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photo4u.it - Interviste
5 minuti con... Stefano batstef Batazzi
In questa rubrica conosceremo di volta in volta i fotografi amatoriali e professionisti che si affacciano sul nostro portale. Proporremo i loro scatti piu' significativi e interagiremo commentando con gli altri utenti del Forum il racconto della vita fotografica dell'intervistato. In 5 minuti sarà possibile leggere qualche domanda e relative risposte che verranno poste di volta in volta agli utenti scelti dalla redazione, il tutto sarà corredato da qualche foto inedita e se possibile di qualche foto dell'autore per conoscerlo di persona, oltre ai link all'attività o alle pagine social/siti personali per una conoscenza piu' approfondita. Per la 9^ uscita della Rubrica abbiamo scelto di raccontare brevemente Stefano Batazzi, conosciuto sul ns. Forum con il nickname batstef, cercando di conoscerlo piu' da vicino, grazie alla mini intervista che segue...
Buona lettura a tutti!





Abbiamo chiesto a Stefano di scrivere qualche parola come introduzione...

Un saluto a tutti! Per cominciare, qualche breve cenno biografico: sono nato il 12 settembre del 1968 (eh si, quest’anno sono 50…) a Valenza, cittadina piemontese di confine (ad un passo dalla Lomellina lombarda) nota in tutto il mondo per essere considerata la capitale italiana dell’artigianato orafo.

Dopo aver preso il diploma liceale mi sono laureato in Scienze Politiche ma non ho seguito la strada indicata dal mio percorso di studi e mi sono impiegato in una azienda orafa di prestigio con grande soddisfazione personale.

La passione per la Politica e la Storia è però rimasta e le letture di simpatici “mattoni” di Storia (soprattutto quella militare) sono tuttora fra le mie favorite.

Lo pseudonimo con il quale mi presento sia sul forum che in generale su internet (batstef ndr) non è dovuto a particolare interesse per il fumetto dell’uomo pipistrello (ero semmai un appassionato di serie western ed horror) né ad inclinazioni dark ma semplicemente all’abbreviazione del mio cognome, che è poi il modo in cui gli amici mi chiamano da sempre.

Sono felicemente sposato con Olga, mia compagna di vita ed avventure fotografiche (anche se lei usa il cellulare) ed ho una bellissima bimba di 4 anni, Chiara.

Detto delle mie letture e, naturalmente, della fotografia, le altre passioni sono il calcetto con gli amici, lo sci ed i viaggi, soprattutto quando mi portano alla scoperta dell’arte e dell’architettura.

Sono un amante della birra, che decisamente preferisco al vino: ho perso il conto delle volte che sono stato all’Oktoberfest!

Ciao Stefano, raccontaci qualcosa di te, quando hai iniziato a fotografare e qualche aneddoto interessante che ci aiuti a conoscerti meglio.

A differenza di molti “colleghi” qui su photo4u.it la mia esperienza fotografica non ha grosse radici negli anni della giovinezza.

Ricordo che da bambino avevano regalato a me e mio fratello una Polaroid Colorpack 80 (che ho ancora) con la quale abbiamo giocato parecchio senza però aver mai sviluppato una vera passione. Mio padre amava invece filmare e fotografare e sviluppava anche le diapositive in casa.

Quando siamo cresciuti abbiamo ereditato le sue ultime macchine, delle Minolta che ho usato in alcune occasioni soprattutto durante i viaggi ma di nuovo senza che una vera scintilla scoccasse.

Io preferivo usare la videocamera e montare poi a casa i filmati delle vacanze. E’ stato solo con l’avvento delle prime digitali che ho scoperto il piacere di scattare fotografie. Siamo già nel 2003 o giù di lì! Questo è avvenuto dapprima con una serie di piccole compatte della Fuji e poi (salto per me grandissimo ed a lungo meditato) con le Mirrorless Olympus.

Il dubbio se passare o no ad un sistema ad obiettivi intercambiabili derivava dal fatto che ho sempre considerato fondamentale l’aspetto della comodità e portabilità.

Ero infatti convinto (e lo sono tuttora) che se avessi preso una attrezzatura pesante ed ingombrante mi sarei poi ritrovato a non utilizzarla se non in occasioni particolari, con il risultato di inaridire la voglia di fotografare;

Il micro 4/3 ha rappresentato la risposta ai miei dubbi.

Il passaggio ad Olympus è stato inoltre fondamentale perché mi ha aperto una serie di possibilità creative prima assolutamente vietate oltre ad assicurarmi una qualità fotografica che, seppure non eccelsa, è comunque più che sufficiente a soddisfare le mie necessità e le mie aspettative.

La tua produzione qui su photo4u.it si concentra quasi totalmente, ma non solo, nella Sezione Architettura nella quale sei presente con quasi la metà dei tuoi commenti. Raccontaci il tuo modo di fotografare, cosa ti ispira e la tecnica che utilizzi. Quali tipo di fotocamere e quali obiettivi prediligi utilizzare? Nelle tue uscite fotografiche di Architettura, ti poni degli obiettivi a priori o segui l’istinto, l’improvvisazione, quando sei sul campo?

Quando parlo delle mie fotografie con amici e conoscenti io sostengo sempre che i risultati migliori li ottengo fotografando “ciò che non si muove” (o che lo fa abbastanza lentamente).

In realtà è proprio una inclinazione personale e di gusto che mi spinge verso l’architettura ed i paesaggi (con risultati sicuramente migliori nel primo campo). Questo non significa che gli altri generi non mi piacciano, apprezzo i buoni ritratti così come la macrofotografia, lo sport, le Street...

Credo anche che la storia fotografica di ciascuno passi attraverso diverse fasi e periodi e non escludo un giorno di lanciarmi in qualche nuova sfida (ma quel giorno non è ancora arrivato).

Fotografare l’architettura richiede molta precisione ed attenzione: spesso mi capita di provare letteralmente decine di volte uno scatto prima di essere soddisfatto del risultato in termini di pulizia, simmetria, luce ecc.

Inoltre non amo molto la presenza umana nelle mie foto e di conseguenza riprendo più volte la stessa immagine in breve successione temporale al fine di “eliminare” (digitalmente si intende!) gli sfortunati passanti in post produzione.

Quasi sempre esco con una idea in testa (più o meno precisa) anche se poi luce, ispirazione o una qualche folgorazione possono intervenire a modificare le cose.

Al momento il mio obiettivo più utilizzato è uno zoom grandangolare 9-18 della Olympus (equivalente ad un 18-36 full frame) non luminoso ma qualitativamente valido e tale da permettermi ottime riprese di interni. Posseggo poi uno zoom standard, un medio teleobiettivo ed un fisso 20 mm della Panasonic.

Come corredo non è il massimo cui si può aspirare ma mi consente di ottenere risultati per me soddisfacenti. La fotocamera invece è solo una e cioè una Olympus E-M10 che posseggo ormai da più di due anni (in precedenza avevo la E-PL1 sempre Olympus).

Abbiamo imparato a conoscere, anche sui vari Social Network, come Facebook e Flickr, le tue escursioni nel mondo dell’UrbEX, ovvero l’esplorazione di strutture urbane o fuori porta, che non sono più utilizzate, a volte inaccessibili, che sono raccontate attraverso i tuoi lavori in maniera qualitativamente ottima e attraverso i tuoi occhi possiamo immaginare il tempo che fu. Come ti poni quando scatti di fronte a queste strutture in degrado ma che celano tesori anche e soprattutto nelle cose abbandonate che un tempo furono utilizzate? Raccontaci la tua esperienza a riguardo. Se puoi raccontaci qualche aneddoto a riguardo.

Sinceramente fino ad un annetto fa neppure conoscevo il termine UrbEx e tuttavia l’attrazione per certe immagini e per certi luoghi è sempre stata presente a livello inconscio.

L’amore per le atmosfere gotiche me lo porto dietro fin da bambino e poi ragazzino. Esplorare luoghi abbandonati consente di riunire in un colpo solo molteplici mie passioni: l’arte e l’architettura (c’è un numero incredibile di posti meravigliosi purtroppo in rovina ed a rischio di scomparire per sempre), il mistero, la Storia e, perché no, l’avventura.

Talvolta si incontrano oggetti e ricordi di vite passate, scritte, vecchi giornali ma anche oggetti di uso comune, vestiti, soprammobili, elettrodomestici… fatte le debite proporzioni è un po’ la stessa sensazione che molti di noi hanno provato passeggiando per le strade di Pompei ed Ercolano o che si potrebbe vivere visitando Pripyat in Ucraina.

Credo però che occorra fare molta attenzione quando ci si approccia a questa passione. In Rete si vede veramente di tutto e molti confondono (o fingono di farlo) abbandonato con inabitato, in una gara a trovare per primi il posto più bello ed “immacolato”, che poi si rivela in realtà un edificio in vendita con tanto di info dell’agenzia fuori dal cancello!

Inutile aggiungere che da questi posti (e da questa moda) mi tengo rigorosamente lontano…



Purtroppo fino ad oggi non ho mai avuto il piacere di fare amicizia con qualche fantasma… A giudicare da Facebook sembra che sia uno dei pochi sfortunati: tutti sentono voci, vedono luci, si sentono osservati, registrano le presenze…(???); ma io non demordo anche se mi faccio poche illusioni (nel caso vi terrò informati dell’eventuale contatto).

Più concreta è sicuramente la possibilità di incontrare qualcuno in carne ed ossa spinto non tanto dalla passione per la fotografia quanto dal desiderio di trovarsi un tetto o portare via qualcosa di valore; brutte esperienze non me ne sono mai capitate, ma bisogna anche dire che i posti che visito io sono quasi sempre veri e propri ruderi privi di qualsivoglia attrattiva di questo tipo.

Comunque dopo un periodo di iniziale entusiasmo, in cui mi avventuravo anche da solo, adesso ho preso l’abitudine di trovarmi sempre uno a più compagni di escursione proprio per evitare brutte sorprese.

Per concludere: esplorare una vecchia cascina, una villa nobiliare abbandonata, una fabbrica o una caserma dismessa rappresenta per me una esperienza affascinante e fotograficamente molto stimolante. Sono assolutamente disponibile se qualcuno avesse piacere di accompagnarmi, vi avviso però che poi non guarderete più il mondo con gli stessi occhi e vi ritroverete ad osservare continuamente il paesaggio che vi circonda alla ricerca di ruderi e macerie.

Il tuo mondo fotografico, raccontaci la tua esperienza, se fotografi da solo o in compagnia, la tua storia dal punto di vista dell’attrezzatura e il tuo cammino fotografico. Le esperienze nel mondo fisico e virtuale per quanto riguarda la formazione del tuo background fotografico. I progetti che hai portato avanti e quelli che vorresti finalizzare, sempre ovviamente per quanto riguarda il nostro amato mondo.

Come ho accennato fotografo sia da solo che in compagnia. Miei compagni di avventure fotografiche sono moglie ed amici, anche se quasi tutti si limitano ad usare il cellulare.

L’evoluzione è stata un po’ quella classica, dall’entusiasmo iniziale per tutto quello che sembrava degno di essere fotografato, all’esaltazione per l’HDR (che oggi non utilizzo praticamente più) senza dimenticare animali domestici, fiori…

Ho letto parecchi libri e manuali, sia cartacei che digitali e piano piano mi sono reso conto di quali soggetti mi piacevano di più e , non sorprendentemente, mi riuscivano anche meglio (evidentemente l’una cosa conseguenza dell’altra).

Parlando di progetti ambiziosi ne ho diversi in mente.

Ho iniziato a programmare le uscite con una certa idea in mente, un luogo, una luce particolare, e quindi a seguire dei progetti, in questo favorito dal fatto che un edificio o un paesaggio fortunatamente non scappano e consentono di provare anche più volte fino ad ottenere il risultato desiderato.

Un esempio è il ponte Meier di Alessandria che ho fotografato prima ancora che lo inaugurassero per poi dedicargli diverse uscite: di giorno, al tramonto, una volta concentrandomi sui particolari ed un’altra sull’insieme (fino a sfinire gli amici della sezione di Architettura)…

Il più bello è anche il meno facilmente realizzabile: mia moglie è di Mosca, una città fantastica che offre ad un amante dell’architettura tutto ciò che si può desiderare; ed io vorrei fotografare tutto, partendo dalla metropolitana (la più bella del mondo, praticamente un enorme museo sotterraneo), per poi passare ai grattacieli stalinisti (le famose sette sorelle) già protagonisti di un lavoro di Gabriele Basilico; e poi il nuovissimo Moscow-city, il quartiere degli affari sorto negli ultimi anni e non ancora ultimato, gli edifici storici, il contrasto vecchio-nuovo che si può cogliere ovunque, monasteri, conventi… insomma più che un progetto una serie di progetti che temo non vedranno molto presto la luce!

Sei con noi da quasi 5 anni, e hai collezionato ben 8 Foto della Settimana e 23 Vetrine mensili, che significato dai ai riconoscimenti dello Staff? Raccontaci la tua esperienza qui su photo4u.it, consigli e suggerimenti anche per la conduzione del portale e qualche pregio e difetto della vita del Forum.

Sembra banale dirlo ma il riconoscimento, sia esso la foto della settimana o la vetrina, è sempre una grande gioia e soddisfazione. Le prima volta quasi non credevo ai miei occhi e continuavo a guardare e riguardare il messaggio dello Staff.



Su photo4u.it sono arrivato cercando opinioni su una compatta Fuji che avevo adocchiato come mia prima macchina digitale. Un incontro casuale ma fortunato!

Il forum è stato per me una ottima scuola, mi ha insegnato a mettermi in gioco e mi ha fatto capire tante cose che nessun libro ti insegna. La critica costruttiva, anche quando espressa in termini molto diretti, è fondamentale per crescere.

Un altro aspetto positivo: la sindrome del “like” a prescindere qui è meno diffusa che altrove. Se c’è da criticare lo si fa senza riguardo per lo “status” fotografico di chi ha postato.

In conclusione: photo4u è ormai la mia casa fotografica e mi auguro lo rimanga ancora a lungo!

Per finire oltre ad ammirare la tua gallery qui su photo4u: LINK

Ti chiediamo di scegliere alcune foto (al max 5) a cui sei piu' affezionato che hai postato nel tempo qui su photo4u e magari scrivere una breve descrizione a corredo.



Partiamo dall’inizio, ovvero da Primi Scatti.
Questa foto di casa Battlo rivela molto dei miei gusti.
Vista a posteriori è tutt’altro che perfetta (il taglio dell’arco in alto grida vendetta!)
e tuttavia mi piacevano e mi piacciono anche oggi il soggetto,
le delicate gradazioni di colore e la composizione.

Insieme ad un’altra, scattata a Praga e proposta sempre in Primi Scatti,
è stata la mia prima Vetrina e mi ha dato la fiducia necessaria per lasciare
la “comoda” sezione dei neofiti per avventurarmi in territori più affascinanti
(anche se più pericolosi eh eh)
Link Foto su p4u


S R ha scritto:
Quando una Foto è curata nei dettagli e nella tecnica tutta anche un soggetto banale per me può diventare interessante... o, male che vada, piacevole Ok! Bravissimo Batstef, di certo non sfigurerebbe in Architettura Un applauso



Questo è lo stand degli Emirati Arabi ad Expo 2015, Expo che,
al di là delle mille polemiche sui costi e sull’utilità di proporre ancora manifestazioni di questo tipo, ha sicuramente rappresentato una straordinaria occasione per tutti gli amanti della fotografia di portare a casa
scatti di tutti i tipi. Io tanto per cambiare mi sono concentrato sugli aspetti architettonici dei vari padiglioni. Questo in particolare mi aveva molto colpito già da fuori ma io e mio moglie eravamo rimasti inizialmente scoraggiati dalla coda chilometrica. Per fortuna abbiamo poi scoperto che chi aveva bimbi piccoli poteva saltare la fila (grazie Chiara!) Nella versione a colori sembra davvero di avventurarsi in un tunnel di dune, mentre in BN tutto assume contorni più misteriosi ed indefiniti, ed è in questa seconda veste che ho deciso di proporla sul forum.
Link Foto su p4u


CAP-1 ha scritto:
Stupenda Un applauso Un applauso Un applauso Un applauso Un applauso Un applauso Un applauso Un applauso Un applauso


Gennaro Morga ha scritto:
bravo stef , davvero molto bella questa tua immagine esce dalle tenebre in una maniera molto raffinata e materica .... Ok!


Piergiulio ha scritto:
Due ali nella notte..sinuosa, nitida e materica.
Mi piace molto e trovo la scelta della conversione molto appropriata poichè restituisce la materia scolpita nella luce/ombra. Bravo pj Wink


Simone1976 ha scritto:
Ottima. Surreale e molto dinamica


AarnMunro ha scritto:
Emirati arabi? Molto indovinata come composizione! Due onde che ben conducono lo sguardo ad entrare nel "canyon".
BN realizzato proprio in modo funzionale per accentuare le geometrie della struttura.



Questo è un particolare dell’arco del ponte Meier di Alessandria, struttura inaugurata nel 2016 al posto del ponte storico inopinatamente abbattuto qualche anno prima. Ho speso parecchio tempo per cercare di fotografarlo e lo ho proposto su photo4u un po’ in tutte le salse (fin all’eccesso credo). Non è il miglior risultato che ho ottenuto ma mi è valso il terzo posto nella giuria di qualità di un concorso fotografico indetto da La Stampa fra tutti i propri lettori. Sono quindi particolarmente legato a questa immagine che rappresenta una bella soddisfazione e mi ha assicurato una targa ed un bullone del ponte da esporre in casa e far vedere a tutti gli amici!
Link Foto su p4u


lupens ha scritto:
Ottimo uso della diagonale e buona conversione. Mi piace il cielo.


Angepa ha scritto:
bel particolare di un'interessante struttura, precisa l'inquadratura e complimenti per il piazzamento ottenuto nel concorso Very Happy Ciao


Gennaro Morga ha scritto:
beh complimenti per il terzo posto , è una foto che si fa apprezzare in entrambe le versioni.... Wink



Nel mio peregrinare fra risaie e pioppeti capita a volte di trovarsi di fronte scene inconsuete ed affascinanti come questo tappeto verde e rosso. I pioppeti sono a mio avviso un soggetto molto fotogenico in qualunque stagione e situazione, sia essa la nebbia, la neve oppure questa veste primaverile e colorata!
Link Foto su p4u


snk666 ha scritto:
Bellissima immagine!
L'occhio continua a muoversi in questo dedalo di vegetazione e colori
Preferita Ok!


Arpal ha scritto:
Bellissima congiunzione tra un tappeto erboso impreziosito dai tulipani e quello superiore degli arbusti. Grande attenzione nel pdr, cercando l'ordine giusto dei tronchi. Bravo
Smile


Clara Ravaglia ha scritto:
Metto una stellina a questo tappeto speciale di papaveri , fra ombra e sole, in una verde delicatissimo. Composta con molta armonia, con un altissimo spazio dedicato alla parte boschiva degli alti tronchi che cercano la luce come un ordinato esercito in verde , e una base punteggiata di rosso, che è la sua migliore ricchezza visiva. Ciao Clara Smile


cheroz ha scritto:
Sono 10 anni che cerco,inutilmente, i papaveri nelle boschine.... Crying or Very sad Crying or Very sad ma dove li hai trovati... ? bella foto, complimenti


1962 ha scritto:
Raro trovare i papaveri sotto i pioppeti, le fronde lasciano passare poca luce. Solo quando le piante sono giovani e le fronde meno folte che i bei fiori rossi di sono a crescere donandoci immagini gradevolissimo come quella che ci proponi. Bella foto Ciao



Questa non è una foto singola ma un reportage che ho realizzato in una piscina abbandonata. Fotografare questo luogo è stato piacevole, sorprendente, divertente ed anche coinvolgente. Ebbene sì, ci andavo da ragazzino e rivederla così ha riportato a galla tanti ricordi piacevoli insieme ad un po’ di nostalgia per il tempo passato.
Link Foto su p4u


jus ha scritto:
Gran bel servizio e, meritatissima vetrina.
Ciao.


essedi ha scritto:
Questi luoghi abbandonati mi affascinano tantissimo. Bellissime le immagini che raccontano tanto di un passato molto prossimo quando si pensava che le risorse pubbliche fossero inesauribili. A sorridere resta solo quello "Smail" tra colori scambiati dal tempo.Un ottimo reportage che tengo tra i preferiti. Ciao


Gianluca Riefolo ha scritto:
Struggente documentario dove ti prende proprio lo stato emozionale in negativo. Complimenti a te per avercelo fatto vedere ma spero di cuore che un giorno possa ritornare come tu dici "un gioiello" (ma non dovremmo essere in Italia)


pinolo ha scritto:
Caspita che posto!, bella serie, avrei tolto 20 e 21 limitandomi alla 19. Comunque belle le riprese grandangolari e buoni pure i colori. Un caro saluto Ciao


Laki85 ha scritto:
Ottima prova e riconoscimento meritato Wink


Daniele63 ha scritto:
Concordo con tutto quello che e' gia' stato scritto.
Singolarmente mi ha colpito molto anche l'inquietante corridoio che trmina col cancello a sbarre rosse.
Bellissima serie.


Bruno1986 ha scritto:
Bellissima serie. Sembra davvero che il tempo sia sospeso! Notevoli anche le inquadrature, nell'alternanza fra dettagli e panoramiche più ampie.
Ciao


AarnMunro ha scritto:
Anche limitandosi all'edificio è un gran bel lavoro.
Quella dei tubi rossi del riscaldamento sul soffitto è strepitosa.


Ringraziamo Stefano batstef per la disponibilità a questa mini intervista e ci congediamo da lui con alcune foto che lo ritraggono anche in maniera ironica. Attraverso i suoi scatti conosciamo luoghi molto interessanti e significativi, attraverso la visione dell'Autore i luoghi sono raccontati in modo che anche noi possiamo ricevere qualcosa del tempo passato e magari percepire al meglio le atmosfere che giungono fino a noi tramite queste fotografie.

A presto con la prossima intervista, chi volesse dare un'occhiata alle precedenti, seguire il seguente LINK







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Stefano e' presente sul web qui:

https://www.flickr.com/photos/batstef2001/
https://www.facebook.com/bat.stef

by GiovanniQ/Redazione photo4u.it
Autore: Anna Marogna - Inviato: Ven 27 Apr, 2018 7:44 pm
Una bella storia per 5 piacevoli minuti, un bel personaggio, franco e propositivo le cui foto sono sicuramente un gradevolissimo osservare
buona serata Stefano ed un ringraziamento a Giovanni
Anna
Autore: Bruno Tortarolo - Inviato: Sab 28 Apr, 2018 3:54 pm
Ciao Stefano, beh ora almeno se ti capiterà di varcare quella soglia ti riconoscerò, segnati l'indirizzo: Via Ciambrini Celle ligure Smile
Una bella carrellata di foto che se non ho commentato tutte ho trovato sempre molto gradevoli
Un caro saluto, ciao.
Autore: batstef - Inviato: Dom 29 Apr, 2018 12:06 pm
Grazie a tutti quelli che hanno avuto voglia e pazienza di leggere l'intervista! Grazie adAnna e Bruno che hanno lasciato un graditissimo commento! È Grazie naturalmente a Giovanni per questa bellissima iniziativa! Smile
Autore: Gianluca Riefolo - Inviato: Lun 30 Apr, 2018 7:41 am
I miei complimenti stefano per i tuoi lavoro mai banali e anzi a volte veri e propri reportage di denuncia e degrado Ok!
Autore: Clara Ravaglia - Inviato: Mar 01 Mgg, 2018 6:49 pm
Complimenti anche da parte mia a Giovanni , per la cura costante di questa rubrica, e qui a Stefano nello specifico, , per la sua bella intervisa , in cui stato paicevole anche ripassare la galleria delle foto stesse che ha scelto di privilegiare. Ricordavo bene la foto dei papaveri nel pioppeto... e mi complimento ancora.

Ciao
Clara Smile
Autore: 1962 - Inviato: Mar 01 Mgg, 2018 10:31 pm
Ciao Stefano
e' un piacere conoscerti e rivedere alcuni scatti della tua bella galleria. In particolare apprezzo particolarmente le foto che hai dedicato ai fabbricati ed alle ville in disuso, al fascino che sei riuscito a trasmettere con quelle immagini.
Mi complimento e lascio un saluto
Claudio
PS complimenti anche a GiovanniQ sia per la qualita' sia per la mole del lavoro che svolge per questa comunita'
Autore: batstef - Inviato: Mer 02 Mgg, 2018 1:12 pm
Gianluca, Clara e Claudio. È stato davvero un piacere leggervi. Grazie infinite ed un caro saluto Smile
Autore: Piergiulio - Inviato: Gio 03 Mgg, 2018 10:06 pm
Bravo mi ha fatto molto piacere leggerti..sei uno della vecchia guardia oramai..
un abbraccio
pj Wink
Autore: Laki85 - Inviato: Ven 04 Mgg, 2018 7:56 pm
Grande, Stefano. Bella intervista di un autore bravo e ironico Wink
Un piacere per me vedere i tuoi scatti precedenti al mio arrivo su p4u
Ciao
Autore: Claudia Costantino - Inviato: Ven 04 Mgg, 2018 9:34 pm
Complimenti Bat per tutto! Ok! Ciao
Autore: batstef - Inviato: Dom 13 Mgg, 2018 9:33 pm
Grazie Piergiulio, Giacomo e Claudia per aver lasciato le vostre impressioni! E di nuovo grazie a tutti quelli che sono passati a leggere ed a Giovanni per la sua passione e capacità!

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