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L'Albero del Poeta
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Canon EOS 6D - 92mm
1/60s - f/11.0 - 800iso
L'Albero del Poeta
di Klizio
Ven 11 Ago, 2017 1:05 pm
Viste: 1706
Autore Messaggio
Klizio
redazione


Iscritto: 03 Ott 2016
Messaggi: 4916
Località: Cagliari

MessaggioInviato: Sab 12 Ago, 2017 6:50 am    Oggetto: L'Albero del Poeta Rispondi con citazione

Suggerimenti e critiche sempre ben accetti
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Nicola



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Klizio
redazione


Iscritto: 03 Ott 2016
Messaggi: 4916
Località: Cagliari

MessaggioInviato: Sab 12 Ago, 2017 6:52 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Efisio era conosciuto nel suo Paese come il “Poeta”, per via della sua passione per la poesia in rima.
Era un uomo romantico, amava sua moglie Orlanda e aveva un viscerale attaccamento alla tua terra e ……. ad un Albero: un ginepro secolare che sorge sopra una collina sabbiosa che si affaccia su una magnifica spiaggia selvaggia (“Sabbie d’oro/Pistis”) sita nella Sardegna Sud Occidentale.
Tutto ha inizio da qui.
Si dice che Efisio fosse venuto a sapere che qualcuno avesse manifestato la volontà di tagliare l’Albero per farne legna da ardere.
Efisio ed Orlanda, che così spesso avevano passato momenti romantici sotto le fronde dell’Albero, decisero di salvarlo a tutti i costi.
Occuparono l’area e sotto l’Albero realizzarono una dimora, una capanna insomma, utilizzando esclusivamente rami, rampicanti, fogliame e alcune pietre del posto.
Efisio era solito appendere i suoi componimenti ai rami dell’Albero: per lo più poesie romantiche dedicate a Orlanda.
La voce di questa incredibile storia si diffuse velocemente, attirando tantissimi visitatori, molti dei quali raggiungevano la “Casa del Poeta” – così è stata sempre conosciuta – dalla spiaggia.
Durante i mesi estivi, Efisio e Orlanda amavano trascorre le serate in compagnia dei visitatori declamando versi, spesso improvvisati e facendone poi omaggio all’Albero.
Ogni anno, ogni estate, centinaia di visitatori si recavano a far visita alla “Casa del Poeta” e lasciavano la loro poesia ad Efisio, Orlanda e all’Albero.
Così è stato per circa 10 anni.
Io stesso, da piccolo, conobbi il Poeta: mi ci portarono più volte i miei genitori.
Sotto le fronde del Ginepro il tempo si fermava, ci si sentiva fratelli del mondo e un magnetismo quasi mistico contagiava tutti. Nessuno di coloro che ci è stato può dimenticare la bellissima atmosfera che si respirava.
L’Albero fu così salvato da un tragico destino.
Efisio è venuto a mancare diversi anni fa e si dice che prima di morire avesse espresso il desiderio di far ritorno un’ultima volta al suo adorato Albero.
Le notizie frammentarie non mi consentono di dire se questo desiderio fu esaudito o meno.
Fatto sta che dopo la morte di Efisio, Orlanda decise di serbare il più stretto silenzio su questa storia, su quegli anni magnifici: troppo forte il dolore e la commozione del ricordo. Si dice poi che si sia negata a svariate interviste. Questo suo dignitoso e commovente silenzio l’ha accompagnata fino alla morte.
Oggi della “Casa del Poeta” non resta niente. Niente !
Immensi stronzi ne hanno intagliato la corteccia per il solo divertimento di lasciarci il loro marchio.
Il lassismo delle istituzioni ha poi fatto il resto.
Non ho trovato nessuna poesia ai rami del vecchio Albero.
Resta l’Albero, bellissimo, con i suoi rami che si stendono sul terreno sabbioso come tentacoli di una piovra. L’Albero che vive ancora e sanguina resina.

Resta un forte senso di nostalgia e tristezza per l’abbandono del luogo e della storia di Efisio e Orlanda.
Ma ancora possiamo ricordare ciò che fu e magari possiamo anche noi lasciare all’Albero una nostra poesia.

Ps. Le persone presenti nelle foto sono i miei nonni paterni e mio fratello, con il quale ho condiviso da piccolo, come oggi da uomo adulto, le emozioni di questo luogo.
Le foto “vere” e i documenti di quello che fu, si possono agevolmente reperire in rete.

Con ciò vi saluto anche io ... ci si rivede a settembre !

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Nicola



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essedi
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Iscritto: 28 Nov 2013
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MessaggioInviato: Sab 12 Ago, 2017 7:05 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Straordinariamente bello ed emozionante questo reportage sostenuto dal tuo accorato e romantico racconto.Spesso non sono i luoghi a far rivivere ricordi ma i ricordi che fanno tornare a vivere luoghi oscurati dalle barbarie.Complimenti grandissimi e preferito. Ciao
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Sergio Demitri https://www.flickr.com/photos/124946035@N02/
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BIANCOENERO
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Iscritto: 13 Mar 2006
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MessaggioInviato: Sab 12 Ago, 2017 11:13 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Non posso far altro che quotare Sergio, una storia davvero bella e ben raccontata fotograficamente.
Incredibile la resa della 6D.
Le luci alte mai bruciate, le ombre ben leggibili.

Complimenti Wink

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Fabio
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littlefà
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Iscritto: 12 Ago 2011
Messaggi: 14488

MessaggioInviato: Sab 12 Ago, 2017 12:13 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Gran bel lavoro Nico!Si percepisce tutta l'emozione che aleggia sotto le fronde tortuose di quell'albero,la sua storia la sua forza. E il modo in cui l'hai raccontata per immagini,rafforzandola con un uso attento e artistico della luce, con un po'  di poesia ,con attenzione ai dettagli e rafforzando tutto con le tue parole,lo rendono un reportage evocativo e interessante. Conosco bene  la storia e questo luogo, ci son andata più  di una volta,quando ancora ci si poteva sedere nelle panche di sassi improvvisate a leggere le tante parole lasciate in ogni angolo della capanna da curiosi,turisti e tanti innamorati pieni di promesse.. E per quanto metta davvero  tanta tristezza vedere che non è  rimasto più  nulla di tutto ciò, da comunque un senso di forza e speranza vedere che invece lui,il protagonista,si erge ancora fiero,tortuoso e segnato dal tempo,con il suo cuore vivo che trasuda in gocce di profumata resina, e che insieme  a lui tiene viva la memoria del suo amico poeta. Che dire,alcune foto hanno  molta forza comunicativa,ottime le varie riprese del albero e le trame del suo legno e dei suoi rami.Su tutte mi colpiscono la foto d'apertura,la 8,la 16 e l'ultima.
Un ottimo lavoro,davvero bravo,ovviamente  da tenere tra le mie preferite.Un applauso
E dopo questo romanzo non posso che augurarti buone vacanze ,tanto relax,tanto divertimento e soprattutto  tante foto! Ok! a presto Ciao

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Fabiana
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1962
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Iscritto: 16 Giu 2011
Messaggi: 15769
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MessaggioInviato: Sab 12 Ago, 2017 1:02 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Il tuo racconto tocca le corde piu' profonde. Dopo aver letto queste tue belle parole riguardo le foto e le vedo con occhio diverso. Si apprezza ogni minimo dettaglio come alla ricerca di qualcosa, di una risposta.
Posso solo aggiungere la stellina e mettere queste foto fra le mie foto preferite.
Ciao

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Claudio
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Clara Ravaglia
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Iscritto: 19 Feb 2006
Messaggi: 27261
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MessaggioInviato: Sab 12 Ago, 2017 1:54 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Toccante nel vero senso della parola questa storia raccontata per immagini, ma in cui le parole fanno una grande parte, anche visivamente.
Commovente l'amore vissuto di Efisio e Orlanda, che sembrano raccontarci fra i rami contorti e la superficie resinosa della corteccia, tutta una vita di felice vicinanza, ma ormai trascorsa. Che resti chi nel tuo caso ricorda e tramanda la loro storia , la passione per la natura e l'albero di lui, il pudore dignitoso di lei, è davvero il bello dell'amore per la fotografia ,e la sua magia narrante. Resa della nostra 6D come sempre egregia, che sa mettere in equilibrio le luci e le ombre , senza sforzo, ed ogni chiaroscuro.
Stellina

Ciao
Clara Smile

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Clara Ravaglia


Ultima modifica effettuata da Clara Ravaglia il Sab 12 Ago, 2017 3:25 pm, modificato 1 volta in totale
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Klizio
redazione


Iscritto: 03 Ott 2016
Messaggi: 4916
Località: Cagliari

MessaggioInviato: Sab 12 Ago, 2017 2:07 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Grazie a tutti per la pazienza che avete avuto leggendo la mia presentazione.

Sergio, hai ragione, perfettamente ragione. Senza il ricordo potremo parlare di un bel ginepro marino e niente più. Purtroppo.

Fabio, sei stato gentilissimo a passare amico mio. Sul piano tecnico le foto sono state scattate in due sessioni, entrambe all'alba. Le alte luci per questo sono state "domate" bene dalla 6d (e poi ulteriormente con ACR); trattandosi di controluce, per gestire bene le zone d'ombra e i neri ho usato un flash esterno con luce "di rimbalzo". Poi, ovviamente, ho aperto moderatamente con ACR.
La 6D, in ogni caso, ha saputo ben gestire i toni alti e bassi.

Faby: grazie della tua testimonianza. Quello che hai scritto dimostra che fino a non molti anni fa questa storia attirava ancora molti visitatori. Mi chiedo dunque come sia stato possibile arrivare a tutto ciò.

Claudio
: hai doppiamente ragione. Primo, perchè - ahimè - ho paura che la serie non possa reggersi a dovere senza la storia che ne costituisce la base; secondo, perché è "l'assenza" il concetto che mi ha spinto a realizzare questo reportage.

Clara: grazie di cuore per le belle parole. Per me, in questa storia le parole sono importanti quanto le foto. Così ho voluto inserire anche due poesie (una mia - quella in italiano - composta di getto per l'occasione e l'altra - quella in russo - di Dasha, la moglie di mio fratello). Ti ringrazio tanto anche per aver apprezzato la narrazione fotografica.

Un particolare ringraziamento a chi mi ha preferito.

Ciao

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Nicola



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Bruno Tortarolo
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Località: Celle Ligure

MessaggioInviato: Sab 12 Ago, 2017 2:34 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Una prosa che si fa poesia.
Un racconto che si fa vita vissuta, e attraverso le tue parole capiamo che c'è molto di più della miseria umana intesa come gratuito disprezzo per ciò che c'è di bello.
Ci riveli risvolti dell'animo che sono passati ma mai per sempre perché come un processo osmotico li hanno trasmessi a te per poterli perpetuare, condividerli è nobiltà d'animo quando quell'animo è portatore di cultura con la C maiuscola e il tuo popolo, che per qualche neurone è anche il mio e di molta nobile gente che conosco e amo, qualcuna che è già andata, altri che vivono in me e altri ancora che sono parte della mia vita attuale.
Serba sempre sempre questi ricordi, alimenta le tue radici e proteggi quell'altare simbolico sul quale hanno infine immolato le proprie vite difendendo strenuamente ciò in cui credevano, la libertà di un popolo fiero e libero.
Ora un po' ci appartiene e si capiscono molte più cose.
Una prosa che si fa poesia ma non solo, si fa concreta partecipazione e vicinanza, onorato della tua condivisione.
Bruno T.
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Klizio
redazione


Iscritto: 03 Ott 2016
Messaggi: 4916
Località: Cagliari

MessaggioInviato: Sab 12 Ago, 2017 8:43 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Grazie Bruno. Bellissime parole che mi onorano.
La fotografia è bella anche perchè ci permette di raccontare queste storie.

Un abbraccio

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Nicola



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