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ma la street deve morire?

 
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Autore Messaggio
Daniele Nesi
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MessaggioInviato: Dom 18 Dic, 2011 8:44 am    Oggetto: ma la street deve morire? Rispondi con citazione

me lo chiedo perche osservo (vorrei essere smentito) un crescente disinteresse
verso quella che per me è la fotografia per eccellenza.
me lo chiedo perche ogni volta che si menziona il genere si fa riferimento ai classici degli anni50-70.
qualche volta agli “inventori” ma mai si tratta (quasi) la street degli ultimi 30anni
è come se, passatemelo, nel forum del rock jimiHendrix e Led Zeppelin(per me mitici) fossero il riferimento e quanto successo
dal 1980 in poi affanculo
fanculo quindi U2,Dire Straits, Guns N' Roses,Metallica,REM, Pearl Jam, Nirvana, ecc.ecc
cioè fanculo la storia del rock degli ultimi 30anni
ma vi sembra normale?
..basta tirar sempre fuori bresson
Smile
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AleZan
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MessaggioInviato: Sab 24 Dic, 2011 11:56 am    Oggetto: Re: ma la street deve morire? Rispondi con citazione

Daniele Nesi ha scritto:
me lo chiedo perche osservo (vorrei essere smentito) un crescente disinteresse

Guzzanti diceva: "C'è grossa crisi....". Non credo si riferisse solo alla "street".
Diciamo che, se è dura in generale, allora mantenersi "vivaci" in qualsiasi ambito creativo è molto difficile.

Secondo me un genere espressivo come la fotografia di strada esce dalla crisi se si dirige senza incertezze sui contenuti.
La ricerca fine a se stessa della scenetta inconsueta o della trasposizione visiva di qualche semplice metafora, dell'accostamento curioso, dell'essere umano rappresentato come "macchietta"... porta alla fine il fotografo in un vicolo cieco.

Facciamo foto che "raccontano", poi preoccupiamoci di dar loro una bella forma.

ciao

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sullerive
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MessaggioInviato: Sab 24 Dic, 2011 11:07 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Citazione:
AleZan
La ricerca fine a se stessa della scenetta inconsueta o della trasposizione visiva di qualche semplice metafora, dell'accostamento curioso, dell'essere umano rappresentato come "macchietta"... porta alla fine il fotografo in un vicolo cieco.


condivido Smile
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frank66
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MessaggioInviato: Lun 26 Dic, 2011 12:04 am    Oggetto: Re: ma la street deve morire? Rispondi con citazione

AleZan ha scritto:
Guzzanti diceva: "C'è grossa crisi....". Non credo si riferisse solo alla "street".
Diciamo che, se è dura in generale, allora mantenersi "vivaci" in qualsiasi ambito creativo è molto difficile.

Secondo me un genere espressivo come la fotografia di strada esce dalla crisi se si dirige senza incertezze sui contenuti.
La ricerca fine a se stessa della scenetta inconsueta o della trasposizione visiva di qualche semplice metafora, dell'accostamento curioso, dell'essere umano rappresentato come "macchietta"... porta alla fine il fotografo in un vicolo cieco.

Facciamo foto che "raccontano", poi preoccupiamoci di dar loro una bella forma.

ciao



Sinceramente non credo che la fotografia si strada debba necessariamente raccontare qualcosa. Per questo esiste il reportage, o il foto-giornalismo.
La fotografia di strada, per come la intendo io, ha invece proprio come obiettivo quello di ricercare una "bella forma" nella realtà incontrolata ed incontrollabile del fluire quotidiano. Ed è proprio questo difficile obiettivo, cioè il cercare di fissare una attimo di equilibrio all'interno di un caos, che la renda ai miei occhi il genere fortografico più affascinante.

Ciao

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Franco
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il signor mario
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MessaggioInviato: Lun 26 Dic, 2011 10:46 am    Oggetto: Re: ma la street deve morire? Rispondi con citazione

frank66 ha scritto:
Sinceramente non credo che la fotografia si strada debba necessariamente raccontare qualcosa. Per questo esiste il reportage, o il foto-giornalismo.
La fotografia di strada, per come la intendo io, ha invece proprio come obiettivo quello di ricercare una "bella forma" nella realtà incontrolata ed incontrollabile del fluire quotidiano. Ed è proprio questo difficile obiettivo, cioè il cercare di fissare una attimo di equilibrio all'interno di un caos, che la renda ai miei occhi il genere fortografico più affascinante.

Ciao


Io credo, invece, che la fotografia, non solo quella di strada, debba necessariamente raccontare altrimenti diverrebbe pura accademia, esercitazione formale e nulla più, esattamente come un testo perfettamente scritto ma che alla fine non dice alcunché.
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AleZan
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MessaggioInviato: Lun 26 Dic, 2011 12:06 pm    Oggetto: Re: ma la street deve morire? Rispondi con citazione

frank66 ha scritto:
Sinceramente non credo che la fotografia si strada debba necessariamente raccontare qualcosa. Per questo esiste il reportage, o il foto-giornalismo.
La fotografia di strada, per come la intendo io, ha invece proprio come obiettivo quello di ricercare una "bella forma" nella realtà incontrolata ed incontrollabile del fluire quotidiano.

Capisco il tuo punto di vista e capisco che in questo genere di cose inevitabilmente si arrivi a confrontare diverse sensibilità personali tutte ugualmente valide.

Mi pare che di fronte al "fattore umano", soggetto principe della street, difficilmente ci si possa limitare alla ricerca della "bella forma". La ricerca della "bella forma" nelle persone si chiama "ritratto" (e anche qui con molte eccezioni).
L'agire umano è caratterizato da una motivazione, da una finalità. Congelare un attimo della realtà che fluisce incontrollata, significa consegnare al futuro qualcosa di quel "fattore umano" che ci è sembrato pieno di senso.
Dire che era semplicemente "inconsueto", "metaforico", "ben accostato", "pittoresco", mi pare poco...
Sempre del mio parere si tratta...

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frank66
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MessaggioInviato: Lun 26 Dic, 2011 12:50 pm    Oggetto: Re: ma la street deve morire? Rispondi con citazione

il signor mario ha scritto:
Io credo, invece, che la fotografia, non solo quella di strada, debba necessariamente raccontare altrimenti diverrebbe pura accademia, esercitazione formale e nulla più, esattamente come un testo perfettamente scritto ma che alla fine non dice alcunché.



Usando il tuo paragone: se un testo è scritto senza regole di sintassi, grammaticali, punteggiatura etc. il suo contenuto sarà difficilmente comprensibile. Un testo, come dici tu, "perfettamente scritto" sarà invece perfettamente comprensibile. Il contenuto potrà essere poi più o meno interessante per chi lo legge, ma, senza "forma" il contenuto si perde...

(adesso però non tiratemi fuori "Ulisse" di Joyce....)

Ciao

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il signor mario
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MessaggioInviato: Lun 26 Dic, 2011 3:54 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Appunto continuando il paragone con un testo occorrono una buona forma, un contenuto e un pizzico di originalità per realizzarlo bene, se poi lo vogliamo eccezionale occorre anche una buona dose di genialità.
Una buona fotografia, quindi anche del genere street, dovrebbe, a mio avviso, avere almeno i primi tre ingredienti.
Per quanto riguarda la "forma" potremmo dire che per le tecniche ognuno sceglie la sua, la adatta al suo modo di essere e su questo lavora, il contenuto e l'originalità li devi avere dentro di te per poterli trasmettere e si coltivano ogni giorno, la genialità... quella è merce rara.
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Daniele Nesi
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MessaggioInviato: Lun 26 Dic, 2011 5:22 pm    Oggetto: Re: ma la street deve morire? Rispondi con citazione

frank66 ha scritto:
Sinceramente non credo che la fotografia si strada debba necessariamente raccontare qualcosa. Per questo esiste il reportage, o il foto-giornalismo.
La fotografia di strada, per come la intendo io, ha invece proprio come obiettivo quello di ricercare una "bella forma" nella realtà incontrolata ed incontrollabile del fluire quotidiano. Ed è proprio questo difficile obiettivo, cioè il cercare di fissare una attimo di equilibrio all'interno di un caos, che la renda ai miei occhi il genere fortografico più affascinante.

Ciao


allora vediamo...non deve raccontare qualcosa ma ricercare una bella forma.
scusa ma a quali foto e di chi fai riferimento?
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G-T
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MessaggioInviato: Lun 26 Dic, 2011 5:53 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Per quanto mi riguarda, più che raccontare una foto deve trasmettere qualcosa di inconsueto, nel bene o nel male.
Toccare una parte di noi stessi che ignoravamo.
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Un_Allegro_Ragazzo_Morto
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MessaggioInviato: Mar 27 Dic, 2011 10:22 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Se pure crepa, al funerale non credo di versare chissà quali lacrime ...

amen ...

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frank66
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MessaggioInviato: Mer 28 Dic, 2011 12:51 am    Oggetto: Re: ma la street deve morire? Rispondi con citazione

Daniele Nesi ha scritto:
allora vediamo...non deve raccontare qualcosa ma ricercare una bella forma.
scusa ma a quali foto e di chi fai riferimento?


Veramente ho scritto che non deve necessariamente raccontare qualcosa. Ad ogni modo, forse è il caso di metterci d'accordo sulla terminologia, perchè se, per "raccontare" intendiamo "comunicare", allora è lapalissiano che ogni tipo di fotografia (dal ritratto al paesaggio, all'architettura) comunichi qualcosa.

Quello che intendo per "non deve necessariamente raccontare" è il fatto che in una street, a differenza della fotografia di reportage, non si documenta necessariamente un avvenimento specifico, od un'azione definita, collocabile nel tempo e nello spazio. Spesso si fotografa qualcosa di assolutamente ordinario e quotidiano, però ponendo l'attenzione sul un particolare che sarebbe altrimenti passato inosservato, o creando accostamenti tra elementi della scena che non risulterebbero tali se non ci fosse appunto la "ristrutturazione" creativa da parte del fotografo. Oppure, molto semplicemente, si costruisce una "bella composizione" utilizzando gli elementi della scena (non temiamo, le belle composizioni non mordono....)

In altri termini la street "ideale" è per me è quel tipo di scatto dove il fotografo riesce ad intervenire sulla realtà, non costruendo il set e mettendo in posa i personaggi che fotograferà, ma attraverso la sua intuzione sul soggetto da evidenziare e le conseguenti scelte sul modo e sul momento dello scatto. E' cosi' che riesce a costruire una "bella forma" a partire dall'apparente confusione che gli si para davanti.

Quindi, e ritornado al discorso iniziale, quello che a mio parere una buona street dovrebbe in effetti sempre "raccontare" è il personale punto di vista del fotografo sulla realtà che ha ritratto.

Ciao

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frank66
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MessaggioInviato: Mer 28 Dic, 2011 1:07 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Un_Allegro_Ragazzo_Morto ha scritto:
Se pure crepa, al funerale non credo di versare chissà quali lacrime ...

amen ...



Creperà quando anche l'ultimo tra noi si convertirà allo scatto alla cieca sparato nel mucchio e rigorosamente senza inquadrare, perchè solo cosi' si riesce a cogliere la "vera essenza" della strada.

Ciao

P.S. E cambia nick, che così metti ansia.... Very Happy

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Un_Allegro_Ragazzo_Morto
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MessaggioInviato: Dom 01 Gen, 2012 4:37 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

frank66 ha scritto:
scatto alla cieca sparato nel mucchio e rigorosamente senza inquadrare, perchè solo cosi' si riesce a cogliere la "vera essenza" della strada.

Ciao

P.S. E cambia nick, che così metti ansia.... Very Happy


Infatti uno dei più grandi strettaroli contemporanei è una telecamera per il monitoraggio del traffico che hanno piazzato sull'A14. Cool

P.S. se crepi, crepi, non è che hai il biglietto per il ritorno Diabolico

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bosozoku
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MessaggioInviato: Ven 03 Feb, 2012 10:37 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

mi sembra di leggere i commenti a quell'articolo di qualche settimana fa che diceva "il rock è morto." LOL
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sullerive
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MessaggioInviato: Sab 04 Feb, 2012 9:46 am    Oggetto: Rispondi con citazione

gia` decomposto da tempo, il rock. Una prece..
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Haller
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MessaggioInviato: Sab 04 Feb, 2012 4:27 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Se deve crepare, speriamo crepi presto perchè non se ne può più.
Qualcuno dice che ci troviamo in un periodo post-decadentista e non solo in ambito fotografico. E personalmente sarei per questa linea.
La fotografia è strettamente legata alla forma per sua stessa natura, ed è proprio quella forma che porta alla morte lenta di un'espressione già asfittica sul nascere.
"La fotografia avrebbe portato alla morte della pittura" si diceva, ma più che altro è servita per capire che la pittura non era la stretta necessità di una rappresentazione ed una esecuzione formale, stabilendo di fatto la nascita di una nuova epoca artistica, epoca in cui la regola formale non è necessariamente l'unico mezzo espressivo per comunicare un contenuto.
Personalmente provo un po' di compassione per chi crede che la fotografia sia una serie di nozioni tecniche e teoriche messe in fila, e che queste servano per restituire necessariamente una rappresentazione formale che sia la più leggibile e corretta possibile. La stessa compassione che provo davanti a qualcuno che si appresta a dipingere l'alberello e la casetta in canadà cercando di applicare alla lettera la tecnica della tempera all'olio letta sul manuale del pittore della domenica pomeriggio.
E nonostante la seconda ipotesi sia tecnicamente di molto più complicata della prima, sarà più facile far capire al pittore il fatto che stia dipingendo una crosta e che se volesse veramente fare il pittore, dopo aver imparato la tecnica, sarebbe meglio che cambiasse strada o che si ritirasse ad altri hobby, piuttosto che far capire a quel fotografo il fatto che stia stampando carta da culo. Questo, per tutta una serie di motivi che ho già discusso e riguardanti l'espressione fotografica nei generis.
Odio i fotografi, me compreso, per quella spocchia di sentirsi tali solo per aver restituito un'immagine formale leggibile e codificata applicando una manciata di concetti da seconda elementare, la cui esecuzione, come se non bastasse, viene delegata ad un apparecchio. E risultano poi non solo incoscienti di tutto questo, ma anche tristemente appagati.
Se questa è, crepi la fotografia e tutti i suoi studentelli.

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Un_Allegro_Ragazzo_Morto
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MessaggioInviato: Dom 12 Feb, 2012 8:01 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Critone ha scritto:

Odio i fotografi, me compreso, per quella spocchia di sentirsi tali solo per aver restituito un'immagine formale leggibile e codificata applicando una manciata di concetti da seconda elementare, la cui esecuzione, come se non bastasse, viene delegata ad un apparecchio. E risultano poi non solo incoscienti di tutto questo, ma anche tristemente appagati.
Se questa è, crepi la fotografia e tutti i suoi studentelli.


Straquotissimo all'ennesima potenza Ok!

E non lo dico per dire eh .. quoto ogni minima parola, odio riflessivo compreso ...

Per coerenza ho smesso di fare foto che potessero avere un fine diverso da quello di lucro e per diletto ho riaperto il cassetto di quell'altra dozzina di hobby che per fortuna non mi mancano.

In effetti della mia esperienza di fotoamatore, mi è rimasto in ultima istanza un sincero odio per la categoria e l'idea di aver perso tempo inutilmente (idea mitigata non appena fatturo qualche foto ogni tanto).

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MessaggioInviato: Dom 12 Feb, 2012 8:47 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Interessante. Io sono andato all'estremo opposto, dedicandomi alla classica personalissima (per qualcuno "onanistica") e sporadica foto-ricordo.
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