La XV edizione di FOTOGRAFIA – Festival Internazionale di Roma sarà interamente dedicata alla città di Roma con il tema Roma, il mondo.
In occasione della mostra
Extraordinary visions. L’Italia ci guarda docenti, critici e studiosi internazionali incontrano il pubblico per ripercorrere le tappe fondamentali della storia della fotografia e per far conoscere i grandi maestri che hanno testimoniato e documentato la storia del nostro Paese.
Nell’ultimo appuntamento Urs Stahel, responsabile delle attività espositive e della collezione di fotografia industriale della Fondazione
MAST Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia di Bologna, ci spiega come la relazione tra società e industria, soprattutto in passato, ha spesso attraversato momenti di crisi.
L’industria ha sempre risposto alle esigenze della società, portando enormi vantaggi, creando prosperità e rendendo la vita più facile. Ma come è stata raccontata nel tempo questa relazione?
Per molto tempo le foto di fabbriche sono state trattate con indifferenza e solo di recente, grazie ad una progressiva rivalutazione, si è iniziato a recuperarle e conservarle, scongiurando così la cancellazione delle testimonianze che hanno fatto la storia dell’industria mondiale e quindi della nostra cultura.
Come afferma l’artista e curatore
Jorge Ribalta, fotografare macchine, articoli industriali e strumenti da lavoro non è come fotografare altro.
C’è sempre una corrispondenza tra la perfezione metallica degli oggetti e la precisione ottica dei procedimenti fotografici.
Il progetto Le Storie della Fotografia è realizzato grazie al sostegno di MINI, Partner
MAXXI Public Programs
Info:
Auditorium del MAXXI – ingresso singolo € 5,00 – ingresso 5 incontri € 20,00 – gratuito per i titolari della card myMAXXI
L’acquisto del biglietto dà diritto a un ingresso ridotto al Museo entro una settimana dall’emissione.
Un ciclo di incontri dedicati alla storia della fotografia italiana dagli anni Settanta a oggi
Gianni Berengo Gardin, Genova, 2001, Il ponte sopra la città e la ferrovia, 2002. Courtesy Fondazione MAXXI
Fonti:
Sito Ufficiale
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