Cosa resta della Fotografia....

[rpolonio]

Dal titolo un mio pensiero di cosa resta della fotografia oggi.
Premesso che per me non esiste la fotografia perfetta, come non esiste il fotografo più bravo.
La scoperta del nuovo mondo (digitale) ci ha portato ad essere più sedentari, sia chi lo fa per professione, sia per passione, le differenze tra passato e presente non tutti lo possono giudicare.
Un vecchio fotografo oggi si adegua, uno nuovo che si appresta ad entrare in questo mondo tecnologico per la prima volta vede quasi con sfida il vecchio.
Oggi la prima cosa che si impara è come usare al meglio un programma di grafica, è utopistico pensare che leggendo un libro di fotografia su come utilizzare una certa tecnica si diventi fotografi, secondo me non serve nemmeno come aiuto, l'esperienza nel tempo fa un fotografo.
Sono uno che pensa e dice che la perfezione uccide la fotografia.
Un tempo in una fotografia si poteva giudicare le capacità del fotografo, oggi, quelle capacità sono affidate a dei programmi.
Ma allora cosa resta?, potrei pensare ad un divertimento, ad una arroganza tecnologica, ad una stanchezza di pensiero, ad un comodo fai tu.
Quello che voglio dire secondo sempre il mio credo di "povero" fotografo, è di cercare di immaginare di più, ravvivare di più il proprio pensiero, non è importante che il tema o la visione siano apprezzate dagli altri, una fotografia deve piacere prima a noi stessi.
Da questo dobbiamo pensare e dire: ma la fotografia la faccio per me o per gli altri?.

[PietroF]

Ma quali sarebbero le "capacità del fotografo oggi affidate a dei programmi"?
E' come dire che le fotografie vengono fatte dagli obiettivi e dagli apparecchi fotografici....

[Pietro Bianchi]

ahahaha dire che le capacità sono affidate a dei programmi e che oggi basta aprire photoshop e le foto diventano tutte ottime è la tipica frase dei vecchi fotografi che non sanno usare un computer; invidiano i dannati giovinastri che ai loro occhi in due colpetti possono fare cose incredibili e cambiare ogni cosa "ma così sono capace anche io non c'è più la vera fotografia ai miei tempi era diverso il digitale ha rovinato tutto i giovani non hanno ideali non c'è più religione", ma non hanno la più minima idea di come funzioni un fotoritocco e di cosa possa fare, lo vedono un pò come uno strumento magico dai poteri infiniti, come un bambino un film di harry potter. Ridicolo.
I poteri sono grossi ma solo in determinati ambiti, tipo l'automotive o l'advertising, il fatto è che solo la conoscenza e la padronanza dello strumento ti permette di vedere se qualcosa è stato fatto e come, e giunto al livello della conoscenza anche il lavoro più grosso e perfetto è guardato con ammirazione ma con consapevolezza, non con quel timore misto rifiuto dell'aborigeno per la prima volta davanti la televisione, o con il rifiuto a priori da dogmatismo medievale...

http://www.worldpressphoto.org/images/stories/videos/Interviews/index.php?

[Pietro Bianchi]

dimenticavo, la stanchezza di pensiero e il comodo fai tu semmai è di chi non accetta di doversi mettere in discussione ora dopo tanti anni di pacifica fluttazione immutabile e rifiuta a priori tutto quanto sta rivoluzionando le possibilità di comunicare; bisogna scegliere se fare le riproduzioni delle carte e della realtà (e allora basta una macchina fotografica) oppure se interpretare la realtà mettendoci del proprio per fornire una chiave di lettura più personale che va oltre le possibilità di un semplice apparecchio di ripresa e si serve anche di un pc.
Tu vuoi fare le foto alla carte, io preferisco emozionare le persone...

Adesso partono le coltellate

[rpolonio]

[claudiom]

Mi piacerebbe, Pietralia, che tu ci facessi vedere qualche foto, o immagine di tipo fotografico, che avesse qualcosa di nuovo dentro.

Non che ce non ce ne siano, son molte, ma mi piacerebbe che fossi tu a farcele vedere, invece di questo vecchiume che proponi.

Vecchiume per me è al giorno d'oggi ogni soluzione visiva che abbia almeno trent'anni.

ciao claudiom

[Pietro Bianchi]

a che pro Claudio, io sono un mestierante, sarò un (spero un giorno) abile artigiano, non sono un innovatore, non sono un critico. Cerco solo di fare bene e con passione il mio lavoro, il che potrebbe comportare incollare ometti ingiacchettati attorno a dei range rover, ecc ecc, anche se si è già visto da 45784exp99 anni luce (e non che venga male eh!)

[claudiom]

E' vero, hai ragione, tu ti muovi in un mondo di retroguardia, quello della fotografia di pubblicità, non te ne si può fare una colpa.
Mondo in cui ci sono abilissimi artigiani che fanno cose difficilissime da fare e mai originali, per statuto.

Bisogna dare atto della grande abilità, abilità non semplice da apprendere, ma la storia ci insegna che dove c'è (solo) abilità questa lentamente decade.

Sotto il mio ufficio c'è un lussuoso negozio di profumeria e anno dopo anno vedo le immagini delle famose signorine in vetrina farsi lentamente sempre meno splendide, con acciacchi, con errorini.

Il gusto senza innovazione si perde.

ciao claudiom

[Pietro Bianchi]

ascolta perchè non mi dai un indicazione in che direzione guardare? va bene l'artigianato in serie delle donnette dei profumi ma nel tempo libero si può sempre fare un pò di ricerca personale. Accetto molto volentieri indicazioni, se possibile anche con poco bn e molti flash, lo sai...

Hai visto il world press del link più su? commenti?

[rpolonio]

La fotografia pubblicitaria, seppur sempre di fotografia parliamo non rientra nei miei gusti, anche perchè c'è poco di "F"otografia.
Sono contrario anche alle elaborazioni, cosa per smanettoni, dove riescono a levare quel poco di espressione che nella realtà c'è.
Non mi piace ne strafare, ne inventare, ne copiare, mi piace una realtà, che sia eseguita con la pellicola o in digitale non ha importanza, quella realtà che normalmente vedo a colori, non disdegnando il b-n.
Riprendiamo il titolo del mio topic è provate ad accostarlo alla prima fotografia quà postata del nostro amico, io ho provato mentalmente commentarla, ne è scaturito una immagine alla Matrix, nella seconda alla Nembo Kid, la terza ha colpito un po' la mia fantasia, la quarta mi ricorda Howard Berman ed è quella che mi pace anche se tutta l'attenzione visiva è attirata dal significato di quella cavalletta.

[claudiom]

Dunque Polonio (un nome una garanzia) a te piace quella più subdolamente elaborata: deciditi, poi ne parliamo, quando ti sei deciso.

ciao claudiom

[rpolonio]

[palmerino]

[notchosen]

Però 2 sottotitoli sotto il link del wpp potevano pure schiaffarli...

[gregzz]

[claudiom]

Il confuso Gré...pali, frasche.
ciao claudiom

ps simpatico però

[ldani]

E’ da tenere in considerazione, di fronte ad esempi come quelli sopra, la contrapposizione tra le necessariamente limitate possibilità di rappresentazione della fotografia e il “mondo illimitato della pittura e delle arti grafiche”. Quando la fotografia prova (e l'ha fatto da quando è nata), in un modo o nell’altro, ad aspirare a qualcosa di diverso, quando, in sostanza, “tradisce” se stessa perde ogni possibilità di proporsi in termini artistici.

Per me in casi come quelli sopra è da mettere a confronto con le altre arti grafiche e dal confronto ne esce sempre sconfitta proprio per i vincoli a cui è soggetta.

[gregzz]

[claudiom]

P.S. (parole sante), ani.
ciao claudiom

[federico]

Sono d'accordo con quanto ha scritto Idani.

Mi permetto un'osservazione. Volenti o nolenti si continua a rinfocolare questa pretesa sfida fra la fotografia digitale e quella "chimica" (avete mai notato quante declinazioni si usano per la fotografia pre-digitale e invece la fotografia digitale si chiama sempre e solo allo stesso modo).
Non si riesce ad uscirne.

La fotografia, per come me la raccontano, per come la vedo nelle fotografie dei grandi e dei meno grandi, è poco tecnologica (dice bene Palmerino), è fatta di attenzione, di gusto, di cultura (tutta). Ho paura che quando la tecnica (o l'elettronica) prevalgono, si perda la direzione. Che in qualche modo ci si faccia determinare.

Io rispondo così alla domanda iniziale, della fotografia resta questo, per me, la passione (amore?) alla fotografia stessa. Non la moda, non la serialità, non l'avercelo più grosso.

Ciao.