x I termini di utilizzo di photo4u.it sono stati aggiornati in base alle attuali leggi europee per la privacy e protezione dei dati (GDPR). Puoi leggere la nuova versione nella pagina Termini di utilizzo e Privacy.
photo4u.it
Menù
Home Home
Forum Forum
Fotografie Fotografie
Le tue Preferite Le tue Preferite
Foto della settimana Foto della Settimana
Foto in Vetrina Foto in Vetrina
i Contest di photo4u.it Contest 4u
Taccuino fotografico Taccuino fotografico
Grandi Memo Grandi Memo
Articoli Articoli
Interviste Interviste
Le recensioni degli utenti Recensioni
Tutorial Tutorial
Eventi Eventi
Libri Libri
Segnalazione concorsi Concorsi
Donazioni Donazioni
utileFutile utileFutile
Lo staff di photo4u.it Lo staff
Contatti Contatti
Privacy policy Privacy policy
Benvenuto!
Login
Utente:

Password:

Login automatico
 
photo4u.it - Articoli
Folding a rullo - Il Medioformato Tascabile
Folding a rullo - Il Medioformato Tascabile
A cura di Tomash.

Le folding sono forse l'icona più visibile della fotografia del passato, chiunque le vede non può che pensare a vecchie foto in bianco e nero, quelle su carta opaca con i bordi ondulati, le ricordate?


E oggi, a cosa può servire una folding camera?
A far bella mostra di se su uno scaffale?
Anche, ma non solo, può ancora servire per fare fotografie, anzi ottime fotografie, il loro punto di forza è la compattezza, molte di esse sono tascabili e ci regalano il lusso di poter avere sempre a portata di mano una macchina di medioformato, anche 6x9.

In questo articolo prenderò in considerazione solo le folding a rullo, quelle che usano pellicole formato 120.
Sono esistite ed esistono tutt'ora delle folding di grande formato, ma queste fanno storia a parte, idem le folding "di stralusso" come la Linhof Teknica, anchessa a rullo ma di categoria professionale.

Cosa sono le Folding e da dove vengono.

Le folding sono macchine pieghevoli, l'obiettivo è montato su una sorta di ponte levatoio tenuto fermo da dei tiranti rigidi che danno la possibilità di poterlo fare rientrare nella macchina e chiuderlo all'interno usando il pote levatoio stesso. Un soffietto collega la macchina all'obiettivo.
Le folding a rullo erano macchine spesso economiche, le compatte di allora.
La loro epoca inizia con la nascita della pellicola in rulli e finisce quasi bruscamente a metà degli anni '50, quando nelle famiglie viene sotituita dalle più pratiche macchine formato 135.
Era appunto la macchina delle famiglie, di chi voleva fotografare i figli o le vacanze senza troppo impegno.
Professionisti e fotoamatori di allora invece si rivolgevano a macchie di diversa tipologia, le reflex biottiche ad esempio o le prime e costosissime macchine formato 135.
Se si da un occhiata a queste macchine si scopre che sono spesso di costruzione piuttosto semplice, alcune veramente spartane.
Nell'abbondante offerta si trovano anche modelli di gran pregio e raffinatezza, queste ultime oggi sono le più appetibili per chi desidera usarle.
I formati classici sono il 6x6 e il 6x9, ne esistono anche modelli 4,5x6 e alcune possono avere più di un fomato, alcune 6x9 possono scattare anche fotogrammi 6x6 o 4,5x6 tramite accessori.

Manuali nel vero senso del termine.

Oggi, si dice che una macchina è mauale solo perché non ha l'esposizione o la messa a fuoco automatica, ma quello che oggi è una reflex anche vintege definita manuale, per allora, cioè per gli anni ruggenti delle folding, era una macchina automatica.
Spesso su una folding l'otturatore va ricaricato indipendentemente dall'avanzamento della pellicola,
di grazia che su alcuni modelli c'è un blocco che impedisce lo scatto se la pellicola non è stata avanzata.
Spesso non c'è contafotogrammi, questo è affidato ad una finestrella rossa sul dorso che lascia intravedere il numero di fotogramma scritto sul retro della carta della pellicola. Se non si è distratti, questo metodo di avanzare la pellicola è infallibile, la spaziatura tra fotogrammi sarà
perfetta, ma attenti a non superare il numero del fotogramma successivo.
La messa a fuoco sui modelli più semplici è a stima, quelli un po più soffisticati hanno un telemetro non accopiato, quelle soffisticate e di alta gamma un telemetro accoppiato.
L'esposimetro, sempre al selenio, è un lusso riservato a pochissimi modelli (e tutto sommato oggi inutile).

Sono macchine delicate.

Se le coeve biottiche spesso arrivano al giorno d'oggi in condizioni smagliati, lo stesso non si può dire delle folding.
Per loro costituzione sono apparecchi delicati, nonostante la relativa semplicità.
Il punto debole è il soffietto e il meccanismo di estrazione dell'obiettivo che ha anche il compito di tenerlo in posizione durante l'uso.
Il soffietto, sepce nei modelli più economici, è facile che sia bucato o strappato e questo rende la macchina inutilizzabile. Per fortuna, se si tratta solo di buchi o piccoli strappi, il difetto e facilmente riparabile.
Per scoprire dove sono i buchi basta mettersi in un ambiente completamente buio armari di una torcia elettrica, si apre il dorso, si estrae il soffietto e si punta la torcia all'interno verso le pareti del soffietto, se c'è un buco lo si vedrà facilmente.
Per ripararlo basta usare del nastro adesivo nero, simile a quello isolante usato dagli elettricisti.
Se l'apparecchio lo merita non è difficile costruire un soffietto ex novo.
Più problematico il disallineamento dell'obiettivo o un guasto al sistema di estrazione, questo tipo di guasto richiede spesso l'intervento di un riparatore.
Poi, il solito problema di tutte le fotocamere meccaniche con parecchi anni sulle spalle, la precisione dell'otturatore, è sempre meglio farlo revisionare., soprattutto per quello che riguarda i tempi lenti.
Se ne sono dotate, un altra fonte di problemi è il telemetro, purtroppo, a parte rare eccezioni, si tratta di un telemetro semplice, nulla a che vedere con quello soffisticato delle Leica M o a vite, facile da ritarare, ma facile che si stari.
Fare attenzione anche all'obiettivo e alle sue condizioni, gli obiettivi di allora avevano la tendenza ad appannarsi o una pulizia fatta in modo improprio potrebbe avere rigato in malomodo la lente frontale. Questi purtroppo sono danni irreparabili.

Mirino e telemetro.

Vi lamentate che la votra reflex digitale a formato ridotto ha un mirino che sembra il buco della serratura ?
Be, siete già molto vizziati, i mirini delle folding sono a volte quanto di più spartano si possa pensare, il successo delle coeve biottiche fu dovuto anche a questo.
I modelli più vecchi, di solito delle 6x9, hanno un piccolo prismino che proietta l'immagine su una minuscola superficie smerigliata, il tutto senza alcuna protezione tipo pozzetto, inquadrare con questo sistema richiede molta immaginazione.
Altre hanno un semplice mirino a traguardo, due cornicette metalliche senza alcun elemeto ottico in mezzo, questo tipo di mirino va già meglio anche se richiede anchesso un po di immaginazione.
Esiste poi il mirino di tipo Albada, simile a quello a traguardo ma con una lente spesso dotata di una cornicetta di delimitazione del campo inquadrato.
I modelli più avanzati hanno un vero mirino galileiano, ma non pensate sia qualcosa di paragonabile a quello di una Leica M, piuttosto e purtroppo assomiglia molto a quello di una Leica a vite.
Il telemtero, quando c'è, è anchesso piuttosto semplice.
Fatta eccezione per quello a cunei rotanti presente sulle Zeiss Super Ikonta, può essere accoppiato o non accoppiato all'obiettivo.
Se è accoppiato funziona come quello di una comune macchina a telemetro, se non accopiato bisogna agire su una rotella indipendente, leggere il valore della distanza e riportarlo sull'obiettivo.
Un trucco con quelli non accoppiati, utile per i ritratti, è quello di stimare la distanza, impostare il valore stimato sia sul comando del telemetro che sulla ghiera dell'obiettivo e muovere la macchina avanti e indietro per far collimare le due immagini del telemetro, pratico ed efficiente.

L'obiettivo.

Come ho scritto all'inizio, le folding rappresentavano le macchine economiche di un tempo e anche la dotazione ottica era quella economica. Inutile cercare folding dotate di Planar o di Sonnar, non furono mai costruite, il massimo che si possa pretendere è un 4 lenti simil-Tessar, tutti i produttori di allora ne fornivano una versione equipaggiata con questo tipo di obiettivo. I nomi variavano a seconda dei produttori, Tessar (ovviamente) per le Zeiss, Solinar per le Agfa, Skopar per le Voigtlander.
Solo gli esemplari postbellici hanno un minimo di trattamento antiriflessi.
Più facile imbattersi in obiettivi a 3 lenti tipo Triotar, obiettivi comunque dignitosi che grazie al formato del negativo restituiscono ottimi risultati. Questi obiettivi sono i vari Agnotar, Anastigmat, Novar ecc.
Fa eccezione la Voitglander Bessa II, la cui versione più lussuosa era equipaggiata con un prezoso Apo-Lanthar 105f3.5, ma siete disposti a spendere più di 1.000€ per una folding ?

L'otturatore.

Spesso non arriva al 500° di secondo, di solito si ferma ad 1/300 o a volte a 1/250, a volte non ha i tempi lenti, questo nei modelli più semplici.
In quelle molto vecchie non c'è nemmeno la possibilità di montare un flash, ma quando questa possibilità c'è è sincronizzabile su tutti i tempi.
Di solito, quelle con otturatore con tempi da 1 a 1/500 + B sono anche quelle dotate degli obiettivi migliori.
Facile che l'otturatore abbia bisogno di essere revisionato, se la macchina non è stata usata da decenni senzaltro si è impigrito. Qualunque riparatore degno di questo nome è in grado di rimetterlo in ordine.

L'uso

Usare una folding è relativamente facile, purché si sappia bene quello che si sta facendo.
Come scritto prima, sono spesso tutte manuali nel vero senso della parola, una biottica in confronto va considerata una veloce macchina automatica.
Il campo di impiego migliore, almeno per quello che ho potuto provare, è quello di riprendere immagini di sogetti statici, soggetti che se ne stanno li buoni e fermi in attesa che noi regoliamo la macchina, inquadriamo e scattiamo, lavorare in fretta con una folding perta a possibili errori clamorosi come dimenticarsi di riarmare l'otturatore o avanzare la pellicola oltre il fotogramma successivo.
A meno che non possediate un modello soffisticato, il loro campo di utilizzo è più limitato ripetto a quello di una biottica e men che meno di una SLR.
E' consigliato usarle con il diaframma su f11 per ovviare ad una messa a fuoco non sempre precisa e per sfruttare al massimo la qualità dell'obiettivo di classe medioeconomica che di solito a questo diaframma da il meglio.
Sempre l'obiettivo, in quasi tutti i modelli, mette a fuoco muovendo la sola lente frontale e non tutto l'obiettivo, questo fa si che la qualità sotto i 3 metri decada visibilmente.
E' quindi una tipologia di macchina ottima per i panorami, mi immagino un fotografo di montagna che non vuole rinunciare a scattare su pellicole medioformato ma non vuole nenache portarsi troppo peso dietro, in questo caso una bella folding è perfetta.
Anche i primi pionieri dell'Himalaya fotografavano con delle folding a rullo che si portavano in tasca.

Concludendo.

La folding a rullo, qualunqe essa sia, è una macchina che può ancora garatinrvi divertimento e soddisfazione, oltre al piacere di possedere un oggetto dal sapore molto antico.
La resa dell'obiettivo può farvi riscoprire un tipo di immagine imperfetta ma fascinosa, quelle dotate di obiettivi 4 lenti associate a pelicole moderne invece possono restituire foto di una qualità insospettabile, anche per i parametri di oggi.

Ho volutamente tralasciato un elenco di macchine con relative caratteristiche e quotazoni, vorrei che questo fosse argomento dello sviluppo di questo 3D dove chi possiede una folding scriva le sue impressioni d'uso (una piccola o grande recensione) e chi vuole può postare domande sull'argomento.

A cura di Tomash.

Per interventi e discussioni, vi rimandiamo direttamente a questo topic in area Medio e grande formato.

posting.php?mode=reply&t=416496&sid=ff3a95524327b5a87141739ff1801983

Tutti i contenuti presenti sul sito sono di proprieta' esclusiva degli autori, sono vietate la riproduzione e la distribuzione degli stessi senza previa esplicita autorizzazione.

Visualizza la policy con cui vengono gestiti i cookie.

© 2003, 2015 photo4u.it - contatti - based on phpBB - Andrea Giorgi