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photo4u.it - Eventi
Mostra fotografica - Trieste
Portogallo di Giacomo Frullani [ Giaco ]

[ 4 - 14 settembre ]

"Caffè Tommaseo"
piazza Tommaseo 4/c - TRIESTE




Il fascino dei locali storici ha proprio stregato Giacomo Frullani, ritornato dal suo recente viaggio a Lisbona con una ricca serie di doppi ritratti che ripropongono lo stile già collaudato per quelli del suo primo lavoro, dedicato ai locali storici triestini.

“Doppi” perché non si tratta del solo ritratto del gestore, ma anche di quello del locale, che spesso innesca una specie di simbiosi quasi indistinguibile.
I locali storici hanno bisogno di attenzioni particolari, è difficile farli diventare funzionali senza stravolgerli, senza alterare quella patina d’antico.
Bisogna amarli per quello che sono, per quello che rappresentano, tralasciando le piccole imperfezioni dovute al tempo, ma anzi andare a ricercare il vissuto per cercare di leggerne la storia.
E i gestori questo lo sanno e ricercano e adattano il proprio arredo, anche quello imposto, con maestria con amore per non alterare e quindi offendere l’antica eleganza, lo stile di un’epoca.

Questa volta l’acuta indagine di Giacomo si è estesa anche ai frequentatori, inscindibili interpreti dei locali.
È curioso come tra locale, gestore e cliente (non occasionale si intende) si generi un legame che diviene quasi un costume, un modo di vivere. Spesso il successo dei locali è legato a mode temporali, ma questa regola sfugge a quelli storici ben inseriti tra le prime mura delle città.
Meno soggetti al caos della metropoli, ma un po’ ovattati con ritmi più lenti, con tavolini e sedie più accoglienti, più intimi, come se sapessero che chi entra in un locale segnato dal tempo dimentichi la pazza frenesia quotidiana, per concentrarsi sui semplici valori sull’essenzialità delle cose. Così i clienti, a loro volta, vivono in osmosi con locale e gestore assorbendone l’aspetto.
Vediamo il rigattiere attorniato dai suoi piccoli vecchi tesori, vestito in sintonia. Anche le sue mani tradiscono un atteggiamento di compiacenza verso quello che hanno saputo racimolare.
L’anziana commessa che, seppur lasciando trasparire un atteggiamento sicuro, sembra nascondersi dietro a una montagna di scatolame di tonno disposta alla rinfusa. Certa della qualità del prodotto non bada all’inganno dell’ordine.
L’abbraccio affettuoso e fiero del barman alla sua compagna, dolce quanto la marea di pasticcini che decora la vetrina.
E che dire del barista quasi a guardia della sua monumentale macchina del caffè?
Ed ecco apparire i frequentatori ben accomodati sul bancone, non lontani dalla spina della birra, che guardano come già la pregustassero.
O il vecchio incorniciato dalle bottiglie è assente sembra dimentico della sua attesa, mentre più in là due mani proteggono il desiderato ordine.
La ragazza che attende sola al tavolo ci fa fantasticare su mille possibili storie in cui il tempo si ferma, così come il chiacchierare dei due amici non conosce tempo.
Anche sorseggiare il caffè ridiventa arte, tanto per il desiderio del gustarlo quanto per la necessità di restare desti.

Sono questi i momenti di calma, di relax, di serenità che la frenesia moderna ci sta rubando e che Giacomo trascrive in ogni foto facendoci rivivere atmosfere d’altri tempi.
Un bel reportage quello di Frullani, lontano dalle nuove tendenze digitali, dagli effetti speciali, basato unicamente sulle emozioni, sul fascino del vecchio e intramontabile bianco e nero.

[ Trieste, giugno 2007 Fabio Rinaldi ]



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Per ulteriori info contattare in MP [ Giaco ]
Autore: melarossa - Inviato: Mar 11 Set, 2007 12:08 pm
...in bocca al lupo Ops
Autore: Diego - Inviato: Gio 13 Set, 2007 10:32 pm
In bocca al lupo anche da parte mia.
Potresti indicare un link dove poter vedere le foto?
Autore: giacomos - Inviato: Ven 14 Set, 2007 7:00 am
Complimenti, l'ho vista proprio ieri pomeriggio mentre ero a fare un giro in città...
Dal vivo sono ancora più belle!!!
Ok! Ok!
GS

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