Considerazioni sui titoli
Parlando di fotografia, quindi di una forma di comunicazione mediante immagini, la questione dei titoli non sembrerebbe a prima vista particolarmente rilevante. Tuttavia vale la pena di sottolineare che ogni qual volta si associa un titolo ad una fotografia, o si abbina una fotografia ad un testo, a livello comunicativo si sta di fatto aggiungendo qualcosa rispetto al semplice messaggio fotografico. Questo qualcosa potrà avere un peso ed un effetto diverso sul “messaggio globale” che arriverà all’osservatore. E’ quindi bene tenere presente che l’utilizzo di un titolo o di un testo a supporto di uno scatto avrà sempre un effetto, più o meno marcato, ma mai del tutto “neutro”.
La fotografia street è per sua natura caratterizzata da contenuti mostrati “in chiaro”, che non dovrebbero necessitare di ausili e supporti interpretativi.
L’immediatezza del messaggio è una delle caratteristiche principali di questo genere fotografico nel quale, in linea generale, si cerca di rappresentare più che evocare e mostrare più che suggerire.
In Street Photography, nella maggior parte dei casi, i titoli potrebbero essere considerati del tutto superflui.
Gli effetti di un titolo sono legati, abbiamo detto, all’aspetto comunicativo; il principale rischio in cui si può incorrere nella scelta di un titolo per una street è quello che chi guardi la foto si senta, suo malgrado, guidato o addirittura forzato nella lettura dell'immagine.
E qui si aprono diversi scenari.
Il titolo potrà ad esempio apparire all’osservatore semplicemente superfluo nel caso in cui non aggiunga niente che non sia già evidente nella fotografia, o addirittura fastidioso, quando sia eccessivamente didascalico.
Oppure (caso ancora peggiore) potrebbe suggerire qualcosa di diverso rispetto a ciò che oggettivamente emerge dalla fotografia, oppure riferirsi a concetti astratti associabili più alla soggettività e all'interiorità dell'autore piuttosto che al contenuto descrittivo della foto.
Questo meccanismo, che in altri generi è presente o addirittura ricercato, in street photography si rivela spesso deleterio, e l'osservatore si trova imprigionato in una contraddizione: la foto racconta qualcosa di assolutamente evidente e macroscopico, mentre il titolo indica qualcosa di diverso.
La comunicazione è fallita, o meglio si è cercato di comunicare con una modalità non consona alle caratteristiche del genere in questione.
Nei casi in cui la foto abbia oggettivamente una spiccata connotazione di carattere emotivo o evocativo, la scelta del titolo si fa ancora più delicata. E’ sempre buona norma
evitare di suggerire, attraverso il titolo, la reazione emotiva che ci si aspetta che la foto sia in grado di suscitare nell'osservatore (ironia, comicità, malinconia, tenerezza).
Il rischio è quello di banalizzare la nostra immagine, di appesantirla di fastidiosa retorica, ma soprattutto di rovinarne irrimediabilmente l'effetto. Un po' come si rovina una barzelletta se ne si riassume il senso prima di raccontarla.
Da evitare in maniera particolare gli stereotipi alimentati dall'accoppiata titolo più foto. Esempi tipici sono "indifferenza" con mendicante ignorato dai passanti; "solitudine" con persona anziana seduta sulla panchina; "innocenza", con ritratto di un bambino; "attesa" con persona non intenta in qualcosa di particolare.
La misura dell'assoluta negatività di questi abbinamenti viene data dal fatto che in alcuni casi immagine e titolo si possono perfino appaiare casualmente, senza per questo cessare di essere plausibili.
(pocket)
Riassumendo, dall’analisi dell'insieme fotografia più titolo si possono trarre diverse considerazioni:
se la foto ha bisogno del titolo per essere capita, allora il fotografo non ha lavorato troppo bene;
se il titolo è ovvio rispetto al contenuto della foto, esso stesso è inutile;
se il titolo suggerisce qualcosa di diverso rispetto al contenuto della foto, si può creare un problema a livello comunicativo.
Qual è allora il titolo "giusto"? Personalmente credo che in street il titolo più idoneo sia quello che, oltre ovviamente a differenziare efficacemente una foto dall'altra a puro scopo di archiviazione (pratica che potrebbe risultare non proprio banale in ambito digitale), risulti il meno invasivo possibile rispetto al contenuto dell'immagine.
Un titolo il più possibile asettico, che non inquini troppo il contenuto della foto apparendo pretenzioso, didascalico o forzatamente originale.
Visto che parliamo di fotografia street, quindi spesso ambientata in strade o città, un buon titolo in molti casi potrebbe proprio essere l'indicazione del luogo geografico (es. “Milano, via tal dei tali”) oppure del suo genere (centro commerciale, stazione ferroviaria), magari aggiungendo una data di riferimento.
Titoli di questo tipo offrono informazioni aggiuntive allo scatto, magari soddisfacendo la legittima curiosità dell'osservatore sul “dove” o sul “quando” (informazioni in certi casi importanti, ad esempio negli scatti a contenuto prevalentemente documentaristico) una foto sia stata scattata, ma allo stesso tempo lasciando piena libertà nella lettura dell'immagine.