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Vaia. Grido Improvviso. 26 - 30 ottobre 2018
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Canon EOS 760D - 17mm
1/125s - f/9.0 - 100iso
Vaia. Grido Improvviso. 26 - 30 ottobre 2018
di Daniela Loconte
Mar 04 Ago, 2020 5:17 pm
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Autore Messaggio
Daniela Loconte
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MessaggioInviato: Mar 04 Ago, 2020 5:33 pm    Oggetto: Vaia. Grido Improvviso. 26 - 30 ottobre 2018 Rispondi con citazione

Suggerimenti e critiche sempre ben accetti
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Daniela Loconte
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MessaggioInviato: Mar 04 Ago, 2020 5:36 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

La tempesta Vaia si è abbattuta nell'ottobre del 2018 nel nord est alpino e fino alla Val Camonica della Lombardia
Con piogge persistenti e vento di scirocco ha provocato lo schianto di milioni di alberi e lo straripamento dei fiumi Piave e Brenta.

Le foreste di oggi, nate spesso oltre un secolo fa per soddisfare i bisogni di una società che non c’è più, non sono in grado di affrontare eventi meteorologici estremi di questo tipo.
I numeri.
Piogge fino a 870 mm.
Venti tra i 100 e i 200km/h (velocità uragano - Il 29 ottobre il vento ha raggiunto 217 km/h sul Passo Rolle del Trentino).
8 morti
14 milioni di alberi abbattuti
superficie boschiva interessata 41.000 ettari.

Le foreste della Val di Fiemme, Fassa, Paneveggio e Primiero in Trentino sono state particolarmente colpite per un totale di 19.545 ettari di boschi.

I primi interventi dopo la tempesta hanno riguardato il ripristino della viabilità forestale.
Le operazioni di esbosco e recupero del materiale schiantato ha richiesto la partecipazione di numerose imprese boschive estere perché il materiale schiantato non era gestibile dalle sole imprese locali.
A distanza di quasi due anni si continua a lavorare incessantemente e al momento è stato ripulito circa il 50% della superficie colpita.

Come conseguenza della tempesta, la funzione di protezione svolta dalla foresta viene meno (gli alberi possono rallentare o trattenere i massi in caduta, stabilizzare il manto nevoso e consolidare il suolo con le radici evitando frane, valanghe e colate di fango) e così sarà almeno fino a quando una nuova generazione di alberi non prenderà il posto di quella danneggiata. Per questo motivo, in alcune aree, si stanno realizzando strutture temporanee di protezione utilizzando direttamente in loco i tronchi schiantati.

La tempesta Vaia è stata una selezione naturale. Ha abbattuto gli alberi “deboli” che faranno spazio a un sottobosco di specie diverse di piante e all’impianto di boschi misti, adatti alla zona e resistenti agli attuali cambiamenti climatici .

La biodiversità a favore della monocoltura che ha caratterizzato sino a ora le pendici di queste montagne.

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PieroF
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MessaggioInviato: Mar 04 Ago, 2020 8:30 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Bellissime. In questi giorni sto vedendo anche io i residui di questi danni. Alcune aree sono diventate quasi anti-estetiche. Per fortuna le mie zone preferite sono rimaste intatte. Ciao
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Antonio Mercadante
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MessaggioInviato: Gio 06 Ago, 2020 1:57 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Evento ben descritto, la natura e il suo corso, un giorno si sveglia e tutto cambia, ne sanno qualcosa i dinosauri. Un caro saluto Ciao
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Antonio Mercadante
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FdiFederico
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MessaggioInviato: Sab 15 Ago, 2020 8:42 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Mantiene una solidità documentaristica che, secondo me, fa parte del DNA della fotografia di reportage, distinguendosi da sfoggi esclusivamente artistici o di narrazione programmata a tavolino a casa.
Mi piacciono, raccontano un evento importante per una zona geografica italiana. Brava Ok!

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Daniela Loconte
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MessaggioInviato: Mar 18 Ago, 2020 1:47 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

PieroF ha scritto:
Bellissime. In questi giorni sto vedendo anche io i residui di questi danni. Alcune aree sono diventate quasi anti-estetiche. Per fortuna le mie zone preferite sono rimaste intatte. Ciao


Io non avevo zone preferite. Prima volta in Trentino. Ma quel che ho visto, sparso qua e là mi ha fatto molto male. E ho continuato a pormi domande per tutto il tempo.
Valli verdi e lussureggianti in forte contrasto con questi pendii che sanno di morte.
Ma nonostante tutto ho amato questa vacanza.

Piero, grazie di essere passato.

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Daniela Loconte
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MessaggioInviato: Mar 18 Ago, 2020 1:49 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Antonio Mercadante ha scritto:
Evento ben descritto, la natura e il suo corso, un giorno si sveglia e tutto cambia, ne sanno qualcosa i dinosauri. Un caro saluto Ciao


Ciao Antonio, grazie di essere passato.

P.S. chiedo scusa per il ritardo della risposta ma da cell non sono riuscita a fare il login (più che altro ho dimenticato la password LOL . Ciao

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Daniela Loconte
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MessaggioInviato: Mar 18 Ago, 2020 1:58 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

FdiFederico ha scritto:
Mantiene una solidità documentaristica che, secondo me, fa parte del DNA della fotografia di reportage, distinguendosi da sfoggi esclusivamente artistici o di narrazione programmata a tavolino a casa.
Mi piacciono, raccontano un evento importante per una zona geografica italiana. Brava Ok!


Ciao FdiFederico, grazie mille per l'apprezzamento.
Non so bene se il reportage debba avere solo ed esclusivamente una funzione documentaristica, forse dipende anche dal reportage, dai suoi contenuti intendo.
Non ti nascondo che ammiro molto chi riesce a realizzare reportage (e non portfolio, eh) in forma artistica, andando quindi oltre il racconto ma curandone anche l'estetica formale. Forse la via giusta è l'equilibrio fra le due modalità ( del resto, come sempre).

Ciao e grazie ancora.

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Daniela
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