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Thunder Storm di M__R commento di M__R |
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Dimenticavo...
I due puntini bianchi sono le luci dei segnalamenti che delimitano l'area protetta di Torre Guaceto. |
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Thunder Storm di M__R commento di M__R |
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Dati di Scatto:
Camera: Canon 5D
35mm + Hoya ND4 filter - f/8 - 25sec. - ISO500
Cavalletto con contrappeso per il fortissimo vento.
Uno spettacolo unico al largo della base di Torre Guaceto (BR). Una quantitŕ incredibile di fulmini. |
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Roma 23-11-2008 di M__R commento di M__R |
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Ciao e grazie per le tue osservazioni. Se mi si permette una mia osservazione su quanto vedo del forum (era un po' che non lo frequentavo per motivi di tempo) sono piacevolmante colpito dal fatto che arrivino delle VERE osservazioni sulle foto (non solo sulle mie, ovviamente)
onaizit8 ha scritto: |
Una precisazione riferita al tuo discorso: La messa a fuoco sul Cupolone non č all'infinito. Quasi mai si utilizza il reale infinito come messa a fuoco altrimenti le foto verrebbero sfuocate.
Ciao Tiziano |
Certo, ovvio, ho semplificato |
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Roma 23-11-2008 di M__R commento di M__R |
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Innanzitutto buongiorno a tutti.
Grazie per i commenti positivi e per il suggerimento del taglio quadrato dell'immagine che testerň appena possibile.
Per realizzare l'immagine ho scattato 1 raffica di 5 immagini avendo notato l'avvicinarsi dei 2 corvi e del corridore dalla parte opposto. Fuoco manuale settato su infinito cioé sul cupolone (non ho avuto il tempo di mettere a fuoco e quindi ho disabilitato l'autofocus dall'obbiettivo).
Ho stampato l'immagine con la mia HP 9800 e carta opaca e devo dire che fa una discreta figura.
Per quanto riguarda i corvi in realtŕ ho allenato un falco pellegrino per fare da pastore di corvi... hi hi hi prossimamente vi posterň una lunga serie di foto con questi volatili nelle condizioni piů disparate.
A presto Mario |
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Roma 23-11-2008 di M__R commento di M__R |
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Rieccomi a postare dopo molto, moltissimo tempo.
Vorrei sapere cosa ne pensate |
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Centrale elettrica Montemartini - Roma di Liliana R. commento di M__R |
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Molto belle... molto bello l'accostamento tra queste archeologie, industriale e classica.
mi piacciono molto l'immagine d'entrata, le 1, 3, 2 e 7 anche se quest'ultima si stacca dalla serie.
Veramente Brava.
Una nota: nella foto "02 Matrone romane di guardia" dovrebbero essere due divinitŕ, femminile e vestita alla greca quella di sinistra, maschile togata, quella di destra.
Ciao, Mario |
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Maglio di Clanezzo - work in progress di M__R commento di M__R |
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Ciao e grazie per le preziose considerazioni.
Per quanto riguarda i colori posso dire che secondo me sono dati dai lunghi tempi di esposizione.
Infatti l'unica foto fatta a mano libera a causa della pericolosità della situazione (maglio_clanezzo_000c.jpg) è piuttosto grigia. Tra l'altro quel giorno pioveva (anche attraverso il tetto semicrollato).
Ho preferito selezionare delle immagini piĂą sature per evitare il solito effetto "luogo morto" preferendo un effetto "luogo incantato".
Ciao, Mario |
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Maglio di Clanezzo - work in progress di M__R commento di M__R |
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Grazie delle parole, Mauro ed Elia.
Il posto è magico, a due passi dal fiume, ma è anche sempre più pericoloso ed è tuttora teatro dello scempio perpetrato dai cacciatori di souvenir.
Ciao, Mario |
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Maglio di Clanezzo - work in progress di M__R commento di M__R |
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Il Maglio di Clanezzo - Ubiale Clanezzo (Bergamo)
Ho “scoperto” il Maglio di Clanezzo quasi per caso in una piovosa giornata d’agosto, facendo una “scampagnata” insieme con un non più giovane amico che ancora si ricordava che in anni non molto lontani l’attività dell’opificio del sig. Giuseppe Personeni, ultimo magliaro, ferveva nella fumosa semioscurità …
Al termine di un’erta scalinata invasa dai rovi nei pressi del torrente Imagna si apre la radura nella quale, parzialmente mascherata dalla vegetazione, si erge l’imponente mole Trecentesca del Maglio.
Già nel 2000 Umberto Gamba nel suo volume dedicato alla storia della comunità di Ubiale Clanezzo definiva “le ruote del Maglio ormai inoperose, destinate a scomparire a causa dell’incuria e degli agenti atmosferici” mentre le belle fotografie di Tito Terzi e del maestro Pepi Merisio documentano il caotico ordine degli attrezzi dell’antico opificio, il fervore delle attività quotidiane i tonfi e l'urlo dell'acqua nei canali e sulla ruota. Oggi la struttura trecentesca del maglio di Clanezzo si presenta pesantemente lesionata, il tetto ed un angolo parzialmente crollati lasciano filtrare gli agenti atmosferici che contribuiscono a minare giorno dopo giorno questo piccolo frammento della nostra storia.
Eppure basta fare pochi chilometri e trasferirsi a Baresi, sempre in Valle Brembana, per visitare l'antico mulino recuperato dal FAI o nel centro medievale di Bienno, in Valle Camonica, per poter visitare un opificio del tutto simile al nostro rilevato dalla locale Amministrazione Comunale e trasformato nel museo del Maglio.
Queste modeste immagini (perdonatemi l'alto fattore di compressione e la forte riduzione che le ha rese molto morbide) sono uno stupito omaggio ad un pezzo d'antichitĂ ferito e dimenticato.
Ciao, Mario |
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Black rain di ef.jack commento di M__R |
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Molto ritoccata ma con un buonissimo effetto pittorico.
Ciao, MArio |
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