo che non ha bisogno di vedere perche la macchina vede per lui.
Io in particolare sono convinto che piú a macchina consente una previsualizzazione definitiva del risultato, piú l.automatismo della macchina si rafforza.
Purtroppo come i saggi su etica o psicologia é davvero complicato da leggere e io lo capisco solo a pezzi, ma se foste interessati vi metto la copertina cosi potete trovarlo _________________ se potessi fotografare quello che vedo sarei un gran fotografo - robo
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robocop utente attivo
Iscritto: 13 Ott 2010 Messaggi: 3983
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Inviato: Mar 05 Lug, 2016 9:27 am Oggetto: |
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sto leggendo "lezioni di fotografia" di ghirri e in un capitolo parla anche della automazione che già negli anni 70-80 si sentiva con l'avvento della polaroid e delle reflex, praticamente lui odiava la polaroid e anche le reflex perchè impostavano in automatico i parametri per l'esposizione (chissà cosa avrebbe detto oggi dei live view che ti fanno vedere già la foto fatta senza neanche scattare), e la gente spesso si lamentava che la foto non veniva come volevano, lui corregge dicendo che non veniva come la vedevano, non come la volevano; infatti senza impostare te lo strumento in base al risultato che vuoi ottenere, e quindi sapendo già quello che vuoi, come si comporta il tuo strumento e i suoi limiti, non puoi avere il controllo sulla foto, e una foto uscita senza il controllo può anche venire casualmente meglio di come te l'aspettavi, ma ti rende sempre insoddisfatto perchè appunto non è uscita dalla tua volontà _________________ se potessi fotografare quello che vedo sarei un gran fotografo - robo
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opisso utente attivo
Iscritto: 11 Set 2014 Messaggi: 5471 Località: Genova
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Inviato: Mar 05 Lug, 2016 10:44 am Oggetto: |
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robocop ha scritto: | ...praticamente lui odiava la polaroid e anche le reflex perchè impostavano in automatico i parametri per l'esposizione (chissà cosa avrebbe detto oggi dei live view che ti fanno vedere già la foto fatta senza neanche scattare)... ...non puoi avere il controllo sulla foto, e una foto uscita senza il controllo può anche venire casualmente meglio di come te l'aspettavi, ma ti rende sempre insoddisfatto perchè appunto non è uscita dalla tua volontà |
Col live view e la post produzione (che dà ampio margine di modifica a posteriori) sono un po' cambiate le carte in tavola rispetto ai tempi di Ghirri.
Però forse è il contrario di quello che dici: il live view ti abitua a essere "pigro" ma in realtà ti aiuta a fare in modo che la foto venga come la vuoi.
Per quanto riguarda il discorso su automatismi e controllo sulla foto si trovano anche dei controesempi illustri...
Pensa solo che uno dei più grandi capolavori fotografici di tutti i tempi è "Americans" di Frank (http://www.photo4u.it/viewnews.php?t=625705).
83 foto, molte pesantemente croppate, su una selezione di quasi 25000 (!!!) scatti con esposizioni "a caso" e inquadrature poco precise. Credo che a volte non mettesse nemmeno l'occhio nel mirino.
Il valore allora diventa l'idea, la selezione e il montaggio. I parametri di scatto diventano quasi totalmente ininfluenti per il risultato finale.
Ma ovviamente è solo un esempio isolato. Anche un po' fuorviante a dire il vero perché qui non va giudicata la singola foto ma il "portfolio" nel suo complesso (ma non dovrebbe essere sempre così (?!?)... _________________ opisso su instagram = angolo.b |
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robocop utente attivo
Iscritto: 13 Ott 2010 Messaggi: 3983
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Inviato: Mar 05 Lug, 2016 12:43 pm Oggetto: |
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interessante, adesso lo leggo, cmq penso che si il live view ti abiuta ad essere pigro, ma non pensando direttamente a "ok per questa scena voglio quello, quindi faccio 1/60 f8 iso 200", ma guardando il live view e modificando i parametri, intanto ogni volta parti da un'esposizione e la "correggi" e già di per sè è stancante a lungo andare, poi se mentre la correggi noti che ad una certa esposizione ti viene un certo effetto che nemmeno pensavi allora scatti e sei fuorviato rispetto alla tua idea di illuminazione da riprendere originale che avevi in mente... non so se mi spiego
poi comunque questo modo di fotografare pensando e ragionando a priori è certamente privilegiato da uno stile fotografico come quello di ghirri, principalmente di paesaggio, prestando attenzione alle sottiliezze di luce e colori, quindi una fotografia che ti dia il tempo di riflettere, mentre con le street ad esempio basta che ci sia una azione forte da riprendere e la composizione o altri parametri passano in secondo piano...
cmq anche per ghirri le foto isolate hanno poco senso, e nel suo lavoro ce l'ha il portfolio o progetto nel suo complesso _________________ se potessi fotografare quello che vedo sarei un gran fotografo - robo
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opisso utente attivo
Iscritto: 11 Set 2014 Messaggi: 5471 Località: Genova
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Inviato: Mar 05 Lug, 2016 3:04 pm Oggetto: |
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robocop ha scritto: | ... non so se mi spiego |
Direi di si ma dopo aver sbirciato nel mirino elettronico migliaia di volte una idea di cosa potresti vederci dentro te la sarai fatta?
Poi è vero capitano un po' tutte le possibilità: pensi alla scena guardi nel mirino elettronico e può essere meglio, peggio o "più o meno uguale" di quello che ti aspettavi.
Ma quando è "più o meno uguale" il live view ti aiuta a renderla ancora più simile a quello che pensavi (fatica? un secondo a girare la rotellina della compensazione).
Poi torni a casa e ti accorgi che la modella aveva gli occhi chiusi
Sinceramente non mi sono mai chiesto se questo lavoro aggiuntivo che il mirino elettronico compie migliori o peggiori le "capacità fotografiche".
Di sicuro avere l'occhio sempre attaccato al mirino mi sembra un po' scomodo per cui un minimo di capacità di "pre-visione" è sempre utile... _________________ opisso su instagram = angolo.b |
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robocop utente attivo
Iscritto: 13 Ott 2010 Messaggi: 3983
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Inviato: Mar 05 Lug, 2016 7:00 pm Oggetto: |
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Si concordo in tutto, grz per essere intervenuto sull.argomento!
Cmq secondo me le regole dettate dai vari fotografi famosi sono vere ma dipendono dai vari generi fotografici _________________ se potessi fotografare quello che vedo sarei un gran fotografo - robo
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