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Il Confronto - 2
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di redazione4u
Ven 24 Apr, 2020 11:34 am
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Autore Messaggio
redazione4u
redazione


Iscritto: 11 Gen 2008
Messaggi: 2325

MessaggioInviato: Ven 24 Apr, 2020 11:35 am    Oggetto: Il Confronto - 2 Rispondi con citazione





Le due foto per l'iniziativa "Il Confronto" by photo4u.it.
Rispondendo alle proposte di alcuni utenti mettiamo a disposizione di tutti
questo ulteriore strumento di confronto e dialogo sulla passione che accomuna tutti noi: La Fotografia.
La redazione inserirà in critica un'immagine contenente due fotografie di due autori diversi.
(leggi tutto qui...)

Per visionare meglio le due foto, cliccare qui:

Gasperino_carbonaroiamfrank
Ada Negri come compagna di giochipavor
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Gibbaz
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Iscritto: 07 Mar 2016
Messaggi: 1390
Località: Cisliano

MessaggioInviato: Ven 24 Apr, 2020 12:22 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Prima di tutto parto col dire che un confronto di questi 2 scatti ci sta.
Mi evocano il concetto di "gabbie".
Non solo quelle fisiche/di spazio, più immediate nella percezione , ma anche quelle mentali/di stato.

Questi significati si percepiscono distintamente nei singoli scatti, ma nel confronto hanno un qualcosa in più, si intrecciano e ne amplificano le possibilità di riflessione.

Un ottimo accostamento e complimenti anche agli autori.

Ciao
G
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Harma
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Iscritto: 26 Ott 2018
Messaggi: 3319
Località: Barberino val d'Elsa

MessaggioInviato: Ven 24 Apr, 2020 3:24 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Il primo pensiero che mi è venuta in mente osservando questi 2 bellissime foto è stata l'etica...
Leggendo i commenti di ambedue foto, riguarda l'etica qui ci siamo...
C'è stata un'interazione tra il fotografo e le due persone ritratte,c'è stato rispetto,nel caso contrario ci sarebbe da discutere...
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randagino
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Iscritto: 14 Set 2017
Messaggi: 5180
Località: Firenze

MessaggioInviato: Sab 25 Apr, 2020 2:55 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

D’acchito, ci sono molte similitudini, sì.
Soggetto, punto di ripresa, situazione, un certo disagio…
Ma dopo un po’ che le guardo, le due foto prendono strade diverse.
L’ingabbiata, grazie al titolo, diventa gradatamente testimonianza che rimanda ad altro. La tensione iniziale si stempera, e pur conservando tratti di espressione indipendenti e validi al di là della didascalia, la foto si incammina tranquilla verso il documento.
Quell’altra invece non cessa di inquietarmi e più la guardo più sembra vivere di vita propria.
Sono affascinato dal viso della signora, somma di due metà di espressioni completamente differenti (se si copre con la mano mezzo viso per volta sembra quasi un montaggio).
La percezione di quello sguardo diretto e ostinato su di noi cambia continuamente, dalla rabbia al distacco con tutto quello che c'è in mezzo.
È una sensazione che mi ipnotizza.

E poi, quell'alter ego di micio…

_________________
Alessandro Cucchiero 🐾
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littlefà
coordinatore


Iscritto: 12 Ago 2011
Messaggi: 14488

MessaggioInviato: Sab 25 Apr, 2020 4:17 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Un Altro confronto molto interessante. Due ritratti, perchè di ritratti si tratta, per quanto fondamentale sia l'ambientazione in cui prendono vita, e per quanto utili siano le circostanze in cui son stati scattati raccontate dagli autori.
Una prigionia, una separazione, un isolamento, reale o forse no, fisico ma forse anche e soprattutto mentale e due modi di conviverci.. Una finta ribellione nella foto di Gasperino _carbonaro, che si tramuta però in un sorta di viaggio di fantasia se ci si perde negli occhi della signora...non c'è rabbia, non c'è un soffocamento dato da quelle sbarre in quello sguardo perso, c'è un sogno di libertà raggiungibile, non con il fisico ma con la mente e questo senso di accettazione riesce un po a stranirmi..ma la signora sembra non aver più paura l'evasione la cerca,non l teme e la trova almeno con la fantasia..
Nella foto di Iamfrank invece sembra quasi che questa sorta di prigionia sia un ''bisogno '' della signora, un distanza dal mondo verso il quale pare nutrirne timore, esserne spaventata, lo affronta con un aria timida,come se guardasse un qualcosa per cui non è pronta, che le toglie certezze. E poi c'è il terzo ritratto, il gatto, che sembra fra tutti il più forte sicuro, forse l'ancora della signora, la sua sicurezza, la compagnia fedele e presente..
Non serve dire che son due foto molto molto forti e molto belle.
Ciao

_________________
Fabiana
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vittorione
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Iscritto: 30 Giu 2010
Messaggi: 10024
Località: Roma

MessaggioInviato: Lun 27 Apr, 2020 8:08 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Un altro bel confronto, due ritratti che vanno ben in profondità, "forti" e fuori dai canoni.

Sono due qui gli aspetti che mi colpiscono principalmente: il "senso" degli sguardi e le diverse qualità dell'elemento che simboleggia la separazione dal mondo esterno...

Le interessanti storie che gli autori raccontano a corredo dei propri scatti sono utili a contestualizzare la circostanza.

Quello che poi si percepisce in entrambi i casi, quello che i due autori sono riusciti a mettere dentro le loro fotografie, è quell'alone di "alienazione" avvertibile attorno alle due donne, in un caso dato dalla somma di uno sguardo perduto verso l'alto (forse a scavare nella memoria) e di una postura asimmetrica con le mani avvinghiate alle sbarre (probabilmente di un cancello ma che diviene gabbia, che a noi consente di vedere ciò che sta "alle spalle" della donna).

Nell'altro a suggerire un senso di alienazione c'è un'altra asimmetria, quella del volto stesso della donna, del suo "ghigno", del suo scompiglio generale. E ancora una volta protagonista lo sguardo, stavolta diretto ed aggressivo. E stavolta da dietro un vetro, diaframma teoricamente più fragile e aleatorio, ma anche più soffocante ed ermetico, e che mostra, a noi che guardiamo, riflesso il mondo esterno.

Ne escono due scatti carichi di elementi simbolici, notevoli per forza comunicativa ed impatto emotivo sull'osservatore.

I due bn sono anche molto diversi, uno sporco e dai neri amalgamati, uno più morbido, ma anche con ampi contrasti e bianchi fuori gamma: in tutti e due i casi risultano però funzionali ad accompagnare gli "squilibri" che le due foto raccontano.

Mi piace come legge le due foto Fabiana, come sa entrare in questi confronti con sguardo aperto, e trovo interessanti le cose che dice.

V.

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Nessuna "Verità", solo opinioni personali, al massimo spunti di riflessione.
Vittorio
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redazione4u
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Iscritto: 11 Gen 2008
Messaggi: 2325

MessaggioInviato: Lun 27 Apr, 2020 5:16 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

E' disponibile il Confronto - 3 in questo topic dedicato: LINK



Per info e dettagli dell'iniziativa:

https://www.photo4u.it/viewnews.php?t=721043

Ciao
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iamfrank
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Iscritto: 22 Giu 2013
Messaggi: 461
Località: Campania (CE)

MessaggioInviato: Lun 27 Apr, 2020 7:22 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ho trovato le discussioni su queste foto molto interessanti; complimenti allo staff per questa ottima iniziativa.
Un saluto e un grazie ad ognuno
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pamar
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Iscritto: 03 Feb 2006
Messaggi: 1992
Località: Varese

MessaggioInviato: Gio 30 Apr, 2020 1:17 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Sono stato combattuto per giorni se postare un intervento circa questo confronto fotografico. Perché tale intervento non riguarda (come sarebbe da fare) un commento alle fotografie. Non voglio commentarle ma esporre certe mie idee. Premessa importante: questi scatti non sono sicuramente banali o “scatti qualunque” ed hanno indubbiamente un buon pregio. Quanto dico quindi non riguarderà la loro bontà/fascino fotografico. Lungi poi da me andare contro i due autori. Dico solamente quanto penso senza ergermi a giudice dell’operato altrui.
Domanda: se foste stati voi (e non le due vecchiette), ritratti in fotografia con quelle espressioni grottesche, sareste stati concordi nel vedere le fotografie postate su un forum pubblico ?

Marco

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Marco
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vittorione
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Iscritto: 30 Giu 2010
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MessaggioInviato: Ven 01 Mgg, 2020 7:37 am    Oggetto: Rispondi con citazione

La questione dell'Etica Fotografica è questione infinita, attorno alla quale si può dibattere altrettanto all'infinito senza la possibilità di giungere mai a delineare ciò che è o non è lecito o morale.

Io posso dire la mia, consapevole di quanto questo sia solo un contributo del tutto soggettivo, non di certo una asserzione di Verità.

Ciascuno di noi nel porre paletti che definiscano un'area di accettabilità etica traccerebbe un proprio differente confine ponendo al suo interno cose diverse, escludendone altre, cosicché questi territori mai potrebbero coincidere.

Secondo me la Buona Fotografia deve saper raccontare l'Umanità, e per raccontarla deve saperla guardare dritta in faccia.

La storia della fotografia è piena di immagini che ritraggono attraverso volti reali i mali dell'umanità: la sofferenza, la fame, la deformità, la miseria, la sopraffazione, l'umiliazione, la marginalità, il terrore, la follia... non finiremmo mai...

Il rispetto del fotografo, per il soggetto sta non nel decidere se ritrarlo o non ritrarlo, ma nel farlo con onestà intellettuale, con vicinanza umana.

Fatto succintamente il discorso generale e venendo alle due foto in oggetto, trovo che queste ritraggano le due donne per quello che sono apparse in quel momento davanti agli autori, nella loro essenza più genuina e vera.

Io non vedo il "grottesco" nelle loro facce, leggo piuttosto delle loro storie, o le cerco, o le immagino.

Gli autori non ne hanno stravolto la verità, l'hanno colta così com'era.

Non sono foto "di rapina", quelle sì per me immorali, quelle fatte da lontano, magari a soggetti emarginati, colti di spalle, indifesi a cui viene rubata la dignità per catturare con indifferenza uno scatto inutile.

Non sono paparazzate spiate da lontano, a dispetto della qualità fotografica minima, foto di puro guardonismo.

Sono foto oneste, fatte faccia a faccia, con soggetti coi quali i fotografi hanno interagito con lo sguardo e con la parola.

E secondo me ben vengano scatti di questa qualità e delicatezza.

V.

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Vittorio
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