Il fotoritocco, il falso e l'evoluzione del senso del pudore

[AleZan]

In un articolo dell'Osservatorio di Fotografia & Informazione, ecco la storia di un recente falso fotografico, dove colpisce constatare come due dettagli un tempo normali siano diventati oggi osceni...

ciao

[ilGrezzo]

Bè, avevo già letto di questo caso e sono rimasto deluso ma non tanto sorpreso da quest'incoerenza tipicamente "all'italiana". Tralasciando il discorso etico in quanto fotografi o appassionati di fotografia che dir si voglia, che non sia giusto manipolare foto di altri e piegarle al messaggio che si vuole comunicare (cosa ne resta della libertà di espressione?). Ma io dico, con tutte le porcherie (perdonatemi il termine) che vediamo al tg o in tv ogni giorno, per non dire per strada, non saranno un rivoltella e una granata (che, anzi, vogliono simboleggiare una nobilissima lotta) in meno che ci salveranno... perbenismo? ... o ipocrisia?

Luca

[d23]

c'è da chiedersi se un cartellone (pubblicitario) debba avere gli stessi vincoli di un articolo di cronaca.

[Cosimo M.]

Quoto d23, e stavolta dissento totalmente dall'estensore dell'articolo citato.
La questione mi pare addirittura strumentalizzata.

Il soggetto è un manifesto pubblicitario, non un libro di storia.
E' normale ed ovvio che vi si inseriscano gli elementi grafici e fotografici ritenuti opportuni dal creativo.
Non capisco che differenza faccia se la foto è un'istantanea o una foto in posa....

Anche la scelta di non inserire armi nell'immagine, mi pare logica e coerente con il riferimento ad una festa di "pacificazione".

Mi sembra una cosa tanto per abbaiare :-\

[andreacoter]

...

[Cosimo M.]

Un momento Andrea, sono stato frainteso.

Certamente siamo d'accordo che storicamente il periodo è stato cruento, non era mia intenzione dire alcunchè di diverso.

Io mi riferivo al fatto che - se ho capito bene - il soggetto del discorso è un manifesto in cui è stata posta una foto "decorativa", non un documentario fotogiornalistico.

Considerato che il significato "ufficiale" del 25 Aprile è festeggiare la pace conquistata e non la guerra civile che l'ha preceduta (almeno così mi pare di capire), mi è parso abbastanza "coerente" che venga usata un'immagine che non "istighi alla violenza".

Da sempre la propaganda (politica e non) deforma la storia a proprio uso e consumo. Ma lo fa con strumenti molto più potenti di un banale manifesto quali il controllo mediatico ed economico.

[andreacoter]

...

[claudiom]

Sarei curioso di sapere se gli intervenuti si sono accorti che nella foto originale la bomba e la pistola sono appoggiati sul tavolo a bella posta.

Parenti mi dicono che la pistola non la si toglieva mai dalla cinta e che le bombe si tenevano insaccate.

ciao
claudiom

[Wu-hsin]

eh si..

Un pezzo dell'articolo:

Una immagine frutto del lavoro di un anonimo fotografo. Apparentemente un'istantanea, ma in realtà no. Infatti si tratta di una foto posata (oggigiorno si direbbe staged), realizzata su richiesta di un cronista dell'epoca, a detta di Elvezio "Il Santo" Massai.

[AleZan]

Infatti anche l'articolo parla della falsificazione di un falso...

[Anonimo.]

...se qualcuno è convinto che nelle celebrazioni possano esistere discorsi, immagini, canzoni e testimonianze obiettive e "super partes", nonchè documenti assolutamente genuini e punti di vista storicamente equilibrati, avrei un ponte da vendergli vicino a San Francisco, quasi nuovo, viene via per poco...

Alberto

[d23]

cartellone pubblicitario, ripeto, cartellone pubblicitario...

chissà perchè nn si notano i casi di pagine di cronaca riportati nello stesso articolo

[andreacoter]

...

[malinamelina]

... ancora con l'illusione che la fotografia documenti una realtà...
Gli storici seri non si potrebbero mai, dico mai, basare su una fonte fotografica per asseverare una qualsivoglia verità documentale. Le fonti devono essere molteplici, dirette e indirette.
Mai una fotografia ha testimoniato la veridicità di ciò che rappresentava.

[claudiom]

Il mondo degli esseri umani è condizionato non solo dalla realtà, ma anche, e pesantemente, dalle apparenze.

Qualsiasi immagine di tipo fotografico, da Apelle a Van Eick a Canaletto fino alle immagini digitali che sembrano fotografie produce l'effetto di riproduzione della realtà, questo è il fatto, che poi non lo siano è del tutto irrilevante ai fini della comprensione della realtà.

Ogni immagine ridondante, realistica,bidimensionale fu e sarà sempre presa per riproduzione della realtà, documento, registrazione di fatti avvenuti.

I giardini di Compton House: invito a rivedere quel film.

ciao
claudiom

ps centinaia di migliaia di fotografie vengono scattate appositamente per essere usate come prove documentali nei processi penali e civili.

[malinamelina]

Già... esiste infatti una "verità processuale", così come esiste "una verità storica", nessuna delle due Verità senza aggettivi.

[ubald™]

già è discusso il concetto di verità processuale, lasciamo perdere!
Ricordiamoci il principio di indeterminazione...

[malinamelina]

... appunto...
E direi piantiamola di pensare che esista una veridicità della fotografia. Esiste una verità (SOLO artistica) della fotografia.
Esiste una verosimiglianza della fotografia.

[ubald™]

concordo al 100%

[andreacoter]

...