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Timkat
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Timkat
di Flavia Daneo
Ven 04 Mgg, 2018 9:35 am
Viste: 1320
Autore Messaggio
Flavia Daneo
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Iscritto: 28 Ago 2010
Messaggi: 6115

MessaggioInviato: Ven 04 Mgg, 2018 9:37 am    Oggetto: Timkat Rispondi con citazione

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Flavia Daneo
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Iscritto: 28 Ago 2010
Messaggi: 6115

MessaggioInviato: Ven 04 Mgg, 2018 9:52 am    Oggetto: Rispondi con citazione

In un contesto che, agli occhi dell'uomo occidentale, riecheggia atmosfere ed espressioni religiose di stampo medioevale, il 19 gennaio si svolge la festa di Timkat, la più importante celebrazione del cristianesimo ortodosso etiope.

Il Timkat ricorda il Battesimo di Cristo e, al tempo stesso, la sua Epifania ossia la sua Manifestazione al mondo e la sua Alleanza con l'uomo.
La partecipazione a questa festa assume particolare rilievo nella città etiope di Gondar con le festose e movimentate processioni della vigilia (Keterà; foto 2), l'attesa nella notte illuminata da centinaia di candele, la recita dei salmi fino all'alba per poi culminare nella grande immersione comunitaria nelle acque della piscina di Fasilidas a ricordo del Battesimo di Cristo nelle acque del Giordano e a rinnovo delle promesse battesimali di ogni fedele.

Ai festeggiamenti dedicati al Timkat partecipa, con giocosa festosità e grande coinvolgimento, una folla enorme, praticamente tutta la città e molti pellegrini giunti per l'occasione dai vicini villaggi.
Donne e uomini indossano il tradizionale shamma, lunga veste di cotone bianco con cui avvolgono il corpo e coprono la testa (4, 6, 9).
Gli strumenti tradizionali rivestono sempre un ruolo importante nelle cerimonie e alte lire a sei corde spiccano in mezzo alla folla (3, 5) assieme agli stendardi dei santi più invocati in processioni che partono da ogni chiesa per poi convergere nei Bagni di Fasilidas.
I sacerdoti e gli officianti indossano paramenti liturgici impreziositi d'oro e portano alte croci processionali mentre, alle loro spalle, i novizi reggono i variopinti parasole cerimoniali (7, 8).


Centinaia di pellegrini si accampano, durante la notte, nell'ampio parco che circonda l'edificio medioevale dei Bagni di Fasilidas illuminato per l'occasione da lampadine e decorato con bandierine che ripropongono i colori della bandiera etiope (1, 11.)
Nella notte illuminata dalle tenui fiammelle delle candele, i fedeli, avvolti nei loro shamma, vegliano per restare vicini alle sacre Tabot (copie delle Tavole della Legge) che i sacerdoti hanno portato fin qui in processione (10).
Secondo la tradizione etiope infatti, Menelik, figlio di Salomone e della regina di Saba e quindi capostipite della dinastia salomonide etiope, quando lasciò Gerusalemme portò con sè le Tavole mosaiche e l'Arca dell'Alleanza.
L'Arca dell'Alleanza originale, inaccessibile, sarebbe conservata ad Akxum, ma ogni chiesa etiope ne conserva una veneratissima copia.

Per tutta la notte e fino alle prime luci dell'alba i sacerdoti salmodianti danzano sulle sponde della piscina al ritmico suono dei sistri appoggiandosi ai lunghi bastoni (12).
Grande è il fervore religioso e la semplice genuinità dei fedeli che vi partecipano mentre l'aria vibra di suoni e nenie che sembrano venire da un lontano passato.

Man mano che si fanno strada le prime luci dell'alba la folla dei fedeli, all'esterno del recinto sacro, spinge sempre più numerosa per poter entrare mentre ai bordi della vasca si assiepano sacerdoti, diaconi e piccoli cantori (13).
I ragazzi più giovani e audaci tentanto di arrampicarsi sui rami degli alberi di sicomoro per poter poi scendere all'interno del recinto, respinti in maniera abbastanza amichevole dai soldati di guardia che "si arrenderanno" non appena i primi saranno troppo numerosi per poterli tenere a bada (14).

Arriva finalmente il momento più atteso: al sorgere del sole l'Abuna immerge una grande croce d'oro nell'acqua per benedirla (15). Da questo momento la vasca, simbolicamente diventata il Giordano in cui Gesù ricevette il battesimo da Giovanni Battista, accoglierà tutti coloro che vorranno immergersi rinnovando, in tal modo, il loro stesso battesimo.
Infatti, ai bordi della vasca i fedeli più giovani aspettano impazienti di potersi gettare in acqua (16) in un rito di purificazione collettivo per poi raggiungere a nuoto la parte opposta della grande vasca e baciare la Croce (17, 18).
La grande festa di Timkat raggiunge il suo culmine per poi proseguire festosamente in ogni singola famiglia.
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Anna Marogna
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Iscritto: 30 Mgg 2017
Messaggi: 2727
Località: Udine

MessaggioInviato: Ven 04 Mgg, 2018 10:27 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Flavia che dire? mi pare di aver fatto un salto indietro nel tempo perchè questo non è un reportage è un viaggio vero e proprio . Se ne percepisce tutto il tuo coinvolgimento che si è trasmesso perfettamente alle immagini. Non solo documento,quindi, ma estensione del racconto che in primis è TUO . Impossibile, per me fare una classifica , ma su tutte la n° 17 la trovo perfetta cos' come la 12 . Bravissima e grazie di avermi riportato 'insieme a te' nei tuoi viaggi indimenticabili
Un salutone , Anna Ciao
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nerofumo
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MessaggioInviato: Ven 04 Mgg, 2018 12:56 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Sicuramente è un viaggio e in ogni viaggio si possono realizzare più reportage se si ha la fortuna di assistere ad eventi particolari. Questo lo hai realizzato in maniera estremamente documentativa nell'accezione positiva del termine, ricco di dettagli e da cui si legge tutto lo snodarsi delle fasi salienti. Trovo però che manchi un pò di sintesi nella scelta delle inquadrature e di nitidezza,soprattutto nelle aree buie probabilmente dovuto ad una scarsa resistenza agli alti iso del tuo mezzo di ripresa. La sintesi di cui sopra è una pratica essenziale da ricercare ovunque la scena sia "troppa", laddove cioè molte cose da guardare fanno abbassare l'attenzione di chi guarda rendendo dispersiva l'immagine. In quest'ottica la 4 - 8 - 11 risultano le migliori anche se con una post apparentemente sommaria che non le valorizza molto.
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Antonio Mercadante
moderatore


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MessaggioInviato: Ven 04 Mgg, 2018 8:55 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

la 8 e la 17 le mie preferite, hai sicuramente molti altri scatti e sono sicuro che la scelta e il montaggio non sono stati facili, in ogni caso hai portato una esaustiva descrizione dell' evento. Anche secondo me scremando un pochino potresti aumentare l' efficacia del lavoro. Un caro saluto Ciao
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Antonio Mercadante
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Flavia Daneo
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Iscritto: 28 Ago 2010
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MessaggioInviato: Ven 04 Mgg, 2018 10:12 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ringrazio moltissimo gli amici che hanno voluto lasciare le loro considerazioni sotto queste foto.
Sicuramente l'intento è innanzitutto documentativo in quanto penso che pochi di noi (me compresa) conoscano il Timkat. Non amo le serie lunghe ma mi pareva che togliendo scatti sarebbe stato difficile comprendere lo svolgimento di una cerimonia di cui si ignora praticamente tutto. Prima di partire ho cercato di documentarmi il più possibile in modo da poter focalizzare l'attenzione sui punti salienti ma in rete ho trovato pochissimo:
ero quindi completamente ignara riguardo modalità, significati e svolgimento. Considerate poi che:
- la cerimonia dura tutta la notte e la mattina successiva. Io l'ho seguita dalle 3 di notte alle 9 di mattina. La calca è mostruosa, i soldati impediscono di muoversi liberamente e hai paura di perderti in mezzo alla folla che ti sospinge anche dove non vuoi, in un luogo che non conosci ed è completamente al buio.
- i turisti, se vogliono vedere il momento clou dell'immersione devono obbligatoriamente concentrarsi su una precaria "scalinata" dove hanno un "posto a sedere" e da lì non possono muoversi. Nel senso che devi startene lì, in quei 30 cm che ti sono concessi, per tutte le 6 ore. Quindi è impossibile usare un cavalletto ma hai anche sempre e soltanto quell'unica visuale.
- a bordo vasca è impossibile avvicinarsi a meno di non essere un membro della tv di Stato o di qualche TV estera.
- per scongiurare furti (è notte e ci sono migliaia di persone che si accalcano) mi avevano fortemente sconsigliato di portare più di un obiettivo. Ho optato quindi per quello più luminoso lasciando in hotel il teleobiettivo.
INoltre la mia macchina non regge altissimi iso pertanto ho dovuto arrangiarmi come ho potuto. Crying or Very sad
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