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luminosità "f relativa" di un obiettivo. in base a
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mikele
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MessaggioInviato: Dom 14 Nov, 2010 11:21 pm    Oggetto: luminosità "f relativa" di un obiettivo. in base a Rispondi con citazione

mi son sempre chiesto in base a che criterio viene dato un f "x" (luminosità dell'ottica) ad un obiettivo.
dato che su quest'ultimo, specialmente parlando di ottiche molto luminose, la luminosità tra centro-parte intermedia e bordo varia moltissimo. pensiamo ad esempio ad ottiche f1.2 1.4 1.8 ma talvolta anche a qualcuna meno luminosa.. in queste ottiche che valore di luminosità viene considerato? quello della parte centrale, quello della parte esterna o quello medio? dico questo perchè tra questi 3 punti a volte vengono a verificarsi 2,5- 3 stop di differenza (tra centro e bordo) e 1- 1,5 tra centro e parte intermedia.
un altra mia domanda è: c'è veramente una corrispondenza tra l' "f" dichiarato dalle case produttrici e l"f" realmente misurato su queste ottiche?
ad esempio supponiamo di avere un'ottica economica marchiata f 1.8 questo valore potrebbe essere falso o c'è una caratteristica ben precisa per cui possa essere battezzato 1.8? nella realtà potrebbe magari risultare essere ad esempio un 2.8?
sono piccole curiosità che mi hanno sempre fatto un po pensare e su cui mi piacerebbe far un po di luce..
grazie. michele.


Ultima modifica effettuata da mikele il Mar 16 Nov, 2010 8:09 am, modificato 1 volta in totale
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EnricoP
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MessaggioInviato: Dom 14 Nov, 2010 11:54 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Interessante argomento..
Da appassionato di cose tecniche ma da ignorante, credo che sia un discorso geometrico.. Mi spiego meglio, credo che sia un discorso di focale e di diametro del diaframma, in base a quella data focale, quel diametro del
diaframma va a determinare il suo valore in f"x"

Ragionandoci ho dedotto che un dato diametro di diaframma montato per esempio su un 100mm di focale, produca una luminosità di f2.8 e se montato su un 200mm diventa f 4, deduzione che deriva dal fatto che mi sembra che le due ottiche producano lo stesso circolo di confusione.. In pratica il diametro del circolo di confusione deriverebbe dal diametro geometrico del diaframma.

Poi però ci sono gli zoom a luminosità fissa e quindi come funzioneranno?
Mi sono dato una risposta anche a questo, credo che il diametro del diaframma tutto aperto sia quello alla massima focale, poi zoommando accorciando la focale, credo che il diaframma si sposti in ua zona non ottimale al suo diametro, provocando un non aumento della luminosità che in realtà ci potrebbe essere...

Un altro fattore che mi convince che il valore di f"x" non è un vero valore di luminosità ma è un dato geometrico è dato dal fatto che guardando alcune prove sulle ottiche si nota che il valore di luminisità è sempre inferiore al dato nominale dell'ottica...

In questo test, clicca sul tasto TRASMISSION

http://dxomark.com/index.php/en/Lens-with-Camera/Compare-lenses/(lens1)/164/(lens2)/165/(lens3)/175/(onglet)/0/(brand)/Canon/(brand2)/Canon/(brand3)/Nikkor
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berno
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MessaggioInviato: Lun 15 Nov, 2010 12:16 am    Oggetto: Rispondi con citazione

L'apertura è una questione puramente geometrica di rapporto tra la lunghezza focale ed il diametro del diaframma, è un parametro fondamentale perchè a parità di apertura qualsiasi ottica fa arrivare la stessa quantità di luce sul sensore...

Non è direttamente correlata alla vignettatura che è un problema ottico dovuto alla difficoltà per lo schema ottico di raccogliere correttamente la luce ai bordi...

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letturo
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MessaggioInviato: Lun 15 Nov, 2010 12:19 am    Oggetto: Re: luminosità "f" di un obiettivo. in base a che Rispondi con citazione

mikele80 ha scritto:
mi son sempre chiesto in base a che criterio viene dato un f "x" (luminosità dell'ottica) ad un obiettivo

E' una cosa molto più banale di quello che puoi pensare Smile

Il modo stesso in cui viene scritto dice tutto: f/1.4 significa appunto che l'apertura massimo del diaframma è pari alla lunghezza focale dell'obiettivo (f) DIVISO 1.4 Smile

In pratica in un 50/1.4 il 'buco' da cui passa la luce ha un diametro di circa 36mm (50mm DIVISO 1.4)

Poi magari la lunghezza focale reale di un obiettivo differisce da quella nominale.. e anche il diaframma non è precisissimo.. però insomma, è semplicemente una misura del diametro del 'buco' da cui passa la luce. L'eventuale vignettatura ecc. non c'entra niente, non è proprio presa in considerazione Smile


[EDIT] OOPS, abbiamo scritto nello stesso momento.. Imbarazzato
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EnricoP
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MessaggioInviato: Lun 15 Nov, 2010 9:55 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Letturo anche io avevo fatto lo stesso ragionamento nei miei pensiari, poi però mi son detto che se prendiamo un 200mm f/2.8 il buco del diaframma sarebbe più grande dell'attacco stesso dell'ottica sulla macchina e molto vicino anche al diametro massimo dell'ottica stessa, il buco dovrebbe essere circa 71.5mm mentre il diametro massimo dell'ottica stessa è 83.2mm
Evidentemente c'é qualche altra cosa che non conosco...
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parsifalrm
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MessaggioInviato: Lun 15 Nov, 2010 12:41 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

EnricoP ha scritto:
Letturo anche io avevo fatto lo stesso ragionamento nei miei pensiari, poi però mi son detto che se prendiamo un 200mm f/2.8 il buco del diaframma sarebbe più grande dell'attacco stesso dell'ottica sulla macchina e molto vicino anche al diametro massimo dell'ottica stessa, il buco dovrebbe essere circa 71.5mm mentre il diametro massimo dell'ottica stessa è 83.2mm
Evidentemente c'é qualche altra cosa che non conosco...


Premetto che sono abbastanza ignorante ma la luminosità è per definizione una misura fisica che mette in rapporto la focale con il diametro del diaframma, evidentemente un 200 2.8 riesce ad avere un diaframma che si apre fino a 71.5mm.
Non so se ci sono altre considerazioni.

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mikele
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MessaggioInviato: Lun 15 Nov, 2010 5:55 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

vi ringrazio per le vostre eloquenti risposte, anche se a dire il vero qualche perplessità in merito mi rimane.
quindi da quanto ho capito il valore "f" corrisponde al rapporto tra focale e diametro del diaframma.
una cosa però non mi torna..
se è vero che sul valore f giocano solamente focale e diametro diaframma, come posso ottenere la stessa luminosità da un ottica formata per esempio da 4 elementi (come potrebbe essere un semplice 50mm) e altre che sono formate da 20 e più elementi, visto che il numero di elementi non è un parametro considerato nel calcolo della luminosità dell'ottica?
dubito fortemente che da 4 a 20 elementi anche a parità di focale e diametro diaframma la luce che attravcersa l'ottica e arriva al sensore sia la medesima.. dico male? quindi deduco che alla fine noi potremo trovarci ottiche di diversa costruzione (e conformazione ottica) con una luminosità "f" identica ma che in realtà al sensore danno luminosità diverse?
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francesco1466
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MessaggioInviato: Lun 15 Nov, 2010 6:06 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

La formula per il calcolo del diaframma è corretta, è il rapporto tra lunghezza focale e diametro del centro ottico, luogo nel quale è (quasi) sempre posto il diaframma.

Il problema posto da mikele80 qui sopra è un altro: quanto conta l'assorbimento delle diverse lenti, nonchè delle diverse superfici aria-vetro presenti un due ottiche, una di poche lenti e una di parecchie ?

Conta, certo, il calcolo però non può che essere sperimentale e non matematico, e viene indicata con T la reale quantità di luce che attraversa un'ottica.

Siamo sul livello "impallinati superiore", comunque....

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Pasi
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MessaggioInviato: Lun 15 Nov, 2010 6:24 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Generalmente f è lunghezza focale/diaframma, come ti hanno detto.

Però sono propenso a credere che sia una formula approssimata, soprattutto per gli zoom. Naturalmente sarà impossibile avere un f/1.8 esatto al centesimo su un cinquantino (me lo fate voi un diaframma di 27.77mm?), tantopiù lo sarà per uno zoom. Infatti guardando le specifiche di progetto degli obiettivi non si trovano sempre i classici valori f, ma anche cose come f/2.92. Un esempio qui quando parla di un fantomatico 24-70 II, ma altrove in rete si trova.
Perché ingegneristicamente le cose si complicheranno un poco, penso!

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mikele
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MessaggioInviato: Lun 15 Nov, 2010 6:27 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

non mi sembra si tratti di una domanda da impallinati tega, era una semplice curiosità la mia.
o preferisci vengano fatte le solite domande: "meglio nikon o canon?"
"meglio 30 megapissel o 50 megapissel??"
chiusa parentesi.

deduco quindi che la risposta al mio ultimo quesito sia proprio quella che accennava enrico col link che ha posto riferito alla misura della trasmissione ottica. quel "transmission" quindi è riferito a quella luminosità che arriva al sensore a prescindere dal valore "f" dell'ottica..
spero di aver capito giusto.
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mikele
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MessaggioInviato: Lun 15 Nov, 2010 6:35 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Pasi ha scritto:
Generalmente f è lunghezza focale/diaframma, come ti hanno detto.

Però sono propenso a credere che sia una formula approssimata, soprattutto per gli zoom. Naturalmente sarà impossibile avere un f/1.8 esatto al centesimo su un cinquantino (me lo fate voi un diaframma di 27.77mm?), tantopiù lo sarà per uno zoom. Infatti guardando le specifiche di progetto degli obiettivi non si trovano sempre i classici valori f, ma anche cose come f/2.92. Un esempio qui quando parla di un fantomatico 24-70 II, ma altrove in rete si trova.
Perché ingegneristicamente le cose si complicheranno un poco, penso!

osservazione più che condivisibile, come in tutti i campi anche in questo per semplificare si adotta l'approssimazione.
ma credo che la risposta che cercavo fosse proprio quella riferita alla trasmissione che da quanto ho capito non è strettamente legata al valore "f" del diaframma.
quindi noi potremmo trovarci ottiche che a parità di "f" adottato danno valori di esposizione diversi.
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parsifalrm
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MessaggioInviato: Lun 15 Nov, 2010 8:50 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

mikele80 ha scritto:
osservazione più che condivisibile, come in tutti i campi anche in questo per semplificare si adotta l'approssimazione.
ma credo che la risposta che cercavo fosse proprio quella riferita alla trasmissione che da quanto ho capito non è strettamente legata al valore "f" del diaframma.
quindi noi potremmo trovarci ottiche che a parità di "f" adottato danno valori di esposizione diversi.


Concordo con la tua osservazione anche se credo sia difficile o che quantomeno ci vogliano davvero molte lenti per arrivare a perdere anche solo mezzo stop. Il mio discorso è che la differenza possa essere se non sempre trascurabile molto spesso poco influente, almeno questa è la mia sensazione.
Sollevo un'altro tema, quando guardo nel mirino il diaframma è tutto aperto, quindi la lettura esposimetrica si basa sui valori numerici del diaframma e quindi sui valori di luce teorica che riceverà il sensore?
Mi piace questa discussione Ok!

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Pasi
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MessaggioInviato: Lun 15 Nov, 2010 10:10 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

mikele80 ha scritto:
quindi noi potremmo trovarci ottiche che a parità di "f" adottato danno valori di esposizione diversi.


Non è detto. E' più logico pensare che si cerchi di tenerlo costante, o almeno compreso in un range piccolo, per standardizzare e uniformare i risultati tra gli obiettivi, e adeguarli ai dati di un esposimetro esterno.
Certamente una differenza ci sarà, ma nelle tolleranze e "trascurabile". Chessò, sotto 1/6 di stop. IMHO, eh!
Non mi stupirei di trovare nelle formule precise della progettazione degli obiettivi un paio di coefficienti che tengano conto della presenza di più lenti, magari anche asferiche, giusto per complicare un po' la geometria.
Naturalmente niente vieta che ci siano anche formule/coefficienti correttivi/approssimazioni sperimentali, o lo zampino del calcolatore a supporto.
Sarebbero domanda interessanti da fare a un ingegnere Leica, Canon, Zeiss. Wink

Un altro dubbio riguarda il Focus Breathing (o come diavolo si scrive) di molti zoom con messa a fuoco interna. Intendo il fatto che alla massima focale, alla distanza di messa a fuoco minima, di fatto (per lo spostamento del gruppo di messa a fuoco) il campo inquadrato equivale a una focale minore. Un esempio è il recentissimo Nikkor 70-200 f/2.8 VR II, che alla massima estensione e alla minima MAF non è un 200mm. Lì il diaframma quanto vale? è un f/2.8 rispetto a 200mm o alla focale effettiva?? Quindi quanta luce entra al sensore?? (Giusto per accennare che è un argomento che, approfondito, non è proprio "lineare" Ops)

[OT] Un mio rimpianto è di aver continuato Ingegneria Meccanica a Bologna, e di non essermi specializzato nell'ottica magari in Germania... Crying or Very sad [/OT]

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albatros_la
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MessaggioInviato: Lun 15 Nov, 2010 10:28 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Aggiungo una considerazione alla discussione, che è molto interessante.
Partendo dal fatto che il valore di apertura è qualcosa di puramente geometrico, bisogna anche tener presente che la luminosità è una conseguenza puramente ottica, mentre c'è una caratteristica geometrica che non va dimenticata, ovvero la profondità di campo. Se è vero che si può leggere il valore di diaframma in quanto alla luminosità che ne consegue, e pertanto valutare il decadimento della stessa dal centro ai bordi - come hai fatto tu -, il valore della profondità di campo è qualcosa che prescinde dalla luce che la lente è capace di far trasparire.
In quanto alle misure del diaframma, bisogna anche tener conto del fatto che esso non è perfettamente circolare. D'altro canto non è la precisione assoluta ciò che si cerca quando si fornisce il valore di apertura: ciò che conta alla fine è il risultato, perciò l'ottica comunicherà alla macchina il diaframma, che potrebbe non essere quello "reale" (che è anch'esso fittizio, visto che la geometria non è mai perfettamente regolare...) bensì quello che garantisce una corretta esposizione per l'accoppiata focale/diaframma data in pasto alla macchina. Insomma, chi fa la lente la conosce bene e la tara perché dia i risultati voluti in sede di progetto.

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letturo
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MessaggioInviato: Lun 15 Nov, 2010 11:00 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

mikele80 ha scritto:
vi ringrazio per le vostre eloquenti risposte, anche se a dire il vero qualche perplessità in merito mi rimane.
quindi da quanto ho capito il valore "f" corrisponde al rapporto tra focale e diametro del diaframma

No. f= focale ; diaframma = diaframma ; focale DIVISO "1.4, 2, 2.8..." = diametro del diaframma (in millimetri).


Citazione:
se è vero che sul valore f giocano solamente focale e diametro diaframma, come posso ottenere la stessa luminosità...

La luminosità nominale di un obiettivo è cosa diversa dalla LUCE che arriva al sensore.

Citazione:
da un ottica formata per esempio da 4 elementi (come potrebbe essere un semplice 50mm) e altre che sono formate da 20 e più elementi, visto che il numero di elementi non è un parametro considerato nel calcolo della luminosità dell'ottica?
dubito fortemente che da 4 a 20 elementi anche a parità di focale e diametro diaframma la luce che attravcersa l'ottica e arriva al sensore sia la medesima..

E infatti non è così! Smile

http://www.nadir.it/ob-fot/TRATT_ANTIRIFL.htm

Come evidenzia il test di Nadir, ci sono zoom di qualità scadente che ti fanno perdere anche 2/3 di stop rispetto ad un'ottica "di riferimento". In alcuni casi anche test 'casalinghi' degli utenti del forum hanno evidenziato differenze macroscopiche tra un obiettivo e l'altro, qualcosa che va al di là della vignettatura ecc...

Però il test in questione evidenzia anche che un obiettivo semplice come un 50mm possa essere non impeccabile da questo punto di vista.

C'è da considerare anche un'altra cosa, molto più semplice da notare tra l'altro: la perdita di luce non sempre riguarda tutte le lunghezze d'onda.. in alcuni casi si attenua di più una certa zona dello spettro.. da cui le dominanti cromatiche introdotte da un obiettivo! Quante volte abbiamo parlato di dominanti giallastre introdotte da alcuni obiettivi Sigma?? Mandrillo

http://www.photoactivity.com/Pagine/Articoli/052ResaCromaticaObiettivi/Resa_cromatica_degli_obiettivi.asp


Questi due link sono semplicemente i primi due che si trovano su Google cercando "trasmissione della luce obiettivo" Smile
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mikele
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MessaggioInviato: Mar 16 Nov, 2010 7:40 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Citazione:
No. f= focale ; diaframma = diaframma ; focale DIVISO "1.4, 2, 2.8..." = diametro del diaframma (in millimetri).

letturo dai non prendiamoci in giro, è ovvio che con f intendo l'apertura relativa del diaframma e non la focale. nonostante l'unità di misura della focale sia f. penso sia evidente cosa intendo... f1.4 f1.8 f2.8..
interessante cmq, specialmente il primo link. è molto chiaro in merito.

quindi alla fine si è confermata la teoria che avevamo ipotizzato.
vi dirò che non mi meraviglia affatto che da una conformazione ottica ad un'altra si possano perdere (a parità di impostazioni) sino a 2/3 di stop. d'altra parte, come specificato nel link, su questo influisce molto la qualità e quantità degli elementi che la compongono..

Citazione:
quindi la lettura esposimetrica si basa sui valori numerici del diaframma e quindi sui valori di luce teorica che riceverà il sensore?

in quanto a questo parsifal credo che invece l'esposimetro si basi su ciò che vede e non su valori di luce teorica.. per questo a volte ci troviamo con valori tempo/diaframma diversi a parità di luce e focale solo cambiando ottica.. sta cosa l'ho notata già più volte. inoltre, ho notato che anche coi miei zoom nonostante siano a diaframma costante su tutta l'escursione, a livello di esposimetro mi danno spesso e volentieri impostazioni diverse da una focale all'altra, anche inquadrando una tinta monocromatica e illuminata in modo omogeneo.
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parsifalrm
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MessaggioInviato: Mar 16 Nov, 2010 10:44 am    Oggetto: Rispondi con citazione

mikele80 ha scritto:
in quanto a questo parsifal credo che invece l'esposimetro si basi su ciò che vede e non su valori di luce teorica.. per questo a volte ci troviamo con valori tempo/diaframma diversi a parità di luce e focale solo cambiando ottica.. sta cosa l'ho notata già più volte. inoltre, ho notato che anche coi miei zoom nonostante siano a diaframma costante su tutta l'escursione, a livello di esposimetro mi danno spesso e volentieri impostazioni diverse da una focale all'altra, anche inquadrando una tinta monocromatica e illuminata in modo omogeneo.


Si, ma il mio discorso era diverso, l'esposimetro misura la quantità reale di luce che sta ricevendo a tutta apertura (abbiamo un tasto apposta per vedere nel mirino la reale apertura impostata per lo scatto). Quindi l'esposimetro sente quanto luce riceve ad esempio a 2.8 poi "stima" quanta luce riceverà a f8. In effetti la perdità di luce dovrebbe essere costante tra tutti i diaframmi perchè attraversa sempre le stesse lenti... o no?

Sulla discussione neanche io pensavo si potesse perdere fino a 2/3 di stop, pensavo fosse trascurabile la perdita, molto interessante.

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letturo
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MessaggioInviato: Mar 16 Nov, 2010 11:07 am    Oggetto: Rispondi con citazione

mikele80 ha scritto:
letturo dai non prendiamoci in giro, è ovvio che con f intendo l'apertura relativa del diaframma e non la focale. nonostante l'unità di misura della focale sia f. penso sia evidente cosa intendo... f1.4 f1.8 f2.8..

Quello che scrivi è chiarissimo, per intenderci ci intendiamo sempre! Però visto che siamo entrati nello specifico vale la pena di scrivere cose corrette al 100%!

L'unità di misura della focale sono i millimetri.. Ops E il valore 1.4, 2 ecc. (adimensionale) è proprio il rapporto tra le due misure di lunghezza (focale e diametro del diaframma)
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mikele
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MessaggioInviato: Mar 16 Nov, 2010 11:58 am    Oggetto: Rispondi con citazione

parsifalrm ha scritto:
Si, ma il mio discorso era diverso, l'esposimetro misura la quantità reale di luce che sta ricevendo a tutta apertura (abbiamo un tasto apposta per vedere nel mirino la reale apertura impostata per lo scatto). Quindi l'esposimetro sente quanto luce riceve ad esempio a 2.8 poi "stima" quanta luce riceverà a f8. In effetti la perdità di luce dovrebbe essere costante tra tutti i diaframmi perchè attraversa sempre le stesse lenti... o no?

ah ora ho capito cosa intendevi dire.. eh mi sa proprio di si che in quel caso sia semplicemente una stima quella che viene fatta visto che come dici tu l'unico riferimento "reale" che l'esposimetro ha è quello nella condizione di tutta apertura..
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francesco1466
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MessaggioInviato: Mar 16 Nov, 2010 12:54 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

parsifalrm ha scritto:
Si, ma il mio discorso era diverso, l'esposimetro misura la quantità reale di luce che sta ricevendo a tutta apertura (abbiamo un tasto apposta per vedere nel mirino la reale apertura impostata per lo scatto). Quindi l'esposimetro sente quanto luce riceve ad esempio a 2.8 poi "stima" quanta luce riceverà a f8. In effetti la perdità di luce dovrebbe essere costante tra tutti i diaframmi perchè attraversa sempre le stesse lenti... o no?

Sulla discussione neanche io pensavo si potesse perdere fino a 2/3 di stop, pensavo fosse trascurabile la perdita, molto interessante.


Sì, l'esposimetro a TA funziona così, per questo è importante la precisione del diaframma man mano che si chiude.

Non a caso uno delle macchine più precise nell'esposizione è la Leica M, che opera in Stop Down con esposimetri sofisticati. Tra l'altro anche la Bessa , che lavora nello stesso modo, è molto precisa

Le differenze di perdita di luce tra una ottica di qualità e una scadente possono essere importanti, nell'uso pratico non ti accorgi di nulla (l'errore introdotto dal diaframma "stimato" è spesso superiore), da qui il mio "impallinati"

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"Ci sono sempre le nuvole nel cielo quando ascolto le canzoni di Dylan" L.Ghirri
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