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domanda sul test di latitudine di posa di TF
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marklevi
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MessaggioInviato: Ven 04 Nov, 2005 2:49 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

palmerino ha scritto:
sì......ma è azzardato prevedere sensori con queste dinamiche...


si, certo. era solo un'ipotesi...

per tutto il resto sono d'accordo con te.

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Smile
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pdp
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MessaggioInviato: Ven 04 Nov, 2005 3:23 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

marklevi ha scritto:
una curiosità: ipotizzando di avere un sensore con 20 o 50 stop di gamma dinamica ( e flie in uscita a 128bit a colore, esempio), sarebbe possibile scattare foto a prescindere dal tempo di posa (ovvio, entro certi limiti) tanto poi si recupera in PP???

impossibile: su di un pixel delle attuali dsrl da 6-8 megapixel arrivano a 100 asa al massimo 100'000 fotoni; data un efficienza quantica del 30% (realisticamente ottimistica) si ariverebbe a 30'000 elettroni. Senza considerare il rumore di campionamento, comunque inferiore a quello poissoniano dovuto alla distribuizione non costante dei fotoni si arriverebbe a 2^15 bit, ossia al massimo 14 stop di dinamica. Per la componente poissoniana della distribuzione dei fotoni siamo però condannati a perdere 4-5 stop di dinamica, che ci porta a circa 10-11 bit puliti di segnale: quanto riescono a fare i migliori sensori cmos sul mercato.
Non aspettiamoci un miglioramento notevole dei sensori, almeno a livello di rumore e di dinamica: si potrebbe migliorare unicamente ingrandendo la dimensione dei pixel. Purtroppo però temo che non verrà mai realizzzata una macchina FF da 6-8 megapixel.
I limiti degli attuali sensori sono molto vicini a quelli teorici impostici dalla fotonica e dalle proprietà fisiche dei semiconduttori. Non aspettiamoci un gran miglioramento di dinamica o di risoluzione nelle prossime generazioni; purtroppo temo che la corsa ai megapixel produrrà sensori con sempre più pixel, sempre più rumorosi e con sempre meno dinamica.
Nonostante tutto però la risoluzione delle ottiche è in molti casi inferiore a quella dei sensori.
Non confondiamo la latitudine di posa, che dipende dalla scena, dalla dinamica del sensore: sebbene siano correlate sono tra loro indipendenti.
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Izutsu
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MessaggioInviato: Ven 04 Nov, 2005 4:42 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

pdepon: ripeto che non sono un esperto nel campo, però dai documenti che ho trovato le formule sono chiare, difficile sbagliare il metodo, al limite si sbaglia la rilevazione ma se è prevista la sottrazione di una certa quantità di dinamica in base al rumore c'è poco da fare, è lo standard a prevederlo. Poi possiamo stare qui a chiederci se è giusto o sbagliato ma è uno standard ISO... e, come già detto, anche il software imatest considera il rumore come riduttivo della dinamica totale (probabilmente utilizza gli stessi standard del centro studi).

Insomma, non so che dirti se non che la misurazione secondo gli standard citati prevede un certo tipo di calcolo.

Non pensi che il test possa essere stato eseguito da una persona preparata? Solo perchè la definizione generale di dinamica che conosci non combacia con lo standard citato per la misurazione della dinamica delle macchine fotografiche non significa che si stia sbagliando. Tra l'altro mi pare di ricordare che su qualche fotoguida o sul sito il Sig. Sergio Namias, responsabile del centro, sia in realtà l'Ing. Sergio Namias... credo che le competenze, di tipo accademico, le abbia no?
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Izutsu
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MessaggioInviato: Ven 04 Nov, 2005 4:56 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Anche DPReview, quando faceva le misurazioni, teneva conto del rumore:

The resultant images are then analysed and run through a program which analyses the two images that represent minimum and maximum exposures, measuring both noise and recorded brightness levels on the target and performing a series of calculations to establish the dynamic range between the two extremes.


Ultima modifica effettuata da Izutsu il Ven 04 Nov, 2005 5:39 pm, modificato 2 volte in totale
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pdp
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MessaggioInviato: Ven 04 Nov, 2005 5:36 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Izutsu ha scritto:
pdepon: ripeto che non sono un esperto nel campo, però dai documenti che ho trovato le formule sono chiare, difficile sbagliare il metodo, al limite si sbaglia la rilevazione ma se è prevista la sottrazione di una certa quantità di dinamica in base al rumore c'è poco da fare, è lo standard a prevederlo. Poi possiamo stare qui a chiederci se è giusto o sbagliato ma è uno standard ISO... e, come già detto, anche il software imatest considera il rumore come riduttivo della dinamica totale (probabilmente utilizza gli stessi standard del centro studi).

Non mi risulta che la iso abbia definito degli standard per la misura della dinamica dei sensori: non è tra gli scopi della iso definire tecniche di misura, ma definire standard di interoperabilità.
Generalemente la IEE si occupa della standardizzazione dei sisitemi di misura, ma non penso che sia interessata a prodotti consumer: chi si accollerebbe le spese della definizione di uno standard senza applicazioni industriali?
La definizione di dinamica non prevede il rumore, è data dal rapporto tra segnale massimo e minimo. Qualsiasi testo di analisi di segnale o di elettronica la definisca in questo modo.
Izutsu ha scritto:
Insomma, non so che dirti se non che la misurazione secondo gli standard citati prevede un certo tipo di calcolo.

il calcolo è una semplice divisione, e non esiste uno standard. Basta citare le condizioni di test, che vanno sempre specificate. Guarda un qualsiasi datasheet per vedere come vengono dichiarate le condizioni di prova.
Izutsu ha scritto:
Non pensi che il test possa essere stato eseguito da una persona preparata? Solo perchè la definizione generale di dinamica che conosci non combacia con lo standard citato per la misurazione della dinamica delle macchine fotografiche non significa che si stia sbagliando.

La definizione di dinamica è una, e chiunque abbia a che fare con dei sensori, e non solo optoelettronici, concorda su questo.
Izutsu ha scritto:
Tra l'altro mi pare di ricordare che su qualche fotoguida o sul sito il Sig. Sergio Namias, responsabile del centro, sia in realtà l'Ing. Sergio Namias... credo che le competenze, di tipo accademico, le abbia no?

In Italia purtroppo si fa molta fatica a trovare persone competenti, sia di ottica che di optoelettronica non tc.
C'è un motivo per il quale sono falliti tutti produttori di otttiche e di macchine fotografiche italiani, e perché in Italia nessuno né produce né progetta macchine fotografiche o webcam: non esistono le competenze in questo settore. Le uniche competenze rimaste in Italia sono all'interno della produzione di telescopi artigianale o tra gli astrofili che autocostruiscono. Anche il fatto che l'ultimo libro italiano di ottica sia stato scritto da Vasco Ronchi nel '67, quando aveva ormai 70 anni. Attualmente è reperibile in commercio solo la traduzione in inglese
http://www.amazon.com/exec/obidos/tg/detail/-/0486668460/qid=1131122224/sr=8-2/ref=sr_8_xs_ap_i2_xgl14/103-6712613-1146209?v=glance&s=books&n=507846
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Izutsu
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MessaggioInviato: Ven 04 Nov, 2005 5:57 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Riporto un link al sito di Koren, l'autore di Imatest:

http://www.imatest.com/docs/tour_q13.html

io sinceramente mi perdo un po' tra le sue pagine, alle volte diventa troppo tecnico però mi pare di capire che la dinamica si può misurare sia come totale (quello che dici tu pdepon), sia come valore oltre un certo SNR. Sinceramente mi sembra più produttiva la seconda poichè se è vero che posso registrare dettagli anche in zone estremamente rumorose, è anche vero che di quei dati me ne farò ben poco nella pratica. Sarà un concetto sbagliato il mio ma è certo più utile dire fino a dove c'è un ragionevole dettaglio che sparare 11EV (massimo teorico da te riportato) per una macchina quando poi nelle ombre non vedo nulla... Imatest riporta un massimo di 11.5EV per la 1Ds MkII... http://www.imaging-resource.com/PRODS/EOS1DS2/1DS2IMATEST.HTM

"While it's tempting to evaluate dynamic range as the maximum number of tonal steps that can be discerned at all, that measure of dynamic range has very little relevance to real-world photography. What we care about as photographers is how much detail we can pull out of the shadows before image noise becomes too objectionable."

e

"What makes most sense then, is to specify useful dynamic range in terms of the point at which image noise reaches some agreed-upon threshold."

Io sinceramente concordo con questa interpretazione, quando c'è troppo rumore posso avere anche 500EV che non me ne faccio assolutamente nulla, no?

circa gli standard, ne vengono citati 2... io non li conosco e non ho nemmeno intenzione di andarli a spulciare anche perchè non li capirei probabilmente... resta il fatto che tutti i test più diffusi tengono in considerazione il rumore quindi o sono tutti incompetenti o c'è qualcosa che non torna, d'altra parte tu sei italiano no, perchè mai non dovrebbe esserci qualcuno che ne capisce quasi quanto te?

Non so quale metodo sia più scientifico (probabilmente il tuo) ma certo quello che tiene conto del rumore è più utile al fine pratico della fotografia.
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pdp
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MessaggioInviato: Ven 04 Nov, 2005 7:57 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Izutsu ha scritto:
Riporto un link al sito di Koren, l'autore di Imatest:

http://www.imatest.com/docs/tour_q13.html

io sinceramente mi perdo un po' tra le sue pagine, alle volte diventa troppo tecnico però mi pare di capire che la dinamica si può misurare sia come totale (quello che dici tu pdepon), sia come valore oltre un certo SNR. Sinceramente mi sembra più produttiva la seconda poichè se è vero che posso registrare dettagli anche in zone estremamente rumorose, è anche vero che di quei dati me ne farò ben poco nella pratica.

Non confondere la dinamica con tecniche di stima della latitudine di posa, sono collegate ma diverse.
E' sicuramente più interessante una misura di latitudine di pose rispetto a quella di dinamica, che rimane una specifica tecnica senza un gran significato reale.
La 300d ha oltre 7 stop di dinamica a 100 iso, ma una latitudine di posa di soli -0,5/+1 stop nelle scene molto contrastate.
La pagina di imatest è fatta molto bene, è rigorosa, e mi sembra anche di facile comprensione per chiunque abbia una istruzione tecnologica o scientifica discreta.
Izutsu ha scritto:
Sarà un concetto sbagliato il mio ma è certo più utile dire fino a dove c'è un ragionevole dettaglio che sparare 11EV (massimo teorico da te riportato)
con di dati ricavati dalla mia 300d per un sensore del tipo di quello montato sulla 300d (senza microlenti) e alcune valutazioni sull'efficienza quantica. Il sensore della ds2 è fantastico, ed arriva a 11,1 stopi, potrebbe essere molto difficile fare meglio, si è arrivati quasi ai limiti della fisica.
Izutsu ha scritto:
per una macchina quando poi nelle ombre non vedo nulla... Imatest riporta un massimo di 11.5EV per la 1Ds MkII... http://www.imaging-resource.com/PRODS/EOS1DS2/1DS2IMATEST.HTM

"While it's tempting to evaluate dynamic range as the maximum number of tonal steps that can be discerned at all, that measure of dynamic range has very little relevance to real-world photography. What we care about as photographers is how much detail we can pull out of the shadows before image noise becomes too objectionable."

e

"What makes most sense then, is to specify useful dynamic range in terms of the point at which image noise reaches some agreed-upon threshold."

Io sinceramente concordo con questa interpretazione, quando c'è troppo rumore posso avere anche 500EV che non me ne faccio assolutamente nulla, no?

sono perfettamente d'accordo con te e chi ha scritto quel testo.

Izutsu ha scritto:
circa gli standard, ne vengono citati 2... io non li conosco e non ho nemmeno intenzione di andarli a spulciare anche perchè non li capirei probabilmente... resta il fatto che tutti i test più diffusi tengono in considerazione il rumore quindi o sono tutti incompetenti o c'è qualcosa che non torna, d'altra parte tu sei italiano no, perchè mai non dovrebbe esserci qualcuno che ne capisce quasi quanto te?

non mi sembra che citi degli standard, ho letto le pagine rapidamente, posso sbagliarmi

Izutsu ha scritto:
Non so quale metodo sia più scientifico (probabilmente il tuo) ma certo quello che tiene conto del rumore è più utile al fine pratico della fotografia.

Perfettamente d'accodo, ma non è una misura del range dinamico, ma una misura del rapporto Segnale massimo su rumore RMS tollerato, come spiegato dall'autore: "A range of tones over which the RMS noise", ossia una misura della risposta tonale riferita ad un livello di rumore: qualcosa che tenta di valutare la latitudine di posa.
Sono due misure corrette, ma diverse. L'importante è non confonderle: entrame esprimono un range in stop, aventi però significati diversi. Entrambe hanno poco significato sulla qualità dell'immagine. Anche il snr è esprimibile in stop: non tutti i range in stop hanno lo stesso significato. Se se ne discute è importante specificare di cosa si sta discutendo.
Il fatto che si parli di dinamica riferendosi ad un'altra misura mi fa credere che che ha effettuato il test non conosca la teoria che sta dietro alla procedura che sta eseguendo, e come penso per l'articolo della rivista, dia indicazioni sbagliate su dati corretti ma male interpretati. Questo non è eseguire correttamente un test.
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Izutsu
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MessaggioInviato: Ven 04 Nov, 2005 8:32 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Beh la tua prima frase spiega tutto il fraintendimento... i test riguardano appunto la latitudine di posa come dichiarato nelle pagine; le misure (in generale penso, quindi anche le altre) sono effettuate secondo gli standard ISO 15739 e CIPA DC-004 (quelli che ho citato): il primo dovrebbe essere per la misura del rumore, il secondo per la dinamica ma ho letto proprio velocemente quel che ho trovato in rete.

La pagina della dinamica è chiara, ce ne sono altre che sono un po' più complesse, un assaggio è la scheda verde qui:

http://www.imatest.com/docs/noise.html

ma volendo c'è anche di più a cercare bene tra i vari teoremi, tant'è che le schede verdi le definisce cose da "geek", da appassionato di matematica... ed effettivamente alle volte sembra di tornare sui libri di fisica e matematica. Intendiamoci, nulla di impossibile ma nemmeno così alla portata di tutti, per la tua formazione probabilmente è come leggere le barzellette la mattina in treno, per chi ha una formazione classica magari non è tutto rose e fiori, soprattutto andando sempre più in profondità nell'argomento. Direi a spanne che sono molte di più le persone che possono incontrare difficoltà nella lettura di quelle pagine (pure critte in inglese) piuttosto che quelle che sono in grado di digerirle al volo.
Detto tra noi mi sono venute a nausea quando facevo il beta tester per Imatest nei primi mesi del 2004, le ho lette e rilette decine di volte per capire il funzionamento del software e verificarne i risultati.
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