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Curiosità per gli esperti di still-life "pre-digitale&q

 
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Autore Messaggio
mrblue
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Iscritto: 30 Nov 2005
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MessaggioInviato: Mar 28 Lug, 2009 1:51 pm    Oggetto: Curiosità per gli esperti di still-life "pre-digitale&q Rispondi con citazione

Ciao a tutti,
leggendo alcuni interventi di persone incredibilemente capaci tanto nell'uso di una fotocamera quanto nell'uso del pc e ben dotate di fantasia e gusto, sullo still life in particolare, mi è sempre venuto un dubbio: ma prima del digitale come si faceva? (e si faceva di sicuro...) Perchè per quanto leggere un tutorial non mi renda capace di "fare", mi fa almeno capire che tecnica si usa...

Mi piacerebbe che qualcuno, "esperto" del settore, raccontasse qualche esperienza passata e attuale, se ne ha piacere.

Vi prego: non trasformate questo topic in una guerra digitale vs analogico... io ADORO la fotografia prima di tutto, il digitale E l'analogico hanno entrambi pregi e difetti, sostenitori e avversari, ma gradirei non fosse questo il topic in cui discuterne.
Solo tecnica pura please.

Grazie a tutti,
Fabrizio
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Pietro Bianchi
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Iscritto: 11 Mar 2006
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MessaggioInviato: Mar 28 Lug, 2009 4:08 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

di solito si prendeva un banco ottico, un paio di luci continue o flash ma con una buona pilota, si faceva la luce, si posizionava il banco, si facevano i movimenti del caso, si faceva una polaroid, magari + di una, si metteva la piana, si scattava, poi si tornava a casa. i tosti si sviluppavano pure il colore, gli altri mandavano a sviluppare, poi si faceva il backup, cioè dei duplicati fisici, e li si dava al committente o al prossimo della catena.

semplice no?!

_________________

Dicono di lui:"Io molte minchiate le vedo nelle gallerie di chi ha scritto, roba da vomito, immaginette di poco valore, non certo fotografia, forse nemmeno va bene stare su questo sito, ci vorrebbe "image4u" per lo squallore, queste immaginette avranno una durata misera, anche per il suo creatore, niente rimarra' perche' niente era." "tra l'altro non nego che tanti che fanno delle emerite porcherie [...] sono quelli che hanno imparato a paciuccare le loro foto insignificanti, a metterci su un po di effetti con PS e le presentano come capolavori incredibili"
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mrblue
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Iscritto: 30 Nov 2005
Messaggi: 319

MessaggioInviato: Mar 28 Lug, 2009 4:42 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

One shot - One kill? (escludendo le polaroid intendo...)
Tutto giocato sul momento dello scatto e stop?
Nessuna manipolazione in fase di stampa ad esempio?
Chessò... sandwich di negativi (o positivi) che mi sembra possa essere la cosa più vicina ai layers di photoshop, ma non ho idea se si possa lavorare su certe cose...
Nessun "trucco"? Insomma "l'effetto speciale" pre digitale non c'era proprio? Wink
"Solo" puro manico nella gestione del set?
Wow...

Intanto, grazie per la risposta Pietro Smile vediamo se qualcun'altro si accoda e racconta...

Fabrizio
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Pietro Bianchi
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Iscritto: 11 Mar 2006
Messaggi: 2685
Località: Parma

MessaggioInviato: Mar 28 Lug, 2009 4:58 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

si si si facevano ma non li faceva mica il fotografo, si scontornava e si attaccavano pezzi eccome, solo che dato i costi, i tempi e l'artigiano necessario si tendeva ad evitare. era un lavoro manuale con taglierina e pennelletto ma non sono ferrato, dovresti provare a sentire massimo o ludofox
_________________

Dicono di lui:"Io molte minchiate le vedo nelle gallerie di chi ha scritto, roba da vomito, immaginette di poco valore, non certo fotografia, forse nemmeno va bene stare su questo sito, ci vorrebbe "image4u" per lo squallore, queste immaginette avranno una durata misera, anche per il suo creatore, niente rimarra' perche' niente era." "tra l'altro non nego che tanti che fanno delle emerite porcherie [...] sono quelli che hanno imparato a paciuccare le loro foto insignificanti, a metterci su un po di effetti con PS e le presentano come capolavori incredibili"
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_Thor_
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Iscritto: 12 Mar 2007
Messaggi: 486

MessaggioInviato: Sab 01 Ago, 2009 11:27 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Incredibile, eh?!? Surprised
Una volta si fotografava davvero e non si giocherellava al computer... Mi arrabbio? Very Happy

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Shedar
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MessaggioInviato: Sab 01 Ago, 2009 2:20 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

_Thor_ ha scritto:
Incredibile, eh?!? Surprised
Una volta si fotografava davvero e non si giocherellava al computer... Mi arrabbio? Very Happy


No ...
Semplicemente non esistendo la computer grafica si utilizzava la "pennello-grafica" Smile

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Per trovare i tempi di sviluppo di ogni pellicola con ogni rivelatore.
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_Thor_
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Iscritto: 12 Mar 2007
Messaggi: 486

MessaggioInviato: Sab 01 Ago, 2009 3:48 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Shedar ha scritto:
No ...
Semplicemente non esistendo la computer grafica si utilizzava la "pennello-grafica" Smile

La "pennello-grafica" permetteva di migliorare, forse, un pochino le cose... Adesso le si possono stravolgere completamente...
Per avere un'idea basta guardare al cinema i film di 20/30 anni fa e quelli di adesso, la proporzione d'intervento è simile...

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palmerino
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Messaggi: 5943
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MessaggioInviato: Dom 02 Ago, 2009 12:07 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Ma questo è il progresso: il (buon) gusto del fotografo rimane fondamentale.

Il manico ha fatto e sempre farà la differenza.
Certamente prima si doveva essere più preparati, ma questo non è un pregio visto...dalla maggioranza dei fotoamatori.

Poi possiamo stare ore a giudicare se una fotografia "fotomontata" rimanga fotografia o fotomontaggio, come se un film pieno di effetti digitali sia reale o falso, ma personalmente non mi interessa: mi accomodo in un cinema e mi godo il film.
Se mi regalasse emozioni...perché dovrebbe importarmi la tecnica usata?

Non mi importa, infatti.
Idem con le fotografie.
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Pietro Bianchi
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Iscritto: 11 Mar 2006
Messaggi: 2685
Località: Parma

MessaggioInviato: Dom 02 Ago, 2009 10:40 am    Oggetto: Rispondi con citazione

eh, direi
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mrblue
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Iscritto: 30 Nov 2005
Messaggi: 319

MessaggioInviato: Dom 02 Ago, 2009 8:10 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

palmerino ha scritto:
Ma questo è il progresso: il (buon) gusto del fotografo rimane fondamentale.

Il manico ha fatto e sempre farà la differenza.
Certamente prima si doveva essere più preparati, ma questo non è un pregio visto...dalla maggioranza dei fotoamatori.


Su questo ti quoto in pieno.

palmerino ha scritto:

Se mi regalasse emozioni...perché dovrebbe importarmi la tecnica usata?
Non mi importa, infatti.
Idem con le fotografie.


E no... qui non mi trovi assolutamente d'accordo. O meglio, come fruitore non fa una piega, ma ho anche il sano interesse di chi vuole sapere "come" e magari anche "perche'"... Wink
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Cosimo M.
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MessaggioInviato: Lun 03 Ago, 2009 12:16 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

_Thor_ ha scritto:
La "pennello-grafica" permetteva di migliorare, forse, un pochino le cose... Adesso le si possono stravolgere completamente...


Non nel ristretto ambito professionale dell'epoca.
E' vero che gli sfondi non si montavano con PS.
Invece si "creavano" con l'aerografo, o con gessetti colorati, comunque con tecniche di "grafica pittorica".
Si realizzavano plastici, mock-up (modellini in scala), etc.

"Ovviamente" questo non veniva materialmente fatto dal solo fotografo.
Tutto questo lavoro ha sempre richiesto una pluralità di professionisti specializzati, spesso coordinati dall'art director.

Del resto, in parte, questo succede anche oggi nella foto pubblicitaria di alto lvello.

L'immagine è pensata dal creativo pubblicitario che ne realizza (o fa realizzare) uno schizzo.
Il fotografo è colui che dispone le luci e gestisce la ripresa seguendo le indicazioni del creativo. Niente spazio per seghe mentali pseudo-filosofiche o pesudo-artistiche.

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Cosimo M.
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Iscritto: 03 Gen 2007
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MessaggioInviato: Lun 03 Ago, 2009 12:18 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

PS: In temi meno antichi, le riprese in pellicola, dal medio-formato in sù, si scansionavano e lavoravano in digitale.

Per un questione di costi e potenzialità creative che la pellicola non permetteva o permetteva con difficoltà.

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milladesign
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MessaggioInviato: Lun 03 Ago, 2009 12:44 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Cosimo M. ha scritto:
PS: In temi meno antichi, le riprese in pellicola, dal medio-formato in sù, si scansionavano e lavoravano in digitale.


tutt'oggi capitano con una certa frequenza dei (bellissimi) fotocolor 6x9 da scansionare, e quando necessario post produrre, per successive impaginazioni. ho notato che alcune aziende continuano a lavorare, soprattutto per still life non ambientati, con fotografi "tradizionalisti" (il primo esempio che mi viene in mente: uno dei più grossi produttori di sellini per biciclette - italiano, di cui ometto il nome ma chi conosce l'ambiente immagino che non faticherà a capire di chi parlo - ancora oggi fornisce dei fotocolor da urlo per tutte le immagini dei prodotti da utilizzare in catalogo o in campagna).

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Giorgio
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mrblue
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Iscritto: 30 Nov 2005
Messaggi: 319

MessaggioInviato: Lun 03 Ago, 2009 1:23 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Grazie Cosimo e grazie Milladesign.
Finalmente, il topic è stato riportato un po' più sulle tecniche e un po' meno sulla filosofia Wink
Come da voi osservato, il workflow digitale è arrivato molto prima di dorsi e apparecchi digitali... non avevo pensato alla scansione della pellicola come punto di ingresso verso un workflow digitale... Avete un'idea di quando (orientativamente) si è iniziato ad utilizzare un processo ibrido di questo tipo?
Ossia quando gli scanners sono riusciti a garantire quella "qualità" di cui il professionista aveva bisogno...

Per quanto riguarda sfondi e altri manufatti vari creati ad hoc, ho visto qualcosa in giro per il web che ricalca esattamente quanto da voi raccontato.
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Shedar
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Iscritto: 06 Dic 2007
Messaggi: 3652
Località: Amena

MessaggioInviato: Lun 03 Ago, 2009 3:34 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Cosimo M. ha scritto:


Del resto, in parte, questo succede anche oggi nella foto pubblicitaria di alto lvello.

L'immagine è pensata dal creativo pubblicitario che ne realizza (o fa realizzare) uno schizzo.
Il fotografo è colui che dispone le luci e gestisce la ripresa seguendo le indicazioni del creativo. Niente spazio per seghe mentali pseudo-filosofiche o pesudo-artistiche.



Gia' .....sarà per questo che gli art director che fanno gli schizzi per i grandi marchi son famosissimi .....mentre quella specie di operai specializzati che si limitano a sistemare le luci e a fare *clik* non li conosce nessuno ....Very Happy

Chi non conosce gli art director! Ops

Cosimo ..... ho il leggerissimo sospetto che tu sottovaluti parecchio il ruolo dei fotografi Smile

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Cosimo M.
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MessaggioInviato: Lun 03 Ago, 2009 10:11 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Shedar ha scritto:
Gia' .....sarà per questo che gli art director che fanno gli schizzi per i grandi marchi son famosissimi .....mentre quella specie di operai specializzati che si limitano a sistemare le luci e a fare *clik* non li conosce nessuno ....Very Happy

Chi non conosce gli art director! Ops

Cosimo ..... ho il leggerissimo sospetto che tu sottovaluti parecchio il ruolo dei fotografi Smile


Attenzione a non confondere il ruolo con la persona.
Nel mio post precedente, ho posto l'accento sui diversi ruoli.
Fotografo ed art director possono anche essere la stessa persona e spesso lo sono. E quando sono più persone, è normale che ci sia un interscambio.

Non sono comunque d'accordo sul tema della fama, ricordando che sto facendo riferimento allo still life pubblicitario.
L'incarico al fotografo viene dai creativi dell'agenzia.
Al fotografo specializzato nello still, non importa di essere famoso presso adolescenti fighettini con occhiali alla moda e telefonino ultimo modello.
Importa essere conosciuto e apprezzato dalle agenzie che gli danno le commesse di lavoro.

Sul fashion (che non è still-life) il discorso è diverso e sul nome del fotografo c'è , e ci deve essere, molto marketing.

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mike1964
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MessaggioInviato: Lun 27 Dic, 2010 9:42 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Spostata nella nuova sezione "Macrofotografia e Fotografia naturalistica: la tecnica e le idee"
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sylvianist
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MessaggioInviato: Mar 26 Lug, 2011 6:04 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ciao a tutti, leggo adesso questa "vecchia" discussione e intervengo per raccontare la mia esperienza: ho lavorato per diversi anni (i primi anni '80) come assistente e poi per 4 anni in proprio i studi fotografici che facevano still life e arredamento. Si scattava esclusivamente in grande formato con pellicole piane 13x18, apparecchi a banco ottico e luce continua. I set si illuminavano anche con più di dieci luci, spot, occhio di bue o lampade fino a 5.000w. Nello still life faceva da padrone il bank come luce principale, poi spot e pannellini riflettenti. Non c'era lavorazione dopo lo scatto, se non piccoli ritocchini con il pennellino sulle pellicole per togliere rarissimi puntini di polvere sfuggiti al momento della ripresa. I lavori venivano sempre commissionati e seguiti da varie Agenzie, ma il fotografo aveva solitamente la scelta e la "licenza artistica" di illuminare il soggetto. tecnicamente era molto più difficile di adesso...quando leggo e vedo nei forum come fotografano adesso mi viene da sorridere...tanti scatti poi fusi con Ps, foto con dentro luci, pannelli, ombre doppie ecc. tanto poi si tolgono...aaaaahh che bello!!! Per scattare certe foto molto complesse si era anche in tre, con pose lunghe dove uno spegneva prima una certa lampada e un'altro abbassava a mano un filtro davanti all'obbiettivo a metà scatto...
già il fatto che molti usano una reflex mi dà i brividi, allora si usava per le foto in vacanza, i più "barboni" scattavano in 6x6, ma solo alle fiere e in certe occasioni, altrimenti almeno in pellicola piana 10x15!
Scusate se vi ho annoiato con questo lungo post, ma ero interessato a illustrare come era diverso il lavoro prima del digitale.
Alberto.
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mike1964
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MessaggioInviato: Mar 26 Lug, 2011 6:34 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

annoiato? e perchè mai? Smile
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