Kiko - Studio per still life |
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Kiko - Studio per still life |
di DavideV |
Mer 29 Mgg, 2013 6:59 pm |
Viste: 375 |
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Autore |
Messaggio |
DavideV utente attivo
Iscritto: 26 Giu 2007 Messaggi: 1365 Località: Fuori dal GRA
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Inviato: Mer 29 Mgg, 2013 7:01 pm Oggetto: Kiko - Studio per still life |
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Perché in fondo lo still life riassume il concetto che abbiamo di un oggetto, non rappresenta assolutamente l'oggetto così come lo vediamo nella realtà di tutti i giorni.
Avendo questo concetto in mente e cercando di imparare a svilupparlo, ho creato questo scatto con degli smalti presi in prestito da mia moglie, sfruttando un paio d'ore di pausa tra la nanna del pupo e le faccende domestiche. Liberamente ispirato dai tutorial di Ludovico Fossà.
Nikon D90 + Tokina 12-24 f/4
Nissin Di622 II con softbox 60x60 da dietro
Due coperchi di vaschette per alimenti come pannelli riflettenti
Cavalletto
Ho fatto diversi scatti provando diversi posizionamenti per i pannellini riflettenti, ho scelto i migliori e ho fuso selettivamente i riflessi con photoshop, dopo aver clonato via il riflesso del flash popup che faceva da commander e sistemato alcune imperfezioni e sporcizia delle boccette (nonostante avessi tentato di lucidarle prima dello scatto). Poi, dopo aver fuso tutti gli scatti in un unico livello, ho scontornato le boccette e creato a mano sia lo sfondo che le ombre. Non ho corretto la distorsione prospettica perché avevo voglia di "fughe" e ho scelto così, nessuna motivazione particolare ma solo gusto estetico.
Spero innanzitutto che piaccia, sono aperto a critiche e commenti (sempre ben accetti) e anche a rispondere se avete qualche domanda sul procedimento adottato.
Non ero sicuro della sezione, è molto "studio" ma poco "fashion"... _________________ Bisogna ricercare la nitidezza delle idee, ancora prima di quella degli obiettivi.
flickr
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Claudio R. non più registrato
Iscritto: 12 Apr 2011 Messaggi: 4000
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Inviato: Gio 30 Mgg, 2013 6:09 am Oggetto: |
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Fortemente ''Studio'' e per nulla ''Macro''
Non comprendo il perché di una vignettatura cosi marcata, penso che un piano completamente chiaro, pulito, senza inviti restituiva un'idea più idonea dei prodotti...
e poi la disposizione dei colori, non dovrebbe essere da sinistra a destra, a partire dallo smalto più scuro a quello più chiaro? Al centro doveva esserci il penultimo a destra, il rosa colore femminile per definizione..
A parte queste due domande, ti lascio con una certa ammirazione
una foto che mostra una grande attenzione ai particolari
la distorsione è fantastica!! |
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DavideV utente attivo
Iscritto: 26 Giu 2007 Messaggi: 1365 Località: Fuori dal GRA
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Inviato: Gio 30 Mgg, 2013 6:37 am Oggetto: |
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Ciao Claudio, innanzitutto grazie del passaggio.
Hai letto bene, la vignettatura è un invito, e ultimamente devo confessare che ne sto facendo largo uso - forse anche troppo.
Per i colori volevo ottenere una simmetria piuttosto che una scala e la disposizione delle boccette è (o almeno dovrebbe essere!) coerente con questa scelta. Quello al centro è uno smalto diverso dagli altri perché mentre gli altri sono "da unghia" quello al centro è "da french", c'è anche l'etichetta sul tappo ma forse si vede poco. E adesso che mi hai detto così mi è venuta in mente un'idea per un altro scatto...
P.S.: in realtà anche uno degli altri è da french, ma ho palesemente barato ) _________________ Bisogna ricercare la nitidezza delle idee, ancora prima di quella degli obiettivi.
flickr
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