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Autore |
Messaggio |
lodovico utente attivo
Iscritto: 02 Apr 2008 Messaggi: 6085
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Inviato: Sab 01 Apr, 2017 10:07 am Oggetto: tziu Carmine |
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(a Teresa Zanetti con affetto)
Supramonte di Orgosolo, 1985 - scansione da negativo
Suggerimenti e critiche sempre ben accetti _________________ Lodovico |
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jus utente attivo
Iscritto: 19 Dic 2008 Messaggi: 15919 Località: Piacenza
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Inviato: Sab 01 Apr, 2017 10:23 am Oggetto: |
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La trovo splendida.
Tutto giusto, tutto ben fatto e poi la posa e come hai inquadrato, da navigato ed attento reporter dove ogni minimo dettaglio è funzionale al racconto.
Non solo un caro ricordo ma pure una bellissima foto.
Complimenti e preferita.
Ciao. _________________ Giuseppe. Vera - Il padrone di casa |
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lodovico utente attivo
Iscritto: 02 Apr 2008 Messaggi: 6085
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Inviato: Sab 01 Apr, 2017 10:40 am Oggetto: |
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Grazie Giuseppe.
Diciamo che l'ottica che avevo non era proprio quella giusta per un ritratto.
Se poi ci aggiungi che tziu Carmine, uomo dolcissimo, non amava essere fotografato e perciò gli dovevo tendere dei veri e propri agguati, posso comunque ritenermi soddisfatto del risultato... seppur sicuramente non canonico.
Un saluto _________________ Lodovico |
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jus utente attivo
Iscritto: 19 Dic 2008 Messaggi: 15919 Località: Piacenza
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Inviato: Sab 01 Apr, 2017 11:01 am Oggetto: |
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Mi ripeto, è un risultato notevole.
Non solo il volto, ma tutto qui è un ritratto, un racconto, dal corpo dello zio all'ambiente, e poi, ha un che di antico rispettoso.
Sentiremo Teresa cosa ne pensa.
Ciao. _________________ Giuseppe. Vera - Il padrone di casa |
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teresa zanetti utente attivo
Iscritto: 14 Feb 2017 Messaggi: 1535
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Inviato: Sab 01 Apr, 2017 11:18 am Oggetto: |
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Lodovico... Grazie.
Per ora non scrivo altro.
Ci tornerò dopo, con calma.
Adesso mi godo la dedica in silenzio.
Mi hai commossa.
Tere |
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wizard utente attivo
Iscritto: 13 Dic 2009 Messaggi: 5249 Località: L'Aquila
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Inviato: Sab 01 Apr, 2017 11:47 am Oggetto: |
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Anche a me piace tutto, soprattutto come hai composto con la postura dello zio. Ottimo il B/N _________________ Giancarlo Vetrone Reflex: Canon 5 D Mark III- 7D - 550 D - Fuji finepix S3 pro - Nikon 401S- Obbiettivi: Canon 18/55 stabilizer- Canon 24/105 f.4 L USM e 70/200 f.4 L USM -Canon 50 f.1.8 Sigma 70/210 DG f.4/5,6- Nikon 70/210 AF f.4/5,6- Sigma 28 D aspherical f.1,8 - Nikon 35/70 AF f.3,3 -4,5 |
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bpphoto utente attivo
Iscritto: 25 Giu 2008 Messaggi: 5368 Località: Colmurano (MC)
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Inviato: Sab 01 Apr, 2017 3:00 pm Oggetto: |
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Un ritratto reso molto intenso anche dal b/n deciso, ottima anche la posa colta vista anche la ritrosia del soggetto. _________________ Paolo |
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teresa zanetti utente attivo
Iscritto: 14 Feb 2017 Messaggi: 1535
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Inviato: Sab 01 Apr, 2017 4:12 pm Oggetto: |
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Tutto parla in questo ritratto.
Parla il B/N, innanzitutto, che va dalle ombre profonde, sino ai bianchi di luce sfolgorante e racconta un luogo pieno di contrasti, in cui vivere è bellissimo e difficile al contempo; paradiso e inferno al contempo.
Parlano le pietre, così lavorate dal vento, levigate e però inscalfibili, che tanto assomigliano al carattere delle persone di questa Terra tanto amata.
La terra stenta, asciutta e secca, dice tutta la fatica del lavorarla.
Quella pentola sullo sfondo, le poche cose che spuntano dalla bisaccia...
Tutto questo è riassunto in tziu Carmine: il volto, come quelle pietre, solcato da rughe profonde. Le mani, come quella terra, grandi e forti, che sanno di lavoro quotidiano, per mungere, tosare, reggere un bastone cui appoggiarsi, camminando dietro al gregge. E l'abito, inconfondibile. Il bianco della camicia, il nero dei pantaloni di velluto a coste, la giacca, gli scarponi che hanno percorso lunghe strade polverose, "su bonette", sempre calcato in capo.
Tziu non è propriamente lo zio. E' un appellativo che si attribuisce alle persone più anziane, cui per l'età e la saggezza, portare rispetto come al fratello del padre.
La posa è bellissima. Pare una saetta che percorre tutto il frame.
Ricordo con quale orgoglio tziu Pretu (Piero) Sanna (Pizero), amico carissimo di mio padre, ocche (voce principale) dei Tenores di Bitti, mi raccontava di quando, bambino delle elementari, si era trovato la prima volta da solo in campagna, di notte ad accudire le pecore. E, cantando, aveva scacciato la paura del buio, della solitudine ... Gli tremava la voce e aveva gli occhi lucidi. E non era altrettanto colpito quando mi parlava con confidenza di "Peter", col quale aveva cantato persino in Armenia ... E "Peter" era Peter Gabriel.
Ho piacere di aggiungere il link a una canzone meravigliosa, "Mi torrete a sa mente su passadu" (mi torna in mente il passato), che è ciò che pare ricordare tziu Carmine, mentre guarda verso un punto che non ci è dato di conoscere.
https://www.youtube.com/watch?v=4bKpZJtIoKk
Lodovico, davvero grazie di cuore.
Tere |
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I.K. utente attivo
Iscritto: 13 Feb 2017 Messaggi: 836
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Inviato: Sab 01 Apr, 2017 4:27 pm Oggetto: |
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Ciao Lodovico.
Teresa ha già detto tutto di questa foto eccezionale.
Aggiungo solo che trovo commovente la posa di tziu Carmine, un pudore antico, che oggi sta ormai scomparendo. Ma questo è un altro discorso.
Ti sono sinceramente grato per averla pubblicata.
Francesco
Ultima modifica effettuata da I.K. il Sab 01 Apr, 2017 4:51 pm, modificato 1 volta in totale |
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lodovico utente attivo
Iscritto: 02 Apr 2008 Messaggi: 6085
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Inviato: Sab 01 Apr, 2017 4:40 pm Oggetto: |
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teresa zanetti ha scritto: | Tutto parla in questo ritratto.
Parla il B/N, innanzitutto, che va dalle ombre profonde, sino ai bianchi di luce sfolgorante e racconta un luogo pieno di contrasti, in cui vivere è bellissimo e difficile al contempo; paradiso e inferno al contempo.
Parlano le pietre, così lavorate dal vento, levigate e però inscalfibili, che tanto assomigliano al carattere delle persone di questa Terra tanto amata.
La terra stenta, asciutta e secca, dice tutta la fatica del lavorarla.
Quella pentola sullo sfondo, le poche cose che spuntano dalla bisaccia...
Tutto questo è riassunto in tziu Carmine: il volto, come quelle pietre, solcato da rughe profonde. Le mani, come quella terra, grandi e forti, che sanno di lavoro quotidiano, per mungere, tosare, reggere un bastone cui appoggiarsi, camminando dietro al gregge. E l'abito, inconfondibile. Il bianco della camicia, il nero dei pantaloni di velluto a coste, la giacca, gli scarponi che hanno percorso lunghe strade polverose, "su bonette", sempre calcato in capo.
Tziu non è propriamente lo zio. E' un appellativo che si attribuisce alle persone più anziane, cui per l'età e la saggezza, portare rispetto come al fratello del padre.
La posa è bellissima. Pare una saetta che percorre tutto il frame.
Ricordo con quale orgoglio tziu Pretu (Piero) Sanna (Pizero), amico carissimo di mio padre, ocche (voce principale) dei Tenores di Bitti, mi raccontava di quando, bambino delle elementari, si era trovato la prima volta da solo in campagna, di notte ad accudire le pecore. E, cantando, aveva scacciato la paura del buio, della solitudine ... Gli tremava la voce e aveva gli occhi lucidi. E non era altrettanto colpito quando mi parlava con confidenza di "Peter", col quale aveva cantato persino in Armenia ... E "Peter" era Peter Gabriel.
Ho piacere di aggiungere il link a una canzone meravigliosa, "Mi torrete a sa mente su passadu" (mi torna in mente il passato), che è ciò che pare ricordare tziu Carmine, mentre guarda verso un punto che non ci è dato di conoscere.
https://www.youtube.com/watch?v=4bKpZJtIoKk
Lodovico, davvero grazie di cuore.
Tere |
Si può dire che una lettura così, di pancia, come si usa dire, poteva farla solo chi la Sardegna ce l'ha nel sangue... per nascita o per vita acquisita.
Non vorrei cadere in una "Sardinia Connection" dilungandomi sulla sardità...
però vorrei almeno tradurre la prima strofa del canto a tenore che Teresa ci ha indicato.
"mi torrete a sa mente su passadu
chi mi tormentat su coro affligidu
cuddu tempus de rosas fioridu
de lizzos e violas semenadu
troppu lestru pro me sin ch'est annadu
in su menzus istante m'est fuidu
mentzus chi no l'aere connoschidu
ca solu a bi pessare mi n'accoro
No mi des olvidare anima bella
vinas chi tenes palpidos in su coro"
Mi torna in mente il tempo passato
che tormenta il mio cuore afflitto,
ai quei tempi (lontani) di rose in fiore
seminati di gigli e di viole...
mi è sfuggito via troppo presto (questo tempo)
è scomparso nel momento migliore...
meglio sarebbe stato non averlo mai conosciuto
che (adesso) il solo pensarci mi sconforta.
Non mi devi dimenticare mia anima bella
fino a che avrai vita nel cuore
Si, Teresa, credo proprio che queste parole ben si adattino ai lontani pensieri che traspaiano dal volto di tziu Carmine!
Un saluto a tutti! _________________ Lodovico |
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Alfredo Caridi utente
Iscritto: 14 Gen 2017 Messaggi: 294 Località: Genova
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Inviato: Sab 01 Apr, 2017 5:39 pm Oggetto: |
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Dopo la lettura di Teresa, emotivamente c'è poco o nulla da aggiungere.
Una lettura che può permettersi solo chi questa terra e la sua gente la conosce profondamente nel suo intimo.
Se emotivamente, mi riesce difficile aggiungere qualcosa, tecnicamente e freddamente posso aggiungere una mia opinione.
Una foto come questa che racconta, non dovrebbe avere avere ombre chiuse che rappresentano la negazione di certi aspetti. Non è per me un ritratto a "tziu Carmine", ma lo vedo come la descrizione di un popolo e di una cultura, per cui lo trovo troppo circoscritto nel fotogramma. Un minimo di ambientazione a mio parere avrebbe completato il racconto.
Resta comunque un eccellente lavoro.
A. |
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lodovico utente attivo
Iscritto: 02 Apr 2008 Messaggi: 6085
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Inviato: Sab 01 Apr, 2017 6:00 pm Oggetto: |
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I.K. ha scritto: | Ciao Lodovico.
Teresa ha già detto tutto di questa foto eccezionale.
Aggiungo solo che trovo commovente la posa di tziu Carmine, un pudore antico, che oggi sta ormai scomparendo. Ma questo è un altro discorso.
Ti sono sinceramente grato per averla pubblicata.
Francesco |
Grazie Francesco per la tua partecipata emozione.
Un saluto _________________ Lodovico |
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lodovico utente attivo
Iscritto: 02 Apr 2008 Messaggi: 6085
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Inviato: Sab 01 Apr, 2017 6:10 pm Oggetto: |
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Alfredo Caridi ha scritto: | Dopo la lettura di Teresa, emotivamente c'è poco o nulla da aggiungere.
Una lettura che può permettersi solo chi questa terra e la sua gente la conosce profondamente nel suo intimo.
Se emotivamente, mi riesce difficile aggiungere qualcosa, tecnicamente e freddamente posso aggiungere una mia opinione.
Una foto come questa che racconta, non dovrebbe avere avere ombre chiuse che rappresentano la negazione di certi aspetti. Non è per me un ritratto a "tziu Carmine", ma lo vedo come la descrizione di un popolo e di una cultura, per cui lo trovo troppo circoscritto nel fotogramma. Un minimo di ambientazione a mio parere avrebbe completato il racconto.
Resta comunque un eccellente lavoro.
A. |
Grazie Alfredo per i tuoi appunti che sono tutti assolutamente pertinenti.
Ho detto all'inizio che, per tutta una serie di motivazioni, reputo questo un ritratto non canonico.
Nella stampa, con le ombre andiamo leggermente meglio... ma solo un poco. Se e quando mi potrò permettere uno scanner di livello, forse, sarò in grado di riportare anche certe sfumature.
In ogni caso le zone in ombra erano piuttosto difficili da gestire con la luce radente laterale e la postura di tziu Carmine.
Per quanto riguarda l'ambientazione... in parte c'è.... almeno per chi conosce i dintorni di un ovile nel Supramonte.
Quella pentola non serve per i maccheroni... ma per scaldare il caglio.
Le rocce carsiche calcinate, seppur fuori fuoco, si vedono.
Ma, lo ammetto, io vedo tutto questo perché conosco la situazione.
Un campo più largo sicuramente avrebbe giovato... ma semplicemente ho scattato scegliendo l'attimo per me buono in quel momento.
Sono certo che oggi farei una foto diversa... dopo 32 anni di esperienza!
Un saluto e buon fine settimana _________________ Lodovico |
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