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Pensare in Biancoenero, cosa significa?
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Autore Messaggio
Tecnico73
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Iscritto: 28 Gen 2010
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Località: Chieti

MessaggioInviato: Lun 07 Nov, 2011 12:35 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

bellavista ha scritto:
Ho letto con ingordigia tutto questo thread e l'interesse aumentava sempre più.

Perchè non continuate a esprimere i vostri pareri? a me mi piacerebbe molto imparare a fotografare con la pellicola in biancoenero, ma non ci capisco niente, pensate che non ho mai caricato un rotolino in macchina.

Mi piacerebbe molto capire tutta la strada da fare per incominciare a fare il biancoenero, almeno incominciare a sviluppare.

FORZA RAGAZZI. Smile

ciao


vedere in b/w non è una cosa semplice, tanto meno pensare in b/w, la cosa può essere presa in tanti modi per via del semplice fatto che diventa un discorso molto personale, la fotografia in b/w è un arte centenaria che a detta di qualcuno sta morendo ma, guardando in faccia alla realtà, l'immortalità di questa scienza e ormai conclamata

Dal punto di vista materiale basta studiare ed applicarsi in quelle poche regole per ottenere dei risultati, dal punto di vista filosofico lascio a voi la conclusione


per iniziare con la fotografia in b/w basta poco, una piccola spesa, un piccolissimo spazio, un piccolissimo tempo da dedicargli, tanto divertimento

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Tecnico73
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Iscritto: 28 Gen 2010
Messaggi: 164
Località: Chieti

MessaggioInviato: Lun 07 Nov, 2011 12:52 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Mario Zacchi ha scritto:
Partire con l' idea di scattare solo se la scena è adatta la bianco e nero è un atteggiamento amatoriale nel senso migliore del termine e cioè un atteggiamento proprio di chi può e vuole (insieme) prefiggersi di portare a casa la foto solo se ne vale la pena. Tolta questa categoria rimangono le foto da studio che sarebbe stupido fare senza organizzare le cose, in questo senso, nel migiore dei modi.

In tutti gli altri casi penso che si tratti, alla fine, di tirar fuori il miglior risultato possibile perché prevale l' importanza dell' immagine in sé, più del resto: in buona sostanza meglio averla così così che non averla. Naturalmente questo è un discorso che vale per chi "effettivamente" fotografa in bianco e nero, non per chì scatta a colori e perciò la trasposizione in bianco e nero può rappresentare qualsiasi cosa: dalla scelta consapevole e funzionale fino al forumistico "l' hai provata in b&n"?

In ogni caso credo che ci sia un orientamento di fondo nel carattere di ciascuno che spinge in una direzione o nell' altra (b&n o colore) e che una volta assecondata, questa pulsione spinga sempre in quella direzione cosicché chi armeggia con il b&n vero (cioè quello nel quale non si può tornare indietro) finirà pure per fare foto che "non sarebbero" da b&n (secondo il sottinteso di questa chiaccherata) perché gli interessa quel che ha davati, ha un mezzo che scatta in b&n e cercherà quindi di operare nel migliore dei modi possibili per portare a casa la foto.

Se avete dei dubbi in proposito chiedetevi se prima del colore qualcuno avrebbe detto : perché non la lasci a colori?

Ciao Wink




prendo spunto dal tuo scritto:

questi sono i classici discorsi da bar della fotografia, descritti da quei puristi che hanno perso la strada della fotografia in generale, e soprattutto smarrito la strada del b/w, la fotografia b/w, non dimentichiamoci che va dalla semplice immagine ricorda sino alla fotografia in fine art, un modo di vedere le cose che tende ad infinito, come quei tunnel dove si entra e non si vede l'uscita diventando una pratica piacevo fino alla ossessione

cosa che credo fondamentale in una fotografia, non c'è l'obbligatorietà di tirar fuori il miglior risultato possibile, almeno che uno non abbia esigenze particolari, tutto questo è racchiuso nella fotografia B/W

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Daniele Nesi
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Iscritto: 19 Gen 2005
Messaggi: 805

MessaggioInviato: Lun 07 Nov, 2011 1:12 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

> l'immortalità di questa scienza e ormai conclamata

e questo perchè, come ho già avuto occasione, ci sono soggetti che per esprimersi devono essere in BN
finchè a sto mondo ci sarà gente capace di soffermarsi con curiosità o perchè no di restare coinvolta davanti ad uno scatto di moda, di reportage o di paesaggio in BN.... il BN non l'ammazza nessuno, figuriamoci il digit
Smile
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Mario Zacchi
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Iscritto: 07 Giu 2008
Messaggi: 6598

MessaggioInviato: Lun 07 Nov, 2011 2:43 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Tecnico73, mi sa che filosofeggi troppo: che centra un “fatto tecnico” (mi spiace il gioco di parole con il tuo nick) con quella serie di affermazioni su arte centenaria, conclamata, infinito, immortalità, che non tramonta … ? Che centra poi che costi poco piazzare una c.o. e comprarsi il necessario (cam, pelicola, acidi ...)?

Tutta la fotografia, bianconero e colore (intesa come la pratica di fissare immagini nel modo che sappiamo) va da lì a là come hai detto tu. Ma tanto nel colore, quanto nel bianconero c' è la tecnica. Nella tecnica che dà luogo ad un bianconero che non sia una semplice foto senza colore, che sia cioè una foto che sfrutta scientemente chiaroscuro, forma, geometria ecc. ... per creare un risultato convincente non tanto come soggetto (che può essere qualunque) ma piuttosto come resa formale di quel soggetto in bianconero, rientra la consapevolezza e quindi la gestione di come saranno rese le superfici, le luminanze, i colori, una volta che il colore non ci sarà più: perché hai un negativo bianconero o perché poi converti in bianconero.

Su questo non c' è discussione, ne vi può essere perché, ad esempio, ignorare e quindi non gestire il fatto che certi colori che, in quanto colori sono diversi, ma che se convertiti in grigi si staccano poco tra loro è un errore tecnico che può dar luogo ad una foto mancata. E se la foto invece riesce convincete è per lo più casualità, se uno ignora il fatto tecnico. Qui si dice essenzialmente che avere una consapevolezza è parte di una tecnica. E quello che intendevo io è che, fermo restando quello che ho appena scritto, è possibile che ciò che ti interessa riprendere non sia propriamente adatto al bianconero, ma che se non hai mezzi diversi oltre il bianconero e la scena ti preme, farai del tuo meglio per portarla a casa nel miglior bianconero che sarà possibile ottenere.

Dopodiché uno può avere tutta l' ossessione che vuole, per il bianconero e ritenerla un arte centenaria, una scienza immortale che tende all' infinito e che questo è un fatto conclamato e via così. E può anche credere che "non c'è l'obbligatorietà di tirar fuori il miglior risultato possibile, almeno che uno non abbia esigenze particolari;"... ma resta il punto tecnico: saper gestire, come detto sopra, è la precondizione per non portare a casa, salvo casualità, una sfilza di ciofeche (naturalmente infinite, conclamate, centenarie ecc.)

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bellavista
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MessaggioInviato: Mar 08 Nov, 2011 7:00 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Tecnico73
Citazione:
vedere in b/w non è una cosa semplice, tanto meno pensare in b/w, la cosa può essere presa in tanti modi per via del semplice fatto che diventa un discorso molto personale, la fotografia in b/w è un arte centenaria che a detta di qualcuno sta morendo ma, guardando in faccia alla realtà, l'immortalità di questa scienza e ormai conclamata


Più o meno le stesse parole che mi hanno detto amici fotografi bianconeristi di pellicola, durante una bella escursione in Val Maggia.

(Se vuoi imparare a capire il biancoenero devi per forza iniziare a fotografare con la pellicola in biancoenero e lasciar perdere il digitale.)

Queste le loro parole che mi risuonano ancora nella mente.

Detto ciò, mi hanno messo in mano una bella e pesante Leica M6 con 50Summicron e mi hanno invitato a fare fotografie pensate senza sprecare troppa pellicola perchè la pellicola costa cara e costa anche tutto il resto per sviluppare.

Cavoli e io che ero abituato a sparare a raffica ho dovuto fare molta attenzione a come inquadravo, alla esposizione, alla messa a fuoco alla quale non ero per niente abituato visto che ho semopre usato l'af.
Devo ammettere che il riabvvolgimento del rullino è stato emozionante.

Ora mi svilupperanno il rullino e poi stamperanno qualche foto, speriamo in bene.

Intanto ho iniziato a fare fotografia con la pellicola, il primo passo é stato fatto, poi si vedrà.

bellavista
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Tecnico73
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MessaggioInviato: Mar 08 Nov, 2011 8:26 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

bellavista ha scritto:
Tecnico73 Più o meno le stesse parole che mi hanno detto amici fotografi bianconeristi di pellicola, durante una bella escursione in Val Maggia.

(Se vuoi imparare a capire il biancoenero devi per forza iniziare a fotografare con la pellicola in biancoenero e lasciar perdere il digitale.)

Queste le loro parole che mi risuonano ancora nella mente.

Detto ciò, mi hanno messo in mano una bella e pesante Leica M6 con 50Summicron e mi hanno invitato a fare fotografie pensate senza sprecare troppa pellicola perchè la pellicola costa cara e costa anche tutto il resto per sviluppare.

Cavoli e io che ero abituato a sparare a raffica ho dovuto fare molta attenzione a come inquadravo, alla esposizione, alla messa a fuoco alla quale non ero per niente abituato visto che ho semopre usato l'af.
Devo ammettere che il riabvvolgimento del rullino è stato emozionante.

Ora mi svilupperanno il rullino e poi stamperanno qualche foto, speriamo in bene.

Intanto ho iniziato a fare fotografia con la pellicola, il primo passo é stato fatto, poi si vedrà.

bellavista


le mie affermazioni sono state criticate fortemente, la sintesi reale di quello che ho chiamo filosofia sono racchiuse qui sopra nello scritto di bellavista

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